giovedì 28 giugno 2007

STASERA CONSIGLIO COMUNALE. CASA MUNICIPALE VIA XX SETTEMBRE ORE 20.30

Momenti caldi: le interpellanze sul degrado di Legnago con tanto di illustrazioni proiettate dal consigliere Paolo Longhi sullo schermo municipale.

LETTERA DEL SINDACO: PRONTO L'ESPOSTO ALLA CORTE DEI CONTI E IL RECLAMO AL DIFENSORE CIVICO DEL VENETO

In merito alle missivew inviate dal Sindaco ai cittadini utilizzando ben 5200 euro di danaro pubblico i consiglieri de La Casa delle Libertà hanno ufficializzato l'invio di un esposto alla Procura della Corte dei Conti per la Regione Veneto e di un reclamo al difensore civico del Veneto.

mercoledì 27 giugno 2007

O.D.G. SANITA' DELLA SINISTRA, OVVERO: QUANDO LA SALUTE DIVENTA DI PARTE

La sinistra maggioranza consiliare legnaghese ha proposto un ordine del giorno d'urgenza sulla sanità.
E ciò malgrado l'argomento fosse nell'aria da almeno due settimane.
Insomma: non si è voluto procedere ad un'analisa pacata politicamente e tecnicamente serena e ponderata sui problemi che affliggono (è inutile negarlo) la nostra Ulss21.
Meglio tendere una bella imboscata alla minoranza. Sembra essere stata questa la ratio del comportamento di una maggioranza arrogante che, stupidamente, non ha accettato la proposta del consigliere Paolo Longhi e degli altri colleghi della Cdl tesa a spostare di due giorni la trattazione dell'argomento, in modo che si potesse trovare, intorno a temi così importanti il consenso più ampio da parte di tutte le forze politiche del collegio consiliare.
Incredibile poi la perorazione del capogruppo di maggioranza Roberto Maggioni: un vero atto d'accusa nei confronti del direttore dell'Ulss21 dott. Mario Favazza, come se i dirigenti lavorassero per peggiorare le condizioni del mater salutis.
Un atteggiamento davvero non giustificabile.

PUBBLICITA' DEL SINDACO? LA PAGANO (CARA) I CITTADINI

Quanto è costata la missiva inviata dal Sindaco a i legnaghesi? Presto detto: 5200 euro. Costo medio di una campagna elettorale.
E che di campagna elettorale si tratti se ne è avuta prova nell'ultima assise consiliare quando i consiglieri di minoranza hanno chiesto di poter essere destinatari di una somma (anche molto inferiore a quella utilizzata dal Sindaco) per promuovere presso la cittadinanza quanto proposto nell'arco del mandato coinsiliare.
Il niet della maggioranza, sovieticamente schierata a negare qualsivoglia dialogo col centrodestra, ha tuttavia aperto le porte ad un esposto alla Corte dei Conti.

martedì 26 giugno 2007

STASERA CONSIGLIO COMUNALE. CASA MUNICIPALE VIA XX SETTEMBRE ORE 20.30

Tra gli argomenti clou: interpellanza sul comportamento dell'amministrazione nei confronti degli alpini; ordine del giorno sulla sicurezza, con foto; bilancio consuntivo

martedì 19 giugno 2007

NOMADI: BASTA CON LA CARITÀ ISTITUZIONALIZZATA

Non bastassero i contributi per i figli riconosciuti dalle sole madri (quasi tutti gli uomini sinti non riconoscono i propri figli), l’assegnazione delle case popolari e i contributi per le famiglie indigenti, i “nomadi” di legnago sono al primo posto anche nella speciale classifica dei contributi una tantum.
Basta guardare all’elenco stilato nel marzo 2007: su 126 indigenti beneficiati ben 49 sono nomadi, la maggior parte in età da lavoro.
Il denaro viene solitamente prestato loro dall’associazione maestra Teresa che, successivamente, lo richiede al Comune.
È quindi comprovato che il sogno inseguito per anni di realizzare un progetto avulso dalla questua istituzionalizzata è miseramente fallito.

sabato 16 giugno 2007

COORDINAMENTO REGIONALE ALLEANZA NAZIONALE. ALBERTO GIORGETTI ALL'UNANIMITA'

Si è chiuso il congresso regionale di Alleanza Nazionale. All'unanimità i delegati hanno ridato fiducia all'on. Alberto Giorgetti, già coordinatore regionale scelto dal Presidente Fini.
Un in bocca al lupo ad Alberto!

venerdì 15 giugno 2007

CHE ZOZZERIA AL CAMPO NOMADI DI LEGNAGO

L'altro ieri mi telefona il vicesindaco: "Sei mica stato tu ad andare a fotografare il campo nomadi?".
Sinceramente cado dalle nuvole. Chiedo spiegazioni e mi vien detto che gli zingari (non è certo corretto chiamarli nomadi perché non vanno da nessuna parte) avrebbero lamentato l'ingresso nel campo di qualche non ben identificato giornalista.
Bah.. A parte il fatto che non sono giornalista ma praticante avvocato mi son chiesto cosa ci fosse di male ad entrare in un luogo pubblico.
Mi è venuta quindi voglia di andare a vedere cosa c'è nel campo nomadi a cui il vicesindaco diessino tiene tanto. Ebbene: cataste di rifiuti ammassate nei pressi di una roulotte abbandonata (forse quella bruciata dagli stessi zingari per scacciare il malocchio. Un'altra, donata dal comune con funzione di roulotte scuola, fu bruciata anni or sono).
Non è la prima volta che alcuni zingari legnaghesi si dimostrano dei veri e propri zozzoni.
Qualche tempo fa furono pagati per ripulire la loro stessa immondizia.
Forse attendono un'altra paghetta per fare le pulizie?
Nel frattempo dagli elenchi dei contributi una tantum i nostri sinti la fanno da padrone. C'è gente in età da lavoro (donne e uomini) che percepisce un bel po'di soldini (i nostri!).Basta con la questua istituzionalizzata. Cerchiamo di responsabilizzarli e di denunciare chi non si attiene alle regole.

giovedì 14 giugno 2007

ROTATORIA KILLER

All’Assessore ai LL.PP.
Prof. Luigi Bologna
Legnago, il 14/06/2007
e.p.c.
Al signor Sindaco
Comune di Legnago

Oggetto SEGNALAZIONE relativa alla rotonda di Casette Via Garbo

Con la presente lo scrivente consigliere comunale desidera informare La S.V. delle numerose lamentele di cittadini legnaghesi residenti nella località Casette.
Tali rammostranze riguardano la presenza della piccola rotatoria di Via Garbo che, a detta di taluni, sarebbe causa di numerosi incidenti.
DISTINTI SALUTI
Il Consigliere comunale
Dott. Paolo Longhi

RIFIUTI E RACCOLTA DEL VERDE A LEGNAGO

Al signor Sindaco
Comune di Legnago
Legnago, il 14/06/2007

Oggetto interpellanza con risposta in consiglio comunale in merito alla pulizia delle strade // raccolta rifiuti

Con la presente lo scrivente consigliere comunale desidera portare a conoscenza dell’amministrazione comunale le rammostranze di molti legnaghesi circa la pulizia delle strade, in particolar modo in talune vie di Terranegra.
Inoltre altre lamentele afferiscono alle modalità introdotte in talune località per la raccolta del verde: la scelta del porta a porta non sembra aver risolto la problematica dell’abbandono dei rifiuti ingombranti e non, atteso che tale spazzatura viene ora posta non più all’interno dei cassoni per la raccolta del verde, ma a fianco dei bidoni per la raccolta di plastica e carta o, più semplicemente, gettati a terra (specie in campagna o luoghi isolati).
Altresì alcuni residenti di Via Fusinato in Terranegra mi hanno reso nota la sentita necessità di poter godere di un sistema di videosorveglianza per i rifiuti, anche solo con funzione deterrente.
Tutto ciò premesso si chiede pertanto quali provvedimenti intenda adotare l’amministrazione comunale.
DISTINTI SALUTI
Il Consigliere comunale
Dott. Paolo Longhi

mercoledì 13 giugno 2007

APERITIVO CON AN

Mercoledì 20 ore 19.30 20.30 al Bar Invidia, Alleanza Nazionale Circolo di Legnago offrirà un aperitivo ad iscritti e simpatizzanti in occasione del rinnovamento del tesseramento.
L'evento è organizzato dal nostro Mirketto!

ALPINI SOTTO ASSEDIO

Gli alpini tornano in trincea.
E il nemico è di quelli tosti: l’amministrazione comunale.
Da una parte la Giunta procede coi lavori di restauro del Piccolo Salieri, il salone usato dagli alpini per cenoni e pranzi sociali, senza coinvolgere le penne nere.
Dall’altra, durante i lavori per la realizzazione della rotonda presso l’ex fabbrica Riello a Porto, è andato distrutto l’ormai storico monumento alpino, inaugurato nel 1972 in occasione del centenario della fondazione del corpo: il basamento in pietra è stato utilizzato per coprire alcune falle del terreno mentre gli elementi decorativi, compresa la grande penna d’acciao, giacciono a terra.
E nessuna telefonata di scuse è giunta al capitano Vittorio Giusti.
“La distruzione del monumento alpino è evocativa dell’arroganza con cui l’amministrazione Gandini si relaziona con l’associazione delle penne nere.
Basti pensare che dopo le promesse di realizzare nel Piccolo Salieri una sala polifunzionale ha deciso di ripiegare nella costituzione dell’ennesimo centro conferenze.
Con buona pace dell’associazionismo che vedeva nel salone dell’ex macello l’unico punto di riferimento per ritrovarsi in modo conviviale, mettendo un boccone nello stomaco e brindando alla propria fortuna”.
Dello stesso avviso è pure il capitano Vittorio Giusti, che ha titolato l’ultimo “pistolotto” del suo periodico “DURI” con un inequivocabile “Ci hanno fregati!”.
“Non capisco – continua Giusti – come mai si sia deciso di togliere anche la pavimentazione del cortile in preziosa trachite per sostituirla con una pietra moderna. È un vero spreco di denaro”.

domenica 10 giugno 2007

ITALIA - EUROPA; DOCUMENTO REDATTO PER LA TRE GIORNI DI BOLOGNA

L’ITALIA E L’EUROPA
I) Identità nazionale e vocazione europea
La destra italiana, anche prima della nascita di Alleanza Nazionale, è sempre stata europeista.
Ciò significa che nel Dna della destra vi è il fine ultimo di coniugare il concetto di nazione, o meglio l’identità nazionale, con la costruzione di uno spirito continentale.
Il punto di partenza non è il nazionalismo ma, appunto, il patriottismo. Non la tensione all’imperialismo quanto invece il senso di appartenenza di un popolo ad una nazione che non esclude, ma ricerca e valorizza, il rispetto e la collaborazione con altri popoli.
L’approccio della destra italiana rappresenta una via terza rispetto a quello dei fautori del superamento degli stati nazionali ma soprattutto rispetto all’idea di valorizzare l’Europa soltanto come luogo di mercato comune.
È corretto quindi sottolineare come la stessa carta costituzionale europea si soffermi sul concetto di “Unione di stati sovrani”.
Unione come approdo di quel processo di riunificazione di popoli divisi sino a ieri dal mostro sovietico, dalla cortina di ferro, ma impregnati da secoli della cultura greca, romana e cristiana.
Non c’è la necessità di costruire l’uomo europeo.
Innanzitutto perché la politica non può pensare di sostituirsi ai desiderata, ai cuori degli uomini (e quando ha cercato di farlo ha prodotto sterminio); in seconda battuta perché al di la delle lingue diverse, nonostante l’ultimo secolo abbia ospitato l’incendio del vecchio continente, già esiste l’embrione del demos europeo.
Certo, non un popolo che faccia riferimento alla bandiera blu stellata, ma la consapevolezza diffusa che l’Europa delle cattedrali e del diritto romano, prima ancora che l’Europa dell’euro e dell’erasmus, alberghino nella maggior parte dei cittadini del vecchio continente.
II) L’Europa dei tecnocrati
Bella senz’anima. Il rischio che corre l’Unione europea è quello di cercare di costruire l’Europa su fondamenta di tecnicismo giuridico ed economico.
Non solo infatti verrebbe intaccato il soffio vitale che da secoli contraddistingue, pur nelle diversità, i popoli del vecchio continente, ma ne snaturerebbe le finalità, privilegiando ciò che è conveniente rispetto a ciò che è europeo.
Fondamentale è allora che la politica abbia possa effettivamente dettare le regole del gioco.
Regole che non debbono portare alla paralisi delle istituzioni europee, come accadrebbe continuando a imporre la regola del voto all’unanimità.
Significherebbe non poter esprimere una solida politica estera e una dignitosa politica di difesa.
Non possiamo pensare che l’Europa del III millennio ritenga di poter offrire al mondo non la forza ma la sua trascendenza di poter risolvere le relazioni tra gli stati solo con la legge.
Nella speranza che a trarci d’impaccio dalle crisi militari siano sempre gli Stati Uniti d’America.
III) Stati Uniti d’Europa
La via scelta per la consacrazione politica dell’Europa è quella della federazioni di stati nazionali europei alla ricerca di forme sempre più stringenti di cooperazione.
Ad oggi tale percorso sembra essere quello che offre maggiori garanzie per rispettare la legittimazione che deriva all’Europa dagli stati che la compongono.
Tuttavia, malgrado la genesi della confederazione americana sia emblematica e del tutto differente rispetto all’attuale assetto degli stati che condividono il progetto europeo, l’impegno in una sempre più forte integrazione fra gli stati europei nonché la ricerca di una solida politica estera e di difesa possono stravolgere l’idea di un vecchio continente rassegnato alla propria debolezza internazionale e all’unilateralismo usa.
Limitandoci ad un aspetto meramente politico la differenza, sotto questo aspetto, la si vedrà con la riforma del consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, qualora l’Europa riuscirà avrà un’unica ma autorevole voce.
IV) Identità europea e ingresso della Turchia
Dopo il clamoroso no dei francesi al trattato costituzionale europeo il neo presidente Nicolas Sarkozy ha annunciato il ritorno della Francia nel progetto europeo.
E se Sarko persegue l’idea di un trattato semplificato (presidenza stabile, ministero degli affari esteri, estensione del campo della maggioranza qualificata da approvarsi con il voto del parlamento francese e non più con il referendum) contemporaneamente rilancia il suo no all’ingresso della Turchia in Europa che “deve avere delle frontiere e deve dare maggiore precisione al principio della capacità di assorbimento".
Se la chiave di volta per l’influenza europea ed islamica nel mondo torna ad essere il Mediterraneo è opportuno valorizzare la cosiddetta Unione mediterranea distinta dall’Unione europea, un’area di libero scambio e di cooperazione politica ma ben distante dal poter mischiarsi con i progetti e le finalità dell’Unione europea.
È innegabile che tale posizione rappresenta un importante segnale di quella che dovrà essere la rotta dell’Europa, che ha bisogno di un futuro ben delineato e meno convenzionale.
Già, perché – come si è anticipato – non ci si può crogiolare nell’illusione che le migliori tecniche giuridiche ed economiche cancellino l’identità europea;
Né ci si può illudere che l’abbraccio incondizionato ad Ankara possa risolvere una volta per tutte la sfida tra occidente e fondamentalismo islamico a favore di un dialogo costruttivo con la regione più laica.
Il fatto è che per dialogare e costruire non è necessario assorbire: il rischio è quello di disperdere un’identità, quella europea.
Pur nell’innegabile cornice degli stati laici che la compongono, l’Europa ha nel cuore la cristianità.
È innanzitutto all’evangelizzazione cristiana che l’Europa deve il secolare trait d’union tra i suoi popoli ed etnie sfociato poi nel Sacro Romano Impero.
Per sentirsi figlio di una sola patria, Robert Shuman, uno dei padri fondatori dell’Europa, si rifaceva all’”Europa delle cattedrali”, ovvero ad un idea europea che avesse una forte dimensione etico culturale.
In chiosa non può tralasciarsi l’appello di papa Giovanni Paolo II a Santiago di Compostela nel 1982: “Europa, ritrova te stessa. Sii te stessa. Riscopri le tue origini. Ravviva le tue radici”.

ECCO L'ORDINE DEL GIORNO BOCCIATO DALLA SINISTRA LEGNAGHESE

Il consigliere comunale


Al Presidente del Consiglio Comunale

Ai sensi dell’art. 60 reg. cons. si chiede di poter presentare e discutere l’ordine del giorno che segue.
A tal fine si precisa che sussistono i requisiti tutti di cui all’art. 60, essendo il documento in calce relativo a questioni e fatti di interesse locale che investono problemi politici, economici e sociali di particolare gravità ed urgenza.
Si consegna copia dell’ordine del giorno al Presidente e si chiede di poterne dare lettura.
ORDINE DEL GIORNO D’URGENZA
Premesso che
La città di Legnago è afflitta da taluni importanti problemi che afferiscono anche alla sicurezza dei suoi cittadini.
Basta qualche ora per rendersene conto. E un po’ di buona volontà.
Autorizzato dal comandante della polizia locale ho potuto accompagnare un agente durante gli accertamenti per la verifica della residenza degli extracomunitari.
Ho potuto così constatare coi miei occhi che vi sono situazioni che paiono del tutto fuori controllo.
Dall’abusivismo edilizio alla precarietà di talune strutture, passando per allarmanti condizioni igieniche e finendo con una parola semplice: degrado.
Richiamato dalle lamentele di una nostra concittadina mi sono recato in visita di quella che mi dicono essere una casa di proprietà comunale sita in Torretta.
Pareva di essere nella giungla tanta era alta l’erba e fitte le ramaglie che ricoprivano interamente l’edificio i cui interni possono trovare descrizione solo con la visione degli specifici fotogrammi.
Spinto dalla curiosità di vedere da vicino le problematiche più eclatanti della nostra città, eclatanti e così esplicite da sembrare invisibili ho voluto documentare anche il ritorno della prostituzione in zona industriale, l’abbandono sistematico dei rifiuti, anche nelle forme più singolari, e segnalare che lungo la riva sinistra del fiume Adige mi dicono vi siano insediamenti di senza tetto.
Ho chiuso la mia carrellata con problematiche che ineriscono il nostro centro: il bar della stazione e la sua “trincea” e le porte di due locali svaligiati venerdì scorso.
Tutto ciò premesso
IL CONSIGLIO COMUNALE
Stante l’importanza di trovare una rapida soluzione a tutte le diverse problematiche esposte,
invita il Sindaco a adottare rapidamente i provvedimenti più efficaci.
DISTINTI SALUTI
Seguono le firme del proponente Paolo Longhi e dei confirmatari consiglieri de La Casa delle Libertà