giovedì 30 agosto 2007

An e il problema sanità

SU l'ARENA DEL 30 AGOSTO COMPARE QUESTO INTERVENTO DEL NOSTRO CAPOGRUPPO PROVINCIALE dOTT. bRUGNETTINI, UNA PERSONA
DAVVERO PREPARATA E CAPACE. TUTTAVIA NON CONDIVIDO PIENAMENTE IL SUO PENSIERO. PER QUANTO MI RIGUARDA RESTA VALIDO QUANTO ESPRESSO IN ORDINE ALLE PROBLEMATICHE SANITARIE DELLA NOSTRA ULS NELL'O.D.G. PRODOTTO DA AN E CONDIVISO DAGLI ALLEATI DELLA CDL E DAL CENTROSINISTRA LEGNAGHESE IN CONSIGLIO COMUNALE.
ECCO SOTTO L'INTERVENTO DEL CONSIGLIERE BRUGNETTINI
San Biagio?
Meglio
l’Ulss unica

È noto che l’istituzione di un’unica Ulss provinciale è da sempre la posizione ufficiale di Alleanza nazionale. Si tratta di una soluzione che avrebbe evitato il disastro che invece si sta verificando oggi, con il cuore della pianura veronese lasciato sguarnito da qualsiasi presidio ospedaliero. Dove una volta c’erano quattro strutture funzionanti - Zevio, Nogara, Isola e Bovolone - dal 2010 non ci sarà più nulla. Una «svista» che l’Ulss unica non avrebbe avuto, dal momento che avrebbe tenuto sotto controllo la globalità del territorio. Oggi, invece, le chiusure di Bovolone e Isola sono proprio dovute al fatto che entrambe sono strutture periferiche nelle rispettive Ulss 21 e 22.
An, infine, ha sempre sostenuto la necessità di un polo ospedaliero unico nel cuore della pianura. La politica regionale sta invece privilegiando l’ovest con Bussolengo e Villafranca e il sudest con San Bonifacio-Legnago. Del resto la stessa Regione sta andando nella direzione di gestione di area vasta sostenuta da An. Lo sta facendo dal punto di vista amministrativo con gli acquisti fatti per grandi aree.

ECCO INVECE L'.OD.G. DEL SOTTOSCRITTO:

Ordine del giorno




Legnago, il 30 agosto 2007

Oggetto: ordine del giorno sulla razionalizzazione del sistema sanitario regionale, sul ruolo del Mater Salutis e dell’U.l.s.s. 21

Considerate le delibere della Giunta Regionale del Veneto nn. 2691/2006 e 2846/2006 con le quali si individuano, rispettivamente “nuovi criteri e modalità per la determinazione dei volumi di attività e dei tetti di spesa degli erogatori pubblici e privati” nonché si prospettano “azioni per l’avvio, in ottica di Area Vasta di attività finalizzate alla razionalizzazione ed alla integrazione dei processi gestionali tecnico – amministrativi tra aziende del sistema socio sanitario regionale”
PREMESSO CHE
- Risulta opportuno razionalizzare il sistema sanitario regionale in modo da ottimizzare le risorse senza diminuire la qualità della prestazione.
- La sanità di qualità si fonda prevalentemente sulla capacità dei medici e sulla tecnologia delle strutture ospedaliere.
- La frantumazione delle risorse, risultato di una politica per troppi anni ostaggio di feudi elettorali, risulta essere di ostacolo all’offerta di una sanità di eccellenza.
- La nomina, da parte dei Comuni interessati, del Consiglio di Amministrazioni delle Ulss non pare risposta adeguata alle esigenze della sanità veneta, aprendo le porte al ritorno dei c.d. comitati di gestioni degli ospedali.
- La realizzazione della c.d. Area Vasta amministrativa potrebbe comportare un risparmio di spesa per la sanità veneta;
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- Occorre non dimenticare la peculiarità del bacino di utenza dell’Ulss 21, composto anche di fruitori provenienti dall’alto Polesine e dal basso Patavino, zone di desertificazione ospedaliera che vedono il Mater Salutis quale punto di riferimento per alcune specialità.
- Ad oggi le spese per le prestazioni erogate agli abitanti fuori provincia trovano solo una parziale rifusione.
- Si rende necessario valorizzare la funzione di Legnago quale asse d’incontro tra più realtà provinciali, anche e soprattutto relativamente alla domanda di sanità
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IL CONSIGLIO COMUNALE
Chiede che la Regione Veneto superi la logica provinciale nell’assegnazione di territorio e di abitanti alle Ulss e, unitamente, si impegni nel valorizzare l’Ulss 21 attraverso meccanismi di finanziamento che prendano in considerazione le prestazioni sanitarie erogate anziché solo e soltanto il numero degli abitanti assegnati.

martedì 28 agosto 2007

SALDI DI FINE STAGIONE: BUONISMO PER TUTTI. MA AN NON ABBOCCA

L'estate sta finendo... E un anno se ne va. Così cantava il famoso gruppo dei fratelli Righeira negli anni ottanta.
A Legnago l'estate finisce e arriva una lettera del presidente del consiglio comunale Mauro Saldi.
La missiva accompagna la relazione - intervento del Cardinale Dionigi Tettamanzi "Amministrare la città: una politica aperta per servire l'uomo".
Uno scritto che deve aver entusiasmato il presidentissimo dell'assise di Palazzo de Stefani, il quale ha inteso inviarla a tutti gli amministratori e consiglieri della città di Legnago.
Saldi, che è una persona di indubbia simpatia e di buon cuore, si augura che il collegio consiliare legnaghese sia animato dal rispetto reciproco, in quanto la diversità di opinioni può sicuramente giovare al bene della città: dalle diversità di idee può nascere una ricchezza politica.
Come non applaudire a tali parole.
E speriamo che la maggioranza recepisca il significato intrinseco della missiva: basta con il muro contro muro; finiamola di fare orecchie da mercante se un problema esistente viene sollevato dalla minoranza! Smettiamo di turarci il naso e mascherare gli occhi se una soluzione a talune ptoblematiche viene offerta dal centrodestra.
Se è vero come è vero che problemi e soluzioni non dovrebbero avere colorazione politica ma si connotano solo per il buon senso da cui sono ispirate... Bè.. è proprio il caso che la giunta legnaghese si faccia un esame di coscienza: in questi anni ha rifiutato di produrre un regolamento a tutela degli animali proposto dal centrodestra (salvo poi fare dietro front e farlo passare per una propria idea) ha rifiutato di realizzare un gabinetto di polizia scientifica per i vigli urbani, ha dichiarato reietta l'ipotesi di realizzare un termovalizzatore a Torretta (e la discarica sta finendo altro che l'estate!!!!) nonché la proposta - apreta a tutte le amministrazioni del Veneto - di chiedere al Viminale la realizzazione di un centro di permanenza temporanea per calndestini (e poi ci si lamenta che in Italia non viene espulso nessuno).
Da ultimo il centrosinistra legnaghese ha rifiutato di nominare negli enti partecipati soltanto persone di comprovata capacità tecnica ed esperienza.
Il centrodestra fece tale proposta perchè pensava - e pensa ancora - che i soldi diu tutti debbano essere spesi nel modo migliore.
Ma la sinistra - tanto brava a predicare il "volemose bene" - ha detto di no.
Preferisce insediare negli enti partecipati politici trombati e amici degli amici, spesso incompetenti.

ECCO DUNQUE LA RISPOSTA ALLA MISSIVA PRESIDENZIALE CHE HO PROTOCOLLATO IN COMUNE QUEST'OGGI:
Ill.mo
Presidente del Consiglio Comunale
DOTT. MAURO SALDI

MUNICIPIO DI LEGNAGO








Legnago, il 28 agosto 2007

Oggetto: Risposta ad “Amministrare la Città: una politica per servire l’uomo”.

Ringrazio per la missiva ricevuta.
Concordo con Lei nel ritenere che “tutti noi insieme siamo lo specchio e l’espressione delle diversità che compongono la nostra comunità”.
E mi preme soprattutto soffermarmi su quel prezioso termine: diversità.
Valuti certe Vostre scelte, in primis quella di favorire l’arrembaggio degli enti da parte di amici degli amici (spesso e volentieri incompetenti), in secundis - e solo a titolo di esempio – la capacità di favorire “occasioni di partecipazione” per i cittadini, ma a spese loro e per mere finalità elettorali!
Io le trovo vergognose, Lei, evidentemente, no.
Anche questa è diversità.
Il consigliere comunale
Dott. Paolo Longhi

martedì 21 agosto 2007

L'ORGOGLIO DELL' ADIGE

DAL QUOTIDIANO l'ARENA 17 AGOSTO 2007

AMBIENTE. Via all’iter con l’Autorità di bacino L’orto botanico sull’argine salva
cento erbe rare


Cento varietà di piante officinali, alcune delle quali in via di estinzione come il tanaceto e l’assenzio. O come la melissa, la valeriana, l’iperico e il pepe d’acqua. È il patrimonio di specie selvatiche cresciute negli anni su una sottobanca dell’Adige, situata alle spalle dell’ospedale di Legnago, che verrà trasformata in un orto botanico. L’iniziativa reca la firma di Maurizio Antoniazzi, erborista di San Pietro, e del consigliere PAOLO LONGHI, che hanno incontrato in città Nicola Dell’Acqua, segretario dell’Autorità di bacino del fiume, per definire un progetto destinato «a preservare un’importante area naturale ancora vergine». «Prima che tagli selvaggi o interventi impropri ci privino di erbe ormai rare», spiega Antoniazzi, «occorre tutelare questo tratto di due chilometri che si spinge fino a Vigo». A questo riguardo il dirigente dell’ente di bacino ha assicurato la massima disponibilità affinchè l’orto botanico riceva, entro la fine dell’anno, il riconoscimento ufficiale. «La proposta raccolta a Legnago», assicura Dell’Acqua, «verrà inserita nel piano di assetto del tratto racchiuso tra Tombazosana e la foce, che stiamo pianificando prima di sottoporlo al comitato istituzionale». Nel frattempo, i due promotori hanno fondato «La verbena dell’Adige»: un’associazione, che si prefigge «la valorizzazione delle piante selvatiche e la promozione del patrimonio botanico del fiume». S.N.

lunedì 6 agosto 2007

informazione? no, propaganda. il centrodestra continua ad attaccare le spese matte del Sindaco

Che fine ha fatto il reclamo inoltrato al Difensore civico del Veneto dai sette consiglieri della Cdl?
Materia del contendere era l'invio di migliaia di lettere "informative" ai cittadini legnaghesi da parte del Sindaco.
Tali missive, tese a magnificare l'attività svolta dalla Giunta di sinistra, invitavano i cittadini ad incontrare i beniamini cattocomunisi nella propria frazione.
Gli incontri si sono "regolarmente" svolti nel mese di maggio. Vi hanno preso parte non solo assessori e sindaco ma anche e soprattutto i consiglieri comunali di maggioranza rappresentativi della frazione... alla faccia della comunicazione asettica amministrativa.
Imbufaliti, i consiglieri della Cdl, oltre ad inoltrare reclamo al Difensore Civico della Regione Veneto, formulavano esposto alla Procura regionale della Corte dei conti.
Infatti non vi era alcun provvedimento né dirigenziale né di giunta che legittimasse l'amministrazione alla spesa di... udite, udite, 5.200,00 euro (soldi pubblici!!!!).
Le giustificazioni addotte dal vicesindaco alle richieste di chiarimenti inviate dal Difensore Civico paiono del tutto insoddisfacenti.
Anzi, semmai ve ne fosse stata la necessità, comprovano che la spesa suddetta venne giustificata con determina dirigenziale solo successivamente alla spesa.
Inoltre le parole del Vicesindaco confermano la partecipazione attiva agli incontri nelle frazioni dei consiglieri comunali di maggioranza...
Ecco di seguito, dunque, le osservazioni inviate dal consigliere Paolo Longhi al Difensore Civico.

Legnago, il 6 agosto 2007

Oggetto: Reclamo consiglieri comunali de La Casa delle Libertà di Legnago, osservazioni alle note inviate dall’Ente

Ho ricevuto la documentazione trasmessa dal Comune di Legnago al Vostro Ufficio.
Le lagnanze evidenziate con il reclamo dei consiglieri comunali di Forza Italia, Alleanza Nazionale, Lega Nord e Udc trovano, purtroppo, motivo di conferma nelle giustificazioni addotte nella missiva inviataVi dal Vice Sindaco.
Si ribadiscono pertanto, con la presente, i motivi di reclamo.
In particolare:
- La determina dirigenziale del 26.6.2007 relativa alla copertura finanziaria dei costi sostenuti per l’”attività di informazione e di comunicazione ai cittadini” è tardiva rispetto all’assunzione di detti costi da parte del Comune di Legnago. Non esiste infatti alcuna delibera di giunta né alcuna determina dirigenziale a necessaria giustificazione dell’attività di informazione realizzata nel mese di maggio 2007.
- L’Amministrazione Comunale ammette che agli incontri promossi nel territorio legnaghese abbiano partecipato anche consiglieri comunali di maggioranza. Essi – evidenziando quindi la finalità squisitamente politico/elettorale dell’operazione – hanno svolto, di volta in volta, le funzioni di moderatori dei dibattiti o di relatori.
- Il tenore della missiva inviata dal Sindaco ai cittadini evidenzia da sé la finalità elettorale della stessa, di guisa che ogni richiamo alla L. 150/2000, a giustificazione di quanto realizzato, pare del tutto fuori luogo.
Il consigliere comunale
Paolo Longhi

SABATO 11 C.M. FESTA TRICOLORE DI TERRAZZO

Sabato 11 Agosto 2007, a aprtire dalle ore 21:00, presso il parco comunale adiacente alla sede municipale di Terrazzo si terrà la prima festa tricolore del locale circolo di Alleanza Nazionale.
Alla serata parteciperanno Massimo Giorgetti, Gastone Vinerbini e Dionisio Brunelli e suonerà il complesso "Mauro e Petra".
Ovviamente si mangia e si beve...
Un bravo a Mauro Ziviani che ha organizzato.

giovedì 2 agosto 2007

DA L' ARENA giovedì 02 agosto 2007 provincia pag. 30

LEGNAGO. Gli esponenti del centrodestra hanno sfoggiato in aula la nuova «divisa politica» per le elezioni del 2009

Consiglio, show del Polo
Parte la corsa elettorale
di Stefano Nicoli

La Casa delle libertà ritrova l’unità ed apre la corsa al municipio con una nuova «divisa politica», che segna il superamento dei recenti venticelli di crisi. Per rimarcare che il gruppo è compatto e che intende fare gioco di squadra in vista delle amministrative del 2009, gli esponenti del centrodestra si sono presentati, l’altra sera in consiglio, sfoggiando una polo personalizzata che diventerà il comune denominatore della prossima campagna elettorale: il simbolo della coalizione impresso sul braccio, il nome di ciascun consigliere stampato a caratteri cubitali sulle spalle, ed un cuore rosso sul petto per rivendicare «Legnago a chi la ama», lo slogan- guida scelto per scippare alla Rosa il timone di palazzo de’ Stefani.
A poco meno di due anni dalla scadenza del mandato, il Polo sembra perciò aver accantonato le ruggini che la scorsa primavera avevano provocato uno strappo all’interno della coalizione fermatasi alle elezioni del 2004 al 36,9 per cento. Complice il braccio di ferro insorto tra Lega ed Udc di fronte dell’altolà dei centristi sulla stampa di un volantino da distribuire ai cittadini. E, soprattutto, a causa dei documenti chiesti in Comune dal consigliere Alberto Disperati sull’assunzione al Ced del municipio del segretario del Carroccio Matteo Spigolon. Ma quello «sgarbo», sul quale inizialmente i leghisti non parevano intenzionati a soprassedere, è ormai tutta acqua passata. Così come i vecchi crediti vantati dall’Udc nei confronti di Forza Italia. «Dopo una serie di incontri dove non c’era stato verso di superare i contrasti originati da incomprensioni e dalle scorrettezze commesse dagli alleati nei nostri riguardi», assicura Spigolon, «ci siamo finalmente chiariti: i centristi si sono scusati con la Lega ed è così ripreso il dialogo tra i partiti della coalizione con maggior slancio ed entusiasmo di prima». Una volta ricomposta la frattura, gli esponenti della Casa delle libertà hanno scelto l’assemblea convocata su loro espressa richiesta per annunciare «una ritrovata armonia agevolata da ideali comuni e mirata ad imprimere una svolta alla gestione della città» come l’ha definita Paolo Longhi di An. E così l’ultimo consiglio riunito prima della della pausa estiva è stato segnato da uno show di stampo quasi calcistico, che ha colto tutti di sorpresa. E che ha contribuito a rasserenare il clima, spingendo i due schieramenti a sotterrare l’ascia di guerra. Tanto da approvare all’unanimità un ordine del giorno d’urgenza (vedi articolo a lato) a sostegno della variante alla regionale 10: il punto più incisivo delle 16 istanze presentate dall’opposizione su diversi aspetti amministrativi. Dopo la sfilata consiliare, a settembre il centrodestra inizierà a distribuire la maglietta elettorale ai cittadini nelle varie uscite pubbliche.

mercoledì 1 agosto 2007

LEGNAGO A CHI LA AMA. LO SLOGAN DEL CENTRODESTRA

Polo bianche, logo della cdl sulla manica sinistra, sul petto un cuore grande contentente la scritta "Legnago a chi la ama".
Questa la divisa che i consiglieri della Cdl hanno sfoggiato nella scorsa seduta consiliare.
Il recupero dello slogan di "Sarko" vale a sottolineare la ritrovata unità politica del centrodestra, nel recente passato messa in discussione da qualche piccola scaramuccia.
Il centrodestra legnaghese è pronto a raccogliere la sfida del 2009 per governare la città; la battaglia sarà intrapresa nel segno degli ideali che contraddistinguono la Casa delle Libertà legnaghese: abnegazione in funzione dell'interesse pubblico, sicurezza intesa come un valore importante, meritocrazia e...scusate se è poco (dopo tante brutture) un po' di gusto!

SAN VITO, DUE SOTTOPASSI UNISCONO DESTRA E SINISTRA

Ore 12:00, mezzogiorno di fuoco. Al telefono l'Amico Rettondini della Lega Nord: "Ciao Andrea, che ne dici se facciamo un ordine del giorno d'urgenza per richiedere alla Regione Veneto un impegno in più per la realizzazione dei due sottopassi stralciati dal progetto definitivo della variante alla S.R. 10 nel tratto Legnago - San Vito?".
Andrea, che in realtà si chiama Roberto (i misteri della vita!) sarebbe più propenso ad inviare la richiesta direttamente in Regione.
Conviene con lui anche l'Amico consigliere azzurro Loris Bisighin che mi dice di aver ottenuto dal capogruppo di maggioranza sufficienti raccomandazioni sul modus operandi in relazione al caso Variantina di San Vito: niente ordini del giorno, conferenza dei servizi blindata.
Eppure me lo sentivo che nel pentolone (senza coperchio) della sinistra bolliva qualcosa.
Infatti, ore 20:00, trenta minuti prima dell'inizio del consiglio comunale, mi chiama Loris: "mi hanno chiamato quelli della maggioranza, vogliono fare un ordine del giorno sulla Variante di San Vito".
In freatta e furia preparo anch'io un o.d.g. da presentare in via d'urgenza, di guisa che fosse riconosciuto l'importante contributo offerto dal centrodestra legnaghese alla causa.
Giunti a palazzo De Stefani scatta l'ora della concertazione.
Chiusi nella stanzetta delle segretarie oltre al sottoscritto, che pigia sulla tastiera del computer, a spremersi le meningi per partorire un documento comune ci sono Rettondini, Bisighin, il Sindaco, il Presidente del Consiglio Comunale Mauro Saldi, Roberto Maggioni (che fuori dal suo ruolo sfiora la simpatia) e l'assessore Bologna.
Trascorre così circa un'oretta. Poi si entra in sala consiliare: habemus ordinem!
Lo legge Loris; ho insistito perché la prima lettura spettasse a lui. Ha lavorato molto, gratuitamente e con la massima trasparenza per offrire un percorso alternativo alla variante.
Visto che l'o.d.g. condiviso sarà presto di pubblico dominio pare opportuno svelare ai nostri lettori (tra cui qualche vipsssss) il contenuto del documento redatto dalla C.d.L.
eccovelo di seguito:
Al Presidente del Consiglio Comunale

OGGETTO: ORDINE DEL GIORNO D’URGENZA
RELATIVO ALLA S.R. PADANA INFERIORE, VARIANTE TRATTO LEGNAGO SAN VITO
Premesso che:
- da anni il centrodestra di Legnago si batte per garantire ai legnaghesi di San Vito la sicurezza del tratto stradale della S.R. 10 che attraversa la frazione.
- Detto tratto stradale è stato – anche nel recente passato - teatro di numerosi incidenti.
- Le richieste avanzate in primis dai consiglieri comunali de La Casa delle Libertà nei confronti di Veneto Strade, società di capitali per la progettazione, esecuzione, manutenzione, gestione e vigilanza delle reti stradali, hanno portato il Presidente Gastone Vinerbini a sostenere con forza la realizzazione, in tempi rapidi, di una “tappa” della variante alla S.R. 10 in prossimità della frazione di San Vito, di guisa che il tracciato attualmente problematico potesse divenire strada c.d. “di vicinato”.
- La sensibilità delle istituzioni interessate alle significative problematiche de quibus ha portato ad un rapido avvio delle procedure progettuali ed alla copertura finanziaria per un importo pari ad euro 9.000.000,00 c.ca da parte della Regione Veneto (su un totale di euro 40.000.000,00 c.ca destinati all’intera Provincia di Verona).
- La considerata necessità di procedere con speditezza e senza indugio ai lavori, nell’ambito delle possibilità di spesa, ha fatto sì che dal progetto definitivo, in corso di approvazione, fosse stralciata la realizzazione di due sottopassi.
- Pur attribuendo priorità alla rapida realizzazione della variante, contemplando i legittimi interessi di una parte degli abitanti di San Vito, il centrodestra - nel totale spirito di collaborazione tra le forze politiche consiliari di Legnago - ha di recente proposto a Veneto Strade un progetto alternativo del tracciato della variante in oggetto; percorso, questo, purtroppo non attualmente percorribile.
- Tuttavia nella convinzione che i pregiudizi oggi lamentati da una parte degli abitanti di San Vito troverebbero un calmiere nella realizzazione dei due stralciati sottopassi
IL CONSIGLIO COMUNALE
Chiede alle competenti Autorità di assicurare l’effettivo impegno alla realizzazione dei sottopassi di cui in premessa e all’amministrazione comunale di far propria tale istanza nella prossima Conferenza di servizi.
I CONSIGLIERI COMUNALI