venerdì 21 dicembre 2007

GHIACCIO BOLLENTE PER IL "CARDINALE" AMBROSINI

La pista di pattinaggio sul ghiaccio di Piazza Garibaldi costa troppo.
"Non vedo come possa paventarsi - per la ditta gestrice - un esborso di 75mila euro" dice Roberto Rettondini richiamandosi alla delibera di giunta e attaccando - pur col solito bon ton - l'assessore al commercio Damiano Ambrosini.
Rettondini, conti alla mano ha dimostrato che - se tali fossero le effettive spese - la ditta mai potrebbe sperare di coprirle, "è evidente che si è sparata una cifra importante per far apparire poca cosa il contributo di 30mila euro erogato dal Comnune".
Anche parti della maggioranza hanno rammostrato qualche dubbio in ordine alla bontà dell'operazione.
Nulla da dire, certo, sul fine - nobile - dell'iniziativa... Ma i conti non tornano anche dall'altra parte della barricata, tant'è vero che qualche gola profonda della maggioranza ha raccontato di malumori in sala giunta nei confronti del buon Damiano.
Un'altro aspetto, sottolineato da Longhi, è quello legato all'incapacità di coinvolgere i commercianti del centro in un'iniziativa che, dopotutto, aveva anche lo scopo di rendere più attraente il centro anche a loro beneficio.
"A Marostica e a Lonigo - spiega il consigliere aennino - i Comuni erogano un contributo decisamente inferiore ai nostri 30mila euro. Ciò in quanto in quei Comuni è la pro loco piuttosto che l'associazione commercianti a farsi promotrice e patrona dell'iniziativa".
Infine desta preoccupazione l'assenza di custodia della pista durante la notte.
Specie nel fine settimana dei giovinastri si divertono, la notte, a fare schiamazzi e a spingersi dentro la pista; spesso organizzano delle vere e proprie sfide di calcetto! Potete solo immaginare la "gioia" di chi abita in piazza Garibaldi...

Ripulito re Vittorio ma la statua resta lì.

Da L'Arena 20.12.2007
POLEMICHE. Niente trasloco in piazza Libertà



La statua di Vittorio Emanuele II non ritornerà in piazza della Libertà, a Legnago, ma resterà in mezzo al parco comunale dove si trova ormai da quasi mezzo secolo. In compenso sarà ripulita dal guano dei piccioni, dalle scritte vandaliche e dai rifiuti d’ogni sorta che hanno trasformato l’effigie dedicata nel 1880 da Innocenzo Fraccaroli al re di Sardegna in un monumento al degrado e all’abbandono. Nonostante Bruno Scarmagnan - l’ex industriale di Minerbe, scomparso lo scorso novembre all’età di 89 anni senza aver avuto la soddisfazione di assistere al trasloco della scultura nella postazione iniziale per il quale era disposto a donare al Comune 10 mila euro - e i 300 legnaghesi che due anni fa avevano sottoscritto la petizione di «Legnago città amica» abbiano perso la loro battaglia, un risultato l’hanno comunque ottenuto: quello di veder restituito l’originario splendore al monumento eretto grazie alle 5.599 lire raccolte nel 1878 da un comitato civico.
La giunta ha infatti autorizzato il restauro conservativo della scultura, che comporterà una spesa di oltre 9 mila euro. Ed ha già incaricato la ditta «Lino Balzarin» di Altavilla - scelta con una gara fra tre imprese specializzate del settore - di rifare il trucco alla statua ammalorata del re. Un intervento che era nell’aria da qualche mese e che, per una curiosa coincidenza, ha subìto un’accelerata decisiva dopo la pubblicazione sull’Arena di una lettera di Alberto Ferrigato, un legnaghese emigrato nel 1973 in provincia di Bolzano. Che, in occasione di una sua recente visita alla città natìa, ha trovato «una Legnago bellissima completamente trasformata ma con una nota stonata: la statua di Vittorio Emanuele II trascurata e tutta sporca di escrementi di uccelli». Cade, perciò, definitivamente l’ipotesi di un ritorno della statua alle spalle del Torrione: «Il trasferimento sarebbe stato sia difficoltoso sotto l’aspetto tecnico che troppo oneroso», spiega il sindaco. S.N.


P.S.

L'Arena volutamente dimentica che a raccogliere quelle 300 firme è stato un comitato organizzato dal sottoscritto Paolo Longhi.

giovedì 20 dicembre 2007

CONTRIBUTI PER ROTTAMAZIONE CAPANNONI. UNA BATTAGLIA PER I NOSTRI AVICOLTORI

Premesso che:
- è imminente l’entrata in vigore della “direttiva nitrati” che stabilisce limiti piuttosto stringenti allo smaltimento degli effluenti degli allevamenti;
- ciò comporta - per gli addetti ai lavori della zootecnica e in particolar modo per gli avicoltori – la necessità di riorganizzare le modalità di gestione degli allevamenti e delle strutture aziendali;
- la risposta più importante, medio tempore, appare senz’altro quella di realizzare una rete di impianti sovra aziendali di biogas (Cfr Del. Cons. Reg. Veneto n. 51/07 del 28.6.2007).
- paiono tuttavia necessarie misure contingenti, in primis incentivi economici alle dismissioni di allevamenti, atteso che la chiusura di produzioni comporterebbe la possibilità di reperire territorio per il trasferimento della sostanza organica.
CHIEDE
Di sostenere la filiera avicola veneta anche attraverso aiuti economici agli imprenditori ex art. 2135 c.c. per l’abbandono definitivo ed irrevocabile dell’attività di allevamento avicolo.
Il consigliere comunale
Dott. Paolo Longhi

Città murate. a Legnago arrivano i soldi della Regione

Sotto l'albero di Natale Legnago trova i contributi regionali per la sistemazione e riqualificazione delle vie Frattini, XX settembre, Marsala (210mila su 305mila), Adige (31mila su 44mila).
Un altro concreto risultato di Alleanza Nazionale.

QUANDO IL BURQA CE L'ABBIAMO NOI. di Paolo Cecco

Ricevo questo meraviglioso scritto dell'amico Paolo e lo giro a Voi tutti (mica poi tanti eh...) lettori del mio blog!

Caro Paolo,

ho deciso di scriverti poiché nell'ultimo articolo pubblicato nel tuo blog,quello sul Burqa, sono rimasto colpito dall'uso di due termini, a mio avviso, sacri:” tradizione” ed “identità”.
Secondo il mio punto di vista le minacce per l’identità nascono,più che dall’esterno, dall’interno di una cultura: quando l’identità è forte e matura , il confronto con le identità “altre” può solo rafforzarci e magari arricchirci.
È una regola antropologica che le identità vengano minacciate da quelle simili piuttosto che da quelle remote.
Un’identità si rafforza solo vivendola più intensamente ed in modo positivo.
Nel “mitico”Settecento si iniziò a portare avanti la tesi secondo la quale per liberare l’uomo, era necessario alleggerirlo dalla sovrastruttura dei corpi intermedi, identitari nonché morali che si portava addosso: la famiglia,la chiesa, la corporazione, vincoli solidaristici ecc si pensò che il libero e diretto confronto con la maestà statale avrebbe reso libera la persona.
Bene, fra Settecento e Novecento abbiamo visto come l’uomo(divenuto cittadino), privo dei corpi identitari e tradizionali, si sia trovato nudo dinnanzi al prepotere/prepotenza statale.
L’identità muore se assorbita in toto da una cultura dell’omologazione linguistica, estetica,comportamentale;appassiamo come foglie in autunno quando s’innesca la proletarizzatone dei gusti e degli atteggiamenti; i nostri burqua sono la macdonalizzazione, la simpsonizzazione, la nikizzazione, l’adidasizzazione, la microsoftizzazione, la siemensizzazzione del mondo.
Quello che abbiamo bisogno è di una cultura dell’identità, dell’informazione e del limite. Di una cultura che si opponga al taglio delle radici del passato, che tutelala la memoria storica, quotidianamente insidiata da “innovazioni” scolastiche.
Chi per primo ha stuprato l’identità e la tradizione è stata la tanto decantata modernità, pensiamo a tutto quello che ci ha fatto perdere in termini di cultura comunitaria e tradizioni riti-culturali.
Riflettiamo soltanto un momento su quello che resta della santa domenica:un attacco meditato della ragione e dell’utilità(le solennità religiose ostacolano la produzione) contro la festa.
Abbiamo sostituito il tempo della festa e da dedicare a Dio, il tempo della riscoperta delle nostre radici comunitarie con un tempo individualista, ponendo sugli altari soltanto noi ed il nostro “giorno di riposo”.
Dirò un’assurdità, ma è più letale(e mortuorio) per le nostre identità la festa Halloween che non fa il shabbat ebraico o il ramadam islamico; proprio per il fatto che un’identità si annulla se correlata ad un rito od una tradizione che si somiglia piuttosto che ad usi o costumi a noi distanti.
Certo esiste un “pericolo musulmano”(esterno) che cerca di cancellare le nostre tradizioni e radici; ma il vero problema è ritenere che tutto sia mercificabile e monetizzabile, ateizzare le nostre culture, ispirare una visione della vita del tutto dovuto e niente doveri, vivere il progresso (che di per se è positivo)assuefatti dai soli miti del livellamento consumistico, dell’omologazione culturale e delle masse.
Una società cessa di esistere se alla base del suo scheletro manca il surplus di idee,valori, eticità che sorregge le fondamenta del nostro vivere in comune.
Il tonfo di una realtà umana si sente quando decadono le colonne che mantengono senso e danno valore alla nostra realtà,al nostro sistema di vita,alle nostre esperienze.
Il vero pericolo è rappresentato dalla staticità del pensiero, dall’immoralità al governo, i sepolcri dove ci accingiamo a raccogliere i cloni di valori, identità, ideali già consumati ma che non tentiamo di mascherare (agli altri ed a noi stessi) come energici ed ancora vincenti e convincenti:è questo quello che porta alla decadenza della nostra umanità identitaria, questo, più che il burqua, porta a diaspore tragiche e silenziose.
Occorre uscire da questa società incerta, paurosa e titubante, la società “dell’ateismo pratico”- citando Giovanni Paolo Secondo-,una società opulenta che ha voltato le spalle alle sue origini e alla sua culla.
Serve riportare i valori al loro habitat naturale:riproporli come fari d’Alessandria nel veicolare la nostra società.
Più di una signora con il burqua mi inorridiscono le blasfemie di Luttazzi contro il Papa, la soffitta dove abbiamo dimenticato il quattro novembre ed i suoi 600.000cadaveri (però sappiamo tutto quando si parla dell’americano giorno del ringraziamento o della sovietica rivoluzione d’ottobre). bisogna ri-infatuarci della nostra cultura(italiana ed europea)per ritrovare la nostra personale identità: un’identità che viaggia nelle opere di Mozart, si legge nel libro Core, in Goethe e nella Divina Commedia, si scruta nella Cappella Sistina, si abbraccia nei film di Chaplin , si assapora nei cibi sublimi mediterranei.
Fidanzandoci,nuovamente, con la nostra cultura e con le arti riusciremmo a ritrovare le nostre origini, in caso contrario, citando Veneziani:”Senza un centro di attenzione e di attrazione,rispetto a cui ordinare la vita, organizzare il senso e raccogliere le sue sparse esperienze, non resta che il naufragio.che può suscitare perfino allegrai- come notava Ungharetti – ma che produce sicuramente abbandono ai flutti e intima, compiuta abdicazione di sé.”
Un Abbraccio,
Paolo Cecco

mercoledì 19 dicembre 2007

LA SINISTRA DI LEGNAGO DICE SI AL BURQA

Con il voto contrario di Legnago Democratica e l'astensione pilatesca di Legnago Viva Legnago Solidale la sinistra ha affossato l'odg di Paolo Longhi e Roberto Rettondini volto ad impedire l'imposizione del burqa, attraverso le misure di legge, e la sensibilizzazione della commissione pari opportunità sul tema.
"È tempo di feste natalizie - ha detto Longhi - ma purtroppo in gran parte delle scuole materne ed elementari legnaghesi non c'è più Santa Lucia col suo velo bianco a portare frutta e caramelle ai bimbi.
Al suo posto, tutti i giorni arriva, indisturbata, una donna islamica intabarrata in un burqa integrale. Nero, nerissimo sul volto, mentre grigia è la tunica. Con tutta quella stoffa non si vedono neppure le fessure per gli occhi.
Ho visto bimbi sgomenti alla visione.
E se fossi ancora bimbo più che sgomento sarei – a ragione – parecchio incazzato.
Santa Lucia non può più venire a portarmi le caramelle perché potrebbe mancare di rispetto ai bimbi islamici e a me tocca di vedere questa oscura ed inquietante figura tutti i santi – pardòn feriali - giorni".

Incredibili le contorsioni della sinistra per non votare l'o.d.g.: da Maggioni che ha specificato l'inesistenza di leggi al riguardo (contraddicendo la realtà e la stessa ministra Pollastrini che recentemente si è richiamata alla L. 152 del 1975) A Defendini che ha bollato come normale la situazione: insomma, i bambini e le mamme si sarebbero già abituati alla mefistofelica visione.
D'altra parte se non avessero ancora piegato il capo al cattocomunismo e al suo colpo di spugna nei confronti di tutto ciò che è nostra tradizione ed identità... Convien loro adeguarsi in fretta... Almeno fino alle prossime elezioni!

martedì 18 dicembre 2007

SONDAGGIO: CENSURATA LA NATIVITA' ALLE ELEMENTARI E MATERNE LEGNAGHESI PER NON URTARE LA SENSIBILITA' DEI MUSULMANI. GIUSTO?

Il nuovo sondaggio in calce al blog afferisce al periodo natalizio.
E non poteva che essere così.
Un Natale così poco cristiano non si è mai visto.
Pensate che in tante scuole elementari e materne non si fanno nemmeno più le recite sulla Natività... per non urtare la sensibilità degli islamici... Dicono...
Bah...
Voi che ne pensate?

lunedì 17 dicembre 2007

L’opposizione contesta i dati sull’evasione recuperata: «L’assestamento di bilancio presentato dalla Giunta non è veritiero», denuncia LONGHI

CONSIGLIO COMUNALE. Sul recupero dell’Ici
è guerra dei numeri

L’assestamento generale al bilancio di previsione, approvato nell’ultimo consiglio comunale di Legnago con il voto contrario della Casa delle libertà e l’astensione di Enrica Orlando di Legnago democratica, consentirà anche quest’anno al Comune di rispettare il patto di stabilità. Ma la manovra da 1,7 milioni di euro si è tramutata in un concitato terreno di scontro. Tant’è che il centrodestra, dopo aver chiesto invano di ritirare la delibera, non si è limitato a bocciare il documento contabile, licenziato a notte fonda nella prima delle due sedute in calendario. Due giorni dopo, alla ripresa dei lavori, ha abbandonato l’aula devolvendo il proprio gettone di presenza all’Unicef. Al centro dell’alzata di scudi di Lega, An, Udc e Fi non ci sono però le maggiori entrate per 80 mila euro dell’imposta sulla pubblicità o i 188 mila euro incassati in più dalla discarica. E nemmeno i 75 mila destinati all’erogazione di contributi alle fasce deboli per i rifiuti. Bensì i 305 mila euro inseriti nel capitolo «recupero evasione fiscale» in aggiunta ai 150 mila già contabilizzati in sede di previsione, che equivalgono ad un incasso totale di 455 mila euro.
«Leggendo queste cifre», ha biasimato Roberto Rettondini, della Lega, «verrebbe da pensare che i legnaghesi siano un popolo di evasori quando le cose non stanno così. Di questi 305 mila euro, 150 mila sono relativi ad Ici evasa o elusa. Ma gli altri 155 mila riguardano, in realtà, Ici ordinaria pregressa che nei precedenti assestamenti non faceva comodo evidenziare, al pari dei 250 mila euro di maggiori introiti che il Comune incasserà nel 2007 dall’imposta comunale sugli immobili e della quale non c’è traccia in bilancio». «Ci troviamo perciò di fronte», ha alzato il tiro PAOLO LONGHI di An, «ad un assestamento non veritiero». Accuse respinte sia dal sindaco Silvio Gandini che dall’assessore alle Finanze Luigi Bortoletti.
S.N.
DAL QUOTIDIANO L'ARENA 12.12.2007

ECCO I RISULTATI DEL TOTOSINDACO: VINCE MISTER X

Chi vorresti come Sindaco di Legnago?

Roberto Groppello 4 (23%)

Roberto Andrea Rettondini 2 (11%)

Emanuela Mattioli 1 (5%)

Clara Scapin 3 (17%)

Altro 7 (41%)

sabato 15 dicembre 2007

18 DICEMBRE TORNA IL CONSIGLIO: BURQA, PISTA DA PATTINAGGIO E O.D.G. ANTI SBANDATI I PEZZI FORTI

Due serate consiliari pre natalizie, il 18 ed il 20 dicembre, porteranno nuovamente centrodestra e cattocomunisti a confrontarsi su temi importanti.
Tra questi il caso burqa di Terranegra. Una donna gira con un burqa nero integrale nei pressi delle scuole elementari. Si deve ricordare che la sinistra hià precedentemente bocciò un odg del centrodestra per impedire che ciò potesse ripetersi.
L'alto costo per le casse comunali della pista di pattinaggio sul ghiaccio (30mila euro!!!) nonché la proposta di An e Lega volta ad ottenere anche a Legnago un'ordinanza anti sbandati gli altri temi caldi.

mercoledì 5 dicembre 2007

AN: FINI, VOGLIAMO ESSERE MOTORE ALLEANZA CENTRODESTRA

"Non abbiamo nulla da temere. Berlusconi faccia chiarezza, l'unità si costruisce su condivisione di programmi e strategie"


"Alleanza Nazionale è convinta della necessità di continuare sulla strada di Fiuggi, vuole essere una destra che non guarda al passato, ma lavora per costruire il futuro perché ha un'identità moderna e si candida ad essere il motore dell'alleanza di centrodestra". E' quanto ha detto il presidente di An, Gianfranco Fini, parlando a Napoli alla conferenza programmatica regionale del partito. "An - spiega - non ha nulla da temere. Siamo tutt'altro che intimiditi, spaventati, preoccupati. Se riusciremo ad avere proposte ed idee precise, una corale e autentica unità di intenti e precise linee di azione non ci sarà legge elettorale o coalizione che tenga". E a Berlusconi rivolge l'invito di "contribuire a fare chiarezza", in quanto "non è stata Alleanza nazionale ad aver definito la Cdl un ectoplasma e non siamo stati noi a dare a Veltroni la disponibilità a una legge elettorale che non preveda espressamente per i partiti l'obbligo di dichiarare le alleanze prima del voto. L'unità è chiaro che si costruisce non per adesione agli appelli, ma per condivisione di obiettivi, programmi e strategie".
"Alla luce di ciò che è successo - afferma Fini - c'è qualcuno che pensa a una An intimidita, nell'angolo, nervosa, che ha paura. Da Napoli escono elementi di indispensabile chiarezza verso la nostra gente e verso il centrodestra. Possiamo temere solo noi stessi, la nostra chiusura, la nostra pigrizia, l'incapacità di cogliere l'importanza di questo momento". Perché, continua il leader di An "la sinistra ha deluso ed è quindi compito del centrodestra creare un'alternativa. Dico volutamente centrodestra, perché An nasce con l'obiettivo di allargare non solo il bacino del consenso, ma anche le potenzialità di governo del paese. Se vogliamo superare questa fase complessa, dobbiamo aprire le nostre porte, confrontarci con altri da noi, presentare idee ed essere motore dell'alleanza, che potrà essere politica (e questo dipende dalla legge elettorale), ma dovrà essere soprattutto un'alleanza con la società".

lunedì 3 dicembre 2007

VOX POPULI: NASCE LA LISTA CIVICA DI RENZO MASSARON E GABRIELLA ZANFERRARI

Secondo voci di corridoio gli scorsi giorni sarebbe venuta alla luce una lista civica promossa dagli intramontabili Gabriella Zanferrari eRenzo Massaron.
Il nome? Secondo alcuni informati (?) sarebbe Nuova Città.
E di nuovo c'è solo la città....
A parte gli scherzi, un in bocca al lupo a Gabriella e Renzo... E che prendano tanti voti, ma solo a sinistra!

LEGNAGO. LA CDL PROUOVE UN ODG PER RECEPIRE L'ORDINANZA ANTISBANDATI DI CITTADELLA

Con primi firmatari i consiglieri Longhi e Rettondini la minoranza di centrodestra ha promosso il recepimento, da parte del Comune di Legnago, dell'ordinanza antisbandati promossa dall'amministrazione di Cittadella.
Con ciò, il centrodestra legnaghese esprime la massima solidarietà agli amici Bitonci, Ravazzolo, Claudio.

LA REGIONE FINANZIA IL NUOVO PARCHEGGIO DEL MATER SALUTIS

Grazie all'intervento dell'assessore regionale Massimo Giorgetti (A.N.) verrà finanziato il nuovo parcheggio dell'ospedale di Legnago.
Un altro risultato concreto di Alleanza Nazionale!

NUOVO SUPERSONDAGGIONE IN CALCE AL BLOG

Chi vorresti come futuro Primo Cittadino di Legnago?
Fate le vostre scelte!

LA MOZIONE ANTICASTRO. CENSURATA DA L'ARENA. PROMOSSA DA LIBERO

Incredibile ma vero. Il cattocomunismo strisciante di Legnago approda sulle cronache nazionali. La mozione anticastrista che chiedeva al Comune di non patrocinare mai più gli apologeti di Fidel e/o di Chavez è stata bocciata dal poco "democratico" PD.
Anche il quotidiano L'Arena nulla pubblicherà in merito... Malgrado un esule cubano sia giunto nella città del Salieri a spiegare l'efferatezza del regime cubano.
Per fortuna ci pensa Libero a dare risalto ad un fatto gravissimo.
Un ringraziamento all'amministrazione di Cerea che ha appoggiato la mozione e ne adotterà una simile.