mercoledì 30 aprile 2008

BURQA. IL SINDACO FACCIA RISPETTARE LA LEGGE (CHE VA MIGLIORATA)

LONGHI PRESENTANDO L'INTERPELLANZA: Si impone una premessa alla luce del dibattito che ha seguito la presentazione dell’o.d.g. relativo a questo tema.
Nessuno, qui, chiede al Sindaco di emettere un’ordinanza in materia di pubblica sicurezza.
Creare un atto di natura provvedimentale su questo tema sarebbe un mostro giuridico come quello dato alla luce in un comune del trevigiano, ove si pretendeva, in pratica, di effettuare una sorta di interpretazione autentica delle norme di legge e cioè un' operazione che, anche quando viene effettuata dal legislatore - che è l'unico soggetto a ciò competente - nessun dubita avvenga con atto avente lo stesso valore di quello interpretato.
Si chiede solo se il Sindaco consideri giusto o meno inviare i nostri vigili ad accertare, avanti alle scuole elementari di Terranegra, la violazione dell’art. 5 co. 1 l. 152/1975 che ordina di non usare mezzi atti a rendere difficile il riconoscimento della persona.
Si chiede se il Sindaco – diversamente da quanto affermato dalla sua massimalista maggioranza – intenda promuovere il coinvolgimento della commissione pari opportunità su un tema come quello del burqa, evidente simbolo di sottomissione della donna e contrario alla dottrina occidentale e costituzionale improntate sulla parità dei sessi.
IL SINDACO HA RISPOSTO ATTRAVERSO LE ISTRUZIONI INVIATE DALLA PREFETTURA, A SUA VOLTA RIFERITE ALLE RACCOMANDAZIONI DEL MINISTERO DELL'INTERNO 2004.
SECONDO IL MINISTERO CON LA NORMA SOPRA CITATA SAREBBE POSSIBILE PER I VIGILI CHIEDERE ALLA DONNA IMBURQATA DI FARSI RICONOSCERE... (E DAGHENE UNA, DAGHENE DO....).
CERTO E' CHE FORSE UN NUOVO INTERVENTO LEGISLATIVO DIRETTO CONTRO IL BURQA SAREBBE UTILE

LONGHI SUL GAL. PIU' IMPORTANTE AVERE UOMINI QUALIFICATI DELLA SEDE.

Non è facile l’approccio a questa delibera.
Lo testimoniano i tanti riferimenti normativi che contrastano con la necessaria fretta con cui questo consiglio comunale è chiamato ad esprimersi in ordine alla costituzione di un g.a.l., gruppo di azione locale, ovvero un’associazione misto pubblico privato della pianura veronese che, nell’ambito dell’iniziativa comunitaria Leader – acronimo in francese per Collegamento fra azioni di sviluppo dell’economia rurale - dovrebbe avere il compito di sostenere progetti di sviluppo rurale ideati a livello locale al fine di rivitalizzare il territorio e di creare occupazione.
Progetti che devono riguardare una zona rurale ristretta ad una popolazione compresa fra 10000 e 100000 abitanti.
Da qui la necessità - di Legnago ed altri comuni – di accelerare i tempi e di puntare in tempo utile le proprie fish in questa scommessa alettante.
La cornice prospettata dalla Provincia di Verona – che desidera avere un secondo Gal dopo quello della montagna – pare delle più rosee: per i progetti di sviluppo rurale l’Unione Europea ha stanziato 914 milioni di euro in sette anni.
Obiettivo di ogni GAL – e quindi anche di quello cui questo Comune intende prender parte - è presentare ed attuare un progetto incentrato su un tema caratteristico dell’identità e/o delle risorse e delle conoscenze specifiche del territorio.
Ogni GAL deve adottare uno o più temi fra quelli consigliati dall'amministrazione europa, o in alternativa proporne uno. I 4 temi catalizzatori sono:
1. L'utilizzo di nuove tecnologie e nuovi know-how per aumentare la competitività dei prodotti e dei servizi dei territori (The use of know-how and new technologies to make the products and services of rural areas more competitive) (11%)
2. Miglioramento della qualità di vita nelle zone rurali (Improving the quality of life in rural areas) (24%)
3. La valorizzazione dei prodotti locali, in particolare agevolando mediante azioni collettive l'accesso ai mercati per le piccole strutture produttive [Adding value to local products, in particular by facilitating access to markets for small production units via collective actions] (20%)
4. Valorizzazione delle risorse naturali e culturali, compresa la valorizzazione dei siti di interesse comunitario Natura 2000 (Making the best use of natural and cultural resources, including enhancing the value of sites of Community interest selected under Natura 2000) (34%)
(Fra parentesi è indicata la percentuale dei GAL che a livello europeo l'hanno selezionata come primo tema. Il restante 19% ha adottato un tema proprio)

Ora, non v’è dubbio che io possa fare a meno di sapere – fidandomi – l’ammontare della spesa relativa alla quota associativa che il mio comune sarà tenuto a conferire.

Né v’è dubbio che la nostra sia una realtà territoriale ancora bisognosa di uno sviluppo rurale compatibile e capace di offrire nuove fonti di occupazione anche e soprattutto tramite lo scambio di esperienze tra pubblico e privato.

Ma non posso far finta di non vedere che ad oggi un progetto non c’è.
E non sarà nemmeno facile conciliare gli interessi dei vari protagonisti.
Noi legnaghesi non abbiamo prodotti tipici. Se escludiamo i debiti.
Cosa abbiamo da offrire?
Una sede?
Bene ma non è così rilevante.
Una personalità da coinvolgere nel patnerariato?
Forse. E qui che insiste il nostro emendamento.
Già mi piacerebbe che a rappresentare il mio Comune nell’ambito dell’assemblea generale dei soci fosse una persona competente.
Ma se spettasse a Legnago addirittura esprimere un membro del consiglio di amministrazione non si potrebbe certo regalare questo ruolo ad uno sprovveduto.
Ci vuole una persona dalla comprovata qualifica.
Sarebbe doveroso per riempire una cornice dai più rosei orizzonti con un quadro - fuor di metafora con un progetto - all’altezza delle aspettative.
Queste le mie speranze, questo il senso del mio, del nostro emendamento.

martedì 29 aprile 2008

SERGIO RAMELLI


13 marzo 1975: un ragazzo di 18 anni viene aggredito sotto casa. Due persone gli spappolano il cranio a colpi di chiave inglese. Muore dopo 47 giorni di agonia. Chi era la vittima e perché fu ucciso con tanta violenza? In che clima era maturato quell’omicidio così bestiale? E chi erano i carnefici: teppisti, killer professionisti, mafiosi? No, studenti universitari di Medicina. Perché uccisero, allora? Forse accecati dall’ira, dalla gelosia o dalla paura? No, neppure conoscevano la loro vittima. Colpirono solo in nome dell’odio politico.
Ci vollero dieci anni per assicurarli alla giustizia, ma oggi è finalmente possibile ricostruire tutte le tappe di quella tragica vicenda. Come in un thriller ci si muove tra atti giudiziari, articoli di giornali e testimonianze dirette per scoprire che ad armare la mano degli assassini fu una spietata ideologia, che in Italia aveva - ed ha - importanti complicità, potenti connivenze e forti leve di potere.
Ecco perché questa è una storia “che fa ancora paura”.
(DA http://www.lorien.it/sergioramelli/storia.asp)

10MILA EURO A COMUNITA' DEI GIOVANI DI VERONA E UN PUGNO DI MOSCHE ALLA COMUNITA' GIOVANILE LEGNAGHESE

Quanto spende l'amministrazione comunale di Legnago per dare in gestione il centro di aggregazione giovanile di Viale della Stazione?
10mila euro.
Perché?
"onde favorire la maturazione di una realtà che ha ricevuto apprezzamento dal mondo giovanile per la sua capacità di rispondere al bisogno di disporre di spazi e di punti di riferimento".
Questo si legge nella delibera di giunta del 2 aprile 2008.
sarà così?

lunedì 28 aprile 2008

COMUNITA' DEI GIOVANI DI VERONA VS WHITE RABBIT

Recentemente mi è stato segnalato che tra i vecchi post ha riscosso un importante successo quello relativo alla discussione sull’utilizzo della Red Rum di V.le della stazione.
In quel post ci si augurava che l’avvento della Comunità dei Giovani di Verona non costituisse depauperamento del ruolo importante della legnaghese White Rabbit.
Quest’ultima associazione aveva avuto il merito di costituire un punto di riferimento apartitico per i giovani della pianura veronese.
La Red Rum era appunto la casa base operativa di White Rabbit ed ha ospitato sin ad oggi concerti ed altre iniziative di successo.
Purtroppo l’amministrazione comunale non ha molto creduto nelle potenzialità dell’associazione locale.
E così le ha affiancato – anche per operare verso altre finalità – la Comunità dei Giovani di Verona.
Purtroppo il matrimonio non è stato tra i più felici.
E alla fine l’amministrazione di centrosinistra ha optato per il consolidamento del ruolo di Comunità dei Giovani a discapito di White Rabbit.
Ora, nella legnaghesissima Red Rum, comandano i veronesi.
Sono loro che decidono quando e come gli altri gruppi possono o non possono accedervi.
La riprova: degli amici “bianconigli” hanno di recente trovato ad accoglierli una serratura nuova nei locali di V.le della stazione.
Un nuovo lucchetto, a quanto pare, posto in essere da Comunità dei Giovani…Una prova di forza?
L’amministrazione cosa ne pensa?
E voi?

giovedì 24 aprile 2008

LA CASSAZIONE RIBADISCE IL NO ALLA COLTIVAZIONE DI CANNABIS PER USO PERSONALE

ROMA - Rimane illecito penale coltivare qualche pianta di cannabis per uso personale. Lo hanno deciso le sezioni unite della Cassazione sposando la linea 'dura' nel perseguire chi pianta qualche piantina di marijuana sul balcone o nel giardino di casa.

Con questa decisione, presa dalle sezioni unite della Suprema Corte presieduta dal Primo presidente Vincenzo Carbone, i giudice del 'Palazzaccio' sposano la linea proibizionista e più intransigente nella repressione della coltivazione di piccoli quantitativi di marijuana, in contrasto con decisioni precedenti - prese dalle sezioni semplici della stessa Cassazione - che avevano depenalizzato il comportamento di chi coltiva qualche piantina.

Nella sua requisitoria, il rappresentante della Procura della suprema corte, Vitaliano Esposito, aveva invece chiesto di non considerare penalmente perseguibile la coltivazione domestica. Ma il suo parere non è stato ascoltato.

"Costituisce condotta penalmente rilevante qualsiasi attività di coltivazione non autorizzata" di cannabis. E' questa la "soluzione" giuridica adottata oggi dalle Sezioni unite penali della Suprema Corte in tema di liceità, o meno, delle coltivazioni domestiche di marijuana per uso personale. La massima di diritto è contenuta in una nota diffusa dalle Sezioni unite penali della Cassazione in una sintetica "informazione provvisoria" sulla Camera di consiglio che si è da poco conclusa sotto la presidenza del Primo presidente Vincenzo Carbone.

La questione esaminata dal massimo consesso di 'ermellini' era la seguente: "Se la condotta di coltivazione di piante, dalle quali sono estraibili sostanze stupefacenti, sia penalmente rilevante anche quando sia realizzata per destinazione del prodotto a uso personale". La risposta data dai magistrati di legittimità è stata nel senso della rilevanza penale di ogni tipo di coltivazione di sostanze stupefacenti che non sia "autorizzata".
(ANSA)

mercoledì 23 aprile 2008

POLTRONE E POLTRONI. L'IMPORTANZA DELLA QUALITA'

Giro di valzer. Si riapre la caccia alle cadreghe.
Da un lato c'è Legnago Servizi, la società misto pubblico privato che gestisce la discarica di Torretta.
Dall'altro la partecipazione di Legnago alla fondazione del "G.A.L." il gruppo di azione locale voluto da europa, Regione e Provincia per il rilancio delle realtà rurali.
Il centrodestra propone sempre la stessa ricetta: non è diminuendo le poltrone che si risparmia il danaro pubblico: Ma attraverso l'inserimento di manager capaci nei posti chiave.
Tanto sono inutili i politici poltroni che nulla sanno se non quanto percepiscono alla fine del mese, quanto sono utili quelle esperienze qualificate che aggiungono un quid pluris alla cosa pubblica.

FACCIAMOCI DUE RISATE CON IL NOSTRO CAMERATA COMICO

Se volete staccare un po' la spina vi consiglio la nuova comicità senza senso di Alessandro Olimpia, ha la necessità di dare nuova linfa al proprio blog.
Morirete dal ridere... E' un grande artista!


www.alessandro-olimpia.blogspot.com

martedì 22 aprile 2008

Fini: se eletto presidente Camera lascero' leadership An

"Se i deputati mi eleggeranno presidente della Camera sarebbe presuntuoso rifiutare la terza carica dello stato: ciò comporta l'abbandono di incarichi politici di partito. Lascerò la presidenza di An, un fatto che mi emoziona ma che è necessario". Lo annuncia il presidente della Camera in pectore Gianfranco Fini sottolineando a "Porta a Porta" che seguirà l'esempio di Casini e Bertinotti. "Ciò non significa - prosegue Fini - dimenticare i valori in cui credo: dirò che sono un uomo di parte pur essendo garante di tutti".
DOPO DI FINI C'E' SOLO UN NOME: GIORGIA MELONI!!!!

venerdì 18 aprile 2008

RIVALUTARE IL MEDIOEVO

Se vi dicessi che c'è in Europa un Paese dove non esiste la disoccupazione, non esiste il lavoro precario, non esiste il problema dei pendolari, non esiste l'inflazione, dove le tasse sono al 10\%, dove ognuno possiede una casa e quanto basta per vivere e quindi non ci sono poveri, mi prendereste per matto. E avreste ragione. Perchè questo è il Paese che non c'è. Ma è esistito. E' esistito un mondo fatto così. E si chiama Medioevo Europeo.
La disoccupazione appare, come fenomeno sociale, con la Rivoluzione industriale. Prima, con una popolazione formata al 90/95\% da agricoltori e artigiani, ognuno, o quasi, viveva sul suo e del suo, aveva, nelle forme della proprietà o del possesso perpetuo, una casa e un terreno da coltivare. E anche i famigerati 'servi della gleba' (i servi casati), comunque una realtà marginale, se è vero che non possono lasciare la terra del padrone non ne possono essere nemmeno cacciati. Non esisteva il precariato perchè il contadino lavora tutta la vita sulla sua terra e l'artigiano nella sua bottega che è anche la sua casa (per questo non esiste nemmeno il pendolarismo). Il giovane apprendista non percepisce un salario, ma il Maestro ha il dovere, oltre che di insegnargli il mestiere, di fornirgli alloggio, vitto e vestiti (due, uno per la festa, l'altro per i giorni lavorativi; ma, in fondo, abbiamo davvero bisogno di più di due vestiti?). Dopo i sette anni di apprendistato il giovane o rimarrà in bottega, pagato, o ne aprirà una propria. Senza difficoltà perchè c'è posto per tutti. Gli statuti artigiani infatti proibiscono ogni forma di concorrenza e quindi, di fatto, la formazione di posizioni oligopoliste. Per tutelare però l'acquirente (oggi diremo 'il consumatore') gli statuti stabiliscono regole rigidissime per garantire la qualità del prodotto.

Nelle campagne il fenomeno del bracciantato si creò quasi a ridosso della Rivoluzione industriale quando i grandi proprietari terrieri cominciarono a recintare i loro campi (enclosure) rompendo così il regime delle 'terre aperte' (open fields) e delle servitù comunitarie (ad uso di tutti) su cui si era retto per secoli lo straordinario ma delicato equilibrio del mondo agricolo. Per molti contadini, non avendo più il supporto delle servitù, la propria terra non era più sufficiente a sostentarli. Ma fu un fenomeno tardo. Perchè la concezione di quel mondo, contadino o artigiano, era che ogni nucleo familiare doveva avere il proprio spazio vitale. Scrive lo storico Giuseppe Felloni: "Le terre sono divise con criteri che antepongono l'equità distributiva all'efficenza economica".

Le imposte, comprendendovi quelle statali, quelle dovute al feudatario, nella forma di prelievo sul raccolto e di corvèes personali, la 'decima' alla Chiesa, non superarono mai il 10\%. E' vero che anche i servizi erano minimi, ma per molti aspetti di quello che noi oggi chiamiamo 'welfare' sovveniva la Chiesa, naturalmente nei modi consentiti dai tempi.

Non esisteva l'inflazione. I prezzi rimanevano stabili per decenni. Una delle rare eccezioni fu la Spagna degli inizi del XVII secolo a causa dell'oro e dell'argento rapinati agli indios d'America. E nel suo 'Memorial' Gonzales de Collerigo scrisse con sarcastica lucidità: "Se la Spagna è povera è perchè è ricca". Che è poi la paradossale condizione in cui si trovano molti Paesi industrializzati di oggi.

In quel mondo, per quanto a noi appaia incredibile, non esistevano i poveri. Il termine 'pauperismo' nasce nell'opulenta Inghilterra degli anni '30 dell'Ottocento. Fu Alexis de Tocqueville, uno dei padri del mondo moderno, ad accorgersi per primo dello sconcertante fatto che nel Paese del massimo sforzo produttivo e industriale c'era un povero ogni sei abitanti mentre in Spagna e Portogallo, dove il processo era appena agli inizi, la proporzione era di 1 a 25 e che nei Paesi e nelle regioni non ancora toccate dalla Rivoluzione industriale non c'erano poveri. Perchè è la ricchezza dei molti, alzando il costo della vita, a rendere poveri tutti gli altri. Che è quanto sta accadendo oggi in Russia, in Cina, in Albania, in Afghanistan e persino in Italia.

mercoledì 16 aprile 2008

SUPERMARIO FACCIOLI TRIONFA A VILLAFRANCA.


Alla sinistra veronese resta solo Legnago.
A Villafranca Veronese è un trionfo del centrodestra guidato da Mario Faccioli che si attesta al 64,83%.
Questi i dati delle liste collegate a Faccioli:
Popolo delle Libertà 27,49%
Lega Nord 15,35%
Alleanza per Villafranca Faccioli Sindaco 10,59%
UDC 12,07%
A buon intenditor...molte civiche...

SGOMBERATA LA BARACCOPOLI DELLA GOLENA

questa mattina, alle ore 6:30, i vigili urbani di legnago - giusta mia segnalazione di qualche settimana fa - hanno sgomberato l'ennesima baraccopoli rom lungo le rive dell'Adige.
I romeni facevano la questua ogni mattina davanti all'ospedale di Legnago importunando la gente.

martedì 15 aprile 2008

E GLI ITALIANI ALL'ESTERO CONTINUANO A PREFERIRE LA SINISTRA

Dati alla mano pare che le circoscrizioni estere quasi ovunque abbiano nuovamente arriso alla sinistra e in particolar modo al PD!

Elezioni Politiche. La partita vera inizia adesso. Rialzati Italia e Legnago a chi la ama.

Cari amici, lettori ed elettori,
ieri sera ho appreso dei risultati delle elezioni politiche.
Ho trovato amici infervorati che sembravano aver vinto al superenalotto. Altri (chè c’è amicizia anche con chi la pensa diversamente) decisamente abbacchiati.
Io cerco in ogni momento di far mio l’insegnamento di Cicerone.
Restando equanime.
Non mi sono mai abbattuto, in passato, davanti agli infortuni improvvisi né mi gonfio – come i pusillanimi – nei momenti felici.
Ho fatto il callo a tante cose e compio il mio dovere.
Il primo, oggi, è analizzare il voto a Legnago.
Sotto il Torrione giunge l’onda lunga della Lega Nord. Ma, contrariamente ad altri vicini Comuni, non travolge il Popolo della Libertà, saldamente primo partito.
L’Udc ha perso qualcosa. Non molto, per la verità.
E così dal Pdl ci si aspettava qualcosa in più.
Quindi vera vincitrice è la Lega Nord.
Da qui l’interrogativo: il partito di Bossi, che a Legnago ha convinto tanti legnaghesi vorrà premiare gli sforzi dei rappresentanti locali?
Ora che viene lasciato un banco libero nella giunta provinciale ci sarà posto per un leghista legnaghese?
Anche da questi elementi si può capire se la fiducia attribuita ad una realtà politica è stata riposta bene.
Vedremo.
In ogni caso rimbocchiamoci le maniche.
la sfida vera inizia ora. Con un'Italia economicamente in ginocchio da rialzare.
Con una Legnago ove dimostrare che esiste una classe politica di centrodestra capace di vincere.

venerdì 11 aprile 2008

LA NOGARA MARE E I MAL DI PANCIA DELLA SINISTRA

Il consiglio ha licenziato la delibera sul progetto preliminare e studio di impatto ambientale dell'autostrada Nogara Mare.

Tra i COMMENTI troverete l'intervento in aula del consigliere Paolo Longhi.

Un elemento interessante: parte dei consiglieri del centrosintra ha continuato per ore a sostenere che il tracciato è sbagliato e che l'autostrada proprio non ci serve.
Peccato che la delibera che questi signori hanno approvato esprimesse parere favorevole al tracciato dell'autostrada.
E quando, coerentemente, la consigliera Orlando di legnago Democratica ha proposto un emendamento per dichiarare l'inutilità e la dannosità del tracciato la maggioranza si è astenuta.
Da notare che pochi minuti prima il consigliere Lucio Piccoli (Partito Socialista) aveva parlato in dissenso col proprio capo gruppo Maggioni, esprimendo importante aspettative legate alla realizzazione dell'autostrada.

giovedì 10 aprile 2008

ALBERTO GIORGETTI SOTTOSEGRETARIO



parlamentare ormai di lungo corso, di comprovata esperienza e capacità il buon Alberto (foto di quando aveva i capelli) potrebbe davvero assumere un ruolo di prestigio nel governo qualora fosse Silvio Berlusconi ad avere la meglio alle elezioni politiche.
Così dicono i rumors e così sia!

martedì 8 aprile 2008

Museo della Fortezza, la rocca dello spreco

La notizia è passata in secondo piano. E forse la lettura che se ne può ricavare da questo intervento può offrire un riflettore in più alla novità del piano triennale opere pubbliche.
Legnago avrà un nuovo museo.
Si chiamerà “della fortezza”.
A dire il vero in principio avrebbe dovuto chiamarsi museo della ceramica. Ma avrebbe rappresentato un doppione dell’esistente realtà mussale del Fioroni, ove sono custodite meravigliose ceramiche che in pochi – purtroppo – vengono ad ammirare.
E allora - avrà pensato qualche testina della sinistra - se il centro ambientale archeologico ed il Fioroni sono ambienti poco apprezzati, perché non creare una nuova realtà?
Certo, non esporrà ceramiche, debbono restare appannaggio del Fioroni. Ma a qualcosa servirà.
A cosa?
Boh… nessuno di preciso lo sa dire.
L’importante a Legnago è agganciare qualche contributo di banche o di enti locali superiori.
Non mi pare una scelta vincente.
E non perché si disdegni la nostra storia, la nostra identità.
Se fossi insensibile a questi temi non avrei proposto di ricoprire i ruderi di Porta Mantova, oramai distrutti dalla gelivite.
No avrei proposto di evidenziare con cartellonistica i segni dell’antico castrum romano in località Ponzina.
Un museo nasce quando c’è un’identità da difendere e da diffondere.
A Legnago no. Tutto nasce in funzione del fare purché si faccia.
E questo non mi piace

lunedì 7 aprile 2008



VENERDÌ 11
DALLE ORE 18:30
IN PIAZZA GARIBALDI
BAR PAGLIA


BOLLICINE DELLA LIBERTA'


UNA BICCHIERATA IN COMPAGNIA ASPETTANDO LE ELEZIONI







martedì 1 aprile 2008

NOGARA MARE. LA PIANURA ESPRIMA OSSERVAZIONI CONGIUNTE

Tempo di osservazioni al quadro di riferimento programmatico dell'Autostrada regionale Medio Padana Veneta.
I Sindaci e gli esponenti politici della pianura veronese si sono ritrovati a Legnago venerdì scorso a Legnago in vista delle osservazioni e proposte di modifica al tracciato che debbono essere inoltrate a Palazzo Balbi entro venerdì 11 (il termine, tuttavia è ordinatorio).
Per quanto riguarda Legnago il casello è previsto a Vangadizza, nei pressi di Corte Perez.
Il principale pericolo per la patria del Salieri sembra giungere dalla variante, proposta dal comune di Cerea e perorata, a quanto dicono i bene informati, anche dal consigliere regionale Franco Bonfante (PD).
Cerea afferma di avere la necessità di salvaguardare la villa Monselice Widman (famiglia patrizia veneta) detta il Palazzetto, risalente al XVI secolo e vincolata dalla soprintendenza di Verona.
Peccato che il tracciato proposto comporti la spaccatura a metà della località Casoni a san Pietro di Legnago.
Per la serietà che riconosco a tutti gli attori politici della Bassa sono sicuro che si riuscirà a trovare una situzione ottimale e un giusto compromesso tra le tante e diverse esigenze.
Proprio per questo sarebbe fondamentale che la nostra Pianura parlasse con una voce sola.
Le esigenze di Cerea, quelle di Villa Bartolomea e Castagnaro sono anche quelle di Legnago... E VICEVERSA!

OSSERVAZIONI NOGARA - MARE. E VARIANTINA DI S. VITO. GIALLO SUL CONSIGLIO

I nodi vengono al pettine. e i dispettucci bambineschi della maggioranza pure.
Convocato in tutta fretta il consiglio comunale e previsti numerosissimi punti all'ordine del giorno in modo da limitare la facoltà di interpellanza dell'opposizione, Palazzo de Stefani ha visto nell'ordine:
- spostamenti di punti all'ordine del giorno col Presidente Saldi che finge sorpresa per la proposta di inversione del capogruppo maggioni e POI VOTA CON LA MAGGIORANZA!!!! (p.s. da notare che dopo mezz'ora di camera di consiglio richiesta la Rosa ha partorito la seguente scusa per anticipare il punto discarica rispetto al bilancio: "avevamo fretta non possiamo attendere oltre"... Dopo due sedute in cui nulla si era anticipato in tal senso);
- stralcio di punti dall'o.d.g. in quanto la documentazione non era presente in segreteria 24 ore prima della seduta;

Adesso, entro il dieci, occorre tornare in aula per le osservazioni relative alla Nogara Mare e quelle relative alla variante di S. Vito.
Peccato che tali punti non siano stati inseriti nell'ordine del giorno e che la minoranza non sia disposta ad accettare il loro inserimento per far piacere ad una maggioranza che ha dimostrato così poca attenzione ai diritti dell'opposizione.
BUONA FORTUNA...