sabato 29 novembre 2008

venerdì 28 novembre 2008

Basta un soffio di vento e la rotondina è K.O.




La rotondina "Killer" di Casette, già artefice di qualche incidente ha dimostrato tutta la sua stabilità... Ed è bastata una folata di vento!

giovedì 27 novembre 2008

Habemus papam... Con dieci anni di ritardo i terreni delle parrocchie vengono esentati dall'ICI




Il Comune ha modificato il regolamento Ici allargando l’ambito delle esenzioni anche alle aree edificabili possedute ed utilizzate per le attività di culto dalle parrocchie.

Prima del voto unanime di Palazzo De Stefani il regolamento esentava soltanto i fabbricati, non le aree edificabili sic et simpliciter.

La legge nazionale in materia concede ai Comuni di scegliere l’ambito di esenzione dall’imposta ICI relativamente agli immobili (fabbricati e terreni) destinati a finalità non commerciali.

Legnago, diversamente da altre realtà territoriali, aveva deciso, con la modifica regolamentare del 2000, di esentare dall’ICI solo i fabbricati parrocchiali, non i terreni edificabili delle pievi.

Ora, non si faccia passare come un regalo alle parrocchie quello che è un riconoscimento tardivo dei loro buoni diritti. Il Comune ha capito con dieci anni di ritardo l’importanza sociale e identitaria delle nostre pievi, e, poiché le regole valgono solo per il futuro, ha loro imposto sino ad ora il pagamento dell’imposta più odiata dagli italiani per aree che ospitano servizi fruiti da tutta la nostra comunità.

In prima commissione la Giunta ha dovuto ammettere di aver sempre tenuto esenti le parrocchie a mezzo di colloqui informali e senza aver adottato un apposito regolamento.

Insomma, il centrosinistra ha fatto passare per un favore politico quello che era un diritto sacrosanto delle pievi. Forse per addolcirsi il voto dell’elettorato cattolico.

Ed ora che sono uscite le cartelle di riscossione per l’Ici non pagata pregressa?

Il centrodestra ha proposto un emendamento, poi formalmente trasferito in un ordine del giorno (Bisighin, Longhi, Rettondini, Raganà, Castagna) da discutersi nella prossima tornata consiliare per restituire dette somme, anche in forma di contributo.

mercoledì 26 novembre 2008

LUIGI MANFRIN ALL'UTLEP

LUIGI MANFRIN
ALL’UNIVERSITÀ
DEL TEMPO LIBERO
Oggi alle 15.30 nella sala civica di via Matteotti l’università del tempo libero proporrà una lezione di arte. Luigi Manfrin terrà una conferenza su «Andrea Palladio e la committenza veneziana» per i 500 anni della nascita del grande architetto.

L'assessore Scarmagnani? "ha il culto stalinista della personalità"






Tra il serio e il faceto ho fatto riscontrare che l'assessore allo Sport, l'amico Davide Scarmagnani, compare sul periodico dedicato alle attività sportive nel Comune di Legnago in nove foto su un numero complessivo di quattro pagine.
Il Sindaco ha affermato di non condividere la linea editoriale che vede l'onnipresenza del proprio assessore.
"Ha il culto stalinista della personalità" ha bonariamente sottolineato il Primo Cittadino.
Al di là delle battute, risulta strano che per il periodico sportivo l'amministrazione destini 2mila euro in più per farlo arrivare nelle case dei legnaghesi all'approssimarsi dell'agone elettorale, e proprio in occasione di questa maggiore e capillare diffusione l'assessore giunga a godere di una visibilità a dir poco da divo del cinema (russo).

Nella foto il candidato sindaco leghista Rettondini e l'assessore Scarmagnani

Via Ca’ Vecchia. La moral suasion dei residenti vale la promessa di un lampione







I residenti di Via Ca’ Vecchia, lo stradello sito a poche centinaia di metri dal centro di Porto e sprovvisto di ogni servizio, se ne vanno dal consiglio con la speranza dell’ installazione di qualche lampione.
A far luce sulla desolante situazione di Via Ca’ Vecchia ci ha pensato un’interpellanza del consigliere di An Paolo Longhi oltre ad una petizione firmata dai residenti: troppi furti, riusciti e tentati, troppi casi di abbandono di rifiuti; problemi che il posizionamento di punti luce potrebbe temperare.
A raccogliere positivamente l’istanza è stato l’assessore Luigi Bologna.
“Meglio tardi che mai – commenta Longhi – l’amministrazione farebbe bene a ricordarsi che ci sono ancora famiglie e contribuenti, oltre a quelli di ca’ Vecchia, che vivono con i servizi di un secolo fa ma con i problemi del nuovo millennio. Queste dovrebbero essere le priorità”

martedì 25 novembre 2008

AN VERSO IL POPOLO DELLA LIBERTA' PRESENTA: LA CASA UN DIITTO PER TUTTI


Mercoledì 3 dicembre ore 21:00 presso la sala civiva di Via Bezzecca, Palazzo di Vetro, A.N. verso il PDL presenta "La Casa: un diritto per tutti"
L'assessore regionale ai lavori pubblici e alle politiche per la casa, Massimo Giorgetti illustrerà i contributi regionali contro il caro mutui e per l'acquisto, la costruzione e il recupero della prima casa.
Siete tutti invitati!

sabato 22 novembre 2008

NOI CHE IN PIAZZA CI SIAMO SEMPRE !




Nella foto camerata Simone

venerdì 21 novembre 2008

Verso il Popolo della Libertà. AN sabato in Piazza Garibaldi





Anche questo sabato Alleanza nazionale incontra i suoi elettori.
Il gazebo verrà allestito in Piazza Garibaldi.

giovedì 20 novembre 2008

TORNEO MATTEO VANZAN - JESOLO 08



Dopo tanti calci nel sedere permetterete che qualche calcetto lo possa dare anch'io ora che ho vinto la "scarpa d'oro ramponiana" del capocannoniere. Un grazie ai camerati di Jesolo e ad Enzo Vanzan

Da L'arena del 20.11.08 È ambrosini il candidato della Rosa


VERSO LE AMMINISTRATIVE 2009 / LEGNAGO. Sciolto il difficile nodo della scelta del successore di Silvio Gandini. È stato decisivo il passo indietro di Clara Scapin

È ambrosini il candidato della Rosa

Stefano Nicoli


La scelta già ufficializzata dal Pd e dalla componente civica Questa sera sarà il gruppo consiliare a dare il via libera

Ormai i giochi sono fatti e la Rosa può scaldare i motori in vista delle amministrative del 2009. A meno di sorprese e di ripensamenti dell’ultima ora, sarà l’assessore alle Attività produttive Damiano ambrosini a raccogliere l’eredità di Silvio Gandini e a guidare la maggioranza nella corsa elettorale per la conquista del municipio.
A tagliare la testa al toro sulla coppia di papabili che aveva impedito finora di sciogliere il nodo sul candidato sindaco - dopo il ritiro del vicesindaco Claudio Marconi messo all’angolo dal «caso nomadi», la scelta si era ristretta tra il 40enne insegnante del liceo «Cotta», richiamato in giunta nel dicembre del 2006 dopo due anni trascorsi a presidiere il consiglio, e l’assessore alla Cultura Clara Scapin - ci ha pensato lunedì sera, al termine di uno sfiancante tira e molla, il direttivo del Partito democratico. Che, complice l’inatteso ritiro della «zarina» di San Vito, già incoronata dalla piazza come erede di Gandini grazie all’enorme visibilità conquistata in 10 anni di trasversale auto-promozione, ha spianato la strada al «cardinale», più incline alle tessiture di palazzo che al marketing amministrativo. Il via libera implicito del Pd - che per l’occasione ha varato un documento in cui accantona definitivamente l’ipotesi delle primarie per la scelta dell’aspirante sindaco, invita la Rosa a privilegiare l’unitarietà e rinuncia a presentare una lista col proprio simbolo per non tradire i connotati civici del gruppo - non è comunque la sintesi di un gioco della torre di cui si stava cercando di affidare la responsabilità al sindaco uscente. E questo nonostante Gandini - che nella riunione si è messo a disposizione come risorsa per il partito - abbia optato sin dall’inizio per un diplomatico ruolo super partes. A diradare una nebbia ormai impenetrabile ci ha pensato infatti la stessa Scapin che, forse sfinita da una sfida interna che rischiava alla lunga di sfilacciare i petali della Rosa, ha fatto un passo indietro cedendo giocoforza la virtuale fascia tricolore al suo collega di giunta pur continuando a far parte della squadra.
Delle due l’una: o la «zarina» è stata costretta a piegarsi a logiche superiori di partito; oppure si è sacrificata per non compromettere l’unità della coalizione. Anche perchè la sua resa sarebbe altrimenti inspiegabile di fronte agli ampi consensi di cui gode non solo tra i «suoi» ma anche in molti ambienti cittadini. A questo punto il puzzle è completato e per ufficializzare la discesa in campo di ambrosini, che martedì ha ottenuto anche la benedizione della componente civica della Rosa riunitasi nello studio del presidente del consiglio Mauro Saldi, manca solo la ratifica della maggioranza a ranghi uniti. Un passaggio che avverrà questa sera ma che dovrebbe tradursi in una formalità poichè gran parte di consiglieri ed assessori sono iscritti al Pd.
Se il centrosinistra è riuscito ad emergere dalle sabbie mobili in casa del centrodestra ci sono invece ancora molte incognite da risolvere. Per il momento l’unica certezza appartiene, infatti, alla Lega nord, che due mesi fa ha ufficializzato la candidatura del proprio capogruppo Roberto Rettondini. E che sta filando dritta per la sua strada in attesa delle annunciate, ma per ora non ancora timide, avance del Pdl nell’ottica di un’investitura unitaria. A bloccare le mosse del Popolo della libertà è la ratifica da parte del tavolo provinciale del direttivo cittadino appena formatosi e di cui fanno parte il segretario di FI Claudio Persona, quello dei Popolari Liberali Moreno Nalin ed il presidente del circolo di An Roberto Groppello accanto a Giuseppe De Luca e ai consiglieri comunali Paolo Longhi, Loris Bisighin e Maurizio Raganà. «Per definire la trattativa», conferma Groppello, che contende la candidatura al commercialista Enzo Masin, sostenuto dai forzisti, «attendiamo a giorni l’ok di Verona. Superato questo scoglio tecnico arriveremo sicuramente ad una convergenza sulla scorta della quale riprenderemo i contatti con la Lega che rimane il nostro interlocutore privilegiato». «La nostra porta», fa sapere Rettondini, «è sempre aperta e siamo disponibili ad ascoltare qualsiasi proposta. Sempre a patto che non venga messo in discussione il nostro simbolo e la mia candidatura».

mercoledì 19 novembre 2008

Terrorismo islamico, blitz anche a Legnago

Tra le 135 perquisizioni fatte dai Carabinieri e dalla Finanza in sei regioni del Nord Italia sulla scorta dell'inchiesta condotta dalle Direzioni Antimafia di Trieste e Trento e riguardante il movimento politico-religioso «Al Adl Wal Ihassan-Giustizia e Carità», una è avvenuta anche a Legnago e riguarda un cittadino marocchino regolare.
Il movimento, fuorilegge in Marocco, conta di costituire un califfato islamico.
Anche per questo cittadino marocchino, regolarmente in Italia, c’è stata la notifica di indagine per l’articolo 270, quello del terrorismo.
Da osservarsi come il Comune di Legnago, invece di spendere danaro per contribuire a debellare l'estremismo islamico, consenta alle islamiche di continuare a frasi soggiogare dai mariti che le vogliono in burqa (o.d.g. Longhi e Rettondini per invitare il Comune al rispetto della legge sempre respinte).
Altresì, i cattocomunisti finanziano il progetto "a scuola di domenica" per favorire l'integrazione della comunità araba.. Sapete come? Insegnando l'arabo ai più giovani!!!

martedì 18 novembre 2008

NUOVA CITTA', VECCHI VOLPONI


scarpato lascia «Nuova città»
«Contatti senza consultarmi»
Stefano Nicoli

Per l’ex sindaco socialista «l’avvocato ha creduto a voci infondate create per screditare il gruppo»

Martedì 18 Novembre 2008 PROVINCIA, pagina 37 e-mail print

È durato appena nove mesi l’idillio tra pierluigi scarpato e «Nuova Città», l’associazione politico-culurale tenuta a battesimo lo scorso febbraio dall’ex sindaco socialista Renzo Massaron e dall’ex deputato della Dc Gabriella Zanferrari. Il 34enne avvocato, erede della celebre dinastia dolciaria, ha rassegnato le dimissioni lasciando sul più bello la presidenza del movimento che, forte di un centinaio di aderenti perlopiù giovani sotto i 35 anni, sta per tramutarsi in una civica in vista delle amministrative del 2009. Alla base del clamoroso divorzio ci sarebbero «divergenze di vedute, l’assenza di dialogo ed incomprensioni sulla gestione dell’associazione soprattutto con i due referenti della vecchia guardia». Che per l’ex presidente «avrebbero agito per conto loro tagliando fuori il direttivo dai contatti, seppur informali, avviati personalmente e senza alcuna autorizzazione con esponenti politici locali». «Credevo fortemente in questo progetto ma probabilmente», esordisce scarpato, «ho peccato di ingenuità. Ero convinto, infatti, di poter costruire assieme ad alcuni coetanei qualcosa di veramente nuovo per il futuro di Legnago facendo tesoro dell’esperienza di Massaron e Zanferrari. Ma quando ho visto che agivano senza mettermi al corrente, nemmeno a posteriori, sulle loro mosse mi sono sentito deligittimato: da qui la decisione di uscire non essendo disposto ad essere trattato da ragazzino».
Tuttavia per Massaron l’avvocato avrebbe preso un abbaglio «cadendo in una trappola creata apposta per screditare Nuova Città» . «Nessuno di noi due», assicura l’ex sindaco, «ha tramato alle spalle di scarpato: l’unico contatto l’ho avuto io a luglio con l’assessore Damiano Ambrosini, che congedai subito poichè solo a fine settembre l’associazione ha deciso, in maniera unanime e trasparente, di fare un percorso politico-amministrativo. L’ex presidente ha fatto perciò una scelta affrettata credendo alle voci messe in giro ad arte da qualcuno interessato a seminare zizzania per proprio tornaconto politico».



Rispondo io all'ex sindaco Renzo Massaron che è talmente ottimista che sperava che qualcuno credesse ancora alla favola di Nuova Città come associazione culturale, che racconta che i ragazzi di Nuova Città sono stati buggerati da qualche cattivone avversario: è vero o non è vero che in questi giorni i soliti noti hanno preso contatti con il candidato sindaco Roberto Rettondini della Lega Nord?
Mi dica pure di no, tanto lo stesso mi ha confermato il tutto appena adesso con un sms.
E' vero o non è vero che avevate preso contatti con il centrosinistra all'oscuro del Presidente del sodale???? Lo sapevano anche i muri.

lunedì 17 novembre 2008

IL PDL HA INIZIATO LA SUA CORSA DA SAN VITO


Da L'Arena, domenica 16.11.08

La variante di San Vito
tutta in un solo appalto
Stefano Nicoli
Illustrato il progetto finale agli abitanti della frazione I lavori al via nell’estate del prossimo anno
Domenica 16 Novembre 2008 PROVINCIA, pagina 38 e-mail print
I lavori per la realizzazione dell’attesa variante di San Vito saranno appaltati entro la prossima primavera, con bando europeo, in un unico blocco. Comprese perciò anche le opere integrative richieste in corsa dal Comune per migliorare il tracciato iniziale, che hanno fatto lievitare il costo preventivato da 9,5 a 12 milioni di euro. Perciò la nuova bretella di 2 chilometri e 540 metri - di cui si apriranno i cantieri nell’estate del 2009 per inaugurare poi di lì a due anni una viabilità alternativa al tratto di regionale 10 racchiuso tra il capoluogo e la frazione - non prenderà forma, come temevano i residenti, a spizzichi e bocconi. A confermarlo è stato il presidente di Veneto strade Gastone Vinerbini che, con il presidente della quinta Commissione regionale Raffaele Bazzoni, ha illustrato giovedì sera agli abitanti di San Vito il progetto esecutivo del futuro percorso - in fase di definizione e pronto ad essere approvato a fine gennaio - in un affollato incontro promosso dal Popolo della libertà al ristorante «Ex Dante». «La volontà è quella di realizzare l’opera», ha assicurato Vinerbini, a capo della società regionale che costruirà la variante, «nella sua complessità, inserendo nel capitolato entrambi i sottopassi e le altre migliorìe richieste dai residenti ed accolte a suo tempo dalla conferenza dei servizi. L’impegno sarà ora quello di recuperare i 3 milioni mancanti ancora all’appello proprio per non posticipare la soluzione di un problema che mai come in questo caso è stata raggiunta in tempi così rapidi grazie alla forza popolare e alla concertazione trasversale favorita dalla Regione».
Per quanto concerne invece gli espropri, che inizieranno dopo Pasqua, Vinerbini ha assicurato che «sarà fatto il possibile per raggiungere un accordo bonario con i proprietari mediante compensazioni rapportate alle effettive sconfigurazioni dei fondi ed il riconoscimento di esigenze reali e non velleitarie». Quindi gli ingegneri Fabio Serrau e Roberto Baldo della «Net Engineering» di Monselice (Padova) hanno illustrato alla platea i dettagli del progetto finale, che prevede cinque ponticelli per la manutenzione dello scolo Dugale, un’illuminazione concentrata soprattutto nei tre rondò di connessione e 243 metri di barriere fanoassorbenti alte tra 1,5 e 2 metri. La variante si innesterà con una prima rotonda in corrispondenza delle Officine Piva, al crocevia tra la Padana inferiore est e l’abitato di San Vito. Taglierà poi trasversalmente la campagna ed in prossimità di via Gattina verrà dotata di un sottopasso carrabile. Proseguendo si incontrerà quindi il passaggio ciclopedonale di via Fosse Ardeatine ed uno slargo in via Cavalcanti per agevolare l’accesso alla proprietà Colognese. La seconda rotatoria sorgerà, invece, all’intersezione con via Sabbioni: a quel punto la variante usufruirà del sedime dell’ex linea ferroviaria per terminare all’ex casello dove è previsto un terzo rondò di raccordo con la viabilità esistente.

“FACCIAMO LUCE SU VIA CA’ VECCHIA”

Al signor Sindaco



Legnago il 6.11.2008

OGGETTO: INTERPELLANZA CON RISPOSTA IN CONSIGLIO COMUNALE RELATIVA ALL’ INSTALLAZIONE DI UN PUNTO LUCE IN VIA CA’ VECCHIA

“FACCIAMO LUCE SU VIA CA’ VECCHIA”

In Via Ca’ Vecchia, a Porto, oltre alla mancata estensione della rete del gas metano - promessa già vent’anni or sono - manca addirittura un punto luce, a più riprese richiesto dai residenti.
Anche alla luce del fatto (almeno quella, sic!) che in Via Ca’ Vecchia è stata promossa una petizione per ottenere l’installazione di un lampione, lo scrivente chiede quali provvedimenti intenda assumere in merito l’amministrazione legnaghese.

Distinti saluti
Il consigliere comunale
Paolo Longhi

mercoledì 12 novembre 2008

DOCCIA FREDDA PER GLI ATLETI DI VIA SCARSELLINI

OGGETTO: INTERROGAZIONE CON RISPOSTA IN CONSIGLIO COMUNALE RELATIVA AL MANCATO FUNZIONAMENTO DELLE DOCCE DELLA PALESTRA DI VIA SCARSELLINI


La palestra della scuola elementare sita in Via Scarsellini in Porto di Legnago ospita, la sera, alcune squadre sportive
Mi evidenziano alcuni utenti della struttura che vi sarebbero numerosi inconvenienti relativi all’utilizzo delle docce.
Dette, a loro dire, non erogherebbero quantità sufficiente di acqua calda, specie in relazione alla turnazione degli atleti.
Richiedendo delucidazioni in merito, chiedo altresì se sia possibile risolvere detta problematica con la necessaria celerità.

Distinti saluti
Paolo Longhi

Popolo della Libertà Legnago, il nuovo direttivo al vaglio del tavolo provinciale

Nella giornata di giovedì 30 settembre 2008 è stato costituito il direttivo legnaghese del PDL.
Oltre al segretario di Forza Italia, Claudio Persona, e al Presidente del Circolo di Alleanza Nazionale, Roberto Groppello, sono stati designati il segretario dei Popolari Liberali Moreno Nalin, i consiglieri comunali Loris Bisighin, Maurizio Raganà e Paolo Longhi. Sempre in quota An anche l’altro designato, Giuseppe De Luca.
Ora le nomine comunali passeranno al vaglio del direttivo provinciale che potrà aggiungere fino a due nominativi al gruppo legnaghese.
Insieme alle designazioni è stata inviata anche una relazione sull’attuale situazione del centrodestra legnaghese.

LA VERBENA PULISCE IL BUSSE'

ECOLOGIA. Intervento a carico del gruppo

La Verbena pulirà
il canale del Bussè
Martedì 11 Novembre 2008 PROVINCIA, pagina 41 e-mail print La Verbena dell’Adige si mobilita per ripulire le acque del Bussè diventate, in alcuni punti, una discarica non autorizzata. Saranno i volontari dell’associazione ambientalista, costituitasi lo scorso anno a Legnago, a provvedere alla pulizia e al risanamento del canale in corrispondenza della rosta situata nei pressi di Torretta, che è diventato ormai un immondezzaio a cielo aperto. «In quel tratto», spiega paolo longhi, capogruppo consiliare di An e vicepresidente de La Verbena, «il Bussè risulta da tempo sporco ed in condizioni critiche a causa delle tante persone incivili che, anzichè tutelarlo, vi scaricano continuamente bottiglie di plastica ed ogni genere di rifiuti. Da qui la decisione di farci carico dell’intervento dopo aver chiesto ed ottenuto l’autorizzazione del consorzio Valli Grandi, competente per il corso d’acqua». Nel frattempo longhi ha presentato, nell’ultimo consiglio, un’interrogazione sullo stato di degrado del Bussè. Con l’obiettivo - già raggiunto grazie alla disponibilità accordata dalla maggioranza - «di ottenere il permesso a conferire in discarica i rifiuti recuperati nel canale». S.N.

Walter tu vuoi far l’americano…

Le presidenziali statunitensi sembrava le avesse vinte lui, Walter Veltroni.
E i ragazzi del Pd facevano festa dopo aver trepidantemente atteso il responso avanti alla tv.
Insomma, a tagliarla corta, Obama è diventato un’icona del centro sinistra italiano; festeggiavano Rutelli e Binetti e persino Luxuria – collegato/a dall’Isola dei famosi – non stava più nella pelle per la vittoria del presidente nero.
Bravi, non avevo capito che la difesa del diritto all’aborto o pozioni ballerine sui matrimoni gay potessero far così tanto contenti i “teodem” del Bel Paese; né che la difesa della pena di morte potesse in qualche modo rappresentare un valore fondante per i democratici tutti.
Ancora infinite felicitazioni, cari democratici italiani!

martedì 4 novembre 2008

I NOSTRI LETTORI HANNO SCELTO: LUCA G. IL PIU' SIMPATICO TRA GLI UTENTI

LA CANZONE DEL PIAVE

Il Piave mormorava calmo e placido al passaggio
dei primi fanti il ventiquattro maggio;
l'esercito marciava per raggiunger la frontiera
per far contro il nemico una barriera[2]!
Muti passaron quella notte i fanti,
tacere bisognava e andare avanti.
S'udiva intanto dalle amate sponde
sommesso e lieve il tripudiar de l'onde.
Era un presagio dolce e lusinghiero.
il Piave mormorò: "Non passa lo straniero!"

Ma in una notte triste si parlò di un tradimento
e il Piave udiva l'ira e lo sgomento.
Ahi, quanta gente ha visto venir giù, lasciare il tetto,
poiché il nemico irruppe a Caporetto.
Profughi ovunque dai lontani monti,
venivano a gremir tutti i suoi ponti.
S'udiva allor dalle violate sponde
sommesso e triste il mormorio de l'onde.
Come un singhiozzo in quell'autunno nero
il Piave mormorò: "Ritorna lo straniero!"

E ritornò il nemico per l'orgoglio e per la fame
voleva sfogar tutte le sue brame,
vedeva il piano aprico di lassù: voleva ancora
sfamarsi e tripudiare come allora!
No, disse il Piave, no, dissero i fanti,
mai più il nemico faccia un passo avanti!
Si vide il Piave rigonfiar le sponde
e come i fanti combattevan l'onde.
Rosso del sangue del nemico altero,
il Piave comandò: "Indietro va', straniero!"

Indietreggiò il nemico fino a Trieste fino a Trento
e la Vittoria sciolse l'ali al vento!
Fu sacro il patto antico, tra le schiere furon visti
risorgere Oberdan, Sauro e Battisti!
Infranse alfin l'italico valore
le forche e le armi del'impiccatore!
Sicure l'Alpi, libere le sponde,
e tacque il Piave, si placaron l'onde.
Sul patrio suol vinti i torvi Imperi,
la Pace non trovò né oppressi, né stranieri!

lunedì 3 novembre 2008


la cagnolina che vedete nella foto ha 16 mesi ed è sterilizzata. è buona e molto vivace. si chiama polly ed attualmente la sta custodendo un'amica della Lav che purtroppo non può tenerla. cerchiamo di trovarle una buona sistemazione. Telefonate a me che poi passerò le info a Fiorella della Lav

Domenica negozi aperti, ma la concorrenza è troppo FORTE

Domenica nella “vasca” di Legnago c’è il “mercato del Forte”. Le bancarelle espongono maglioni cashmere a 30 euro, prodotti alimentari tipici e bigiotteria.
I negozi del centro sono aperti.
Peccato che non ci entri nessuno, visto che i numerosi visitatori acquistano alle bancherelle lucchesi. E comprano anche i prodotti natalizi!
E così gli affari per i nostri negozianti, già storditi dall’arrivo del nuovo centro commerciale, andranno ancora peggio per tutto il resto del mese.
Chi debbono ringraziare? Non solo l’assessore al commercio Ambrosini (la sua sfidante Scapin risponderà alla kermesse nientemeno che con il Palio dell’Oca, 2.500 € quest’anno) ma anche l’associazione che dovrebbe tutelarli, “Vivi Legnago”.
Mai nome suonò più di sfida!

Legnago 1944: la piccola capitale. E oggi?

Senza smanie espansionistiche, attaccata alla terra fertile e un po’ malsana, sebbene in continua guarigione, paga dei suoi tranquilli commerci, dei suoi tramonti incantevoli, del suo paesaggio senza confine, chiusa nella quieta operosità del suo artigianato, Legnago è la tipica città di provincia, dalla piazza vasta e dalle vie strette e tortuose, ove ogni casa par cresciuta per conto suo, incurante della vicina, or sorpassandola per vanità, ora arretrandosi per comodità. Città che il turismo trascura, che le grandi linee ferroviarie hanno dimenticato, e che ha tratto perciò tutto da Sé stessa, con una grazia campagnola e una sincerità bonaria, non prive a volte di un certo sussiego, quasi di piccola capitale

Giovanni Cenzato, Legnago in riva all’Adige in Corriere della sera, 2 agosto 1941

Rivolta contro le lucciole "Via da Viale Cadorna"

sabato 01 novembre 2008 provincia pag. 36

LEGNAGO. La protesta dei residenti approda in Consiglio tramite due interpellanze presentate da Lega e Forza Italia



di Stefano Nicoli

Prostitute che ogni notte stazionano e si appartano sotto le loro finestre, preservativi e rifiuti abbandonati ovunque e bisogni fatti davanti ai cancelli delle case. Per non parlare poi dei platani, che oscurano i lampioni ed intasano con le loro foglie le grondaie delle abitazioni. I residenti di viale Cadorna non ne possono davvero più delle lucciole, perlopiù nigeriane, che ogni sera trasformano il quartiere a ridosso della stazione in una zona a luci rosse con un viavai di clienti che non si è arrestato nemmeno dopo la recente decisione della giunta di innalzare a 500 euro le sanzioni per gli habitué del sesso a pagamento. Così come non sono più disposti a tollerare i disagi provocati dalle piante di cui sollecitano potature più frequenti per non ritrovarsi con la strada buia e cumuli di fogliame da smaltire.
Tant’è che il loro malcontento ha tenuto banco nell’ultimo consiglio comunale, complici le due interpellanze al riguardo presentate, rispettivamente, dal forzista MAURIZIO Raganà e dalla Lega nord. «Ormai la situazione», ha bisiamato l’esponente di Forza Italia, «sta degenerando non solo per i seri problemi causati dai platani ma soprattutto per la presenza delle prostitute, che necessita di maggiori controlli da parte dei vigili, magari coprendo le ore straordinarie con gli introiti delle multe». «I residenti, oltre a dover sopportare caos e schiamazzi sino a notte fonda», ha aggiunto il leghista MAURIZIO De Lorenzi, «hanno difficoltà ad entrare in casa e qualcuno è stato addiritura molestato dalle lucciole e dai lori clienti». Di fronte alla duplice denuncia del centrodestra il sindaco Silvio Gandini, che lo scorso agosto aveva inasprito le misure per contrastare la prostituzione in città, ha ribadito «che è impensabile per l’amministrazione far controllare costantemente da un vigile via Cadorna come gli altri punti battuti dalle prostitute». «E questo perchè», ha puntualizzato, «non ci sono le risorse per farlo. L’abolizione dell’Ici ha messo infatti in ginocchio anche il nostro Comune privandoci di un’entrata di 2,2 milioni, di cui lo Stato ce ne ha finora rimborsati solo 800mila».
Per quanto concerne invece i platani l’assessore all’Ecologia Alessandro Pozzani ha assicurato «che verranno potenziati i passaggi della Sive per la raccolta delle foglie e che saranno potati i rami intorno ai lampioni».