giovedì 30 aprile 2009

FESTA DEGLI AQUILONI CON LA VERBENA DELL'ADIGE





Doveva tenersi domenica 19 aprile la festa degli aquiloni.
E invece, dato il tempaccio, gli organizzatori, vale a dire La Verbena dell'Adige,il Salus, il Circolo Noi di Vigo e La Pro Loco, hanno deciso di rinviarla a questa domenica 3 maggio ore 15:00, sempre lungo l'oasi golenale del sodalizio guidato da Maurizio Antoniazzi.
Sarà una festa di colori, grazie ad un esperto contattato dalla Pro Loco che insegnerà ai ragazzini a fabbricarsi gli aquiloni; ma anche dei sapori: quelli delle meravigliose tisane di Maurizio e dei manicaretti preparati all'uopo dalla Pro Loco dell'ottimo Gigi Pignatta.
Una ragione in più per non mancare e passare una giornata immersi nella natura. Insieme alla propria famiglia.

LEGNAGO. Inventata la macchina del tempo?






Se passate da Piazza San Martino avete una ragione in più per ammirare la meravigliosa torre littoria. Come mi ha fatto notare un amico, l’orologio del pinnacolo segna ancora l’ora solare.
L’opera, inaugurata dal Ras di Cremona Farinacci per commemorare i militi legnaghesi della grande guerra, è stata da anni lasciata a sé stessa.
Anzi. A dire il vero l’unico provvedimento preso dopo la caduta del regime fu l’abbattimento delle asce stilizzate dei fasces lictoriae (di cui ancora sono visibili i segni sul laterizio).
Chi ha avuto la sorte di avventurarsi lungo la scalinata della torre sa bene quante ragnatele e quanta sporcizia vi siano.
D’altra parte non ci va mai nessuno. Né a pulirla né a modificare l’ora quando, come è accaduto nella notte tra sabato 28 e domenica 29 marzo, tutti noi abbiamo spostato le lancette dei nostri orologi in avanti.
E così l’orologio della torre più fascista della provincia è rimasto, ancora dopo un mese, indietro di un’ora.
Taluni nostalgici però sono contenti: “effettivamente – mi dice un anziano ex combattente di Salò – quando guardo quella torre mi sento ringiovanire”. Tutto merito del cipollone e delle sue lancette ancorate al passato.


Nelle foto la torre littoria di P.zza S. Martino e un dettaglio dell'orologio

mercoledì 29 aprile 2009

TARIFFA RIFIUTI. LE ECOBALLE DELLA SINISTRA


Prepariamoci ad udire squilli di tromba e a leggere fiumi di inchiostro: l’amministrazione comunale elargirà sconti sulla TIA, la tariffa igiene ambientale, meglio nota come tariffa rifiuti, per un totale di circa 50mila euro.
Beneficeranno del contributo pensionati, parrocchie, onlus, famiglie numerose da cinque componenti in su e nuclei familiari con portatori di handicap a carico.
Per carità, bel gesto magnanimo.
C’è tanta magnanimità e tanto buon cuore quanti ne ha quell’astuto titolare di botique d’abbigliamento che fa tre lire di sconto sull’acquisto di un abito dopo averne in precedenza raddoppiato il prezzo.
Sapete di quanto si è inasprita dal 2003 ad oggi la tariffa? Di circa il 32% (pag. 29 piano finanziario 2009 SIVE).
Hai voglia a proclamare sconti e benefici!
La SiVe dovrebbe perfezionare il sistema degli accertamenti sull’evasione della tariffa. Solo ora ha iniziato – per sua stessa ammissione – ad avviare la procedura per la riscossione coattiva degli esercizi 20045 e 2006 (pag. 32 Piano Finanziario SiVe).

La suddetta doglianza è stata oggetto di interpellanza con risposta in Consiglio comunale

martedì 28 aprile 2009

LEGNAGO. Il centrodestra si presenterà alle elezioni con due liste ma con un solo candidato sindaco

Rettondini riunisce
il Carroccio e il Pdl

Stefano Nicoli

L’accordo ufficializzato dal coordinatore provinciale del nuovo partito: è il primo del genere in un centro sopra i 15mila abitanti

Martedì 28 Aprile 2009 PROVINCIA, pagina 34 e-mail print

Ora è ufficiale: alle amministrative di giugno il Popolo della libertà correrà a braccetto con la Lega nord. Ed appoggerà pertanto - con una propria lista, calibrata a tavolino dalle segreterie locali di Forza Italia, An e Popolari liberali prima di essere spedite in liquidazione dalla recente costituente romana - la candidatura a sindaco del capogruppo consiliare del Carroccio Andrea Roberto Rettondini. Con tanto di benedizione del neo coordinatore provinciale del Pdl Massimo Giorgetti, arrivato venerdì scorso in città per mettere il sigillo su quell’intesa elettorale di massima sottoscritta a metà marzo tra i partiti del centrodestra. Tutti animati dallo stesso obiettivo: quello di spianare la strada ad una rivincita unitaria sulla sconfitta incassata nel 2004 quando An e Fi, allora schierate con l’Udc, raccolsero il 24,6 per cento ed i leghisti si fermarono al 9,3.
Dopo l’accelerata dei forzisti smentita dai vertici regionali ed una ritrovata unità frutto di un delicato lavoro di tessitura, alla fine ogni casella è andata a posto. «Ed anche a Legnago», ha detto Giorgetti, «siamo riusciti a trovare quell’equilibrio che ci permette di proporre una delle alleanze più naturali che potesse esserci in sintonia con chi governa ai livelli superiori. Per il territorio si tratta di una grande opportunità e ci sono tutte le premesse per ottenere un buon risultato». «Questo sarà possibile», ha aggiunto Rettondini, «grazie ad un gruppo in grado di offrire una valida alternativa ai cittadini di cui io sarò solo il capitano e dove ognuno avrà il suo ruolo». Quindi il Pdl - una volta accantonata l’ipotesi di una civica collegata alle altre due liste, «poichè avrebbe creato solo confusione e disperso voti» - ha svelato la sua squadra dove non mancano le sorprese. A partire dall’assenza del presidente del circolo di An Roberto Groppello e del segretario di Forza Italia Claudio Persona che, al contrario del coordinatore dei Popolari liberali Alessandro Rettondini sceso in pista con Werther Masolini, hanno ritenuto opportuno non presentarsi per non mettere un’ipoteca sui futuri assetti consiliari in prospettiva della formazione della Giunta.
Per il momento a fare incetta dei 20 posti disponibili sono stati gli ex azzurri con 12 candidati: Melania Abriani, Riccardo Bariani, i consiglieri uscenti Loris Bisighin, Maurizio Raganà e Paolo Castagna, Federica Boggiani, Lucio Ferrari, Venicio Guzzo, Paolo Sandrini, l’ex assessore Enzo Masin, il consigliere provinciale Emanuela Mattioli ed il coordinatore dei giovani del Pdl Federico Zuliani in lista con il suo parigrado di An Roland Tedesco. Il quale sarà affiancato dal capogruppo Paolo Longhi, da Roberto Danieli, Martino Peretta e Giuseppe De Luca.

domenica 26 aprile 2009

E LA CHIAMAVANO CIVICA. GANDINI PUNTA A BRUXELLES MA COL PD!





E la chiamavano civica.
In un articolo apparso stamane sul quotidiano L'Arena e relativo alle candidature illustri alle prossime elezioni europee si evidenziava l'investitura del nostro Sindaco uscente: "Liste, Gandini sicuro. (..) Il Sindaco di legnago in pista con il Pd".
"È Silvio Gandini, Sindaco uscente di Legnago, fra i candidati del Partito democratico nella circoscrizione elettorale che comprende Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna. Da 10 anni primo cittadino del Comune della Bassa, Gandini è anche vicepresidente dell’Anci del Veneto, l’associazione dei Comuni e quindi, secondo gli auspici del partito che a livello provinciale è coordinato da Giandomenico Allegri, punta a ottenere consensi anche nell’alveo del territorio veneto".
Certo, sono contento per l'amico Silvio; però non mi dicano più che La Rosa e le altre liste, floreali o meno, nate all'ombra del Torrione, sono semplicemente esperienze politiche civiche.
Non c'è da vergognarsi ad appartenere ad un partito. Io da sempre faccio politica all'interno di un partito. E anche gli alfieri legnaghesi del Pd, quando siedono in Consiglio Comunale, non nascondono, in scritti, parole ed opere, la propria appartenenza; basta andare a rileggersi i verbali delle discussioni dei bilanci di previsione e le dure invettive contro quello che chiamano "il nano di Arcore", il nostro Presidente Silvio Berlusconi.
Non capisco, dunque, per quale motivo alle elezioni comunali i nostri avversari celino la propria appartenenza politica dietro a un fiore.

venerdì 24 aprile 2009

PROVINCIALI. IL COLLEGIO LEGNAGHESE AD AGOSTINO ROSSINI




Sarà Rossini il candidato del PDL alle provinciali per il collegio legnaghese.

Un in bocca al lupo ad Agostino!

Nella foto il Dott. Agostino Rossini, leader dei Popolari Liberali veneti

DA l'ARENA 24 APRILE 09

Vertice nella notte a Roma
e la Provincia va ad An

ELEZIONI. Colpo di scena nel Pdl: Galan punta tutto su Padova con i candidati di Forza Italia e passa la linea Giorgetti

Il candidato è Giovanni Miozzi, sindaco di Isola della Scala. Furioso Brancher che puntava su Pastorello 24/04/2009 e-mail print
A Massimo Giorgetti, coordinatore provinciale Pdl, con Giovanni MiozziProvincia, il Popolo della Libertà ha deciso. Dopo un riunione notturna a Roma fra i vertici nazionali e regionali del partito, il coordinatore Alberto Giorgetti e il vice vicario Marino Zorzato e alla presenza del presidente della Regione Giancarlo Galan, il Pdl ha scelto il candidato alla presidenza della Provincia alle elezioni del 6-7 giugno. È Giovanni Miozzi, 44 anni, sposato, una figlia, da tre anni sindaco di Isola della Scala, vicepresidente di Acque veronesi, proveniente da An.
Non ce l'ha fatta, dunque, Antonio Pastorello, vicepresidente uscente della Provincia, di Forza Italia, sostenuto dal sottosegretario Aldo Brancher e quindi dall'ala di Fi più vicina alla Lega Nord, alleata con il Pdl. Un Brancher, vicinissimo a Berlusconi e a Bossi, non presente al vertice, che vede così sfumare il suo progetto. Brancher ieri era infuriato. Riteneva ci fossero ancora margini per spuntarla, anche dopo le rassicurazioni di uno dei coordinatori nazionali, Sandro Bondi. E le sta provando tutte raddrizzare (a suo favore) la situazione, contattando Berlusconi e Bondi.
La candidatura di Miozzi dice che a spuntarla sono stati i nuovi vertici del partito, appena nominati, e su tutti il coordinatore veneto Alberto Giorgetti, veronese, ex coordinatore regionale di An, partito che auspicava a una carica amministrativa importante in Veneto. E che ha già ottenuto di indicare, come presidente della Fiera, Ettore Riello, appena nominato. E ha in Massimo Giorgetti, assessore regionale, di An, il coordinatore provinciale, guidato peraltro a livello di Grande Città di Verona da Daniele Polato, assessore comunale, forzitalista vicino a Brancher.
Ne esce consolidato anche Galan (pure sostenitore di Riello) oltre al deputato ed ex coordinatore veneto di Forza Italia, Niccolò Ghedini. La partita per la candidatura alla presidenza della Provincia di Verona si è giocata infatti in uno scacchiere con quella alla Provincia e per il Comune di Padova. Il padovano Galan ha avuto il suo peso sponsorizzando per la Provincia patavina Barbara Degani, consigliere regionale di Fi e presidente della commissione affari istituzionali, e come candidato sindaco della città patavina Marco Marin, consigliere comunale e già assessore, vicino a Galan e a Ghedini.
A Verona, dunque, come era negli accordi del neonato Pdl relativamente a questo scacchiere, la candidatura per la Provincia è andata all'area ex An.
Saranno proprio Alberto Giorgetti e Zorzato a presentare oggi, a Padova, nella sede regionale del Pdl, i tre candidati Miozzi, Degani e Marin, dopo aver reso noto ieri pomeriggio con un comunicato che «il coordinatore regionale del Pdl Veneto Alberto Giorgetti e il vice vicario del Pdl Veneto Marino Zorzato formalizzano l'intesa raggiunta con il coordinamento nazionale del Pdl che prevede le seguenti candidature», citando poi i tre nomi.
Il comunicato giunto dopo uno della mattinata che informava di una conferenza stampa prevista stamane per presentare i candidati alla elezioni amministrative con particolare riferimento alle Province di Verona, Padova e al Comune di Padova. Senza, quindi, citare i nomi dei candidati.
«C'è grande soddisfazione, sono pronto da subito a mettermi al lavoro con tutti gli alleati a un programma di continuità per il futuro della Provincia», spiega Miozzi, che dal 2001 al 2006 era già stato assessore ai lavori pubblici. In caso di elezione, la carica di presidente della Provincia sarebbe compatibile con quella di sindaco.
Deluso il vicepresidente uscente: «Prendo atto, deciderò cosa fare» dice Pastorello (già assessore e vicepresidente della Provincia dal 1990 al '95, presidenza Fenzi, oltre che dal '95 al '98, con Borghesi), che per la seconda volta vede sfumare la candidatura. Si era parlato anche della possibilità che presentasse una propria lista extra-Pdl, sostenuto dalla Lega. Ma per tanto tempo è circolato anche il nome di Raffaele Bazzoni, consigliere regionale.
Sembra che il Pdl oltre a una propria lista, ne presenti anche una del candidato presidente e una di amministratori. Poi avrebbe come alleato la Lega, che non avrebbe accolto con favore il nome di Miozzi. E l'Udc, che a Roma è all'opposizione del Governo, che cosa farà? «A livello regionale abbiamo chiesto quale è la posizione del Pdl», spiega il segretario provinciale Stefano Marzotto, sindaco di Pressana, «perché per noi è naturale proseguire l'alleanza di Comune di Verona, Provincia e Regione, ma purché ci sia consentito di portarvi la nostra identità». Candidato alla presidenza potrebbe esserci, se l'Udc andrà da solo, potrebbe essere Marzotto, o l'assessore regionale Stefano Valdegamberi.



Enrico Giardini

giovedì 23 aprile 2009

LA SCUOLA CATTOLICA A LEGNAGO. BALUARDO DI CULTURA E PLURALISMO


Il nostro importante concittadino Alessandro Riello ha deciso di donare un’area di sua proprietà, di circa 10mila mq, sita appena a nord della rotondina che da Porto conduce in san Vito, alla Diocesi di Verona perché questa possa realizzare una scuola cattolica.
Per dare seguito a questa aspettativa, a questo stupendo atto di generosità, è stato richiesto al Consiglio di esprimersi in ordine ad una variante al piano regolatore generale affinché avvenisse il mutamento della destinazione dell’area in questione - prevista “a tutela della produzione agricola” – “a scolastica”.
La deliberazione ha ricevuto il placet del PDL, della Lega e di “Legnago Viva Legnago Solidale”. Astenuta Enrica Orlando di “Legnago Democratica”
La delibera, nelle sue premesse faceva riferimento al fatto che in Porto insistesse un’offerta formativa cattolica da oltre cento anni.
Va infatti evidenziato come, negli stessi anni in cui i rapporti tra Stato e Chiesa erano ancora molto freddi, a Legnago, l’intraprendenza di Monsignor De Massari favoriva l’istituzione dapprima di una scuola lavoro, dedicata anche alle fanciulle, di un educandato, di un asilo, di scuole di disegno pittura e musica.
Quanto all’offerta formativa cattolica in sinistra Adige occorre fare riferimento all’ ideazione, nel 1893, sempre da parte di Monsignor de Massari, di una scuola “per l’educazione cristiana e l’addestramento professionale della gioventù maschile”.
L’opera sorse a Porto, come da desiderio delle benefattrici di ieri, le sorelle Scrami, che vollero pure che l’istituto fosse affidato ai sacerdoti di Don Bosco. Lo stesso Santo fondatore dei Salesiani diede il suo placet poco prima di passare a miglior vita.
Di acqua sotto i ponti ne è passata molta. E oggi il San Davide ospita, grazie ad un intervento congiunto tra Comune e Provincia, il nostro Liceo Ginnasio Giovanni Cotta, sempre più importante per numero di iscritti e offerta formativa.
Già da qualche anno i Salesiani avevano abdicato alla funzione educativa in Porto.
La scuola cattolica di Porto, gestita da una cooperativa, la "Cercate", aveva ricevuto ospitalità presso il vicino istituto Enaip ma aveva poi maturato l’intenzione di trasferirsi in Angiari.
Oggi, senza l’intervento provvidenziale di Riello, la presenza di una scuola cattolica in sinistra Adige sarebbe uno sbiadito ricordo. Come purtroppo tante, troppe testimonianze del nostro passato.
Ma Riello non rende semplicemente omaggio, col suo gesto, alla storia di Legnago.
Consente alla nostra comunità tutta di non vedere intaccata una certa prospettiva di sviluppo culturale.
Si badi: il nostro Paese può correttamente essere definito uno Stato di cultura giacché la Carta costituzionale, all’art. 9, assume l’impegno specifico di intervenire per promuovere lo sviluppo della cultura e della ricerca scientifica e, attraverso di esse, la crescita dell’individuo.
Ed è ancora la stessa Costituzione, all’art. 33, ad evidenziare la libertà di istituire scuole confessionalmente orientate ma con un progetto educativo in armonia, appunto, coi principi costituzionali.
Non è dunque solo la storia, coi suoi corsi ed i suoi ricorsi a dover ringraziare Riello, ma anche il pluralismo educativo.
Grazie infatti all’intervento di questo nostro illustre e generoso concittadino, le famiglie legnaghesi potranno beneficiare di una libertà in più: quella di scegliere la formazione educativa scolastica che ritengono più adatta per i propri figli; e senza spostarsi da Legnago.
In una buona parte della sinistra serpeggia malumore in ordine al sostegno, anche indiretto alle scuole private cattoliche.
Un po’ perché tra comunismo e dottrina cristiana non è mai corso buon sangue; un po’ perché questa importante branca della sinistra italiana teme che così si possa affermare una cultura di regime a sé poco affine.
“La mia prospettiva politica – ha affermato il consigliere Paolo Longhi - è così distante da quella sinistra da spingermi ad augurarmi che, un domani, ad adiuvare la nascita e la crescita di questo nuovo istituto cattolico contribuisca pure la prossima amministrazione; nelle forme consentite dalla legge. Si tratta di favorire il pluralismo nel rispetto dei principi costituzionali; senza dimenticare, a tal proposito, che detti hanno trovato positivizzazione con la legge n. 62/2000, che ha sancito l’obbligatorietà, per queste scuole, di assicurare l’iscrizione a tutti gli allievi i cui genitori ne facciano richiesta. Inoltre tali scuole non possono imporre a nessuno le attività extra curriculari che involgono l’adesione ad una determinata ideologia o confessione religiosa”.

S.O.S. VIA VERONA, UNANIMITA’ PER L’O.D.G. LONGHI


L’ultima seduta consiliare ordinaria del mandato si è chiusa con un voto unanime sull’ordine del giorno d’urgenza presentato dal consigliere comunale Paolo Longhi e volto ad ottenere un celere intervento del Sindaco in merito alla delicata situazione di Via Verona.
Lo stradone, nei pressi dello svincolo che attraverso Via Corrubbio conduce alla località Casoni, presenta una serie di gravi problematiche che alcuni residenti hanno già sottolineato alle forze dell’ordine.
I cittadini hanno tollerato, loro malgrado, l’inciviltà di alcuni avventori del Kebab. Escrementi e uova lanciate contro abitazioni, sporcizia varia abbandonata nel vicino piazzale erano stati fino ad oggi sopportati. Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso, creando allarme, è stata il consumo di eroina.
"Bisogna intervenire prima che la situazione degeneri" ha affermato il consigliere del PDL, "occorre dare il chiaro segno che Legnago non è più disposta a tollerare comportamenti incivili ed illeciti che alimentano degrado e paura".

lunedì 20 aprile 2009

VIA VERONA, IL NUOVO BRONX LEGNAGHESE


Una via importante, Via Verona. Si tratta dello stradone che attraversa la frazione di San Pietro.
Sulla via, da anni, si affacciano case ed esercizi commerciali.
L'ultimo arrivato, un kebab, sembra aver attirato anche persone non molto raccomandabili; quantomeno a sentire le lamentele dei residenti, supportate, del resto, dal visibile degrado della zona.
Per terra si trovano bottigliette di birra, lattine, sporcizia varia e, addirittura, siringhe.
Da ultimo, a rendere più verosimile l'accostamento con il malfamato borough di New York City, il Bronx, sono giunti i falò.



Nella foto i resti di un falò in Via Verona

sabato 18 aprile 2009

POLIZIOTTO LEGNAGHESE SALVA UN BIMBO A PORTO GARIBALDI


Roberto Bazzani, agente della Polstrada di Legnago, si era recato ai lidi ferraresi per la pasquetta. E qui ha salvato la vita ad un bimbo che stava annegando.
E' il terzo salvataggio in acqua operato dal nostro coraggioso agente.
Bravo Roberto!

Il Cardinale a - 4 recupera Gandini



Meno quattro. A queste temperature il freddo comincia a farsi sentire nelle ossa. Bisogna coprirsi bene.
E così avrà pensato anche il candidato di centrosinistra, Damiano Ambrosini, dopo aver sbirciato i risultati del sondaggio sulle elezioni legnaghesi commissionato dal Partito Democratico.
PDL e Lega - che l’altra notte, in Via Duomo, hanno siglato ufficialmente il loro patto d’acciaio - sono avanti di quattro punti rispetto alle tre liste del centrosinistra: Legnago al Centro, la Rosa e Liberinsieme.
Questo stando a quanto riferitomi e confermatomi da un amico del PD.
Chiarisco a scanso di equivoci: si tratta di intenzioni di voto, e la gente in fatto di politica locale cambia facilmente idea; basta un sorriso ammiccante, uno sguardo convincente o due parole sincere. E la sinistra ha venti sorrisi in più della coalizione del centrodestra: un esercito di sessanta attivisti.
Però è un dato di partenza che fa riflettere; cinque anni fa la civica dell’allora Triciclo aveva sbaragliato gli avversari al primo turno con percentuali bulgare di scarto.
Ecco allora che, a meno quattro, il Cardinale ha deciso di coprirsi le spalle recuperando nei manifesti la figura del sindaco uscente.
In municipio c’è chi giura di aver sentito Damiano cantare: Meno male che Silvio c’è!

giovedì 16 aprile 2009

CANONICA DI SAN VITO, VIA LE BARRIERE ARCHITETTONICHE GRAZIE AD UN FINANZIAMENTO DELLA GIUNTA REGIONALE


La Giunta Regionale ha finanziato stamane, su richiesta dell’assessore Massimo Giorgetti, per un importo pari a 12.171 euro, i lavori di abbattimento delle barriere architettoniche della canonica della Parrocchia di San Vito Martire e Madonna della Pace.
Un altro grande risultato del Popolo della Libertà e del nostro coordinatore Massimo Giorgetti.

Grande soddisfazione ha espresso Martino Peretta, attivista PDL di san Vito; e il finanziamento darà sollievo anche all'amico Werther Masolini, presidente del comitato della località, che da tempo denunciava i didagi dei fedeli disabili.

L’assessore Giorgetti finanzia la riqualificazione e il miglioramento delle scuole legnaghesi



Sulla scorta della legge regionale n. 59/99 “Nuove disposizioni in materia di intervento regionale per l’ampliamento, completamento e sistemazione di edifici scolastici per le scuole materne, elementari e medie”, la Giunta regionale del Veneto, su proposta del l’assessore regionale ai lavori pubblici, Massimo Giorgetti ,ha assegnato al Comune di Legnago i seguenti contributi:
- 88mila euro per lavori da eseguirsi alle scuole elementari G. Cotta di Legnago;
- 88.mila euro più altri 25 mila per lavori da eseguirsi alle scuole elementari E. Riello di Legnago
- 88mila euro per lavori da eseguirsi alle scuole medie P.D. Frattini di Legnago
- 43.156,43 per lavori da eseguirsi alle scuole materne Gesù Bambino di Legnago

“Ho voluto mantenere un mio personale impegno finalizzato al sostegno della funzione educativa svolta dalla scuola dell’obbligo” ha dichiarato l’assessore Giorgetti.

“Soprattutto a Legnago, e specie dopo i gravi fatti del 2001, acquista un valore fondamentale il miglioramento della sicurezza e la messa a norma dei nostri edifici scolastici, affinché non possa più ripetersi la tragedia che ha colpito la famiglia Agnora” ha commentato il consigliere comunale del PdL Paolo Longhi


Nella foto Massimo Giorgetti in sala civica a Legnago

LA BASSA VERSO LE ELEZIONI da L'Arena 16 aprile 09 p. 33

Il 6 e 7 giugno prossimi si voterà in 17 Comuni. Ma fino ad allora liste e candidati dovranno rispettare una lunga serie di termini

Quante scadenze in cinquanta giorni
Dall’8 maggio sarà possibile tenere comizi senza nessun preavviso. Entro il 9 le liste e le candidature definitive


Si voterà tra una cinquantina di giorni ed il calendario delle operazioni elettorali in vista del voto alle comunali e alle provinciali comincia ad infittirsi. Dal 5 al 7 maggio prossimi, infatti, le giunte dovranno stabilire gli spazi per le affissioni della propaganda che verrà promossa dai candidati. Dall'8, invece, ci sarà la possibilità di tenere riunioni o comizi senza avvisare il questore. Ma nello stesso giorno verrà istituito il divieto per alcune forme di propaganda tra le quali, per citarne alcune, c'è la pubblicità su radio, stampa e tv. Tra venerdì 8 e sabato 9 maggio andranno presentate alle segreterie dei municipi le candidature per la carica di sindaco e le liste dei candidati per il consiglio comunale: la stessa cosa andrà fatta anche per la Provincia, da consegnare in questo caso alla sede dell'ufficio elettorale centrale del tribunale. Entro la mezzanotte della domenica successiva gli uffici e le commissioni elettorali competenti dovranno esaminare ed approvare le candidature raccolte nei giorni precedenti.
Mercoledì 13 maggio la giunta comunale ripartirà in sezioni gli appositi spazi cittadini per la propaganda elettorale, e le assegnerà, sorteggiandole, ai candidati. Sabato 23 maggio è uno dei termini forse più attesi dagli elettori: entro quella data, a cura dei sindaci, andranno infatti affissi agli albi pretori ed in altri luoghi pubblici i manifesti contenenti tutti i candidati alle cariche di primo cittadino, presidente della Provincia e dei relativi consiglieri. Da martedì 2 giugno a domenica 7 giugno, ultimo giorno per votare, ci sarà il tour de force degli uffici comunali nei paesi interessati dalle elezioni, che dovranno rimanere aperti tutti i giorni, festivi compresi, almeno dalle 9 alle 17 e la domenica fino alle 22.
Venerdì 5 giugno il prefetto consegnerà le cassettine contenenti i timbri per le sezioni elettorali e le schede per la votazione contate e impacchettate. Nella notte della stessa data comincerà il «silenzio prima del voto»: niente comizi, niente riunioni, niente propaganda, niente pubblicità fino alla fine delle elezioni. Il 6 giugno alle 15 si inizierà a votare, fino alle 22. Il giorno successivo, domenica, i seggi apriranno dalle 7 alle 22.

martedì 14 aprile 2009

FESTA DEGLI AQUILONI CON LA VERBENA DELL'ADIGE


Domenica 19 aprile, presso l'oasi golenale de La Verbena dell'Adige, ore 15:00, si terrà la festa degli aquiloni. Ad organizzarla, oltre al sodale guidato da Maurizio Antoniazzi e Paolo Longhi, il Salus, il Circolo Noi di Vigo, La Pro Loco.
Quest'ultima ha contattato un esperto che insegnerà ai ragazzi, tra cui molti tedeschi - a Legnago per uno scambio culturale - a costruire i diversi tipi di aquiloni.
Ai presenti Maurizio dispenserà le sue dissetanti tisane mentre la Pro Loco garantirà qalche prelibatezza delle nostre tradizioni.
Una ragione in più per non mancare e passare una giornata immersi nella natura e insieme alla propria famiglia.

domenica 12 aprile 2009

BUONA PASQUA



Nell'immagine un particolare della Trasfigurazione di Raffaello

sabato 11 aprile 2009

PDL, MASSIMO GIORGETTI COORDINATORE PROVINCIALE


DA l'ARENA Sabato 11 Aprile 2009 CRONACA, pagina 14
(Enrico Giardini)

An, che non c’è più, fa il botto. Dopo la nomina del veronese Alberto Giorgetti, sottosegretario a finanze ed economia, coordinatore regionale uscente di An, a coordinatore veneto del Popolo della Libertà, un altro Giorgetti, suo fratello Massimo, va ai vertici del partito. È infatti Massimo Giorgetti, assessore regionale ai lavori pubblici e presidente provinciale uscente di An, il coordinatore provinciale del Pdl. La nomina porta la firma dei coordinatori nazionali del partito, Sandro Bondi, Denis Verdini e Ignazio La Russa. Vice di Giorgetti è Giancarlo Conta, assessore regionale all’ambiente, proveniente da Forza Italia (vicino al presidente della Regione, Giancarlo Galan).
PESI E CONTRAPPESI. Il neonato Pdl ha nominato anche il coordinatore per la città di Verona. È Daniele Polato, assessore comunale al patrimonio, esponente di Fi vicino al sottosegretario alla riforme istituzionali, Aldo Brancher. Vice di Polato è stato nominato Stefano Bertacco, assessore comunale ai servizi sociali, di An, di cui era stato vicepresidente provinciale. I coordinatori provinciali si occuperanno del partito in tutta la provincia, tranne che nel Comune di Verona. Lo statuto, e quindi le conseguenti diciture degli incarichi, parlano però di «Grande Città di Verona». In pratica, al Comune di Verona il Pdl ha riconosciuto una dignità tale da concedergli una propria autonomia decisionale, rispetto al livello superiore.
I QUADRI. Ma che cosa succederà ora? In avvio di campagna elettorale per europee, provinciali e amministrative, il partito dovrà costituire un coordinamento provinciale, di cui faranno parte i dirigenti provinciali, del Comune di Verona, gli esponenti regionali eletti e i parlamentari. Sarà questo, comunque, l’organismo dirigente. Poi ci saranno altri livelli assembleari.
«Da questo momento in poi comincia il lavoro per costruire il Pdl», spiega Massimo giorgetti, «ma più che l’aspetto organizzativo c’è da pensare a quale contenuti dare al Pdl e perciò prevedo a una conferenza programmatica, in cui dovremo dire e dirci quali sono le nostre priorità, quelle che ci devono distinguere dalla Lega, con cui già condividiamo alcuni temi come la sicurezza». Quali priorità? «L’economia sociale di mercato, il piano casa, politiche per le famiglie che devono affrontare la crisi e poi le infrastrutture per il nostro territorio. Nell’immediato, certo, ci sono anche le elezioni».
RETROSCENA. Polato: «Ringrazio i coordinatori nazionali per la fiducia e ora bisogna mettersi al lavoro per radicare sempre il nostro partito». Al posto di Polato fino all’ultimo sarebbe stato in corsa Vito Giacino, assessore all’urbanistica, forzitalista vicino al consigliere regionale Tiziano Zigiotto, galaniano doc. A questo punto però, visti gli equilibri fra An e Forza Italia, aumenterebbero le chance di Giacino di essere nominato vicesindaco, rispetto all’aennino Federico Sboarina, assessore. Forza Italia potrebbe comunque avere un quarto assessore comunale (ora ne ha tre).
Resta al momento a bocca asciutta l’ala di Forza Italia del consigliere regionale Raffaele Bazzoni, in pista però per essere il candidato del Pdl alla presidenza della Provincia, insieme all’altro forzitalista Antonio Pastorello, vicepresidente uscente della Provincia, vicino a Brancher e, in prospettiva di un accordo Pdl-Lega, più gradito alla Lega. Al punto che non si esclude che, nel caso Bossi dia il via libera alla Lega a correre da sola, Pastorello si candidi con una propria lista, unita con la Lega. Resta comunque in piedi ancora la candidatura di Giovanni Miozzi, sindaco di Isola della Scala, ex An.
Anche Agostino Rossini, segretario dei Popolari Liberali di Carlo Giovanardi, plaude alle nomine: «Finalmente c’è una dirigenza che dovrà lavorare per il Pdl, anche in vista delle elezioni. Quanto a noi, contiamo in quattro province venete, fra cui Verona, di ottenere una vicepresidenza, oltre a quelle vicarie assegnate».

ANNUNCI DI GOOGLE

FERMIAMO LA CAMPAGNA ELETTORALE FACCIAMO RIPARTIRE LA SOLIDARIETA'





Buon successo ha avuto l’iniziativa del Popolo della Libertà legnaghese “Fermiamo la campagna elettorale facciamo ripartire la solidarietà”.
In Piazza Garibaldi, dalle dieci del mattino alle tredici, alcuni militanti del neonato partito unico del centrodestra – soprattutto giovani – hanno pubblicizzato e favorito le iniziative a sostegno dei nostri fratelli abruzzesi colpiti dal terremoto.
Sono stati distribuiti volantini indicanti l’utenza per le donazioni via sms e il numero del conto corrente BNL intestato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Gioventù – Emergenza Abruzzo.
È avvenuta anche la distribuzione di bollettini postali precompilati e indirizzati al conto corrente postale aperto da Poste Italiane.
Verrà utilizzato proprio questo stesso conto corrente, il 10400000, per effettuare il versamento dei 147 euro spontaneamente versati stamane ai ragazzi del PDL da parte di simpatizzanti accorsi a sostenere l’iniziativa.

Elezioni comunali. L’UDC preferisce ballare da sola?

Secondo indiscrezioni dell’ultima ora l’UDC avrebbe scelto di correre in solitaria al prossimo agone elettorale legnaghese.
In attesa di notizie ufficiali c’è, ad oggi, l’amarezza di non poter condividere già dal primo turno un percorso comune con gli amici centristi che, all’ombra del Torrione - per quelle che sono state le mie prime impressioni - contano su un gruppo affiatato e valido e che pare condividere molti dei nostri stessi ideali

venerdì 10 aprile 2009

GIORGETTI GUIDA IL PDL VENETO (DA L'ARENA 10 APRILE '09, P. 20)

Il presidente del Popolo della libertà Silvio Berlusconi, su proposta dei coordinatori nazionali del nuovo partito, Sandro Bondi, Ignazio La Russa e Denis Verdini, ha scelto i coordinatori regionali del Pdl e i rispettivi vice vicari. Per il Veneto è stato scelto il parlamentare e sottosegretario all’Economia e alle finanze Alberto Giorgetti, già coordinatore veneto di Alleanza nazionale.
Il suo vice sarà il deputato padovano Marino Zorzato.
Ora si aspettano i nomi dei coordinatori provinciali. E probabilmente, sarà lo stesso Giorgetti a dire l’ultima parola sul nome dell’uomo che guiderà il Pdl veronese.
Tale incarico potrebbe toccare al potente assessore regionale ai lavori pubblici Massimo Giorgetti, fratello di Alberto, fino al congresso di scioglimwntro del partito, presidente provinciale di Alleanza nazionale.
Tale componente farebbe così l’en plein delle nomine del Pdl approfittando delle divisioni in Forza Italia, che a Verona fino alla nascita del nuovo pertito del centrodestra è stata retta da un commissario.
La scelta del sottosegretario veronese a primo coordinatore veneto del Pdl era emersa, sia pure ufficiosamente, lo scorso 16 marzo attorno ad un tavolo imbandito a villa Ghedini, nel Veneziano, con il padrone di casa, il coordinatore veneto pro tempore Niccolò Ghedini, il ministro Renato Brunetta, il sottosegretario Aldo Brancher, il presidente della Regione Giancarlo Galan e il consigliere regionale Tiziano Zigiotto.
Sono molti gli impegni che attendono in Veneto e a Verona in particolare il nuovo coordinatore del Pdl. Dalla scelta delle candidature per la presidenza della Provincia, contesa fra il vicepresidente uscente Antonio Pastorello, benvisto anche dalla Lega, e il consigliere regionale Raffaele Bazzoni e dei candidati alle europee.
Un altro nodo da sciogliere in riva all’Adige sarà la scelta del successore di Luigi Castelletti alla presidenza di Veronafiere che, secondo gli accordi che spianarono la strada alla candidatura a sindaco del leghista Flavio Tosi, toccherebbe a una personalità indicata da Alleanza nazionale, il partito che, prima della confluenza nel Pdl, era guidato in Veneto dallo stesso Giorgetti.

GALA DI SOLIDARIETA' PER AGAVE. BOMBER MAGRASSI NUMERO UNO



Alla cena organizzata in Castelvecchio, al Circolo Ufficiali, a sostegno dell'AGAVE (associazione genitori bambini autistici veronesi),l'amico Prof. Avv. Bomber Mattia Magrassi si è aggiudicato all'asta, battuta dal mitico Lucio Salgaro, la maglia originale di Kakà autografata.

Nelle foto Paolo Longhi, Michele Sganzerla (col classico baffetto) e Mattia Magrassi

Dati di un’esperienza consiliare

Grazie al Presidente del Consiglio Comunale Mauro Saldi e all’infaticabile Segreteria degli Organi istituzionali comunali mi è possibile fornirvi un quadro dettagliato della mia attività consiliare di questi cinque anni.

2004
Interpellanze: 4 solo AN; 2 con Lega; 4 con Lega e FI; 33 con Lega, FI, Disperati.
O.D.G.: 1 con Lega; 1 con Lega, FI, Disperati.
Mozioni: 0

2005
Interpellanze: 4 solo AN; 6 con Lega; 1 con FI; 10 con Lega e FI; 49 con Lega, FI, Disperati.
O.D.G.: 2 solo AN; 2 con Lega e FI; 1 con Lega, FI, Disperati; 1 tutti.
Mozioni: 7 con Lega, FI, Disperati

2006
Interpellanze: 35 solo AN; 6 con Lega; 1 con FI e Disperati; 8 con Lega, FI, Disperati
O.D.G.: 1 solo AN; 3 con Lega; 11 con Lega, FI, Disperati
Mozioni: 2 solo AN; 1 con Lega, FI, Disperati

2007
Interpellanze: 29 solo AN; 1 con FI; 2 con Lega;
O.D.G.: 1 con Lega; 3 con Lega e FI; 2 con Lega, FI e Disperati
Mozioni: 3 solo AN.

2008
Interpellanze: 28 solo AN; 1 con Lega
O.D.G.: 4 solo AN; 1 con Lega, 1 con Lega e FI; 4 con Lega, Fi e Disperati
Mozioni: 0

2009
Interpellanze: 9 solo AN; 1 con Lega
O.D.G.: 1 solo AN;
Mozioni: 1 solo AN

(i dati del 2009 non sono consolidati e definitivi)


Come può facilmente evincersi da questi dati, ho voluto privilegiare il lavoro di squadra, riuscendo spesso a condividere le mie istanze - depositate come primo firmatario - con gli amici del PDL e della Lega.
Mi auguro che la prossima Assise consiliare possa vedere la partecipazione di più giovani, al di là delle matrici ideali di riferimento: Legnago ha bisogno di nuove leve.
Io ho vissuto questa esperienza con l'orgoglio di rappresentare i valori e le attese di un gruppo e ho maturato l'idea che la politica, se fatta con onestà, arricchisce l'anima e non il portafogli.

giovedì 9 aprile 2009

Giramento di Maroni



Non occorre chiamarsi Maroni per averceli girati.
Sono veramente preoccupato ma anche inca…volato per quanto accaduto ieri alla Camera dei Deputati.
Metti un bel po’ di assenteismo dai banchi e condiscilo con qualche mal di pancia politico ne vien fuori un miscuglio esplosivo.
Atto primo: dal Decreto anti-stupri vengono espunte le norme a regolazione delle ronde, decisione presa dai capi gruppo per non arenarsi nell’ostruzionismo messo in atto da Partito Democratico.
Atto secondo: diciassette franchi tiratori nel centrodestra votano con l’opposizione gli emendamenti soppressivi di BellaCiao Franceschini per portare a sei i mesi di possibile trattenimento dei clandestini nei CIE; una misura, quest’ultima, resasi necessaria perché i sessanta giorni attuali non sono sufficienti all’identificazione ed espulsione.
Per colpa degli assenteisti (abbiamo alla Camera un centinaio di deputati in più dell’opposizione) e dei franchi tiratori non solo ci fa una brutta figura l’intera maggioranza di centrodestra - e qualche esponente del Carroccio ora potrà ricavarne legittimazione per stracciare qualche alleanza amministrativa ed incalzare il PDL - ma si mette a repentaglio la sicurezza.
Il coordinatore PDL Veneto, Alberto Giorgetti ha espresso viva preoccupazione per l’accaduto invitando il Governo “a ripristinare prontamente norme analoghe sulla permanenza dei clandestini nei CIE, per meglio garantire la sicurezza dei cittadini”.
L’inaspettato ruolo di pompiere lo assume Umberto Bossi: “è tutto ok, domani si risolve tutto” ha dichiarato sorridente, ai giornalisti che l’avevano raggiunto a Coppito, a pochi chilometri da L’Aquila (Fonte Corriere della Sera, Corriere di Verona)

Nella foto l'On. Sottosegretario Alberto Giorgetti, coordinatore veneto del PDL

ALESSANDRO RIELLO SALVA LE MEDIE DON BOSCO




L’epopea consiliare sembrava essersi chiusa nella notte di venerdì scorso.
La parola fine all’esperienza di questo mandato l’aveva messa un applauso reciproco tra consiglieri di maggioranza e di opposizione.
Questa mattina mi capita, tuttavia, di aprire una sospettosa busta marrone del Comune: c’è la convocazione dei capi gruppo fissata per martedì 14 aprile ore 14:30.
Del resto, come mi insegna il Presidente del Consiglio comunale, Mauro Saldi, la convocazione in via ordinaria è possibile sino al 22 aprile; mentre successivamente, nel periodo destinato ai comizi, palazzo De Stefani resta chiuso alle sedute consiliari che non si rendano indefettibili per ragioni di straordinaria importanza e necessità.
Questa seduta consiliare tratterà di una variante al P.R.G. e relativa ad un’area nei pressi della rotondina che da Porto introduce a San Vito, di proprietà di Alessandro Riello.
Anzi, il tempo più giusto è l’imperfetto: era.
Già perché il Presidente Riello ha deciso di donarla ai Salesiani di Porto di Legnago affinché mantengano le scuole Medie Don Bosco nel territorio legnaghese.
Grazie dunque, Presidente Riello, per aver dato un generoso e prezioso contributo alla nostra comunità legnaghese e alla formazione educativa cristiana.

Nella foto Alessandro Riello

inviatami via e-mail dall'Amico Paolo

Caro Paolo,
come promesso ti lascio due poesie di due Grandi Italiani.
che dirti?nella giornata di Lutto nazionale, il mio augurio più grande è che
gli utenti del tuo blog possano, per un attimo, posare gli occhi sui due
scritti che narrano della tragicità della vita e di un intero Paese (l'opera di
Ungaretti) ed un ode, un inno, un pensiero all'Italia (lo scritto di
Leopardi).
In questi giorni di lutto urlo w la Patria!w l'Italia!l'Italia, la Vera
Italia è quella dei borghi, delle strade ciotolate, dei campanili, delle
chiese, dei rioni, dei profumi, dei dialetti, dei sapori...Questa è la mia
Italia!
Più di indigeribili e incomprensibili borghesi discorsi di un capo dello
Stato che rappresenta, goffamente, solo se stesso; più della vituperata e
primitiva carta costituzionale...Più della nazionale di Lippi...Più di ogni
altra FUTILE cosa che in ogni istante ci rimbambisce e aliena la nostra vera
identità italiana, in questi momenti di tragedia umana e sociale rimembriamo
quali sono le unicità del nostro fantastico popolo:la sua solidarietà, la sua
cultura, le sue città, le sue tradizioni.
Dunque due poesie, più di fittizi discorsi in pompa magna... Due poesie
perchè questo è il nostro vocabolario...Due storie di tristezza, tragicità,
fatalità ma soprattutto di amore per una Patria immortale, questo c'è lo
meritiamo! W la Patria! w gli italiani!
un abbraccio,

Paolo


Le poesie sono pubblicate nello spazio dedicato ai post

mercoledì 8 aprile 2009

LA VERBENA PREPARA IL TUNNEL DEI PROFUMI



Nella foto i volontari de la Verbena dell'Adige al lavoro per pulire e abbellire l'area golenale affidata loro da Genio Civile e Comune

martedì 7 aprile 2009

CA' VECCHIA, SENZA LUCE, AFFOGA NELL'ETERNIT




Non c’è pace per Ca’ Vecchia, il viottolo di campagna a due passi dal centro di Porto.
Pochi mesi fa i “cavecchiani” erano arrivati ad occupare le tribunette di palazzo De Stefani durante la seduta consiliare per strappare un si all’installazione di un punto luce lungo la via.
Malgrado l’interpellanza del consigliere Paolo Longhi e il placet dell’assessore luigi Bologna la situazione è per ora quella di sempre.
Nella via c’è un buio pesto, e i malfattori ne continuano ad approfittare, complice la vicinanza con il sedime ferroviario e la scarsa densità abitativa.
Ai consueti furti ora si è unita pure la deprecabile pratica dell’abbandono di rifiuti; il fiumiciattolo che corre a dividere l’asfalto dai campi è ormai diventato una cloaca, una discarica a cielo aperto.
E tra lattine, profilattici e bottiglie è spuntato anche un discreto quantitativo di eternit.
Il leader dei “cavecchiani”, Daniele Nalin, che ha scattato queste foto, provvederà ad informare la polizia municipale.
"Il PDL - commenta il consigliere comunale Paolo Longhi - non lascerà soli i residenti di Ca' Vecchia, da troppi anni in attesa di risposte dal Comune ed in balia di ladri e malfattori"




Nelle foto a sinistra eternit e rifiuti vari abbandonati lungo Ca' Vecchia


Nella foto a destra il leader dei "cavecchiani", Daniele Nalin
CFR il post del 26.11.2008

lunedì 6 aprile 2009

S.O.S. ABRUZZO



Solidarietà ai nostri fratelli abruzzesi, colpiti dal terrificante terremoto di magnitudo 6,3 della scala Richter. Non li lasceremo soli ad affrontare quella che lo stesso capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, ha definito "La peggiore tragedia di questo inizio di millennio".
Nel fine settimana i giovani del PDL legnaghese fermeranno la campagna elettorale e utilizzeranno il proprio gazebo come punto d'incontro per invitare alle donazioni in favore del conto corrente BNL intestato a PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI - Dipartimento Gioventù – Emergenza Abruzzo, codice IBAN: IT03 F010 0503 2840 0000 0000 297.
“Sono molti – ha detto il ministro Meloni - i ragazzi disposti a rimboccarsi le maniche che in queste ore chiedono cosa si possa fare per essere d’aiuto alle famiglie abruzzesi colpite dal terribile terremoto. La Protezione Civile avverte che i primi momenti dopo la tragedia possono essere gestiti solo da soccorritori esperti. Partecipare a una raccolta fondi dedicata ai giovani abruzzesi è un primo modo di essere solidali”.
“Il Ministero vuole poi, in collaborazione con il Forum Giovani – spiega ancora il ministro - mettere in contatto i giovani che desiderano collaborare alla ricostruzione con le associazioni di volontariato”. Infine, un desiderio: “Mi piacerebbe passare la Pasqua in questi luoghi. E che la politica italiana facesse lo stesso. Penso a una Pasqua di solidarietà”.


Nella foto de IlSole24Ore un'immagine dei danni causati dal terremoto

domenica 5 aprile 2009

sabato 4 aprile 2009

GRANDE SUCCESSO PER L'INIZIATIVA DEI GIOVANI DEL PDL





E' stata una conferenza segnata da una grande partecipazione di pubblico quella tenutasi questa mattina alle 12 in Via Duomo nella sede del Popolo della Libertà.
Ad organizzarla i ragazzi di Azione Giovani e quelli di Forza Italia giovani per la Libertà.
Roland Tedesco e Federico Zuliani (Nella foto) hanno tenuto banco spiegando agli astanti i propri progetti per un centrodestra che a Legnago riesca a tener conto delle istanze dei più giovani.
Largo dunque a proposte quali quella di realizzare una convenzione tra Comune e Trenitalia per agevolare i nostri studenti pendolari o, ancora alla possibilità di accedere a collegamento internet WI-FI.
I ragazzi hanno le idee chiare e non si accontentano delle pacche sulle spalle da parte dei più stagionati leader locali; chiedono di aver voce in capitolo nella scelta del nuovo segretario locale del PDL "che dovrà segnare la discontinuità rispetto agli attuali e pur ottimi responsabili" (Tedesco ha avanzato in primis il nome di Giuseppe De Luca) e non lesinano rimbrotti agli esponenti del loro stesso partito che non hanno fino in fondo compreso l'importanza di manifestazioni giovanili quali il festival di "Sound Vito", la kermesse canora sanvitese per realizzazione della quale Tedesco si è profuso nella ricerca di sponsor.
Da segnalarsi la partecipazione dell'assessore alle Politiche giovanili Dott. Davide Scarmagnani che, pur nella diversa militanza, ha voluto onorare l'impegno dei nostri ragazzi.
LARGO AI GIOVANI!

Nella foto in alto Giuseppe De Luca, il dirigente del PDl che i giovani vorrebbero alla guida del partito. In passato è stato vicecoordinatore regionale per Forza Italia Giovani.

Nella foto sullo sfondo da sinistra: Federico Zuliani di FI Giovani e Roland Tedesco di Azione Giovani

In primo piano sulla sinistra il Presidente provinciale di AG, Matia Martini

LA VERBENA ACQUISTA IL NUOVO TRATTORINO PER LA PULIZIA DELLA GOLENA. GRAZIE REGIONE VENETO!!!




Nella foto il mitico attivista de la Verbena dell'Adige Fernando

venerdì 3 aprile 2009

CONSIGLIO AL BUIO



Black out a Palazzo De Stefani. Nella serata di giovedì 2 aprile il Municipio è rimasto sfornito di corrente elettrica per circa un quarto d'ora durante lo svolgimento dei lavori consiliari.
Da tempo immemorabile non accadeva un disguido di questa natura - problemi con una centralina elettrica - in occasioni istituzionali.



Nella foto l'assessore Luigi Bortoletti e il consigliere comunale Paolo Longhi nella sala buia di palazzo De Stefani

Il regolamento ISSE cambia pelle per aiutare gli indigenti. Un emendamento del centrodestra dà tempi più celeri per pagare meno i servizi comunali



Anche a Legnago cominciano a manifestarsi i segni della crisi; in continua crescita è il numero di coloro che non riescono a soddisfare i bisogni primari e che, quindi, chiedono aiuto ai servizi sociali del Comune, così come non poche sono le famiglie che hanno difficoltà a sostenere i costi di alcuni servizi comunali quali l’asilo nido, la refezione e il trasporto scolastico.
Quanto a quest’ultimo aspetto, la definizione della situazione economica soggettiva e relativa all’accesso ai servizi spetta al Consiglio comunale (come da regolamento approvato con deliberazione consiliare n. 76 del 30 novembre 2004) mentre la quantificazione delle tariffe dei singoli servizi e la loro differenziazione in diverse fasce ISEE (indicatore della situazione economica equivalente) sono invece compiti della Giunta.
La regolamentazione aveva una falla, dovuta alla validità annuale della certificazione relativa al calcolo della situazione economica: durante il periodo di validità della certificazione un richiedente poteva perdere il posto di lavoro ma si sarebbe comunque trovato a dover continuare a pagare la tariffa originaria.
Da qui la modifica proposta dalla Giunta al Consiglio: “Qualora durante il periodo di validità dell’attestazione contenente il calcolo della situazione economica, dovessero intervenire eventi che determinano una variazione della stesa a causa della perdita del posto di lavoro ovvero per il collocamento in cassa integrazione o mobilità, l’interessato potrà richiedere l’aggiornamento dell’attestazione e la determinazione di una nuova tariffa, allegando all’istanza la documentazione idonea a comprovare uno dei suddetti eventi. La nuova tariffa verrà applicata a decorrere dal mese successivo a quello in cui la richiesta di variazione dell’interessato ha ricevuto riscontro positivo da parte degli uffici competenti. Resta fermo l’obbligo dell’interessato di richiedere un nuovo aggiornamento qualora uno dei suddetti eventi dovesse in tutto o in parte cessare”
Il testo è stato poi modificato in forza dell’approvazione di un emendamento “di stile” proposto dal capogruppo de la Rosa Maggioni (che ha proposto di inserire nell’oggetto della deliberazione la dicitura “per l’anno 2009”.
Ancora, sono intervenute proposte emendative elaborate all’unisono da parte dei consiglieri Rettondini, Longhi e Bisighin.
L’emendamento presentato da quest’ultimo – accolto - ha previsto tempi più celeri per l’applicazione della nuova tariffa: “la nuova tariffa verrà applicata dalla data della presentazione del protocollo della richiesta di variazione da parte dell’interessato, dopo aver ricevuto riscontro positivo da parte degli Uffici competenti”.
L’emendamento letto da Rettondini, invece, è stato ritirato, così come quello presentato da Longhi e volto ad unire il contenuto delle due precedenti proposte.
Tali emendamenti, prevedevano che potessero accedere ad un nuovo piano tariffario relativo ai servizi non soltanto i lavoratori subordinati, ma anche quelli autonomi, purché ricavassero un reddito dalla propria attività inferiore a quello previsto nel regolamento ISEE. E se l’intenzione è stata generalmente riconosciuta come valida, problemi di natura tecnica ne hanno impedito l’approvazione.
Ad ogni buon conto, dopo la sospensione della seduta ed una rapida consultazione tra capigruppo, si è deciso di inserire in delibera il richiamo alla necessità di un impegno da parte dell’Amministrazione a reperire gli strumenti adeguati al sostegno dei lavoratori non subordinati colpiti dalla crisi. Inoltre è stato conferito mandato alla Giunta di facilitare l’accesso agli asili privati anche per i meno abbienti.
La deliberazione è stata approvata all'unanimità



Nella foto il consigliere comunale del PdL Loris Bisighin

Indennità di funzione agli indigenti. Quando la casta non c'è







E la chiamavano casta.
La classe politica italiana tutta – complici i successi dei vaffa day - è stata accusata di egoismo e privilegi insopportabili.
Ma nei Comuni piccoli e anche medio grandi, come Legnago, i veri privilegiati sono altri.
Qui da noi un consigliere comunale ha diritto ad un’indennità di nemmeno trenta euro lordi per ogni presenza in commissione ed in assise consiliare. Il Sindaco dovrebbe percepire un’indennità di funzione pari a circa 3mila euro mensili, il suo vice percepisce 825,00 euro in quanto lavoratore subordinato non in aspettativa. Gli assessori percepiscono un’indennità di funzione tra i 1.350,00 e i 675,00 euro; a seconda che siano lavoratori autonomi o subordinati.
E sono tutti in prima linea. Hanno, com’è giusto che sia, i segugi della carta stampata alle calcagna.
I privilegiati, dicevamo, sono altrove: nominati dalla politica, siedono in asettici e silenti consigli di amministrazione di società partecipate ed enti vari.
Pensiamo alla Le.Se s.p.a, la partecipata al 51% che gestisce la discarica: un consigliere di amministrazione percepisce circa 12mila euro all’anno di indennità, per svolgere non più di cinque o sei sedute annue; duemila euro circa per ciascuna riunione.
Una pagnotta di tutto rispetto se paragonata a quella misera dei consiglieri comunali, dato che è di quasi settanta volte superiore.
E, per di più, la pagnotta viene percepita in ogni caso: non importa se si partecipa o meno alle sedute; se l’azienda che si amministra – come nel caso di Le.Se s.p.a. - resta inattiva per quattro mesi in attesa del via libera della commissione regionale di valutazione di impatto ambientale.
In periodi di crisi, di inattività, in frangenti in cui le nostre imprese impongono, nel migliore dei casi, ferie forzate e riduzione dell’orario di lavoro i c.d.a. delle partecipate se ne fregano.
Ecco spiegato il significato dell’ ordine del giorno proposto dal consigliere comunale Paolo Longhi e volto a chiedere ai consiglieri di amministrazione di Le.Se s.p.a. di nomina sindacale di rinunciare a parte della propria indennità di carica per il periodo in cui la discarica non ha introitato rifiuti.
Il capogruppo della maggioranza, Roberto Maggioni, in relazione a questo o.d.g. ne ha proposto un altro simile. Ha invitato “Gli amministratori Comunali e quelli della principale azienda partecipata del Comune di Legnago (Le.Se spa) (…) a conferire il 10% della indennità prevista dalla Legge al capitolo di bilancio destinato” agli interventi di sostegno straordinario per l’anno 2009 a favore di quanti hanno avuto una riduzione di reddito a causa della precarietà o della perdita del posto di lavoro. Specificando che tale contributo è inteso su base volontaria e per l’anno 2009.
“L’ordine del giorno Maggioni, come del resto il mio, ha il pregio di voler dare un segnale di vicinanza alla povera gente da parte del mondo politico” ha commentato il consigliere Paolo Longhi che ha però evidenziato “ che concretamente l’equiparazione c.d.a Le.se e Amministrazione Comunale non sta in piedi”.
“Se io rinunziassi al 10% dei miei gettoni dall’approvazione dell’o.d.g. alla fine del mandato conferirei a questo fondo solo 9 euro!” ha chiosato il consigliere del PdL.
Vani i tentativi di correggere anche gli errori formali della proposta de La Rosa.
Basti pensare che il riferimento ai soli Amministratori Comunali non consentirebbe di ricomprendere nella richiesta di rinuncia a parte degli emolumenti anche i consiglieri comunali, limitandosi ai soli esponenti dell’esecutivo legnaghese.
“La Rosa è andata avanti per la sua strada, incuneandosi in un populistico vicolo cieco. Ad ogni buon conto, per quel che serve i miei gettoni di presenza dall’approvazione dell’o.d.g. al termine del mandato li lascerò comunque al Comune per le esigenze dei meno abbienti” ha chiosato il consigliere Longhi.

mercoledì 1 aprile 2009

C’è la guerra dei palazzi dietro gli scudi elettorali Da L'Arena 1 aprile 09 p. 28


Legnago. Consiglio rovente: maggioranza e opposizione contro sulle nuove lottizzazioni



Stefano Nicoli

I nuovi programmi edilizi del progettista della «Rosa» osteggiati duramente dal Pdl e dalla Lega nord

Saranno le elezioni che si avvicinano, la nutrita presenza di tecnici in entrambi gli schieramenti o la coincidenza che su due dei tre nuovi quartieri residenziali approvati nell’ultimo consiglio comunale ci fosse la firma del consigliere di maggioranza Luca Michelazzi. Sta di fatto che nel corso dell’assemblea - dov’erano in discussione un piano di recupero e la tripletta di interventi edilizi, che si tradurrà in altri 41mila metri cubi di appartamenti e villette per 32 lotti e circa 400 potenziali residenti - è scoppiata quella che è già stata ribattezzata in città la «guerra delle lottizzazioni». Malgrado i progetti in questione «siano regolari sotto il profilo tecnico-legale e sfruttino legittimamente le opportunità di espansione concesse dal Piano regolatore vigente», come ha evidenziato Luigi Bologna, assessore ai Lavori pubblici.
Che Lega e Pdl intendessero mettere i paletti ai due rioni progettati dall’esponente della Rosa si è avuto il sentore non appena l’assemblea ha impresso all’unanimità il via libera definitivo a «Palazzo Salieri»: il moderno complesso che sorgerà a fianco del teatro al posto dei tre vetusti fabbricati affacciati su viale dei Caduti. Prima di passare al setaccio per poi bocciarle le lottizzazioni «Almerini Vecchia» - il quartiere che si svilupperà a Casette su 18mila metri quadrati con la realizzazione di 20.500 metri cubi di costruzioni a bassa densità distribuite su 19 lotti - e «Via Malon» - l’area di 10mila metri quadrati ripartiti in sette lotti prevista a Terranegra, alle spalle della Ceca - Loris Bisighin del Pdl ha infatti bisiamato non solo «l’ennesima colata di cemento» rimarcando «l’esigenza di costruire meno, meglio ed ecompatibile». Ma anche «il mancato adeguamento, sancito da un ordine del giorno votato ancora nel 2007, del regolamento edilizio con l’applicazione di agevolazioni fiscali a chi costruisce abbattendo i consumi energetici». Quindi il collega di partito Paolo Longhi ha chiesto il ritiro del primo dei due piani in questione puntando l’indice «sul verde relegato in posizione marginale e poco godibile dai residenti» oltre che «sui parcheggi disposti in senso ortogonale e tali da creare problemi di viabilità».
Perplessità enfatizzate a vuoto dal leghista Roberto Rettondini che ha parlato di «lottizzazione fatta in casa, brutta ed inopportuna tanto più di fronte ad una cubatura ingente che fa a pugni con un mercato saturo e migliaia di alloggi invenduti». Un analogo invito a ritirare la delibera Lega e Popolo della libertà l’hanno formulato poi anche sulla lottizzazione di via Malon, che Maurizio Raganà del Pdl ha criticato «per la carenza di posti auto e per la posizione sconveniente a ridosso di una fabbrica che ha sempre creato problemi con l’emissione di polveri di carbone». Nemmeno in questo caso ad accorciare le distanze sono bastate le rassicurazioni dell’assessore Bologna circa «la posa di una fascia di mitigazione tra la Ceca e la lottizzazione composta da un filare quadruplo di alberi e la creazione di ulteriori parcheggi esterni». L’assemblea si è invece ricompattata sull’adozione unanime di «Via del Bersagliere»: i sei lotti residenziali che prenderanno forma a Casette, nei pressi della ferrovia, su 14mila metri quadrati. Ma in questo caso il progetto non era firmato, come per «Palazzo Salieri», dall’ingegner Michelazzi.

Legnago. L’inverno finanziario della Cicala Rosa





I dati consuntivi dell’esercizio finanziario 2008 ci consegnano un Comune indebitato per circa 30milioni di euro e, quel che è peggio, pure senza un becco di un quattrino.

Il dato più palese ci viene dall’avanzo di amministrazione: poco più di 160mila euro; peraltro non disponibili, a fronte di un precedente esercizio che si era chiuso con 650mila euro da poter impiegare in investimenti.

È venuto il momento di chiarire che l’età dell’oro, il tempo in cui associazioni culturali e sportive potevano attingere a piene mani dal bilancio comunale, è definitivamente tramontato.
Andranno incentivate, e non invece ostacolate, le associazioni come la mia, la Verbena dell’Adige che a fronte di un esborso paria zero da parte del Comune ha ripulito l’intero fiume Bussé da circa tre tonnellate e mezza di rifiuti. Il trucco? Associazionismo vero e non di carta, come invece accade per altri sodalizi sostenuti dall'amministrazione, e capacità di accedere anche ai più reconditi bandi regionali.

Ma tant’è. Specie in periodi di crisi acquista ancor più autorevolezza il brocardo primum vivere deninde philosophari. E allora occupiamoci del vivere.. Dei servizi essenziali.
Nota dolente. Palazzo De Stefani faticherà a garantire pure questi.
Basti pensare che a Luglio, terminate le elezioni, il nuovo Sindaco non potrà più garantire nemmeno il servizio del Pollicino, un servizio che ogni anno gravava sulle casse comunali per 175mila euro.

Già mi immagino le moine della sinistra nel post elezioni: se perderà accuserà il centrodestra di aver tolto un servizio così importante; se invece si riconfermerà vincitrice attribuirà la colpa al Governo Berlusconi.

Il fatto è che all’ombra del Torrione, malgrado da due anni fosse ben comprensibile l’ austerità imposta da Padoa Schioppa prima e da Tremonti poi agli enti locali, si è continuato a spendere come se nulla fosse; senza accantonare nulla per gli anni di magra.
L’importante per la sinistra era accalappiarsi qualche voto col solito metodo del panem (qui spesso sostituito dal risotto) e circenses.

Le formichine rosse di Bologna, nel 2007, hanno accantonato somme per tamponare eventuali ammanchi derivanti dai trasferimenti erariali.
A Legnago, invece, le cicale de La Rosa hanno continuato gaudenti a spendere tutto.
Tutti sappiamo come si conclude la favola di Esopo: giunto l’inverno per la cicala fu la fine; poiché durante l’estate, anziché lavorare duramente per mettere da parte le provviste per la cattiva stagione, non faceva altro che cantare tutto il giorno.
E le cicale legnaghesi hanno pure la faccia tosta di definirsi virtuose, perché rispettose del patto di stabilità.
Non è così.
Quella di Legnago non sarà certo catalogata tra le amministrazioni pienamente virtuose; a Roma sanno bene, infatti, che per centrare l’obiettivo del patto di stabilità si è proceduto a capitolare le entrate ICI di un’annualità in quella successiva.
Ciò non bastasse, anche l’importante fonte di danaro del recupero dell’evasione fiscale sarà senz’altro destinata ad assottigliarsi in prossimità dello zero.
E, per finire, se il prossimo Sindaco, rovistando nella contabilità municipale, scoprisse pure che talune spese (come sovente è accaduto negli ultimi anni relativamente a bollette di luce e gas) fossero state sottostimate, si troverebbe col salvadanaio vuoto.
Ma dopo anni di sollazzi, chi mai gli crederà?


Nela foto il criticato ma simpaticissimo assessore alle finanze Luigi Bortoletti

A PORTARE LA ZUFFA IN CONSIGLIO E' IL SORISO DI ILHAM




In sala consiliare la discussione del bilancio consuntivo procede lineare per ore ed ore.
Finché, al momento della dichiarazione di voto, il consigliere leghista Roberto Andrea Rettondini estrae dai suoi faldoni una carta: è un invito scritto in rumeno - ma tradotto all'uopo in italiano - dell'associazione "Il sorriso di Ilham".

Caro cittadino comunitario,
a giugno (...) potrai andare a votare oltre che per le elezioni del parlamento Europeo, anche PER ELEGGERE IL SINDACO E IL CONSIGLIO COMUNALE DI LEGNAGO.
(...)
Per capire meglio PERCHE' E' IMPORTANTE VOTARE E COME POTER VOTARE, la nostra associazione, che da anni gestisce lo sportello stranieri del Comune di Legnago e si occupa dell'integrazione (...) ha organizzato un incontro rivolto ai CITTADINI COMUNITARI, presso LA SALA CIVICA DI PORTO DI LEGNAGO (sopra la biblioteca Bellinato, (...) VENERDI' 3 APRILE 2009 ORE 20:30


Dopo aver letto il testo che precede il clima si è fatto caldo in forza delle argomentazioni del candidato del Carroccio: "questa lettera, costata a tutti i nostri concittadini 500€ è stata inviata da Verona e non da Legnago. Forse volevate farla passare inosservata?" E ancora: "pare un truffa! C'è già l'ufficio elettorale che presiede a questo tipo di incombenti. Qui si tratta di campagna elettorale!"


Nella foto a sinistra il consigliere comunale Roberto Andrea Rettondini

Nella foto a destra il consigliere comunale Maurizio De Lorenzi

ELEMENTARI DI CASETTE, MAMME IN RIVOLTA: TROPPI IMMIGRATI



Un vero e proprio esercito di mamme incavolate nere ha affollato gli spalti della sala consiliare.
I loro figli frequentano le scuole elementari di Casette e, a loro detta, soffrirebbero disagi in forza della percentuale troppo alta di bimbi di extracomunitari presenti nelle classi.
La loro leader, Cristiana, racconta che troppi bimbi extracomunitari sarebbero stati concentrati nella scuola di Casette e che molti genitori hanno deciso di mandare i propri pargoli alle scuole private.


Nella foto uno scorcio dell'affollata tribunetta della sala consiliare