mercoledì 28 ottobre 2009

Approvato il piano casa legnaghese

La nostra modulazione del Piano, relativamente agli edifici non rientranti nel concetto di prima casa - tiene conto di una attenta lettura delle
caratteristiche del nostro territorio; ma non è e non vuole dettare
eccessive limitazioni ad una legge speciale che, a nostro avviso, è in
grado di rilanciare il settore edilizio facendo lavorare le imprese
locali. In questi momenti di crisi ogni politico dovrebbe, alla sera,
guardarsi allo specchio e chiedersi cosa ha fatto per salvare un posto
di lavoro e per crearne uno nuovo. E la volontà di disapplicare il
Piano portata avanti dalla sinista sotto le mentite spoglie
dell'ambientalismo non mi pare vada in questa direzione.

A breve una summa sul recepimento e sulle novità introdotte dal centrodestra di Legnago

martedì 20 ottobre 2009

LETTERA INVIATA A TUTTI I PARROCI: PRESENTATE DOMANDE DI CONTRIBUTO PER GLI EDIFICI DI CULTO

Legge regionale 20 agosto 1987 n. 44
Istanze di contributo per gli edifici destinati al culto e ad attività funzionali alla pratica di culto



Anche quest’anno, per ricevere i contributi destinati agli interventi relativi agli edifici per il culto e a quelli per lo svolgimento di attività senza scopo di lucro funzionalmente connessi alla pratica di culto (a titolo esemplificativo: alloggi del sacerdote, uffici parrocchiali, spazi destinati allo svolgimento dell’attività pastorale), è necessario presentare la relativa domanda entro e non oltre il 31 ottobre.
Ricordo altresì che per la presentazione della relativa documentazione dovrà essere utilizzata la modulistica rintracciabile al sito internet della Regione del Veneto (http://www.regione.veneto.it/Bandi+Avvisi+Concorsi/Bandi/EDIFICI+CULTO.htm).
L’istanza dovrà essere corredata da:
1) elaborazioni progettuali
2) indicazione priorità
3) eventuale altra documentazione

venerdì 16 ottobre 2009

NUOVI CRITERI PER ISTITUTI E PER UFFICI

DA L'ARENA Venerdì 16 Ottobre 2009 pagina 33

Garantire un’occupazione diversificata ed ottimale del centro storico evitando che attività bancarie e direzionali facciano man bassa dei fronte strada a scapito di negozi e artigiani. È questo, in sintesi, lo scopo della variante al Prg approvata all’unanimità nell’ultimo consiglio, che ha modificato i criteri in vigore per l’insediamento di uffici ed istituti di credito all’interno del centro commerciale naturale di Legnago. «Con questa nuova norma finalizzata sempre a scongiurare la trasformazione delle zone centrali in una citybank», ha spiegato Paolo Longhi, assessore ai Lavori pubblici, «si potranno superare le difficoltà applicative della precedente normativa, che consentiva di occupare solo il 30 per cento della superficie dei piani terra senza alcun distinguo. Con il rischio di ritrovarci con diversi edifici vuoti». Da qui la scelta di esonerare dal limite gli immobili inferiori ai 200 mq, quelli non affacciati su spazi pubblici e quelli con un fronte strada fino a 15 metri». S.N.

IL PIANO CASA ALL' OMBRA DEL TORRIONE

DA L'ARENA Giovedì 08 Ottobre 2009 pagina 29


Sarà un convegno politicamente trasversale quello dedicato, oggi alle 16 al Centro ambientale di via Fermi, al «Piano casa della Regione Veneto». L’incontro, dove si discuterà dell’applicazione della legge e degli aspetti giuridici correlati, è stato infatti organizzato dall’assessore ai Lavori pubblici Paolo Longhi e dal consigliere di minoranza Matteo Limoni. Tra i relatori ci saranno l’avvocato Bruno Barel, autore del commentario regionale, l’architetto Vincenzo Fabbris e Mario Zocca, presidente dell’Ordine degli ingegneri di Verona. S.N.

CONTROLLO AUTOMATICO A SAN VITO

da L'Arena Giovedì 08 Ottobre 2009 pagina 29


Sta per scattare l’ora X per gli automobilisti dal piede pesante che sfrecciano a tutta manetta per il centro di San Vito. Entro la fine del mese entrerà in funzione in via Padana inferiore est l’autovelox acquistato nei mesi scorsi dal Comune ed atteso da tempo dai residenti. «Sono stati infatti risolti»», assicura Paolo Longhi, assessore ai Lavori pubblici, «tutti i problemi tecnici e burocratici che finora avevano impedito l’installazione del rilevatore di velocità lungo la regionale 10. Pertanto, nel giro di qualche settimana, sarà attivato consentendoci di incrementare la sicurezza in uno dei tratti più critici della viabilità comunale». S.N

IL CANTIERE DELLA SCUOLA CHIUDERA' A FINE MARZO

Da L'Arena Mercoledì 07 Ottobre 2009 pagina 34


Il cantiere aperto all’istituto San Davide di Porto DIENNE FOTOLa carenza di aule con cui da anni combatte il liceo «Cotta» di Legnago si risolverà definitivamente con l’avvio del prossimo anno scolastico. Per quella data dovrebbe, infatti, funzionare a pieno regime la sede staccata ricavata al «San Davide» di Porto, dove sono attualmente ospitati 330 allievi di 14 classi di quello che, con i suoi 1030 alunni, 101 insegnanti e cinque indirizzi di studio, è diventato con gli anni il polo scolastico più importante della Bassa. Anche se, per la verità, già a fine marzo sarà nuovamente utilizzabile, all’interno dell’ex istituto salesiano acquistato nel 2004 dalla Provincia in cordata con il Comune, l’aula magna sbarrata a studenti ed insegnanti da fessurazioni ed infiltrazioni d’acqua. Così come, tra sei mesi, ritornerà agibile la palestra che, a causa di alcuni problemi strutturali, è stata chiusa in via cautelare lo scorso febbraio costringendo nel frattempo gli studenti del classico e del linguistico smistati a Porto a fare lezione alle medie «Cavalcaselle».
Ad annunciare il nuovo cronoprogramma dei lavori di riqualificazione del «San Davide» - che a conti fatti costeranno circa 3milioni di euro coperti in parte dalla Fondazione Cariverona - è stato ieri mattina il neo assessore provinciale all’Edilizia scolastica Marco Luciani nel corso di un sopralluogo effettuato con i tecnici dei Palazzi Scaligeri, l’assessore ai Lavori pubblici Paolo Longhi, la vice presidente del consiglio provinciale Clara Scapin ed il preside del «Cotta» Silvio Gandini. «La chiusura dei cantieri fissata inizialmente per gennaio», ha dichiarato Luciani, prima di visitare altri tre istituti superiori cittadini, «è slittata di un paio di mesi per poter consegnare una sede perfettamente funzionante e sicura che consentirà al liceo di condensare la sua attività in due plessi anzichè in quattro come avviene ora. È, infatti, in corso una variante che prevede una serie di opere aggiuntive nella palestra per risolvere, con interventi di consolidimento, gli inconvenienti tecnici che ne impediscono la frequenza».
L’assessore ha confermato, inoltre, il contestuale completamento della seconda ala dove troveranno posto altre 16-18 classi. «L’importante», ha ribadito Gandini, «è poter usufruire rapidamente dell’aula magna e della palestra per ovviare ai disagi logistici ed operativi con cui si trovano ora a fare i conti gli studenti di Porto ed i loro insegnanti. Dopodichè, una volta ultimato anche il secondo blocco, provvederemo ad allestire i laboratori e le nuove aule in modo che tutto sia pronto al suono della prossima campanella».

Modificato il 40 bis. Tagliati i posti per i consiglieri negli enti

da L'Arena Martedì 06 Ottobre 2009


L’articolo 40 bis, varato nel 2004 dal centrosinistra per rafforzare la propria rappresentanza esterna aggirando sul nascere problemi di incompatibilità, resterà in vigore nello statuto comunale. Ma Pdl e Lega, che cinque anni fa avevano fatto fuoco e fiamme per stopparne l’adozione, hanno sgonfiato di brutto lo «scudo» che ha consentito fino a questo momento a sindaco, assessori e consiglieri di svolgere incarichi e funzioni anche di amministratori in società, aziende speciali, fondazioni e associazioni. Senza alcun paletto e nel pieno della legalità.
Nell’ultimo consiglio il centrodestra ha infatti ristretto, con l’astensione di «Rosa» e «Nuova Città», la possibilità di occupare una seconda poltrona, in ragione del mandato elettivo, negli enti controllati o partecipati solamente a quattro organismi contro i 15 nei quali era consentito finora svolgere un ruolo extra consiliare: Fondazione culturale Salieri, Fondazione Fioroni, Pro loco e ViviLegnago. Con la conseguenza che, d’ora in avanti, per gli amministratori comunali non sarà possibile sdoppiarsi e collezionare ulteriori incarichi nella Sive, nella Soles, nella Scip o alla Casa di riposo, alla guida della quale dovrebbe insediarsi, secondo un accordo politico interno, l’ex presidente del circolo di An Roberto Groppello (Pdl). Così come la cura dimagrante introdotta dai nuovi inquilini di palazzo de’ Stefani non ha risparmiato la Lese, società che gestisce la discarica di Torretta, dove sarebbe in pole position per la presidenza l’imprenditore, in quota Lega, Giammaria Spinelli. «In realtà questa modifica, che tradisce l’incoerenza dell’ex minoranza, la possiamo bollare come lodo Giarola visto che è stata studiata per proteggere la recente nomina di un consigliere di maggioranza», ha stigmatizzato il capogruppo de «La Rosa» Damiano Ambrosini chiedendo invano il ritiro della delibera «essendo venute meno le condizioni perchè l’impalcatura generale del 40 bis resti in piedi».
L’allusione del «cardinale» del Pd era rivolta tutta al fresco ingresso nel consiglio di indirizzo della Fondazione Salieri di Ester Bonfante, delegata alla Cultura e moglie di Luciano Giarola, grande regista della conquista del municipio da parte del centrodestra.
«Il 40 bis viene mantenuto nello statuto per evitare conflitti di interessi ma riteniamo», ha sottolineato Paolo Longhi, neo assessore alle Riforme, «che la sua applicazione non debba essere generalizzata e che diventi invece eccezionale. Ossia una misura praticabile in quelle situazioni in cui l’attività dell’ente non abbia una marcata dimensione imprenditoriale e non coinvolga interessi di natura economica, spesso rilevanti, dove è necessario mantenere distinto il ruolo del controllore da quello del controllato».
Da qui perciò la scelta «di evitare inopportune commistioni e di circoscrivere la portata del 40 bis al settore socio-culturale dove un amministratore comunale può garantire un punto di riferimento stabile con cui confrontarsi in linea con la programmazione e gli indirizzi impartiti dal Comune».

Una mostra riapre l’antico Torrione

INAUGURAZIONI. Dopo un lungo e costoso restauro oggi alle 18 si potrà ritornare a visitare il monumento simbolo della città, che è stato adibito a spazio espositivo



Esposti fino al 31 ottobre progetti di studenti Iuav sulla riqualificazione di Bassa e Valli Grandi
Da L'Arena Sabato 03 Ottobre 2009 pagina 38


Il Torrione come appare oggi dopo i lunghi restauri strutturaliIl tempo delle lungaggini e degli imprevisti tecnici che hanno fatto slittare al oltranza il restauro conservativo del Torrione di piazza della Libertà è finito. Così come si sono ormai smorzate le pesanti critiche sollevate in città dalla sorta di merlatura aggiunta alla copertura esistente «per richiamare l’altezza antecedente ai bombardamenti» secondo gli intenti degli architetti Maria Grazia Eccheli e Riccardo Campagnola, progettisti del contestato recupero.
E così il simbolo per eccellenza di Legnago, ritornato all’originario splendore grazie ad un investimento di 470mila euro, è pronto a riaprire i battenti. E per giunta non in occasione del tradizionale presepe com’era accaduto dal dopoguerra fino alla chiusura imposta da una ristrutturazione giunta faticosamente in porto a distanza di tre anni. Sarà, infatti, la mostra «Nuovi segni in una terra antica» - curata dall’architetto Alberto Bertagna ed allestita, in collaborazione con l’assessorato all’Urbanistica, dalla facoltà di Architettura dell’Università Iuav di Venezia e dal corso di laurea in Ingegneria edile dell’ateneo di Trento - a tenere a battesimo la «rinascita» della quattrocentesca roccaforte circolare. «Con questa esposizione, dove fino al 31 ottobre si potranno ammirare alcuni progetti didattici che hanno preso in esame una possibile riqualificazione urbana e paesaggistica del territorio della Bassa veronese», annuncia Paolo Longhi, assessore ai Lavori pubblici, «si inaugura quella che sarà la futura vocazione del Torrione, destinato ad ospitare al piano terra piccole mostre ed altre iniziative culturali».
Il taglio del nastro - che permetterà di visionare tavole e plastici dedicati in particolare alle Valli Grandi - sarà preceduto alle 14.30 da un seminario promosso in sala civica dallo Iuav con il Comune che avrà tra i relatori Enrico Fontanari, responsabile del corso di Progettazione urbanistica 1 dell’ateneo veneziano. I lavori verteranno su un progetto di ricerca sui «luoghi rifiutati» (aree abbandonate) finanziato con fondi ministeriali

VANGADIZZA. UNA VARIANTE HA SBLOCCATO IL PROGETTO

Da L'Arena, mercoledì 30 Settembre 2009 pagina 37


Dopo un blocco durato alcuni mesi, sono ripartiti a Vangadizza i cantieri inseriti nel Programma integrato di riqualificazione urbanistica «Corte Perez». Al termine di un confronto avviato a luglio con l’«Immobiliare Vangadizza srl», soggetto attuatore del Piruea, la Giunta ha infatti prorogato i termini per la realizzazione delle opere di urbanizzazione complementari. Ed ha adottato un nuovo cronoprogramma, che prevede tra i vari interventi la consegna della pista ciclabile nel marzo 2010. Nell’ultimo Consiglio è stata invece approvata una variante che consente di accorpare due macro lotti e di destinare alcuni terreni lungo via Pellini ad attività direzionali. «La riduzione delle aree di urbanizzazione», spiega Paolo Longhi, assessore ai Lavori pubblici, «verrà comunque capitalizzata garantendo così al Comune una serie di interventi aggiuntivi a carico del privato per 65mila euro». S.N.

venerdì 2 ottobre 2009

CIAO CLAUDIO!

Da L'Arena 2 ottobre 2009

ALBAREDO

È morto
l’ex sindaco
e medico
Claudio Ruta




L’ex sindaco Claudio RutaIl sindaco-medico se n’è andato. Claudio Costanzo Ruta, 62 anni, che nel 2003 aveva sorpreso tutti battendo nella corsa alla poltrona di primo cittadino l’inossidabile Beniamino Pasqualini, si è spento ieri alle 16 per una grave emorragia cerebrale. Ruta si è sentito male al mattino, a casa sua, con i suoi familiari. È stato trasportato all’ospedale di San Bonifacio, ma in condizioni già compromesse. Trasferito a Borgo Trento, i medici hanno tentato di salvargli la vita, ma il danno neurologico era troppo vasto.
La notizia dell’improvvisa morte dell’ex sindaco ha sconvolto il paese. Ruta era assai conosciuto, non tanto per la sua attività amministrativa - lui diceva di essere «un uomo prestato alla politica» - quanto per la professione di medico di famiglia che lo portava a contatto con i problemi della gente. Sei anni fa si era candidato e aveva portato avanti cause anti inquinamento e l’iter per la costruzione di una nuova casa di riposo, a cui teneva tantissimo. Nel 2008 si era ricandidato con una lista creata all’ultimo, raccogliendo il 29 per cento delle preferenze. P.B.