venerdì 29 maggio 2009

CORSO DELLA VITTORIA. QUAESTIO DE AQUA ET TERRA

Prima dell’emersione dei ruderi di Porta Mantova il progetto per Corso della Vittoria prevedeva anche una ciclabile.
Poi, riesumati i “quattro quarei smarzi”, la pista venne sostituita da fioriere chiamate dai legnaghesi “i sarcofagi”, rese ancora più tipicamente “misteriche” con la recente apposizione di formelle colorate.
La pista ciclabile andò a farsi benedire. Il problema è che ora, lungo i nuovi marciapiedi marmorei oltre ai pedoni sfrecciano ciclisti a tutta birra.
L’altro giorno - mi racconta un’amica - un bambino stava per essere investito da un novello Pantani; non di rado i camerieri del Bar Garibaldi vedono volare i vassoi, colpiti da qualche bicicletta che passa in aderenza ai fabbricati del Corso.
Peraltro a far infervorare gli esercenti hanno contribuito pure le già citate fioriere… O meglio i loro “spianzini” che, sistemati al contrario dagli operai,anziché le piante hanno letteralmente lavato le vetrine dei negozi e gli sfortunati passanti.
Quaestio de aqua et terra

mercoledì 27 maggio 2009

Il Torrione ancora violentato. Per affrettare l’inaugurazione murata la cripta. Sparisce l’antico cancello donato dall’Avvocato Tonetti.









Non bastavano i merli. A violentare il Torrione, col solito stile giostraio (e qui i commercianti di Corso della Vittoria non comincino ad agitarsi), è intervenuta la muratura della cripta, con tanto di calcinacci gettati al suo interno. Occhio non vede, cuore non duole.
Di più. L’antico e prezioso cancelletto donato trent’anni fa dall’Avvocato Antonio Tonetti è stato sostituito con una grata moderna. E quando l’avvocato ha richiesto che fine avesse fatto il vecchio portoncino in ferro battuto ha ricevuto solo risposte evasive.

2 GIUGNO A TORRETTA IL PRIMO DINNER BLUES DEL VENETO


Martedì 2 giugno, dalle ore 19, l’Avamposto (da Mauro) in località Torretta ospita il primo Dinner Blues del Veneto.
Ad accompagnare il grande Rudy Rotta, musicista di fama internazionale e già vincitore di Sanremo Blues, sarà l'amico Ciosi che ha preteso una mia presentazione dell'evento. Mi sento già un po' Pippo Baudo.

martedì 26 maggio 2009

E DOMENICA TUTTI A TIFARE LEGNAGO SALUS!


Domenica 31 p.v. alle ore 16:30, presso lo Stadio
Sandrini di Legnago, i padroni di casa del Legnago Salus tenteranno
di ribaltare il risultato dell'andata che ha
visto prevalere la squadra alessandrina
dell'Acquanera per 1 a 0.
Chi passerà il turno si giocherà poi la finale
per l'accesso alla serie D.


La notizia mi è stata segnalata via mail dall'amico Maurizio

lunedì 25 maggio 2009

LEGNAGOCAFONAL III. DOPO DRUG ON STREET ECCO VOTE FOR STREET






Sotto elezioni ci si ricorda anche di Terranegra, frazione dimenticata, con le sue strade piene di buche, da troppo tempo.
Ed ecco allora comparire, a pochi giorni dal voto, operai e macchine per la riasfaltatura delle vie groviera.

L'"OUTING" DI RIFONDAZIONE. UN AUTOGOAL PER AMBROSINI & CO.



Nel calcio capita, quando manca una manciata di minuti al triplice fischio dell’arbitro, che la squadra in svantaggio cerchi ad ogni costo di recuperare. I giocatori si buttano tutti in avanti, compreso pure il portiere. Non si sa mai.
Il fatto è che la dura legge del goal non perdona. Se lasci sguarnita la difesa, se ti esponi troppo, gli avversari la buttano dentro.
E il principio pallonaro può ben applicarsi al mondo della politica.
Accade a Legnago che, per contrastare il crescente consenso del centrodestra, gli avversari del centrosinistra si alleino anche con la sinistra estrema.
Il tutto, ovviamente, viene fatto passare sotto traccia dai giornali locali: Legnago è un paese di moderati; la falce e il martello non vanno più di moda da troppo tempo.
Hai voglia a spiegare agli elettori che tra i candidati a sostegno di Damiano Ambrosini oltre all’intero entourage del PD ci stanno anche i comunisti. La gente non ci crede; dopotutto a chiedere il voto sono sempre stati i soliti parrocchiani centristi e qualche ex diessino.
Per fortuna che a far chiarezza,a scoprire le carte – e la difesa – ci pensano gli stessi rifondaroli a mezzo del redivivo “Filorosso”, mensile di politica, cultura e attualità a cura del Circolo Comunista di Legnago.
Il giornalino reca un editoriale molto chiaro: “Nelle prossime elezioni comunali a Legnago abbiamo scelto di sostenere delle persone e dei programmi per le politiche amministrative del nostro territorio. Abbiamo rinunciato, con senso di responsabilità, a presentare una nostra lista di partito”.
Rifondazione Comunista, che caldeggia l’attribuzione della preferenza a Donatella Letteriello, Simone Sartori e Michele Pasqualini ha dunque scoperchiato il vaso di Pandora, tenuto ad oggi chiuso dalla reticenza dei loro stessi compagni di viaggio: i comunisti non sono scomparsi, non si sono ritirati, ma sono componente determinante della compagine a sostegno di Ambrosini.
Qualora – ed è un’ipotesi davvero remota – quest’ultimo dovesse uscire vincitore dalle urne, non potrà non tener conto del sostegno concreto e programmatico del filone comunista.
A sentire i candidati, il centrodestra “ minaccioso e aggressivo” tenterebbe di dipingere Legnago come una città in preda a continui episodi di criminalità (che i tentativi di stupro e le ripetute rapine occorsi a nostri concittadini siano leggende?). Altresì i legnaghesi dovrebbero ringraziare l’amministrazione uscente per l’”inserimento dei nuclei famigliari rom (sono sinti, ndr) all’interno di alcune case popolari (chiedete ai poveretti che ci convivono…).
Non c’è che dire: grazie ragazzi per l’inatteso autogoal!

mercoledì 20 maggio 2009

Petizione dei commercianti di Corso della Vittoria. via le giostre dal parcheggio di Viale dei Tigli.




Taluni commercianti di Corso della Vittoria mi hanno contattato esprimendo il disagio relativo all’ubicazione delle giostre lungo il vicino parcheggio di Viale dei Tigli.
“Già le piazzole gratuite a Legnago sono un miraggio” si lamentano, “se ci tolgono per quindici giorni anche il parcheggio più ampio nella prossimità del centro le difficoltà per noi e per gli avventori si moltiplicano”.
Il leader della decisa ma educata rimostranza è Giuliano Fighera, che mi ha accompagnato ad ascoltare le ragioni dei vicini esercenti.
“I sottoscritti firmatari, esercenti attività commerciali nel centro cittadino, evidenziano i grandi disagi cagionati dallo stazionamento delle giostre lungo il parcheggio libero di Viale dei Tigli. Chiedono pertanto di trovare ubicazioni alternative per dette attività”. Così recita la petizione depositata oggi pomeriggio in Municipio e che solo nella tarda mattinata ha trovato una quarantina di sottoscrittori.

martedì 19 maggio 2009

POSTE ITALIANE. ULTIMA ESILE SPERANZA PER SALVARE LA FILIALE LEGNAGHESE.




Nel novembre 2008 l’Azienda Poste Italiane aveva presentato alle organizzazioni sindacali nazionali un progetto di accorpamento delle centoquaranta filiali italiane, prevedendo la chiusura di venticinque filiali.
Per quella di Legnago era stato previsto l’accorpamento con Verona; presso gli stabili scaligeri. Ovviamente.

Secondo questo piano, Viale dei Tigli dovrebbe dire addio alla filiale dal prossimo luglio.

A nulla sono valsi un’interpellanza parlamentare del 28 ottobre 2008 e l’accorato appello del Consiglio comunale legnaghese.

Quando, nell’aprile 2009, il progetto di accorpamento viene riveduto e corretto da Poste Italiane - con dieci filiali salvate dalla mannaia dei tagli - Legnago non sembra giovare di alcun trattamento di favore.

Certo, come correttamente ha sottolineato Poste Italiane, non si perderanno posti di lavoro in forza del menzionato accorpamento.

Ma siamo certi che il livello del servizio all’utente non ne risentirà?

Oggi la filiale di Legnago gestisce e coordina ottanta uffici in tutto il territorio di competenza: da Villafranca a San Bonifacio, da Gazzo Veronese a Terrazzo.
Inoltre funge da punto di riferimento per tutti i servizi di cui un ufficio postale efficiente e ben funzionante ha bisogno. Tratta tutte le pratiche relative a reclami, chiarimenti, controversie, gestione conti correnti, successioni, ricerche titoli ed altro ancora. Svolge pure corsi di aggiornamento di tutto il personale e fornisce supporto operativo, informatico e tecnico agli uffici.

E dei buoni risultati raggiunti dal 2000 - anno dell’apertura della filiale legnaghese di Poste Italiane - ne danno contezza le classifiche stilate dalla stessa società e relative all’efficienza delle proprie strutture: Legnago è sempre risultata tra le prime dieci filiali italiane.

Da luglio, se non si riuscirà ad espungere Legnago dal piano tagli, tanti cittadini non avranno la stessa veloce risposta su cui hanno potuto contare sino ad oggi e si troveranno a dover perdere una giornata lavorativa per recarsi a Verona e risolvere le proprie incombenze.

Alla faccia dei tanto decantati “asset strategici”, delle innovative strategie per valorizzare le risorse umane: a volte basterebbe tagliare là dove serve, chirurgicamente incidere sugli sprechi.

Senza pregiudicare strutture che ottengono risultati positivi.

E allora, fatta questa considerazione, dobbiamo credere e insistere per salvare l’ottima filiale di Legnago. L’esile speranza ci viene dal fatto che è stato di recente nominato un nuovo direttore. Ma a cosa serve un re di maggio (e giugno)?

lunedì 18 maggio 2009

III FESTA DEL FIUME, OTTIMO RISULTATO DE LA VERBENA DELL'ADIGE


Grande successo per la cena del PDL a Vigo




Proprio una bella festa quella organizzata, sabato scorso presso il ristorante Zonaro, dal candidato PDL al consiglio provinciale Agostino Rossini.
Centinaia gli invitati. Tra gli ospiti il consigliere regionale Raffaele Bazzoni, l'assessore regionale Giancarlo Conta e il candidato alla presidenza della Provincia Giovanni Miozzi.

giovedì 14 maggio 2009

UNA COMMOVENTE MAIL DI MAURIZIO ANTONIAZZI




Caro Paolo,
solo chi non ti conosce può avere dei pregiudizi su di te, mentre chi ti conosce
può solo volerti bene.
In qualche modo vorrei dimostrarti la mia amicizia e trovare un sistema per contraccambiare tutto quello che fai per noi.
Pensavo ad una cosa originale, nuova. Né cene né bicchierate al
bar. Lo sai che non sarebbe da me.
Pensavo invece di offrire un party in tuo onore in un posto unico, lungo la riva dell'Adige,in pieno contatto con la natura. Potremo parlare del più e del meno assaggiando deliziose tisane
e i dolci fatti con le nostre amiche piante.
Pensavo ad una Domenica,tipo il 24 Maggio ore 17.00, che ne pensi?
Se ti piace questa mia idea dillo che mi metto subito al lavoro.
Ciao
Maurizio Antoniazzi

Caro Maurizio,
ovviamente sono sempre io ad essere in debito con te per la tua grande amicizia.
Non posso rifiutare, conoscendoti, il primo "natural party" del Basso Veronese.
Quindi accetto di buon grado ringraziandoti davvero di cuore.
Un abbraccio
Paolo Longhi

mercoledì 13 maggio 2009

LEGNAGO LUNARE





































Parte oggi questa rubrica dedicata ai "crateri" presenti a Legnago.

Già nel lontano 1975 il buon Piero Frattini scriveva su L'Arena: "Non si può transitare su Via Almerini perché ci sono buche come caverne".

Orbene: dopo la protesta dei residenti e la mia interpellanza, qualche mese fa Via Almerini vecchia è stata riasfaltata.

Ma le "buse" ci sono ancora.
Per cui inviatemi per posta elettronica le foto dei vostri crateri preferiti. E ricordate: se sulla Luna vorrai abitare la sinistra tu devi votare.

Un grazie a tutti gli amici e a tutte le amiche che mi hanno voluto inviare per mail le foto dei loro paesaggi lunari

DA L'ARENA 13 MAGGIO 2009

Legnago. Allarme alla casa di riposo di viale della Vittoria. Ma le messe e le funzioni per gli ospiti continuano

Sul soffitto della cappella
compaiono crepe vistose

Stefano Nicoli

Mattoni sconnessi, fessurazioni lungo tutto il perimetro superiore e vistose crepe sia sulle pareti che sul soffitto. La cappella della casa di riposo di Legnago è diventata una «sorvegliata speciale» a causa di alcuni cedimenti che potrebbero nascondere problemi strutturali e di staticità. Anche se, stando ad una prima verifica compiuta dai tecnici dell’istituto dove sono assistiti 158 anziani in buona parte non autosufficienti, la situazione sembrerebbe al momento sotto controllo. Tanto che, in attesa di appurare le cause che hanno compromesso l’intonaco in diversi punti, la chiesetta continua a restare agibile. E così anche ieri un gruppo di ospiti, fedele ad un appuntamento che si rinnova ogni mattina, hanno assistito alla messa celebrata da don Renzo Piccinato, cappellano da otto mesi del centro anziani.
«In ogni caso», sottolinea Claudio Belluzzo, presidente della casa di riposo, «la questione non è stata affatto presa sottogamba e siamo corsi immediatamente ai ripari per tutelare l’incolumità dei tanti pensionati che frequentano ogni giorno la cappella. Anche perchè il tempietto, sopravvissuto ai bombardamenti bellici, risale al periodo anteguerra e finora è stato interessato solamente da qualche adeguamento interno e da interventi di manutenzione ordinaria». A seguito della sconnessione di alcuni mattoni sulla parte alta del muro interno adiacente al vano ascensori e alla caduta di calcinacci sul ballatoio accessibile dal primo piano, la scorsa settimana il consiglio di amministrazione dell’ente aveva affidato seduta stante una verifica statica ad un tecnico legnaghese. Il quale però, per impegni pregressi, ha rifiutato l’incarico costringendo così il presidente a firmare lunedì un’ordinanza per nominare un secondo professionista al quale affidare «la redazione urgente di una perizia», che consentirà di chiarire se gli inconvenienti verificatisi sono imputabili alle vibrazioni dell’attiguo ascensore installato nei primi anni Novanta.
«Le nuove fessurazioni, unite ad una serie di vistose crepe trasversali e longitudinali», aggiunge Belluzzo, «costituiscono un motivo di forte preoccupazione per un utilizzo sicuro del tempietto. Quindi, abbiamo ritenuto necessario commissionare una verifica per avere le massime garanzie circa la stabilità e la piena agibilità della struttura. Dopodichè, in base ai risultati, decideremo come intervenire».

martedì 12 maggio 2009

DOMENICA ORE 10 III FESTA DEL FIUME CON LA VERBENA DELL'ADIGE


Torniamo a parlare dell'argine dell'Adige ma per fatti positivi.
Domenica 17 Maggio, dalle ore 10:00, la Verbena dell'Adige vi aspetta presso la propria Oasi (dietro il tiro a segno poco più in là dell'ospedale) per festeggiare la terza edizione de "La Festa del Fiume".
Sono previste tre tappe.
La prima, nell'Oasi appunto, con la presentazione del nuovo libretto "Dietro l'Angolo" - realizzato in collaborazione con le scuole elementari di Terranegra e pubblicato grazie alla generosità di CeraBanca1897 - e con un percorso guidato lungo il nuovo percorso didattico.
Dopo la tappa alla baita alpina di Viale Don Minzoni per rifocillarsi, tutti saranno invitati a prendere parte alla pedalata dei due ponti.
Alla manifestazione prenderanno parte anche esponenti di altri sodali ed in particolar modo della Pro Loco.


Nella foto il Presidente de La Verbena dell'Adige, Maurizio Antoniazzi, nell'oasi dell'associazione

lunedì 11 maggio 2009

LEGNAGO "SICURA"...TROVATO CADAVERE LUNGO L'ARGINE DELL'ADIGE

da L'ARENA Lunedì 11 Maggio 2009


Non si sa chi sia, da dove venga, né come e perché sia morta. Era completamente nuda, in posizione supìna, nascosta da arbusti in fiore e dalla vegetazione rigogliosa di questo periodo dell’anno, di giorni di caldo quasi estivo dopo piogge abbondanti. Anche il suo viso, come tutto il resto, irriconoscibile per l’avanzato stato di decomposizione di un corpo abbandonato da giorni e giorni, forse più di dieci, giù dalla banca del tratto di argine dell’Adige dietro l’ospedale. Ed era insivibile agli occhi. Ma ieri l’odore della decomposizione si spandeva nettissimo, intenso e nauseabondo fin sullo sterrato sull’argine e una signora, che portava a passeggio il cane, si è fermata ed è andata a vedere se provenisse dalla carogna di un animale. E ha intravvisto le natiche della donna morta tra i cespugli. Sconvolta, ha chiamato i carabinieri di Legnago.
Il cadavere di una sconosciuta è stato scoperto, dunque, ieri intorno alle 10 sull’argine a Legnago. E pare evidente, anche se tutte le ipotesi sono aperte, che la donna sia stata uccisa. Prima uccisa e poi portata in quel luogo. La completa nudità, l’essere stata nascosta, anzi gettata giù dall’argine (le tracce di erba piegata per il rotolomento del corpo dalla banca dell’argine ieri erano ancora visibili) lasciano margini risibili di possibilità che la donna sia deceduta di morte naturale.
Sono, invece, segnali che la sua è stata una morte «scomoda», un decesso violento o provocato da qualcosa per cui, chi vi ha assistito, ha dovuto sbarazzarsi del corpo per non finire nei guai. Perché pare evidente che di lei ci si voleva sbarazzare, posticipare il suo ritrovamento e che fosse lontana dal luogo dove è morta: gli inquirenti sembrano convinti che la donna sia stata lanciata giù da un’auto in corsa. L’assassino (o gli assassini) potrebbe essere arrivato dietro l’ospedale, dal quale esiste un accesso alla strada sterrata dell’argine, arrivando da fuori Legnago, anche se non necessariamente da molto lontano, con la poveretta a bordo da scaricare.
Al momento ci sono solo misteri, interrogativi e ipotesi che rendono il ritrovamento della donna dell’argine un giallo intricato. Un fatto oscuro.
Per esempio, lo stato in cui si trovava il corpo non consente, per ora, nemmeno di stabilire due elementi chiave: da quanto la donna è morta e quanti anni avesse. Sia le unghie delle sue mani (la mano sinistra era quella più intatta) che dei piedi erano laccate di smalto, segno di una certa cura per se stessa e quindi di un’età che forse non supera i 35 anni. Ha qualche dente ricoperto d’oro in bocca, una pratica non più in uso oggi, ma ancora diffusa tra rom e etnìe dell’est. Ma, per ora, questi indizi non bastano a dare certezze. Il medico legale inviato dall’istituto di medicina legale di Borgo Roma per i primi rilievi, non si è sbilanciato né sull’età della donna, né sulle cause, né sul momento della morte proprio per lo stato in cui si trovava il cadavere che, non solo era lì probabilmente da molti giorni ma la cui decomposizione sarebbe purtroppo stata accelerata da pioggia e caldo. Cosa che rende difficile anche trovare eventuali tracce di ferite.
Il corpo è ora a Borgo Roma a disposizione del magistrato (ieri il sostituto procuratore di turno era Giovanni Pietro Pascucci) per tutti gli accertamenti, per le analisi e per l’autopsia, oltre che per prendere le impronte digitali e ricavare il dna della donna. Non appena gli inquirenti avranno questi dati, potranno per lo meno confrontarli con quelli di donne che risultano scomparse: la notizia del ritrovamento è stata diramata dai militari del comando dei carabinieri di Legnago ai colleghi di tutta la provincia.
I dati della Medicina legale verrano poi posti a confronto, per l’identificazione e per accertare le cause della morte, con quelli raccolti dal nucleo investigazioni scientifiche del Comando provinciale dei carabinieri. Il cadavere è stato recuperato dai vigili del fuoco diLegnago: il loro intervento è stato necessario proprio per il pessimo stato del cadavere.
Tra le tante domande che suscita questo caso, c’è anche quella del ritardo nel ritrovamento: la zona dietro l’ospedale, così come tutto il tratto che dal ponte Limoni di Legnago va fino all’oleodotto, è frequentatissimo, a quasi ogni ora del giorno, da legnaghesi che vi passeggiano o portano in giro i propri cani o vanno a fare footing. Ma, naturalmente, la poveretta è finita lì una notte. E nessuno ha visto niente fino a ieri.

domenica 10 maggio 2009

TORNEO ORONZO CANA' 2009. ECCO LA SQUADRA MATERASSO A.C. 2000











Mi sia consentito, per stemperare la tensione elettorale, di occuparmi di "cose serie": la gloriosa Materasso a.c. 2000, la squadra di calcetto che prenderà parte al secondo torneo Oronzo Canà di San Pietro di Morubio, organizzato - sempre con infinita bravura - dall'assessore Andrea Poli.

Eccovi le foto della cena sociale.

sabato 9 maggio 2009

ELEZIONI 6/7 GIUGNO,TUTTE LE LISTE AI NASTRI DI PARTENZA. IL PDL C'E'. FACCENDA RITIRATO?




Con gli ultimi incombenti burocratici adempiuti questa mattina in Comune si chiude il cerchio dei competitori alle prossime elezioni comunali di Legnago.
E non sono mancate sorprese, voci e smentite.
Visto l’affollamento di liste e listine e la “generosità” di molti legnaghesi, più liste sono state sottoscritte dagli stessi elettori; tali sottoscrizioni sono state quindi annullate.
Buono il lavoro fatto dal PDL, che ha raccolto, in poco tempo, il numero massimo consentito di sottoscrittori.
Tutte le liste sono riuscite a raccogliere le firme necessarie alla presentazione, anche quelle che, non godendo di propri rappresentanti consiliari autenticatori (Nuova Città, Faccenda e UDC), hanno dovuto avvalersi della disponibilità degli ufficiali municipali.
Ieri in Municipio circolava la voce che la lista Nuova Città avesse già preventivamente depositato l’apparentamento con le liste guidate dal candidato del centrosinistra, Damiano Ambrosini, in caso di ballottaggio.
Ma la notizia non ha trovato poi riscontro ufficiale.
La sorpresa è invece giunta dall’estrema destra e dal candidato Dante Faccenda. Dante era stato davvero in gamba a raccogliere, praticamente da solo, le 175 sottoscrizioni necessarie a partecipare all’agone elettorale.
Con lui sembrava dovesse scendere in pista una lista di appoggio ma gli accordi sarebbero saltati in extremis; ragion per cui il candidato avrebbe abdicato dalla corsa stracciando, davanti a giornalisti e fotografi, le firme raccolte con tanta fatica.

Nella foto in alto da sin, Roberto Groppello e Massimo Venturato, i due presentatori della lista PDL, con il contrassegno elettorale.

Nella foto in basso i due alle prese con gli incombenti burocratici inerenti alla presentazione delle sottoscrizioni

venerdì 8 maggio 2009

L’«ultima cena» di Vigo



LEGNAGO. Si chiude stasera il mandato amministrativo 2004-’09 con una tavolata trasversale che riunirà maggioranza e opposizione dopo cinque anni di scontri


mensa di pace tra politici




Stefano Nicoli


Sarà una tregua a base di risotto, grigliata mista e macedonia con gelato quella che stasera sancirà la conclusione del mandato amministrativo. Prima di tuffarsi nelle infuocate tenzoni della campagna elettorale, maggioranza ed opposizione dimenticheranno infatti le battaglie consiliari e gli scontri al calor bianco che le hanno divise negli ultimi cinque anni con una cena trasversale dove seppelliranno l’ascia di guerra con un menù luculliano completato da antipasto della casa, lasagne al germano reale, pollo e tagliata ai ferri.
E lo faranno per una volta in rilassatezza, attovagliati tutti assieme in una sala riservata dell’agriturismo «Tre Rondini» di Vigo scelto per chiudere in bellezza il secondo ed ultimo quinquennio della gestione di Silvio Gandini. Il quale, prima di dedicarsi anima e corpo alle elezioni Europee in cui è candidato per il Partito democratico, ringrazierà ad uno ad uno i venti consiglieri ed i sette assessori che dal 2004 ad oggi lo hanno affiancato, sia pure su scranni opposti, a palazzo de’ Stefani «per il servizio svolto a favore della comunità»: così recita la targa personalizzata impressa sulla formella in bronzo raffigurante lo stemma comunale che verrà donata a ciascun commensale. Regista della «pax culinaria» alla quale hanno aderito tutti gli amministratori in scadenza - anche se i leghisti Roberto Rettondini e Maurizio De Lorenzi dovranno abbandonare la combriccola alle prime portate per partecipare all’incontro pubblico fissato da tempo in sala civica con i vertici del Carroccio scaligero - è stato il presidente del consiglio Mauro Saldi. Che, di fronte al bilancio lusinghiero del mandato ormai agli sgoccioli - nonostante una serrata litigiosità non è mancata, infatti, la concertazione con il 47 per cento delle 432 delibere approvate votato all’unanimità da Rosa, Pdl, Lega nord, Udc e Legnago democratica - ha pensato di terminare l’esperienza amministrativa attorno allo stesso tavolo. Questa volta, però, imbandito e senza lanci di bottiglie come quella scagliata in un impeto d’ira, nell’estate del 2005, verso i banchi della Giunta dal capogruppo di An Paolo Longhi.
«Al di là delle appartenenze e dei contrasti politici», sottolinea Saldi, «in questi anni tra di noi si è creato un buon rapporto umano ed è nata persino qualche amicizia. E così ho pensato a questo commiato per stemperare le tensioni politiche prima delle elezioni con i colleghi che hanno lavorato tutti, nei rispettivi ruoli, per la stessa causa: il bene di Legnago». Digerita quella che è già stata ribattezzata l’«ultima cena» da domani - ultimo giorno utile per presentare le candidature - ritorneranno nuovamente «nemici» per contendersi la guida del municipio.


Nella foto in alto da sin. Zampieri (Rosa), Raganà (PDL), Bortoletti (Rosa), Bisighin (PDL), Losi (Rosa)

Nella foto in basso da sin. Bortoletti (Rosa), Longhi (PDL), Bisighin (PDL)

VERSO IL 6 E 7 GIUGNO, LORIS C'E'!




Nella foto il caloroso abbraccio tra il candidato Sindaco Roberto Rettondini e l'ex capogruppo azzurro Loris Bisighin, ora candidato col PD
L

VERSO IL 6 E 7 GIUGNO, MOMENTI SALIENTI










In senso orario:
1) il candidato sindaco Roberto Rettondini sottoscrive l'accettazione all'utilizzo del proprio nome nel simbolo del PDL

2) elaborazione del programma condiviso PDL e Lega e studio veste grafica dello
stesso

3) raccolta di firme: i candidati Zuliani e Raganà

martedì 5 maggio 2009

ELEZIONI COMUNALI 6/7 GIUGNO: COME SI VOTA E, SOPRATTUTTO, COME PUOI VOTARMI




1) Munisciti di certificato elettorale e recati al seggio in esso indicato.
2) Ti verranno consegnate tre schede ed una matita.
3) Una scheda marrone per le europee, una gialla per la provincia, una azzurra per il comune.
4) Per votarmi concentrati sulla scheda azzurra.
5) Con la matita traccia una croce sul simbolo de Il Popolo della Libertà, BERLUSCONI per RETTONDINI.
6) Con la matita scrivi nella riga a fianco del suddetto simbolo il mio cognome : LONGHI

7)Ovviamente ti invito a votare anche per il mio candidato Sindaco, ROBERTO RETTONDINI
8)Potrai farlo tracciando una croce sul suo nome

9)Tuttavia è possibile esprimere un voto disgiunto e quindi votare per un sindaco diverso da RETTONDINI, mettendo la croce sul nome di questi, e accordarmi la preferenza scrivendo il mio cognome LONGHI sempre nella riga a fianco del contrassegno de Il Popolo della libertà.

Ricordati che puoi esprimere un solo voto di preferenza per uno dei candidati alla carica di Consigliere comunale, che deve essere scelto esclusivamente tra quelli compresi nella lista votata.

domenica 3 maggio 2009

POPOLARITA' TELEMATICA: LONGHI DOPPIA AMBROSINI


Almeno sul web tra centrodestra e centrosinistra non c'è partita....