mercoledì 27 gennaio 2010

PREVENZIONE. L'IMPORTANTE GESTO DEL SINDACO

In molti ci hanno scherzato su. La colonscopia di gruppo - coinvolti il Sindaco, il suo Vice e una buona fetta della squadra di governo (gli over 50) - è destinata a far parlare a lungo.
Alcuni ci hanno trovato del rdicolo, altri hanno parlato di mossa polulistica ed altri ancora hanno sottolineato che per 36 ore il sottoscritto svolgerà le mansioni di primo cittadino.
Ma la verità è che il nostro Sindaco Rettondini ha voluto dare un forte segnale sull'importanza della prevenzione.
In molti over 50 non effettuano i monitoraggi cui sono chiamati dall'azienda sanitaria. E certe malattie si sconfiggono soprattutto con una veloce e tempestiva diagnosi.
Peraltro è da sottolinaere come l'attività dell'amministrazione non sarà pregiudicata: infatti oggi stesso si svolgerà la settimanale seduta della Giunta.

mercoledì 20 gennaio 2010

Una doppia velocità sulla regionale 10

SAN VITO. Il Comune ha chiesto a Veneto strade di innalzare a 70 km orari il limite per le auto e mantenere i 50 per i tiR

DA L'ARENA Mercoledì 20 Gennaio 2010

Velocità differenziate per le auto ed i mezzi pesanti sul tratto di regionale 10 che taglia in due l’abitato di San Vito. Il che, tradotto nel concreto, significa da un lato il mantenimento del limite dei 50 chilometri orari attualmente in vigore per i veicoli di portata superiore alle 3,5 tonnellate e dall’altro l’innalzalmento a 70 per tutte le altre categorie. La richiesta di una doppia andatura, suggerita dall’assessore alla Viabilità Paolo Longhi e condivisa con il resto della Giunta, è stata inoltrata ieri dal comandante della polizia locale Carlo Lodola a Gastone Vinerbini, presidente di Veneto strade, ente competente sulla trafficata arteria.
Ad indurre l’amministrazione a diversificare il limite hanno contribuito, innanzitutto, i risultati della sperimentazione avviata lo scorso dicembre dal Comune a seguito dell’installazione di un autovelox fisso all’altezza di via Custoza: in un mese «Traffiphot» - così si chiama il misuratore automatico di velocità in grado di rilevare le infrazioni commesse su entrambe le corsie di marcia - ha pizzicato ben 15mila guidatori sorpresi a viaggiare oltre i 55 chilometri all’ora. Un bilancio davvero pesante tanto più se si pensa che i contravventori potenziali - le multe non sono state, infatti, comminate in attesa di concludere il monitoraggio e di rendere operativo l’autovelox entro fine mese - sono stati immortalati solo in una direzione. «Di fronte a questi numeri, che all’atto pratico sono destinati a penalizzare eccessivamente i guidatori», spiega Longhi, «abbiamo ritenuto opportuno richiedere a Veneto strade l’autorizzazione ad innalzare a 70 chilometri orari, con una nuova segnaletica, la velocità per i mezzi fino a 350 quintali. Il maggior pericolo è costituito infatti dai camion, che in più di un’occasione hanno sbandato e causato incidenti».
Ed era stato proprio in ragione dei rischi correlati al traffico pesante che l’ente regionale aveva respinto lo scorso 26 ottobre una prima modifica avanzata dal Comune «per adeguare l’andatura a quella in vigore su gran parte dell’arteria dove si viaggia ai 70 all’ora». «Ora, con questo distinguo», aggiunge l’assessore, «non dovrebbero sussistere più difficoltà ad aumentare la velocità per le auto senza pregiudicare la sicurezza». S.N.

venerdì 15 gennaio 2010

LAMPIONI 2, ARRIVANO I LED

DA L'ARENA, Venerdì 15 Gennaio 2010, PROVINCIA,pagina 35

Elisabetta Papa

Dopo il rifacimento di tutti i marciapiedi - che la giunta Rettondini, modificando il progetto della precedente amministrazione, ha deciso di realizzare in pietra bianca di prun alternata al porfido - gli interventi proseguono ora con l’installazione di un nuovo impianto di illuminazione a basso consumo che costituirà il primo esempio del genere nel comune.
«Anche in questo caso», ha precisato l’assessore ai Lavori pubblici Paolo Longhi, «in sede di progetto esecutivo abbiamo optato per una soluzione diversa da quella precedente, preferendo, al posto dei classici lampioni, alcuni punti luce regolati con sistema “led” in grado di garantirci un risparmio di consumi intorno al 30 per cento sul totale». È prevista l’installazione di sei lampioni, inseriti su pali di dieci metri, capaci di sprigionare una potenza pari a quattro led, cioè il corrispettivo di 84 watt. I nuovi punti luce costituiscono l’anello finale di un più ampio progetto di riqualificazione che comprende non solo via Frattini, ma anche la perpendicolare via Bezzecca. Anche in questa via centrale, nei prossimi mesi, come nell’attigua via Frattini, verrà realizzato un impianto di illuminazione con i “led”.
Il costo totale dei due interventi - comprensivo del rifacimento dei marciapiedi di via Frattini - è di 340 mila euro, che sono stati coperti da un contributo regionale di 210 mila facente parte del sostegno per la ristrutturazione dei centri storici delle cosiddette «città murate».

LAMPIONI, OPERAZIONE ROBIN HOOD

DA L'ARENA Venerdì 15 Gennaio 2010 PROVINCIA, pagina 35

Stefano Nicoli

A quanto pare una «palla» è meglio di due specie se consente al Comune di estendere l’illuminazione pubblica alle vie buie evitando sprechi e risparmiando energia. Detto, fatto. Con quella che a Palazzo de’ Stefani hanno già ribattezzato «operazione Robin Hood», l’amministrazione provvederà infatti a «mutilare» i lampioni che rischiarano, con due punti luce ciascuno, piazza Riello a Casette ed il tratto di strada antistante il municipio appena sistemato nell’ambito del Piruea dell’ex consorzio agrario. E con i globi recuperati, grazie ad una «cura dimagrante» suggerita in primo luogo da esigenze di bilancio, la Giunta riuscirà così ad illuminare viale dei Caduti per tutta la sua lunghezza, compreso il quartiere racchiuso tra via Gramsci e via Frattini dove l’illuminazione lascia ora alquanto a desiderare.
Tutto ciò avverrà a parità di consumi e con un investimento di poco più di 18mila euro, che servirà all’acquisto dei 14 pali e degli attacchi per il nuovo impianto. Ma che non comporterà costi aggiuntivi: l’importo sarà, infatti, coperto dall’economia di spesa garantita all’ente dai ribassi d’asta conseguiti nel progetto da 250mila euro approvato nel 2007 per la messa in sicurezza ed il rifacimento di buona parte dei 5mila lampioni distribuiti tra il capoluogo e le frazioni. La singolare razionalizzazione ai nastri di partenza non andrà comunque a penalizzare le zone dove i punti luce stanno per rimanere con una sola «palla». «I lampioni privati di un globo», assicura Paolo Longhi, assessore ai Lavori pubblici, «sono posizionati infatti molto vicini tra loro e c’è troppa luce rispetto alle effettive necessità. Da qui la decisione di sdoppiarli dopo aver sperimentato, con buoni risultati, l’accensione con una sola sfera». «Con il vantaggio tra l’altro», aggiunge l’assessore, «che uno dei principali viali della città sarà reso più sicuro senza sensibili aumenti della bolletta».
A questo riguardo, proprio per ridurre progressivamente i consumi ed una spesa oscillante ogni anno attorno ai 500mila euro, il Comune ha incrementato i regolatori di tensione che permettono di abbassare l’intensità luminosa nelle ore notturne e nelle zone meno frequentate. «Attualmente», informa Longhi, «i regolatori di flusso sono presenti su 23 linee per una potenza complessiva di 500 kilowatt. Questi apparecchi, che sono stati collocati negli impianti più grossi tra i quali quelli del centro di Porto, dell’ospedale, del «Galassia» e della zona industriale, garantiscono un risparmio del 30 per cento rispetto al funzionamento normale».

giovedì 14 gennaio 2010

NESSUNA MULTA COMMINATA CON L'AUTOVELOX DI SAN VITO.

DA L'ARENA 14 GENNAIO 2010
Per i residenti di San Vito da anni non è più un mistero che in via Padana inferiore est camion e auto sfreccino a tutta manetta incuranti del limite dei 50 chilometri orari. Ora c’è anche il riscontro ufficiale, che supera di gran lunga la più catastrofica delle previsioni: in un mese sono stati, infatti, 15mila i guidatori dal piede pesante pizzicati a non rispettare il codice della strada dall’autovelox fisso installato dal Comune nel tratto di regionale 10 che taglia in due la frazione. E la statistica, resa nota ieri dal delegato alla Polizia locale Michele Menini e dal comandante dei vigili Carlo Lodola, acquista ancora più peso se si considera che si tratta dei trasgressori immortalati dal «Traffiphot» - così si chiama il misuratore automatico collocato all’altezza dell’incrocio di via Custoza in grado di rilevare le infrazioni commesse su entrambe le corsie - solamente in un senso di marcia: quello che da Bevilacqua conduce a Legnago. Altrimenti il bilancio sarebbe stato ancora più pesante e non si sarebbe limitato ad una media giornaliera di 500 violazioni.
Tuttavia i Button di turno possono mettersi il cuore in pace. E non solo perchè non dovranno mettere mano al portafogli per pagare multe oscillanti, in base al superamento del limite, dai 38 ai 2mila euro. Ma anche perchè non rischiano di vedersi sospendere la patente fino ad un anno. «Malgrado il rilevatore sia perfettamente funzionante e conforme alle disposizioni di legge», annuncia Menini, «il Comune ha previsto infatti una fase sperimentale e non emetterà pertanto le multe ai contravventori finora fotografati. Questo per dimostrare che l’obiettivo dell’amministrazione non è quello di fare cassa bensì di favorire la prevenzione: altrimenti non avremmo rinunciato ad un incasso di 570mila euro, solo applicando la sanzione minima».
La tregua per chi indugia sull’acceleratore è comunque agli sgoccioli. «Il monitoraggio», informa Menini, «terminerà nel giro di 10 giorni non appena verranno posizionati i due avvisatori luminosi commissionati per fornire una chance supplementare ai guidatori. E solo allora scatteranno le multe». «Nel frattempo», aggiunge, «la Giunta valuterà se restringere le rilevazioni alle fasce orarie di maggior pericolo, in particolare quelle serali, per non penalizzare i pendolari». S.N.

venerdì 8 gennaio 2010

NEBULIA AL MUSEO ARCHEOLOGICO

Sabato 9 gennaio ore 17:00 al Museo archeologico di Via Fermi, in Legnago, verrà presentato il libro per bambini "Nebulia", di Lisa Soliman.
Parteciperanno la consigliera delegata alla cultura Ester Bonfante e il cantautore Alessandro Mainolfi, che ha creato una canzone dedicata alla favola (anch'io ho dato il mio contributo quale compositore).
L'evento sarà presentato da Francesco Occhi e verrà allietato dalle tisane "nebuliane" de La Verbena dell'Adige.

martedì 5 gennaio 2010

dalla regione 30mila euro a la Verbena dell'Adige per il progetto IL FIUME CHE VIVE

La Giunta veneta ha disposto di finanziare il progetto UN FIUME CHE VIVE che sarà gestito da la Verbena dell'Adige ed interesserà la golena arginale affidata dal Genio Civile al Comune e da quest'ultimo concessa con condzione sospensiva a La Verbena dell'Adige.
La copertura de progetto è stata del 100%.
Un grazie a tutti coloro che si sono spesi per la buona riuscita dell'operazione ed in particolare all'amico Maurizio raganà, Presidente del Consiglio Comunale.
Un'altra grande soddisfazione per la nostra amministrazione.

UN VOLTO D'EPOCA PER LA PIAZZETTA DI SAN ROCCO

NTERVENTI. I lavori costeranno 100mila euro

Il perimetro attorno al campanile evocherà la chiesa abbattuta

DA L'ARENA Sabato 02 Gennaio 2010, pagina 34




Un nuovo volto per piazzetta San Rocco nel ricordo della chiesa della Disciplina abbattuta nel 1899 per far posto alla strada adiacente. Dopo il campanile barocco - l’unica testimonianza rimasta dell’antico complesso monastico, che nel 2006 era stata sottratta ad un incalzante degrado grazie ad un restauro costato 200mila euro - anche l’area circostante verrà riqualificata con un ulteriore investimento di 100mila euro: 55mila coperti da fondi comunali e l’importo rimanente con un contributo regionale per le città murate.
Al termine di un lungo iter, avviato ancora tre anni fa dall’amministrazione Gandini, la Giunta ha approvato il progetto esecutivo, che consentirà di rimettere completamente a nuovo la piazzetta all’ombra della seicentesca torre campanaria. I lavori, che partiranno a marzo per concludersi entro dicembre, evocheranno la memoria storica dell’area situata alle spalle del tribunale: il campanile verrà infatti perimetrato da una pavimentazione in pietra bianca di Prun e cubetti di porfido, contornata da acciotolato di fiume, che riprenderà il disegno ottagonale della chiesa demolita a fine Ottocento. «Il progetto», spiega Paolo Longhi, assessore ai Lavori pubblici, «mira a salvaguardare la monumentalità della torre con la valorizzazione del carattere pedonale della piazza senza pregiudicare però i posti auto indispensabili per negozi e servizi». Per l’occasione, verrà creata anche una piccola area verde e sarà rifatto il trucco all’attigua via Disciplina con la sostituzione dei lampioni, il rifacimento del marciapiede e dell’asfalto. «Rispetto al progetto definitivo», informa Longhi, «sono state invece stralciate le sedute in pietra previste sul perimetro ottagonale per non appesantire il disegno della piazza e per evitare che questo importante sito si trasformi in un ritrovo serale per sbandati». S.N.

venerdì 1 gennaio 2010

NON PIU' DI 70 ALL'ORA NELLA FRAZIONE DEI TIR

SAN VITO. Terza battaglia vinta per il quartiere che chiedeva sicurezza



Il Comune ha accolto la richiesta dei residenti

DA L'ARENA, Giovedì 31 Dicembre 2009 PROVINCIA, pagina 28

i residenti di via Padana inferiore est hanno vinto la loro battaglia contro le auto e i camion che da anni sfrecciano a tutto gas sotto le loro finestre. Sempre che i trasgressori rispettino il codice della strada in uno dei punti neri della viabilità cittadina. Il Comune ha provveduto infatti ad abbassare il limite di velocità dei 90 chilometri orari finora in vigore tra la rotatoria per San Vito e l’innesto con la regionale 10: da ieri, per non incorrere nelle sanzioni della polizia locale che intensificherà i controlli nella zona, non bisognerà pertanto oltrepassare i 70 chilometri all’ora.
Con la posa dei nuovi segnali, le trenta famiglie del quartiere, che nell’estate del 2008 avevano protocollato una petizione in municipio per sollecitare l’istituzione di una serie di correttivi per salvaguardare la loro incolumità, hanno centrato così il terzo bersaglio in pochi mesi. «L’abbassamento del limite», precisa Paolo Longhi, assessore ai Lavori pubblici, «va infatti ad aggiungersi ad altri due interventi messi a punto di recente lungo questa via piena di curve sempre per tutelare la sicurezza dei residenti alle prese con un traffico sostenuto: il completamento del primo tratto di pista ciclo-pedonale con il potenziamento dell’illuminazione; e l’apertura del cantiere da parte dell’Aptv per l’ampliamento dello svincolo in corrispondenza del deposito dei pullman gestito dall’Atv in via Pastoria». Per quanto concerne invece l’innalzamento del limite di velocità da 50 a 70 chilometri all’ora, chiesto dall’amministrazione per il tratto di regionale 10 che attraversa San Vito «in modo da poter contare su un’andatura costante lungo tutta l’arteria», il Comune ha incassato un no. «Veneto Strade», informa Longhi, «ha respinto infatti la nostra richiesta motivando il diniego con la pericolosità della strada specie per i mezzi pesanti». S.N.