domenica 30 gennaio 2011

Arrivano i soldi da Venezia L'Adige sarà riqualificato


AMBIENTE. La Regione stacca un assegno da 250mila euro per i lavori

Il progetto prevede pontili passerelle ed altre opere nei Comuni di Legnago, Angiari, Villa e Terrazzo


Da l'Arena, Domenica 30 Gennaio 2011,pagina 34

Il progetto intercomunale per la riqualificazione delle sponde dell'Adige ha superato anche lo scoglio più ostico: quello economico. E, tempo di mettere a punto gli ultimi dettagli, sulle rive racchiuse tra Angiari, Legnago, Villa Bartolomea e Terrazzo prenderanno forma porticcioli, percorsi attrezzati ed altre strutture destinate a valorizzare quello che dal 2007 è riconosciuto come sito di importanza comunitaria (sic). Non solo sotto il profilo naturalistico ma anche sul fronte sportivo e turistico.
Dopo aver incassato quattro mesi fa il via libera del tavolo di concertazione provinciale, «Il sole, il papavero e l'acqua» - così è stato battezzato l'intervento da 335mila euro frutto di un accordo di programma siglato lo scorso agosto dai quattro Comuni della Bassa bagnati dal fiume - è stato finanziato dalla Regione per buona parte del suo importo: 250mila euro. Il contributo, che sarà integrato da Legnago (capofila) con 28.735 euro e dagli altri tre centri con 18.754 euro ciascuno, è stato ufficializzato, ieri mattina a Vigo, dall'assessore regionale ai Lavori pubblici Massimo Giorgetti. Il quale, in una cerimonia informale svoltasi nella golena retrostante l'agriturismo «Tre Rondini», ha consegnato simbolicamente l'assegno in questione all'assessore ai Lavori pubblici di Legnago Paolo Longhi e ai sindaci Sabrina Chinaglia (Terrazzo), Vincenzo Bonomo (Angiari) e Luca Bersan (Villa Bartolomea). «Questo finanziamento», ha sottolineato Longhi, «è estremamente importante per il nostro territorio in quanto ci consentirà di sfruttare le enormi potenzialità dell'Adige e di trasformare il fiume e le zone arginali in un'attrattiva per i nostri Comuni. Con l'opportunità di ampliare l'offerta sportiva e di implementare l'indotto per i locali affacciati sul corso d'acqua».
Il progetto prevede, innanzitutto, la creazione di quattro pontili galleggianti con relative passerelle di collegamento per l'ormeggio di canoe e piccole imbarcazione. Verranno poi realizzati luoghi di sosta illuminati, un'aula didattita all'aperto ed un edificio mobile in legno all'altezza della «spiaggetta della mutua» di Legnago. S.N.

DIENNE FOTO

venerdì 28 gennaio 2011

Ciak, si gira in centro Porta Mantova diventerà un film

INIZIATIVE. Video sui reperti seicenteschi

Per ricoprire i resti archeologici è necessario prima documentarli

Da L'Arena, Venerdì 28 Gennaio 2011,pagina 39

Porta Mantova, ciak si gira. Prima di ritornare sotto terra, secondo il progetto approvato ancora 10 mesi fa dalla Giunta intenzionata a riaprire interamente al traffico Corso della Vittoria, i resti seicenteschi affacciati su piazza Garibaldi verranno filmati. E diventeranno perciò un video documentario a carattere storico-archeologico da utilizzare in futuro per scopi didattici ed informativi. Così ha concordato infatti il Comune con la Soprintendenza nella prospettiva di seppellire i ruderi riportati alla luce nel 2004 grazie ad un restauro conservativo costato 85mila euro ed afflitti ora da un degrado che li sta lentamente sgretolando.
Dopo aver già stanziato nel programma delle opere pubbliche del 2010 i 175mila euro necessari a ricoprire quella che in città è stata ormai ribattezzata «busa», la Giunta ha individuato i registi dello speciale film che consegnerà ai posteri una delle poche testimonianze rimaste della Legnago di un tempo. La scelta è caduta sulla Società Archeologica Padana (S.A.P.) di Mantova: lo stesso team di professionisti, che nel 2003 aveva eseguito per conto del Comune l'indagine delle strutture relative all'antica porta occidentale della città fortificata sotto la direzione dell'archeologa Brunella Bruno del nucleo operativo di Verona della Soprintendenza del Veneto. Il tutto a fronte di una spesa di 9.360 mila euro. «Il video in questione, che documenterà lo stato attuale dello scavo», spiega Paolo Longhi, assessore ai Lavori pubblici, «rappresenta una delle condizioni stabilite dalla Soprintendenza per poter aprire i cantieri destinati alla riqualificazione del primo tratto del corso con un ripristino della viabilità interrotta sei anni fa». «Terminata questa fase», conclude Longhi, «contiamo di partire con i lavori all'inizio dell'estate. Con il vantaggio di evitare continue spese per la manutenzione dei mattoni».S.N.

mercoledì 26 gennaio 2011

Spy story o problema tecnico?


LEGNAGO. È giallo in municipio dove i consiglieri possono visionare anche i file dei colleghi sul computer comune

Il pc dei politici è senza segreti

Stefano Nicoli

Il caso sollevato da Martinelli dopo che era stata violata la sua cartella Il presidente Raganà ha disposto una verifica per tutelare la privacy

Da l'Arena, Mercoledì 26 Gennaio 2011,pagina 32

Guasto tecnico, scherzo di qualche buontempone esperto in informatica o spy story in salsa padana? Per il momento rimane un mistero, che non manca di agitare gli animi e di alimentare sospetti a Palazzo de' Stefani, lo strano «virus» che ha colpito il personal computer a disposizione di tutti gli amministratori nell'apposita saletta al secondo piano del municipio. Malgrado ogni consigliere acceda al pc con una user-id ed una password personali può infatti ficcare il naso, senza problemi, anche nei documenti salvati dai colleghi sul disco C. Con l'effetto non solo di violare la loro privacy, che risulta ancora più sacrosanta trattandosi di politici perennemente ai ferri corti. Ma anche di poter anticipare le mosse degli avversari sbirciando nei loro lavori prima ancora che siano resi pubblici. Sempre che lo diventino.
A sollevare il bubbone ci ha pensato l'ex leghista Lucio Martinelli, confinato lo scorso ottobre dalla maggioranza sui banchi dell'opposizione per la sua proverbiale allergia agli ordini di scuderia. Il recordman di preferenze del Carroccio alle amministrative del 2009 ha segnalato infatti il malfunzionamento del computer comunitario, diventato di botto trasparente per ogni utente, in cui lettera protocollata in Comune. E la questione si è subito colorata di giallo. «Dopo le vacanze natalizie», confida Martinelli, confluito nel gruppo indipendente, «mi sono accorto con grande disappunto che, una volta acceso il pc ed inserita la mia password, oltre ad avere a disposizione i file inseriti nella mia cartella personale posso visionare anche i documenti dei colleghi in barba alla privacy. E lo stesso capita agli altri consiglieri come abbiamo avuto modo di appurare assieme ai tecnici comunali, che non sanno capacitarsi cosa possa essere successo visto che non è stata apportata alcuna modifica».
Da qui la richiesta avanzata dall'ex leghista al presidente del Consiglio Maurizio Raganà «affinché, nel caso si tratti di un guasto, si provveda ad un'immediata riparazione del pc per consentirci di svolgere serenamente ed in tutta sicurezza il nostro mandato consiliare». «È opportuno», auspica Martinelli, «che si faccia chiarezza al più presto per non indurmi a pensare che qualcuno voglia spiarmi o tramare nei miei confronti. Un sospetto legittimo visto che, come confermerebbero ora e data, qualcuno ha già provveduto ad aprire a mia insaputa alcuni documenti ai quali stavo lavorando».
Mentre l'assessore Paolo Longhi si è affrettato a rimuovere dal computer senza segreti i file di quando militava in minoranza ed il capogruppo del centrosinistra Damiano Ambrosini ha espresso piena solidarietà a Martinelli adombrando un clima poliziesco a Palazzo, Raganà è corso ai ripari. «Ho dato immediatamente disposizione agli istruttori del Ced», annuncia il presidente del Consiglio, «di provvedere ad una verifica sul pc in questione per risolvere l'increscioso inconveniente verificatosi e tutelare la privacy dei consiglieri. Tuttavia sono convinto che si tratti di un problema tecnico e che l'apparecchio non sia stato manomesso. Anche perchè non ci sono proprio i presupposti e gli interessi per un caso di spionaggio».



COMMENTO

Con tutta evidenza si tratta di un disguido tecnico, anche se decisamente spiacevole.
Quando ieri mattina Lucio mi ha riferito di aver avuto accesso ai miei dati ho provveduto a verificare personalmente il problema e a cancellare, pur a malincuore, i miei lavori consiliari dal 2004 al 2009.
Avrei preferito salvarli a futura memoria ma non avevo con me una chiavetta USB.
Resto amareggiato dalla presa di posizione di Ambrosini che avrebbe adombrato "un clima poliziesco a Palazzo".
Chi il Palazzo lo frequenta sa bene che la saletta consiglieri è frequentata pressoché unicamente dai consiglieri di minoranza. Morale della favola: Se c'è qualcuno a cui è addebitabile il ruolo di spia, questi non è sicuramente tra le fila di PDL e Lega.
Basta con questa "cultura del sospetto"!

lunedì 24 gennaio 2011

VANGADIZZA VERSO IL PAT. LA RELAZIONE DEL CONSIGLIERE MARTINELLI

RICEVO E VOLENTIERI PUBBLICO LA RELAZOINE DEL CONSIGLIERE MARTINELLI IN ORDINE ALL'INCONTRO SUL NUOVO STRUMENTO DI PIANIFICAZIONE SVOLTOSI A VANGADIZZA


Relazione riguardante l’incontro sul tema del PAT (Piano di Assetto Territoriale)
tenutosi venerdì 14 gennaio a Vangadizza di Legnago
Egregi,
Vi faccio un breve riassunto di quanto è emerso nell’incontro di venerdì 14/1 u.s..
Purtroppo per uno “scherzo” del mio registratore non sono riuscito a registrare l’evento, operazione che avrebbe dato completezza alla mia relazione.
In apertura l’avv. Paolo Longhi, assessore ai Lavori Pubblici e all’Urbanistica del Comune di Legnago, dopo i saluti del Sindaco geom. Roberto Rettondini, ha illustrato il tema della serata e presentato gli ospiti relatori prof. Enrico Fontanari e arch. Alberto Bertagna dell’Istituto Universitario di Architettura di Venezia (IUAV), che hanno precisato che l’incontro, oltre che ad informare gli abitanti del luogo interessati al nuovo Piano di Assetto del Territorio sulle conseguenze dei mutamenti ambientali da esso indotti, sarebbe servito ad acquisire suggerimenti ed informazioni per una sempre più adeguata formulazione dello stesso.
Moderatore dell’incontro con l’illustrazione delle possibili trasformazioni future del territorio di Vangadizza è stato l’architetto del Comune Maurizio Bonfante, conoscitore dell’area in esame sia sotto l’aspetto morfologico che sotto quello culturale e umano.
La Viabilità : in più interventi alcuni cittadini hanno manifestato la loro preoccupazione per un crescente aumento del transito di auto, provenienti da Bergantino, Castelmassa e vari altri centri del Rodigino e dirette a Legnago per motivi di lavoro, di studio o di cure presso il nostro ospedale, oppure di auto che transiterebbero per Vangadizza per accedere al casello dell’autostrada di Villa Bartolomea. Motivo valido per suggerire una bretella alternativa all’unica via di transito che attraversa il paese, poter così risolvere il problema della sicurezza per i pedoni e per i ciclisti e quello della salvaguardia della salute per tutte quelle persone che abitano lungo la strada, senza parlare poi dei
Incontro IUAV – Vangadizza – 14 gennaio Pagina 2 di 3
danni che le case subirebbero per le continue sollecitazioni causate dagli automezzi in transito.
Nuove costruzioni: richiesta da parte di alcuni cittadini di sfruttare gli interstizi rimasti vuoti nel Piano Regolatore precedente quasi nella loro totalità, da parte di altri di occupare solo gli spazi rimasti vuoti attorno ai fabbricati o tra di questi.
Creazione del centro del Paese: la preoccupazione di molte persone riguardava l’ampliamento del paese e la configurazione di un solo centro cittadino chiedendosi se sarebbe giusto pensarlo attorno alla chiesa o attorno alla scuola elementare dove si trovano anche il monumento ai caduti e il campo sportivo ?
Impatto dell’autostrada sul territorio: Dando per scontato che non ci sono alternative al suo tracciato che di fatto taglia in due il paese, l’inquinamento dei gas di scarico e quello acustico disturberanno di molto le famiglie che abitano nei pressi del tragitto dell’autostrada? Si potrebbe pensare alla realizzazione dell’autostrada interrata come il passante di Mestre per il tratto che attraversa il paese?
Vie di collegamento: la strada, considerata di accesso al casello di Vangadizza, che attraversando terreni agricoli incrocerebbe altre tre strade che conducono a Legnago, con ad ogni intersezione una rotatoria, per le persone che si servono della bicicletta per recarsi a Legnago diventerebbe al quanto pericolosa.
Il traffico pesante: ci è stato assicurato che non passerà per il paese poiché nel progetto preliminare è prevista una connessione con la strada esistente che proviene dal centro commerciale del Galassia e che si collega alla strada che va diretta al Porto di Torretta.
Il Depuratore che serve Legnago e i paesi limitrofi: in futuro verrà ampliato? oppure si potrà prevederne una dislocazione lontana dall’attuale e lontana dal centro abitato ?
Quale sarà la distanza di sicurezza necessaria a garantire la salute delle persone ?
Le zone a verde: dove e quante ? Si potranno recuperare nuovi spazi ? E’ necessario rivedere le scelte del precedente P.R.? Il tratto abbandonato del fiume Bussè in località
Incontro IUAV – Vangadizza – 14 gennaio Pagina 3 di 3
Boara potrà essere trasformato in un bacino di sicurezza per la raccolta delle acque e per essere utilizzato come scorta per l’irrigazione dei campi ? Si potrà destinare tale area e le aree comprese tra i due fiumi e la pista ciclabile, ad oasi faunistica ?
L’aeroporto: Nella zona dell’aeroporto è previsto un ampliamento dello stesso o sarà l’’occasione per progettare insediamenti diversi ?
Il porto di Torretta: quale scenario potremmo prevedere per eventuali insediamenti industriali e per il traffico?
Impianti sportivi: saranno previsti nuovi spazi per poterli ampliare e potenziare ?
Il recupero dell’area industriale dismessa dell’ex centrale del latte: potrà questa struttura avere una diversa destinazione ?
Insediamenti Produttivi: Sarebbe auspicabile che non si prevedesse di poter costruire alcun capannone a fianco delle abitazioni, viste le problematiche sorte in passato con attività che disturbavano la quiete delle famiglie dei dintorni.
Case a Corte: dobbiamo recuperare e valorizzare le Case a Corte rimaste.
Questo è, per questa volta, quanto sono riuscito a ricordare.
Nella prossima mi organizzerò meglio.
Nella speranza di essere stato sufficientemente chiaro, Vi porgo i miei più calorosi saluti.
Lucio Martinelli
Consigliere Comunale

giovedì 20 gennaio 2011

Più sicuri gli incroci pericolosi

LEGNAGO. A cinque anni dall'avvio dell'iter, è pronto il progetto di riqualificazione di quattro crocevia trafficati

Tre rondò e un nuovo innesto


di Stefano Nicoli

Verranno investiti 750mila euro tra Porto, Terranegra e San Pietro per scongiurare incidenti ed ingorghi in punti particolarmente critici


Da L'Arena, Giovedì 20 Gennaio 2011,pagina 32

È stata una gestazione lunga e tribolata, iniziata nel 2006 e frenata dalla carenza di fondi che ha impedito finora al Comune di sostenere un investimento da 750mila euro per realizzare tre rotonde ed ampliare un crocevia. Ma, a distanza di quasi cinque anni dal via libera impresso dall'ex Giunta Gandini, quattro punti neri della viabilità comunale saranno finalmente sistemati. E, tempo di appaltare i lavori, diventeranno perciò più sicuri e meno intasati.
Con il risultato di rendere non solo più fluida la circolazione tra Porto, San Pietro e Terranegra, in corrispondenza di incroci particolarmente trafficati ed insidiosi. Ma anche di scongiurare ulteriori incidenti ed ingorghi divenuti ormai una costante giornaliera, specie nelle ore di punta. Ad imprimere l'accelerata decisiva per l'apertura dei cantieri è stata l'approvazione in Giunta del progetto esecutivo redatto dall'ufficio tecnico. Un passaggio, che ha spianato la strada alla pubblicazione del bando e che è stato formalizzato non appena l'amministrazione ha avuto la certezza di poter coprire buona parte dei costi richiesti per la riorganizzazione dei crocevia in questione: 300mila euro sono arrivati dalla Regione nell'ambito della ripartizione dei fondi stanziati ogni biennio a favore della mobilità e della sicurezza stradale; altri 100mila li erogherà invece la Provincia grazie ad un accordo sottoscritto ancora nel 2007 per la riqualificazione di due innesti alla Regionale 10 in cambio della presa in carico da parte del Comune di un tratto della provinciale 44 del Bussé.
«A questo punto» annuncia Paolo Longhi, assessore ai Lavori pubblici, «l'iter è completato e potremo migliorare la viabilità in quattro snodi critici, fonte di continui rischi e disagi per residenti, pedoni e guidatori. A partire dall'opera sicuramente più attesa: la realizzazione a Porto di una rotatoria all'incrocio tra via Piccinato, via Pio X e via Padana Inferiore est dove la pericolosità è raddoppiata dalla posizione sfalsata delle vie, che rende difficoltose le manovre». Un secondo rondò sorgerà invece sulla regionale 10, in prossimità del primo ingresso alla zona industriale di San Pietro per chi proviene da Legnago. Con l'obiettivo «di facilitare l'accesso alla strada di lottizzazione, che immette al sovrappasso e alla rotatoria nord».
Il progetto è completato poi dai due cantieri previsti a Terranegra in via Paina e via del Pontiere all'altezza, rispettivamente, degli svincoli alla regionale 10 per Verona e Padova. Nel primo caso sarà costruita una rotonda ai confini con Angiari, mentre nell'altro la carreggiata sarà ampliata di tre metri e mezzo con l'inserimento di una corsia centrale di incanalamento.

martedì 18 gennaio 2011

Appuntamenti della Giovane Italia



la Giovane Italia Bassa Veronese ha organizzato un importante evento per
SABATO 22 GENNAIO, A LEGNAGO IN PIAZZA GARIBALDI, DALLE ORE 9 ALLE 12
. Il titolo, "Cesare Battisti, l'Italia ti aspetta: la galera è casa tua!" è sufficientemente esplicativo.
L'evento sarà organizzato da tutti i responsabili comunali della Bassa Veronese della Giovane Italia, i quali riprodurranno a grandezza naturale la prigione che ospiterà Cesare Battisti non appena sarà estradato in Italia.
La sensibilizzazione dei giovani e la raccolta delle firme, da mandare all’ambasciata brasiliana di Roma per ottenere l’estradizione del terrorista Battisti, rappresentano gli importanti obiettivi che la Giovane Italia della Bassa Veronese intende raggiungere con l’evento.
Ad esso parteciperanno: Silvio Giovine (Presidente Regione Veneto Giovane Italia) e Lucas Pavanetto (Dirigente Nazionale Giovane Italia) e qualche amministratore del PdL.
Si è ritenuto molto importante avvisare Alberto Torregiani (il figlio del gioielliere ucciso da un commando dei Pac di Battisti), il quale, nonostante non potrà essere presente all’evento per impegni a Bruxelles e a Milano, si è dimostrato molto entusiasta dell’iniziativa tanto che ha dato la sua disponibilità per essere tra noi a Legnago fra qualche settimana. Torregiani, in tale occasione, terrà una conferenza stampa insieme agli organizzatori dell’evento.
Vi aspettiamo numerosi!

Tribunale. Via ai lavori per il tetto e gli impianti

Da L'Arena, Domenica 16 Gennaio 2011,pagina 34

Anche l'ultima casella dell'iter tecnico avviato dall'amministrazione per ristrutturare il Palazzo di giustizia cittadino è andata a posto. E così il Comune potrà dar corso, entro febbraio, alla manutenzione straordinaria dell'ottocentesco fabbricato di piazza San Martino, che ospita la sezione staccata del tribunale di Verona. A sbloccare definitivamente la pratica, che permetterà di aprire un cantiere da 250mila euro atteso da anni, sono stati i due incarichi conferiti questa settimana dalla Giunta, per circa 18mila euro, in vista della stesura del progetto esecutivo: quello per la progettazione e direzione lavori dell'impianto di climatizzazione, assegnato all'ingegner Orazio Corradin di Legnago; e quello di coordinatore della sicurezza, affidato al geometra Mauro Evangelisti dello studio «Ecoprogramm» di Cerea. «A questo punto», annuncia Paolo Longhi, assessore ai Lavori pubblici, «potremo completare la sistemazione dello stabile dove abbiamo provveduto di recente alla posa di una speciale rete anti-intrusione contro i colombi e al riordino dei parcheggi». L'intervento prevede il rifacimento del tetto, seriamente danneggiato dalle infiltrazioni, e l'installazione dell'impianto centralizzato per l'aria condizionata, che eliminerà i disagi lamentati finora da personale ed utenti. S.N.

mercoledì 12 gennaio 2011

Lo Psichiatra Giovanni Dalla Valle incontra gli studenti del Cotta, sabato 15 gennaio, per parlare di stalking


Stalking o...Dell’amore che non finisce mai.
Questo il titolo dell'assemblea di istituto indetta dal Liceo Cotta per affrontare uno dei tempi più spinosi e relativo alle dinamiche sociali, da poco normato in Italia. Il riferimento, ovviamente è allo stalking.
A parlarne sarà un relatore d'eccezione lo psichiatra Giovanni Dalla Valle.
47 anni, medico e psichiatra forense, scrittore di fantascienza e romanzo storico (www.giovannidallavalle.com), appassionato di recitazione (Shakespeare e Kubrik), atleta e schermitore instancabile (medaglia d’oro nel fioretto ai Giochi Mondiali della Sanita’, Croazia, 2010), poliglotta (sei lingue europee) , padre di famiglia, cattolico praticante e dal controverso passato politico, il dott. Giovanni Dalla Valle parlerà di stalking presso il Liceo Giovanni Cotta di Legnago sabato 15 Gennaio 2011.
Egli stesso ex-alunno del prestigioso liceo veronese, Giovanni si laureo’ in Medicina e Chirurgia a Padova nel 1989 e quindi , dopo il servizio militare presso il 7mo Reggimento Alpino di Belluno e alcuni anni spesi in neurologia, migro’ in Inghilterra nel 1992.
A Londra ebbe occasione di specializzarsi in psichiatria presso la S. Mary’s Medical School e il St Thomas’s, Guy’s & King’s College, coprendo con l’incarico di registrar tutte le discipline psichiatriche, sotto il costante insegnamento del prof Peter Tyrer, eminenza grigia della psichiatria mondiale .
Degli anni di neuropsichiatria al St. Thomas Hospital di Londra (quello dirimpetto al parlamento), Giovanni ricorda con nostalgia il rintocchi del Big Ben che lo interrompevano mentre visitava i pazienti per il Foreign Office (Ministero degli Esteri) quando assisteva il prof Michael Kopelman, personaggio illustre per i suoi studi sulla memoria umana.
Nel 2003 Giovanni accetta una lauta offerta d’impiego come psichiatra di comunita’a Tonbridge, nel ricco e aristocratico Kent, dove si trasferira’ nel 2004, per poi essere raggiunto dal figlio Matteo nel 2005.
Qui scoprira’ il livello di degrado della sanita’ inglese di provincia, dove personale asiatico e africano, spesso poco qualificato ma meno costoso, a stento aiuta a riempire i posti lasciati dai medici britannici, sempre piu’ in volo verso Australia e Nuova Zelanda dall’inizio delle riforme thatcheriane.
Noto per la coraggiosa testimonianza davanti al Coroner di Tunbridge Well in seguito alla morte di una paziente causata dalla negligenza e dall’imperizia di alcuni colleghi, Giovanni ritorna a lavorare a Londra nel 2007, dopo aver denunciato il primario e il direttore clinico coinvolti al Consiglio Generale Medico e, con il suo intervento, aver fatto ottenere pieno risarcimento alla famiglia della vittima.
Chiamato a lavorare come psichiatra forense nel Surrey, a Cardiff e poi ancora a Londra, Giovanni viene finalmente impiegato come Specialty Doctor (equivalente italiano di aiuto) a tempo pieno alla Millfields Personality Disorder Unit del John Howard Centre di Londra, centro d’avanguardia mondiale (ce n’e’ solo un altro a Utrecht, in Olanda) per la cura e riabilitazione di persone affette da severi disturbi di personalita’ e da alti livelli di psicopatia criminale.
La carriera psichiatrica di Giovanni maturera’ definitivamente con l’esperienza di Millfields, un progetto pilota finanziato dal Ministero della Sanita’ e dal Ministero della Giustiza dove potra’ giovarsi della collaborazione di un team di prestigio, con psicologi forensici del calibro di John Shine , psicoterapeuti come il leggendario David Jones e la celebre dott.ssa Cleo Van Velsen, la dedicatissima direttrice dott.ssa Celia Taylor e il primario Ian Keith, rispettivamente ex direttori medici del Broadmoor Hospital e del Rampton Hospital , gli storici manicomi criminali inglesi su cui sono stati fatti e girati libri e film d’ogni genere.
Proprio dall'esperienza di Millfields prenderà le mosse la relazione di Giovanni,che traccerà una panoramica sui disturbi di personalita’ (con particolare riferimento ai alla personalita’ narcistica), sulla definizione di psicopatia, sui processi psicologici criminogeni,sui fattori di rischio, sul concetto del parallel offending e sugli indicatori di cambiamento.


Nella foto l'amico Giovanni Dalla Valle (che è anche brillante scrittore) in versione guerriero medioevale

martedì 11 gennaio 2011

Al via i lavori per sistemare le torri faro e la tribuna

Da L'Arena, Martedì 11 Gennaio 2011,pagina 34

I problemi di illuminazione, che da diversi mesi «oscurano» gli incontri del Legnago Salus allo stadio «Sandrini» non appena tramonta il sole, hanno i giorni contati. La Giunta, sulla scorta degli impegni relativi all'ordinaria manutenzione dell'impianto sportivo sottoscritti dal Comune con la società biancoazzurra, ha approvato la sistemazione delle quattro torri faro di cui è dotato il campo principale di Casette. E, con lo stesso provvedimento, ha stanziato perciò 11.538 euro: tanto servirà, infatti, a sostituire, in base al preventivo di spesa presentato dalla ditta Tempo di Bonavigo, le 21 lampade bruciate che impediscono una visuale perfetta ai ragazzi di mister Andrea Orecchia nelle partite del campionato di serie D.
Altri 9mila euro, risparmiati con il ribasso d'asta garantito dall'impresa appaltatrice, la Giunta li ha invece destinati ad interventi migliorativi e ad opere di rifinitura della tribuna est, ritornata agibile lo scorso ottobre dopo cinque anni di chiusura ai tifosi per lo sfaldamento dei gradoni in cemento armato. S.N.