lunedì 30 maggio 2011

INVASIONE DI MOSCHE. SAN VITO E' SOTTO ASSEDIO

LEGNAGO. Fioccano le proteste tra gli abitanti della frazione assalita da nugoli di insetti

Stefano Nicoli

L'infestazione sarebbe dovuta ai cumuli di letame sparsi sui campi e non interrati tempestivamente Disposte ispezioni dei vigili e dell'ufficio ecologia


da L'Arena Domenica 29 Maggio 2011 , pagina 38

San Vito è di nuovo invasa da nugoli di mosche. E, puntuali come accade ormai da qualche anno a questa parte, si sono levate le proteste dei residenti, che sono ritornati sul piede di guerra «per spronare il Comune a risolvere una volta per tutte una situazione non più tollerabile, al centro di grossi disagi e di problemi igienico-sanitari.
Stando alle numerose segnalazioni arrivate questa settimana in municipio, l'invasione di insetti, lamentata soprattutto nella zona racchiusa tra Padana inferiore est, via Martiri Fosse Ardeatine e via Cavalcanti, sarebbe attribuibile ancora una volta ai cumuli di letame sparsi dagli agricoltori nelle campagne ai margini della regionale 10 senza le dovute precauzioni. Vale a dire l'immediata aratura con interramento del concime naturale come prescrivono la normativa regionale e l'ordinanza emanata dal sindaco nel marzo 2010. «Siamo esasperati da questa infestazione», afferma Romana Sandrini, abitante nel quartiere preso d'assalto dai fastidiosi ditteri, «che, tra maggio e giugno, si ripete da un decennio rendendoci la vita impossibile. Non possiamo infatti tenere le finestre aperte a meno di non possedere le zanzariere così come ci è impedito di mangiare all'aperto o di stare in giardino». «E dire», conclude la signora in procinto di promuovere una raccolta di firme con i suoi vicini di casa, «che molti di noi hanno scelto di abitare in campagna per stare più tranquilli e godersi l'ambiente».
Invece, proprio la natura ha giocato un brutto scherzo ai cittadini della frazione che ora non sono più disposti a convivere con gli sciami di mosche diventati ospiti sgraditi anche per la sagra in programma a metà giugno. Tant'è che i loro reclami sono già sfociati in due sopralluoghi dei vigili e del personale dell'ufficio Ecologia per appurare l'origine dell'inconveniente e far rispettare, a suon di multe salate, l'ordinanza sindacale. Così com'era avvenuto del resto un anno fa quando la polizia locale sanzionò alcuni contadini per aver disatteso le prescrizioni in materia lasciando scoperti per giorni diversi quintali di letame sparsi sui campi.
«Il fatto che ogni primavera si verifichi nella frazione questa emergenza», sottolinea Paolo Longhi, assessore ai Lavori pubblici, «induce a pensare a chiare responsabilità di agricoltori che utilizzano liquami ed altri effluenti zootecnici in dispregio alle disposizioni nazionali e regionali». «Ecco perchè», aggiunge, «di fronte a quest'ennesima levata di scudi ho disposto, d'intesa con il delegato all'Ecologia Graziano Lorenzetti, un'ispezione sul posto per soddisfare le legittime aspettative degli abitanti alle prese con un vero e proprio incubo».
I controlli non sono culminati finora in sanzioni anche perchè gli agenti stanno valutando altre possibili concause dell'invasione. «A questo riguardo», informa Longhi, «sono stati ispezionati un allevamento ed i residui vegetali di una ditta ma non sono state riscontrate irregolarità». Quindi il cerchio si è stretto sui fertilizzanti rimasti a cielo aperto.

venerdì 27 maggio 2011

Modificato l'incrocio pericoloso del «Salieri»




VIABILITÀ

Da L'Arena, Venerdì 27 Maggio 2011, pagina 38

La Giunta corre ai ripari per mettere in sicurezza uno dei punti neri della viabilità comunale: l'incrocio «maledetto» tra via XX Settembre e viale dei Caduti, teatro negli ultimi anni di centinaia di incidenti stradali con una frequenza pressochè giornaliera. All'indomani dell'investimento di una 12enne, travolta la scorsa settimana da un'auto mentre attraversava il crocevia antistante il teatro «Salieri», l'amministrazione è ricorsa ad una soluzione temporanea che sta dando comunque risultati finora insperati. Si tratta di barriere new jersey in plastica, che sono state posizionate dall'ufficio tecnico su entrambi i lati per restringere la carreggiata ed incolonnare i veicoli in base alla direzione. «In questo modo», spiega Paolo Longhi, assessore ai Lavori pubblici, «si punta ad evitare altri incidenti e a limitare una velocità purtroppo sostenuta. Se questo accorgimento si rivelerà utile, come si è riscontrato nei primi giorni, modificheremo la viabilità in via definitiva alla stregua di quanto fatto in viale Regina Margherita».
Nel frattempo, la Giunta prenderà in esame un altro incrocio pericoloso che reclama una rettifica urgente: quello tra viale dei Tigli e viale della Stazione. «A questo riguardo», informa Longhi, «è stato già predisposto uno studio di fattibilità, che prevede la realizzazione di una rotatoria per rendere il traffico più sicuro e scorrevole». S.N.

giovedì 26 maggio 2011

Legnago. Destra ai ferri corti? Sinistra divisa in mille pezzi


Il centrosinistra legnaghese non sa mettersi d'accordo nemmeno sui volantini


Ogni tanto le cassette della posta dei legnaghesi vengono invase da volantini di questo o quell’altro movimento politico.
Molti prendono il foglietto e lo buttano via. E ringraziano il PDL che, in forza del suo lungo pit stop, almeno non gli rompe le palle.
Qualcuno legge, borbotta e dimentica. Gli addetti ai lavori rimuginano.
Mi chiama un appassionato elettore al telefono: “ti scoccia che la Lega stia facendo propaganda con temi che ti hanno visto protagonista come il piano per la nuova caserma dei carabinieri e il restyling di Piazza Costituzione?”.
Rispondo: no, non mi dà fastidio. Almeno c’è qualcuno che apprezza.
Poi arriva un ciclostilato targato PD e Liberinsieme. Non pervenuti La Rosa e Legnago al Centro.
Permettetemi di non soffermarmi sui contenuti quanto invece sugli autori.
Già perché, dietro l'apparente muraglia cinese del consiglio comunale, la sinistra del Torrione cela antipatie profonde tra i suoi protagonisti che sono divisi su tutto: anche su se e come fare volantinaggio!
Faccio volentieri un po’ di pubblicità a Giorgio Soffiati e al suo blog

Cito:

domenica 23 gennaio 2011
Legnago:nuovo gruppo consiliare
da un pieghevole distrbuito in questi giorni per le case legnaghesi che,per dirla tutta, sembra il notiziario della madonna della salute di porto, si apprende che un nuovo gruppo consiliare si è staccato da quello originario della Rosa.
Sorprende che a farne parte sia anche il dott.Ambrosini, candidato sindaco (piazzatosi secondo di due) alle ultime elezioni amministrative.Sorprende che continui a far il capogruppo della lista della Rosa. Sorprende l'acquiescenza degli altri consiglieri.
Sorprende?

martedì 3 maggio 2011
la rosa rapita
la giunta legnaghese è sulla graticola.
si accende la fantasia su elezioni traumatiche. si tratta di ingenue fantasticherie, ovviamente.
come direbbe Bossi, non sono mica scemi i leghisti e pidiellini locali.
e la mitica lista civica la Rosa che fine ha fatto?

g.soffiati ha detto...
caro piero, a proposito di liste civiche va ricordato che possono svolgere una utile funzione se sono civiche vere.
la mia ironica considerazione sulla rosa è derivata dal fatto che moltil'hanno usata e poi , quando non tornava conto, l'hanno codardamente cassata.qualcuno ha tentato addirittura di sostituirla con legnago al centro.
la leghetta locale ha buon gioco sul pdl, a scapito di legnago.

04 maggio 2011 03:08
passato
Voltarsi indietro non è gesto banale.
Lo si può fare per guardarsi le spalle. Oppure perchè si rimpiange il passato.
In entrambi i casi l'unico risultato è quello di inciampare, se si cammina.
O di restare immobili.
Dedicato a Silvio. L'ex sindaco di Legnago.

giovedì 19 maggio 2011
primarie del centrosinistra a Legnago
senza contare che mancano tre anni alle elezioni amministrative di legnago, si parla già di come il centrosinistra dovrebbe scegliere il candidato sindaco.
ne parlano soprattutto quelli che fino ad oggi hanno parlato male e contro il centrosinistra, male e contro i partiti , in specie di sinistra; bene solo di se stessi e di qualche amico.
e magari si vantano di essere "civici".
bella gente in giro per il mondo!
domenica 15 maggio 2011
contrordine compagni
la rosa non è stata rapita ma tradita.
proprio da coloro che maggiormente ne hanno tratto personali soddisfazioni.
probabilmente non credevano al progetto, ne hanno solamente usato il marchio per fare carriera.

Giudicate voi. A mio avviso saranno in grado di tornare a governare Legnago quando impareranno almeno a governare un ciclostile.

martedì 24 maggio 2011

La baita degli alpini verrà ampliata alle ex elementari







SAN PIETRO. Siglato accordo con la Giunta

Il Comune erogherà 10mila euro per le spese tecniche del progetto

Da L'Arena, Martedì 24 Maggio 2011, pagina 34


Semaforo verde per l'ampliamento della baita alpina di San Pietro. Tramontata per motivi economici l'ipotesi di realizzare la nuova sede all'interno del parco giochi di via San Salvaro, il sodalizio potrà ugualmente usufruire di spazi adeguati alle rinnovate esigenze delle 170 penne nere della frazione guidate da Giancarlo Gatti. La soluzione studiata per accelerare l'apertura dei cantieri, che comporteranno una spesa di 100mila euro, è racchiusa nella convenzione trentennale appena siglata tra l'associazione e la Giunta. Il Comune, oltre a dare in concessione agli alpini l'area attigua alla casa del custode delle ex scuole elementari di via Albero dove il gruppo si riunisce ormai da 17 anni, staccherà infatti un assegno di 10mila euro per concorrere alle spese di progettazione del corpo aggiuntivo di 100 metri quadrati dove verranno ricavati una sala polivalente, la cucina ed i servizi. «Malgrado le risicate risorse a disposizione», sottolinea Paolo Longhi, assessore ai Lavori pubblici, «abbiamo ritenuto opportuno accogliere la richiesta delle penne nere, che svolgono un'importante funzione sociale in città». A questo punto, gli alpini avranno un anno di tempo per presentare all'ufficio tecnico il progetto esecutivo affidato a «Spedstudio» mentre la costruzione dovrà avvenire entro tre anni dal rilascio dell'autorizzazione comunale. S.N.

sabato 21 maggio 2011

STOP AI MARCIAPIEDI A OSTACOLI, CADRANNO TUTTE LE BARRIERE

LEGNAGO. È partito a Porto il cantiere che renderà a misura di disabili ed anziani otto vie del centro e di sinistra Adige

Di Stefano Nicoli

I lavori programmati 15 mesi fa elimineranno entro fine ottobre dislivelli, scalini e asfalto groviera L'investimento è di 200mila euro


Da L'Arena Sabato 21 Maggio 2011, pagina 38

Il Comune compie un ulteriore passo avanti per adeguare la città a misura di disabili, invalidi ed anziani. Con l'obiettivo di rendere la vita un po' più facile a chi, malgrado si muova su una sedia a rotelle o comunque cammini a fatica per l'età o la malattia, è costretto a misurarsi ogni giorno con percorsi ad ostacoli che diventano un autentico calvario.
Dopo una lunga gestazione, iniziata ancora nel febbraio 2010 con l'adozione del progetto preliminare in Giunta e conclusasi in aprile con l'assegnazione dell'appalto alla ditta «Eurocostruzioni sas» di Cartura (Padova), sono partiti infatti i lavori che consentiranno di abbattere altri due chilometri di barriere architettoniche. E quindi di rendere percorribili marciapiedi finora impraticabili a causa di dislivelli, scalini impervi, asfalto colabrodo e dimensioni così strette da bloccare una carrozzina. Il cantiere partito nei giorni scorsi a Porto, dove sarà messo a norma il tratto pedonale sul lato destro di via Giordano Bruno, interesserà entro ottobre otto vie. Il tutto in base alle priorità segnalate all'ufficio tecnico dall'assessore ai Lavori pubblici Paolo Longhi e dal consigliere delegato per «Una città senza barriere» Alessandro Rettondini, all'epoca in cui i due esponenti del Pdl andavano ancora d'amore e d'accordo e l'attuale crisi politica interna al partito covava sotto le ceneri.
Restando sempre a Porto, la scaletta messa a punto 15 mesi dagli esponenti pidiellini, ora ai ferri corti, prevede anche il rifacimento completo dei marciapiedi di via Foscolo e di via Pellico oltre alla sistemazione di un tratto di 70 metri sulla parte sinistra di via Principe Umberto. Nel capoluogo, l'impresa azionerà invece le gru su entrambi i lati di via Toti, via Corridoni e via Cavalcaselle, mentre in via Verdi sarà adeguata soltanto la parte sinistra. L'intervento anti-barriere, sollecitato a più riprese in municipio da tribunale del malato, gruppo Aism e distaccamento dell'Anmic, richiederà un investimento di 200mila euro: 42mila coperti da un contributo regionale e la somma restante finanziata con il 10 per cento degli oneri di urbanizzazione accantonati nel triennio 2008-'10.
«Questo pacchetto di opere finalizzato a rendere più funzionale e vivibile la città», sottolinea Longhi, «costituisce non solo un buon risultato gestionale di cui ringrazio il collega Rettondini. Ma anche la dimostrazione che insieme si può fare molto per Legnago mentre divisi e rissosi non si va da nessuna parte». Il prossimo passo sarà un'altra tranche di lavori che, per 150mila euro, permetterà di eliminiare un altro chilometro e mezzo di percorsi dissestati. «Speriamo che nel frattempo crescano la sensibilità e la civiltà che sono ancora carenti specie tra gli automobilisti che invadono marciapiedi e parcheggi riservati ai disabili», auspica Marisa Lupi dell'Aism.

sabato 14 maggio 2011

Il cimitero è esaurito? Tombe in vetroresina


LEGNAGO. Il Comune realizzerà 30 loculi prefabbricati per risolvere l'emergenza a Vangadizza

Stefano Nicoli

La Giunta ha accolto la proposta suggerita dal consigliere Martinelli per garantire le sepolture fino al 2012 con una spesa di 40mila euro


da L'Arena, Sabato 14 Maggio 2011, pagina 43

Nel cimitero di Vangadizza da mesi non c'è più un loculo libero. Tanto che i familiari del caro estinto sono costretti, spesso e volentieri, a chiedere la tomba in prestito a parenti ed amici pur di evitare la sepoltura nel camposanto del capoluogo. E così, di fronte ad un'emergenza al centro di accese proteste ed aggravata dall'esaurimento anche delle cellette ossario, il Comune ha escogitato una soluzione tampone in attesa di dar corso al progetto di ampliamento: un blocco prefabbricato di 30 loculi realizzato in vetroresina su intelaiatura metallica, che verrà posizionato entro l'estate accanto alla chiesetta. Assicurando così per un altro anno la disponibilità nella struttura che serve anche Vigo per un totale di 3.600 residenti. Il tutto con una spesa di 40mila euro equivalente a 1.311 euro per ognuno dei nuovi alloggi destinati all'eterno riposo.
«A questo riguardo», informa Paolo Longhi, assessore ai Lavori pubblici, «abbiamo già preso contatti con la società Nicolini, affidataria dei servizi cimiteriali, e contiamo di installare a stretto giro le nuove tombe, perfettamente identiche a quelle in cemento e conformi alla normativa sul piano strutturale ed igienico-sanitario. Questo sistema, oltre a garantire ottimi risultati sul piano estetico e pari dignità alle tumulazioni, ci permetterà nel frattempo di completare l'iter dell'ampliamento che richiede tempi lunghi ed investimenti ingenti». Alla fine, dopo un pressing quasi giornaliero scandito nell'ultimo biennio da numerose prese di posizione, il consigliere Lucio Martinelli, portavoce di un problema molto sentito nella frazione, ha vinto la sua battaglia contro i trasferimenti delle salme. Ma non solo. Il recordman di preferenze della Lega ha avuto anche la soddisfazione di veder accolta la proposta alternativa avanzata agli ex colleghi di maggioranza, che sette mesi fa l'avevano confinato all'opposizione. Ed ora, con questa inattesa accelerata, potrebbe ricucirsi uno strappo politico ruotato in buona parte proprio sul rinvio dei lavori al camposanto. «Finalmente», commenta Martinelli, «la Giunta è corsa ai ripari assecondando la legittima aspirazione dei cittadini di Vangadizza e Vigo di venire sepolti nel cimitero del loro paese. Mi auguro adesso che facciano in fretta per mettere al riparo le famiglie colpite dal lutto dai disagi con cui hanno dovuto misurarsi finora».



Partito l'iter
per ampliare
il camposanto


Da L'Arena Sabato 14 Maggio 2011, pagina 43

Bisognerà attendere un altro anno prima di veder realizzato il primo blocco di tombe in muratura nel cimitero di Vigo Vangadizza. Sulla scorta del progetto di ampliamento da 1,4 milioni di euro già inserito nel piano delle opere pubbliche, la Giunta è in procinto di dar corso ad un primo stralcio da 630mila euro. In questo importo è compresa la realizzazione di 136 loculi, di 200 cellette ossario e di un campo di inumazione. «Se tutto filerà liscio», annuncia Paolo Longhi, assessore ai Lavori pubblici, «contiamo di appaltare questo blocco iniziale a fine anno, una volta ottenuti i pareri tecnici ed approvato il progetto esecutivo, in modo da riuscire ad accogliere le prime salme nel giugno 2012». «Malgrado l'intervento rientri tra le nostre priorità», aggiunge, «non è stato facile mandarlo in porto a causa della carenza di fondi con cui dobbiamo fare i conti». S.N.

mercoledì 11 maggio 2011

VIA LIBERA A DUE VARIANTI URBANISTICHE

Da L'Arena, Mercoledì 11 Maggio 2011, pagina 32

Chiusa a notte fonda la discussione fiume sull'accordo per la «Corradina», il Consiglio si è ricompattato. Ed ha licenziato, con la sola astensione del pidiellino Alessandro Rettondini sempre ai ferri corti con l'assessore ai Lavori pubblici Paolo Longhi del suo stesso partito, due varianti urbanistiche riguardanti, rispettivamente, il piano di recupero di iniziativa privata «Via della Repubblica» ed il piano particolareggiato della zona industriale San Pietro 3. Nel primo caso, l'assemblea ha accolto la modifica presentata dalla ditta «DMD» - soggetto attuatore del complesso residenziale, direzionale e commerciale in fase di realizzazione nel capoluogo - consistente nel ridisegno della piazza interna, che verrà articolata in un'area a verde alberato sul fronte di via della Repubblica con l'inserimento di una fontana sul lato interno. La seconda variante autorizza invece una riconfigurazione del lotto industriale assegnato alla ditta «Madas srl» con adeguamento della viabilità. S.N

INTESA PER LA NUOVA CORRADINA



LEGNAGO. Approvato dal Consiglio l'accordo di pianificazione con la «Angelo sas» proprietaria dei terreni dei due club


Golf e tennis evitano lo sfratto


Stefano Nicoli

In cambio di un'area residenziale i sodalizi proseguiranno l'attività con impianti ampliati e club house Previsti anche strada e ciclabile


da L'Arena, Mercoledì 11 Maggio 2011, pagina 32

Il circolo del golf ed il tennis club «Corradina» evitano in zona Cesarini uno sfratto ormai esecutivo. Con l'opportunità, inoltre, di poter proseguire la loro attività su impianti ampliati e dotati di strutture ricreative aperte a tutti i cittadini. Di pari passo, il Comune mette in cassaforte una nuova strada, oltre un chilometro di pista ciclopedonale e 13mila metri quadrati di giardini. Il tutto in cambio della trasformazione urbanistica di un'area di 45mila metri quadrati, a nord di Corte Corradina, da verde pubblico attrezzato a zona di espansione residenziale per le frazioni, con un volume edificabile di 45mila metri cubi.
È racchiuso sostanzialmente in questo «baratto» l'accordo preliminare di pianificazione tra l'amministrazione di Legnago e la società agricola «Angelo sas», proprietaria dei 312mila metri quadrati di terra in cui sono inseriti anche i due circoli sportivi, che è stato approvato nell'ultimo Consiglio dopo una discussione al calor bianco. È occorsa una lunga gestazione, iniziata ancora ai tempi della Giunta Gandini e rallentata finora da intoppi tecnici e burocratici. Ma alla fine il parto - per quello che l'assessore ai Lavori pubblici Paolo Longhi, regista della trattativa, non ha esitato a definire «uno dei migliori accordi urbanistici del Veneto poichè l'interesse pubblico è pari addirittura al 94 per cento della valorizzazione fondiaria per i privati» - è arrivato. Malgrado l'astensione del centrosinistra, critico soprattutto «sull'eccessiva cementificazione dell'area», che ha alzato gli scudi dopo essersi visto bocciare l'emendamento presentato da Bruno Tagliaferro di «Legnago al centro» per prevedere a carico del privato una maggiore spesa di 150mila euro per opere di sicurezza stradale.
E nonostante il palese tentativo di boicottare la delibera messo in atto dai consiglieri dissidenti del Pdl Stefano Zamperlin ed Alessandro Rettondini. I due «ribelli», che poco prima aveva chiesto al sindaco la testa dell'assessore Longhi reo di averli attaccati ed offesi pubblicamente, si sono infatti astenuti dopo aver dichiarato, venendo immediatamente smentiti dal sindaco, «di essere stati scarsamente coinvolti nella preparazione del provvedimento». In soccorso del centrodestra, di nuovo claudicante in aula, sono però intervenuti i voti favorevoli dell'ex leghista Lucio Martinelli e di Matteo Limoni di «Nuova città», che ha bacchettato la coppia di «scissionisti» pidiellini sfidandola a firmare la richiesta di dimissioni della maggioranza.
Al di là dell'ennesima guerra intestina che ha rischiato di farlo naufragare, l'accordo è stato alla fine licenziato. Spianando così la strada, oltre al nuovo quartiere residenziale, ad una moratoria sullo sfratto pendente sui sodalizi sportivi. I quali potranno usufruire in futuro di un campo da golf ampliato a nove buche e di un quarto campo da tennis. Il tutto completato da una club house ricavata nella barchessa della Corte e dall'obbligo per i proprietari di costituire a loro favore un comodato d'uso ventennale. L'«Angelo sas» dovrà inoltre realizzare e cedere al Comune una strada di collegamento di 460 metri tra la rotatoria di via Giudici e via Olimpia ed un percorso ciclopedonale di 1.135 metri.
Ciliegina sulla torta la rinuncia del privato all'indennità di esproprio di 148mila euro di cui aveva diritto in forza della cessione al Comune, nel 2006, di alcuni terreni.

mercoledì 4 maggio 2011

LEGNAGO. Il vertice si è chiuso senza soluzioni
Crisi politica del Pdl
Il caso è approdato
al tavolo provinciale
L'«ala fedele» dei pidiellini reclama misure severe per i due colleghi «ribelli» e i loro referenti locali
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Mercoledì 04 Maggio 2011 PROVINCIA, pagina 38
Fumata nera per la crisi scoppiata sui banchi della maggioranza dopo che i consiglieri pidiellini Stefano Zamperlin (gruppo Venturato-Conta) e Alessandro Rettondini (corrente Rossini-Bendinelli) avevano fatto saltare giovedì scorso il Consiglio. Il tavolo provinciale del Pdl, riunitosi l'altro pomeriggio a Verona per affrontare l'ennesimo terremoto politico-amministrativo con cui deve fare i conti il centrodestra cittadino, non ha preso infatti alcun provvedimento nei confronti di due consiglieri «ribelli» e dei rispettivi referenti locali così come avevano auspicato i loro compagni di partito e gli alleati leghisti. Quindi la «resa dei conti» interna, che doveva calmare le acque in vista della nuova seduta convocata per domani, è ancora in alto mare. Con l'effetto di complicare ulteriormente la già intricata missione affidata al commissario Stefano Bertacco. Il quale «esasperato dalle continue prese di posizione delle varie correnti che stanno vanificando gli sforzi fatti finora per superare i contrasti e rilanciare il Pdl legnaghese» ha rimesso lunedì il mandato nelle mani del coordinatore Aldo Brancher che ha però respinto le sue dimissioni.
«L'assenza di Davide Bendinelli», informa Loris Bisighin, vicesindaco pidiellino, «ha consigliato al tavolo di rinviare a domani (oggi ndr) una decisione sulla frattura causata dai due colleghi su cui non intendiamo soprassedere». «Quindi», aggiunge l'assessore Paolo Longhi, recordman di preferenze del Pdl, «attendiamo che il tavolo prenda misure severe non solo nei confronti di Zamperlin e Rettondini che farebbero bene a scusarsi. Ma anche di Rossini e Venturato il cui consenso politico è inversamente proporzionale alle loro pretese e ai danni che stanno causando a Legnago». «Altrimenti se tutto finirà a tarallucci e vino», minaccia Longhi, «io e gli altri rappresentanti fedeli alla Giunta ci autosospenderemo dal partito