sabato 23 luglio 2011

dopo il successo dei giovedì di luglio ci aspettano "venerdì sotto le stelle" e "stella per una notte"

Appuntamenti speciali nelle notti di agosto e settembre con le ormai note rassegne e di giorno mostre storiche e pedalate ecologiche

Legnago:"Venerdì sotto le stelle" e "Stella per una notte"


Da L'Arena, Sabato 23 Luglio 2011 INSERTI, pagina 78

Sono davvero molte le iniziative in programma nei prossimi mesi nel comune di Legnago: innanzitutto va ricordata la tradizionale rassegna “Venerdì sotto le stelle" con passeggiate musicali tra i locali della cittadina; l'evento avrà luogo nelle serate dell'8, 12, 19 e 26 agosto.
Altra importante manifestazione è il festival "Stella per una notte" che avrà luogo a Legnago nelle sere dell'1, 2 e 3 settembre con inizio alle ore 21: durante il momento di festa si esibiranno cantanti emergenti dai sei anni in su. L'iniziativa avrà luogo in Piazza Garibaldi a Legnago; una giuria di esperti selezionerà i vincitori, che si aggiudicheranno una borsa di studio da utilizzare presso una scuola di canto; verranno assegnati tre premi: il riconoscimento Stelline, per i piccoli dai 6 ai 10 anni, Piccole Stelle, dedicato ai bimbi dagli 11 ai 14 anni, e Stelle, per i ragazzi dai 15 anni in su.
Durante il periodo estivo Legnago ospiterà inoltre la mostra “Il territorio fortificato veronese”, iniziativa inserita nelle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia.
Obiettivo dell'esposizione, che avrà luogo dal 4 al 16 settembre presso il Museo del Risorgimento Fondazione Fioroni, è quello di promuovere la conoscenza della storia dei forti veronesi.
La seconda edizione de “I Tesori Veronesi” approderà anche a Legnago dal 9 all'11 settembre.
L'appuntamento può essere l'occasione per visitare il Museo del Risorgimento.
Il giorno 11 settembre sarà organizzata a Legnago anche una pedalata ecologica lungo l'Argine dell'Adige.

giovedì 21 luglio 2011

Tigli segati per la viabilità Insorge il centrosinistra

LEGNAGO. Interpellanza di Marconi (Pd) sugli alberi tagliati in centro


Le piante rase al suolo per sistemare ed allargare l'incrocio di viale dei Tigli Il cantiere aprirà in agosto
giornale

Giovedì 21 Luglio 2011, pagina 30

Il tronco di uno dei tigli segati nel viale omonimo DIENNEFOTO Il Comune torna ad impugnare la motosega per trasformare in legna da ardere tre imponenti tigli svettanti all'incrocio tra il viale omonimo e via XX Settembre. Il tutto in nome della sicurezza stradale visto che gli esemplari abbattuti all'altezza delle scuole medie «Frattini» sono stati sacrificati «per riorganizzare l'incrocio e rendere il traffico più scorrevole». Almeno stando alle spiegazioni fornite dall'assessore ai Lavori pubblici Paolo Longhi, che annuncia l'apertura dei cantieri per la prima settimana di agosto.
Una giustificazione che, se da un lato non fa una grinza essendo in ballo l'incolumità di pedoni ed automobilisti, dall'altro ha già scatenato le vivaci proteste di opposizione ed ambientalisti. I quali, dopo aver appena abbassato gli scudi alzati lo scorso aprile contro il taglio di sei platani in via Cadorna sempre in funzione della viabilità, sono scesi nuovamente sul piede di guerra. «Con questi continui scempi ai danni della natura e dei cittadini, questa amministrazione dimostra di non possedere di certo il pollice verde e siamo indignati di fronte a questa mancanza di sensibilità e di rispetto per l'ambiente», sbotta il segretario del Pd Claudio Marconi dopo aver protocollato seduta stante un'interpellanza al riguardo. «Non c'era alcun motivo», aggiunge l'esponente della Rosa, «di deturpare uno dei nostri viali più belli sacrificando tre alberi sani e rigogliosi anche perchè questo incrocio non ha mai presentato particolari problemi di visibilità e sicurezza». Di diverso avviso l'assessore Longhi per il quale l'intervento è invece «indispensabile per evitare incidenti e tutelare tante vite umane». «In base al progetto deliberato a marzo», spiega il delegato ai Lavori pubblici, «sono in programma l'allargamento e la sistemazione del crocevia con l'inserimento di una terza corsia di incanalamento per i veicoli diretti dall'ospedale alla stazione e lo spostamento di un semaforo». «Attualmente», conclude, «si creano infatti estenuanti code con soste prolungate delle auto in manovra, che producono smog e polveri sottili». S.N.

martedì 19 luglio 2011

Petizione per la sicurezza

PORTO. I residenti reclamano una soluzione per l'incrocio di via Volta
«Il crocevia è pericoloso»


Gli abitanti suggeriscono la posa di semaforo e dossi La Giunta è pronta invece a modificare la viabilità


Martedì 19 Luglio 2011, pagina 28

Un altro crocevia pericoloso, teatro di scontri pressochè quotidiani, si è aggiunto alla mappa dei «buchi neri» della viabilità comunale dopo la contestata rotonda di Vangadizza. Questa volta, nel mirino dei residenti, che hanno protocollato una petizione in municipio con 77 firme in calce per reclamare «la realizzazione urgente di un semaforo e la posa di dossi artificiali in prossimità delle scuole elementari», è finito l'incrocio tra via Bruno e via Volta, a Porto.
L'indice degli abitanti di sinistra Adige, «esasperati dai continui incidenti stradali, imputabili solo in parte alla disattenzione degli automobilisti, e preoccupati per la loro incolumità», è puntato «sulla scarsa visibilità che impedisce di attraversare in sicurezza il crocevia specie a chi, provenendo da via Volta, deve immettersi sul corso principale». Oltre «che sull'elevata velocità con cui i mezzi sfrecciano su via Bruno». «Questa situazione», sbotta Gian Luca Saracco, promotore della raccolta di firme, «si trascina ormai da anni ed i residenti non ce la fanno più a sopportare i pericoli e i disagi con cui sono costretti a fare i conti ogni giorno per uscire o rientrare a casa. Ecco perchè chiediamo all'amministrazione di rendere più sicuro l'incrocio con l'installazione di un impianto semaforico o una revisione radicale della viabilità». «Il tutto», conclude Saracco, «completato dall'inserimento di dissuasori necessari a rallentare il traffico e a tutelare gli studenti della Don Bosco e dell'Enaip che attraversano via Bruno per raggiungere le fermate degli autobus».
La risposta della Giunta, che ritiene «impraticabile l'ipotesi di un semaforo per non intralciare la circolazione», non si è fatta attendere. «Con i nostri tecnici», annuncia Paolo Longhi, assessore ai Lavori pubblici, «abbiamo già analizzato la questione e si è deciso di rivedere buona parte della segnaletica orizzontale nell'ambito del progetto di rifacimento dei marciapiedi». «Riteniamo», conclude, «che spostando in avanti, su via Bruno, il segnale di stop delle strade che la intersecano, con contestuale ridisegno degli attraversamenti pedonali e dei parcheggi, si risolveranno i problemi lamentati». S.N.

giovedì 14 luglio 2011

Prostituzione. Legnago all'olandese? No grazie

Titola L’Arena: “Legnago all'olandese:
una via a luci rosse”. Nell’articolo si dà eco alla proposta choc dell’amico consigliere Lucio Martinelli, il quale, raccogliendo l’esasperazione di molti concittadini circa la presenza di lucciole sulle strade del centro, avrebbe pensato di istituire, in Zona Industriale, una via del meretricio.

Voglio leggere tale proposizione come un grido di dolore dinnanzi ad una problematica dai molteplici risvolti, quella della prostituzione lungo le nostre strade, per reprimere o tamponare la quale – almeno nell’elemento che più salta agli occhi – i nostri sindaci non possono più avvalersi del potere imperituro di ordinanza per sanzionare i clienti.
Negli scorsi mesi, infatti, la Consulta ha ritenuto incostituzionale la parte del “pacchetto sicurezza” del 2008 che conferiva ampi poteri ai sindaci in materia di accattonaggio e prostituzione.
In particolare, secondo la Corte Costituzionale, l’art. 125 del menzionato pacchetto violerebbe la Carta nella parte in cui permette che il sindaco adotti provvedimenti «a contenuto normativo ed efficacia a tempo indeterminato» per preservare la sicurezza urbana ed eliminare i rischi che la mettono a repentaglio, anche a prescindere da casi di «contingibilità e urgenza».
Dal momento che, normalmente, non è più possibile elevare sanzioni ai clienti, non servirebbe nemmeno acquistare e posizionare telecamere lungo le strade del sesso (attualmente Zona commerciale e artigianale a San Pietro e Via Cadorna in centro).
Il dibattito consiliare legnaghese ci ha regalato le più disparate proposte di rimedio: chi vuol far dichiarare penalmente illecita la prostituzione, chi vuol mandare volontari per convincere le lucciole a cambiar vita e Lucio che, appunto, vorrebbe dedicare una via al meretricio.
Ho provato ad evidenziare che il “rimedio martinelliano” non sarebbe comunque esperibile. L’attività di prostituzione, anche se penalmente irrilevante, costituisce sempre un'attività civilmente illecita, perché contraria al buon costume.
Il buon costume (boni mores) è il complesso dei principi che corrono sotto il nome di morale sociale (norme sociali), cioè quel che, di regola, si pratica dalla generalità delle persone, in un determinato ambiente ed in un determinato momento, quella che potrebbe - con altra espressione - chiamarsi la morale corrente.
Esiste dunque un complesso di norme etiche che, per l'assenza stessa della civiltà in cui viviamo, viene avvertito o almeno conosciuto da tutti.

L'attività di prostituzione, è certo contraria al buon costume, in quanto è avvertita dalla generalità delle persone come violatrice di quella morale corrente che rifiuta, sulla scorta di quelle norme etiche che rappresentano ancora il patrimonio della civiltà in cui viviamo, il commercio per danaro che una donna faccia del proprio corpo, rendendolo disponibile a soddisfare ogni istinto sessuale di qualsiasi partner.

Solo dunque una legge nazionale potrebbe consentire la percorribilità della proposta di Lucio Martinelli ovvero della contraria ipotesi che vorrebbe perseguirla penalmente.

Attualmente in Parlamento sono depositate 24 proposte di legge. Il Ministro Maroni si è detto contrario all’istituzione del reato di prostituzione.
Quanto al meretricio su strade ben determinate, penso sia, al limite, meno inopportuno ipotizzare una regolamentazione della prostituzione negli edifici privati.

Nel frattempo mi pare opportuno che siano affiancati i piani di aiuto sociale delle prostitute e la repressione dello sfruttamento della prostituzione che involge effettivamente nelle più gravi forme di degradazione umana, fino alla riduzione in schiavitù.

«Onore a Roberto Marchini»


LEGNAGO. Giovane Italia ha reso omaggio in centro al militare caduto

Uno striscione ricorda il parà


Da L'Arena, Giovedì 14 Luglio 2011, pagina 28

«Onore al caporal maggiore Roberto Marchini». Firmato Giovane Italia. Il movimento giovanile del Pdl della provincia di Verona, guidato dal legnaghese Roland Tedesco, ha srotolato ieri mattina uno striscione di otto metri sui resti di Porta Mantova per esprimere, con una frase semplice vergata dai colori di quella bandiera italiana segnata da un altro grave lutto, «cordoglio e dolore» per la morte del parà dell'ottavo reggimento Folgore di stanza alla caserma «Briscese» rimasto ucciso martedì in Afghanistan. Oltre che «per rimarcare il rispetto per le istituzioni, la divisa e le forze armate spesso non rispettate e non sostenute a dovere».
«Con questo piccolo gesto», ha dichiarato Tedesco affiancato dall'assessore Paolo Longhi e da altri militanti, «abbiamo voluto rendere un doveroso omaggio ad un altro eroe dei tempi moderni, caduto per difendere i propri ideali e portare la pace la mondo, e a tutti quei soldati che quotidianamente sono impegnati in situazioni di pericolo. Senza dimenticare le loro famiglie che vivono nella preoccupazione durante le missioni». Quello di Giovane Italia non sarà comunque l'unico tributo che Legnago dedicherà a Marchini. Il sindaco Roberto Rettondini è infatti partito ieri sera, con il consigliere provinciale Maurizio De Lorenzi, per Roma dove questa mattina accoglierà la salma del primo caporal maggiore per poi partecipare ai funerali. Martedì, alle 18, si terrà invece nel duomo di Legnago una messa di suffragio celebrata da don Giuseppe Andriolo e da monsignor Silvano Mantovani, cappellano militare della Briscese. S.N.

mercoledì 13 luglio 2011

Frana la spalletta del ponte sul Bussé. Deviati i camion

VANGADIZZA. Il manufatto eroso dall'acqua

Partiti immediatamente i lavori per rinforzare il collegamento
giornale


Da L'Arena, Mercoledì 13 Luglio 2011, pagina 30

L'azione corrosiva dell'acqua e le vibrazioni provocate dal passaggio di mezzi pesanti. È imputabile a questa somma di cause il cedimento che ha fatto franare la spalletta del ponte sul Bussè, nella frazione di Vangadizza. Nel corso dei decenni, sul vecchio collegamento di via Mazzanta si è formata infatti una voragine, che è andata via via ingrossandosi fino a provocare il crollo del manufatto. Con l'effetto di mandare in tilt il traffico visto che, fintantochè la falla non sarà riparata ed il passaggio non sarà messo in sicurezza, la circolazione avviene a senso unico alternato e possono transitarvi soltanto automobili, motocicli e biciclette. Camion, trattori e rimorchi sono costretti invece a deviare su via Garbo per raggiungere San Pietro e la Transpolesana con un tragitto più lungo e meno agevole specie all'altezza della contestata rotonda realizzata in località Casa Bianca. Tuttavia, i disagi non dovrebbero durare a lungo. «Non appena i nostri tecnici si sono accorti del danneggiamento della spalletta», informa Paolo longhi, assessore ai Lavori pubblici, «si sono infatti attivati per riparare il manufatto in tempi stretti in modo da limitare gli inconvenienti per i conducenti dei mezzi pesanti. Il cantiere è già stato aperto e contiamo di completare i lavori entro tre giorni». S.N.

LEGNAGO. DOLORE PER L’ADDIO AL NOSTRO CAPORAL MAGGIORE. MA NESSUNO PARLI DI RITIRO DALL’ AFGHANISTAN.

Dopo Alessandro Di Lisio un altro figlio adottivo della nostra Legnago è caduto nel compimento del suo dovere di soldato, il caporal maggiore Roberto Marchini.
Il dolore è tanto, la Città è in lutto. Domani, in occasione dell’anniversario della passerella ciclopedonale Porto – Legnago, ci sarà una festa sommessa, senza fuochi d’artificio.
Afferma l’Amico Sindaco Roberto Andrea Rettondini : «(…) tragedie che lasciano senza parole. L'ottavo reggimento Folgore è infatti parte integrante da quasi 50 anni della città e i suoi militari li sentiamo tutti figli della nostra terra, una grande famiglia di cui siamo tutti orgogliosi e alla quale mi lega tra l'altro un rapporto di amicizia personale».
Tanti amici che pure con me condividono il medesimo percorso politico si lasciano scappare, commossi: “via da questa missione inutile”.
Sbagliano. Nel loro sincero sgomento non si rendono conto di quanto questa frase possa ferire l’orgoglio e la dignità dei nostri soldati. Quando ho tributato gli onori a Roberto sul social network facebook ai tanti "pro-ritiro" ha risposto una cara amica, Stefania, figlia e fidanzata di militari, con il compagno in missione a Farah:
“inutile? La cosa che mi fa incazzare è che ogni volta che muore un soldato in missione qualcuno deve dire "la sua" e magari neanche sa cosa davvero fanno i nostri militari. Prima di aprire bocca parlate con uno di loro,ascoltatelo quando teneramente parla di bambini afghani innocenti che fanno festa per un pezzo di pane. Davvero pensate che per tutto il mondo sia inutile questo sacrificio? Per fortuna qualcuno sa perché sono li. Anziché parlare a vanvera fate silenzio,i nostri militari devono rimanere la. Perché? Perché hanno un altro morto a cui rispondere!”
Ovviamente oltre alle ragioni del cuore, dell’orgoglio e della dignità umana ci sono altri motivi che rendono improvvida la strada del ritiro immediato: c’è una tempistica stabilita dalle forze della coalizione per riconsegnare quella martoriata regione alla responsabilità militare e politica degli afghani. Non rispettarla significa darla vinta ai talebani.
E questo, per Alessandro, per Roberto, per tutti i nostri quaranta ragazzi caduti, per la dignità ella nostra Nazione, non possiamo permetterlo.
Meglio un giorno da Marchini che cent’anni da pacifisti.

mercoledì 6 luglio 2011

Piazza Costituzione riapre con un nuovo look

PORTO. Questa mattina l'assessore regionale Massimo Giorgetti inaugura la rinnovata «agorà» di sinistra Adige

Per terminare il cantiere costato 365mila euro mancano solo alcuni arredi Il 13 luglio tornerà il mercato



Da L'Arena Mercoledì 06 Luglio 2011, pagina 28


Piazza Costituzione, a Porto, riapre i battenti dopo sei mesi di lavori che hanno cambiato volto al «salotto buono» di sinistra Adige afflitto da un incalzante degrado. Questa mattina, alle 11.30, verrà inaugurato, alla presenza dell'assessore regionale ai Lavori pubblici Massimo Giorgetti, il restyling appena terminato grazie ad un investimento di 365mila euro, 273mila dei quali coperti da un finanziamento della Regione. I cittadini, ai quali verrà offerta una risottata preparata dai volontari di Portobello e del comitato Sant'Agostino di Canove che replicheranno stasera alle 20 sulle note dell'orchestra Tritium, non si troveranno tuttavia davanti un'opera completata in tutto per tutto.
A causa degli inconvenienti tecnici emersi durante il cantiere, che hanno fatto lievitare di 80mila euro la spesa preventivata con slittamento del taglio del nastro, hanno costretto infatti la Giunta a rinviare l'acquisto dei due «monili» che caratterizzeranno l'agorà dove il 13 luglio ritorneranno le bancarelle del mercato: la panca a doghe lignee, che verrà posata a settembre; ed il totem luminoso per il quale il Comune sta invece cercando uno sponsor disposto a finanziarlo. «Si tratta comunque», sottolinea Paolo Longhi, assessore ai Lavori pubblici, «di un importante intervento che ha restituito alla comunità una piazza riqualificata, più bella e a misura di disabili. Tutto ciò privilegiando la semplicità per poter continuare a coniugare commercio e convivialità». S.N.

lunedì 4 luglio 2011

VANDALISMO A VANGADIZZA, FIRMATO CASETTE

Gli imbrattatori delle mura della Corte Perez si sono firmati "Casette on the flow". Richiami a detta scritta appaiono anche sulla piastra sita in piazza Giovanni Paolo II a Vigo; comparivano anche al parco di Terranegra e in fregio al sottopasso di Porta Ferrara.
Secondo la ricostruzione operata dal buon Lucio Martinelli gli ultimi atti vandalici sarebbero avvenuti venerdì 24 giugno alle ore 1:00; erano circa cinque persone e avevano un'utilitaria già segnalata al comando di Polizia Locale

LEGNAGO. CENTROSINISTRA SPEZZATINO IN SALSA CIVICA
















Botte da orbi sul ring del centrosinistra legnaghese.
Da una parte Tommy Casari e il Cardinale Ambrosini, che pare abbiano ufficializzato la costruzione di una nuova rete civica scollegata dai partiti.
Dall'altra il Pd ed in particolare l'ex Sindaco Giorgio Soffiati che, dal suo blog, telesioebernardino.blogspot.com, sembra imputare la scelta - poco convincente - del civismo, al rancore per la sconfitta nella corsa alla segreteria del Pd.
Queste le parole del Professore: "Ambrosini e soci sono davvero spassosi.
hanno comunicato al popolo legnaghese-in attesa spasmodica- che vogliono costruire un"non si sa cosa"sganciato dalle logiche spartitorie dei partiti.
se non fosse che quasi tutti gli aderenti di legnago al centro sono stati iscritti a vari partiti (o provengono dalla defunta lista della Rosa), ci si potrebbe credere.
così come si potrebbe credere che al fatto che hanno a cuore solo gli interessi di legnago, (...) a questi piace perdere, o vorrebbero farci perdere.
Miserabile disegno".

E ancora: "La premiata ditta amb&casari si è sentita chiamata in causa dal post"forza legnago al centro", per l'azione inconsulta di divisione del fronte oppositore alla destra legnaghese.
certo, fa pensare che sia il risentimento che guida le azioni della citata ditta.(chi semina ecc...)
(...) senza alcuna preclusione. per quel tempo, speriamo che la premiata ditta non sia in liquidazione".

venerdì 1 luglio 2011

APPUNTAMENTI L'Accademia degli avvocati tocca 80 soci e si congeda

Da L'Arena, Venerdì 01 Luglio 2011, pagina 30

Un convegno valido per l'acquisizione di tre crediti formativi con cena finale preparata dagli alpini di Legnago con il sottofondo musicale del trio Eris. L'Accademia degli avvocati, fondata una decina di anni fa a Verona e rilanciata lo scorso gennaio in città per promuovere e sostenere la professione forense attraverso varie iniziative, chiude questo pomeriggio il primo semestre di attività con un bilancio decisamente lusinghiero. A partire dalle 16.30, l'associazione guidata da Claudio Carcereri de Prati ed arrivata a contare già un'ottantina di iscritti di tutta la provincia, organizzerà al Piccolo Salieri - la sala attigua alla baita alpina ricavata nell'ex macello ottocentesco di via Don Minzoni - un convegno sul tema «Contestare o non contestare, questo è il problema: l'articolo 115 del codice di procedura penale nella riformulazione adottata con legge 69 del 2009». Alla tavola rotonda, moderata dall'avvocato Mario Verga, interverranno i magistrati Pierpaolo Lanni e Mauro Martinelli, in servizio rispettivamente nei tribunali di Verona e Rovigo. S.N.

Cresce il polo produttivo. È il secondo in provincia

LEGNAGO. Via libera agli ultimi due stralci della zona artigianale «S.Pietro 3» di 180mila metri

Stefano Nicoli

Il Comune investirà 6,9 milioni per acquistare e urbanizzare i terreni Aziende e magazzini coprono ormai 2,4 milioni di metri quadrati

Da L'Arena, Venerdì 01 Luglio 2011, pagina 30

La zona produttiva di Legnago crescerà nei prossimi mesi di altri 180 mila metri quadrati. Ed andrà così ad incrementare una distesa di magazzini e capannoni che, nel corso dei decenni, è arrivata ad occupare, sommando i quattro comparti in cui è strutturata, 2,4 milioni di metri quadrati. Vale a dire una superficie equivalente a 311 campi da calcio e a 242 ettari, di cui 32 edificati, 28 a verde, 18 di strade e cinque di parcheggi.
Un polo insomma di tutto rispetto, che riveste ormai un'importanza strategica per l'economia veronese. «Non a caso», sottolinea Paolo Longhi, assessore ai Lavori pubblici, «quella di Legnago è diventata, quanto a dimensioni, la seconda area artigianale-industriale della provincia dopo il Quadrante Europa con imprese, in prevalenza di piccole e medie dimensioni anche se non mancano colossi di portata internazionale, che spaziano dalla logistica alla meccanica ai servizi». A rafforzare una vocazione, che nella capitale della Bassa si traduce in oltre 500 aziende e migliaia di dipendenti, contribuirà ora il progetto definitivo del secondo e terzo stralcio di «San Pietro»: la zona artigianale approvata dal Consiglio nel 2003 per soddisfare numerose richieste di insediamento nei terreni tagliati in due dalla regionale 10 e poi recepito dal nuovo Prg licenziato nel 2006 dalla Giunta regionale. «Sulla scorta della richiesta di assegnazione presentata da una ditta che ha l'impellente neccessità di ampliarsi», informa Longhi, «abbiamo accelerato l'iter per realizzare le opere di urbanizzazione dei due stralci mancanti ancora all'appello ai fini di quantificare il costo dell'intervento e quindi i prezzi di cessione dei lotti distribuiti su una superficie utile di 125mila metri quadrati».
Dai conteggi effettuati, l'operazione messa a punto dall'amministrazione per completare «San Pietro 3» si preannuncia onerosa per le casse del municipio. «Il Comune», informa Longhi, «dovrà infatti accollarsi un investimento di 6,9 milioni di euro tra l'acquisto dei terreni espropriati e l'esecuzione delle opere. Tuttavia, si procederà per gradi in base alla domanda per coprire i costi con la cessione dei lotti: cosa che avverrà anche con la prima tranche da 340mila euro ai nastri di partenza per garantire lo sviluppo della prima impresa richiedente».
Mentre la spesa complessiva a carico dell'ente risulta ingente ed impossibile da affrontare in un colpo solo, i prezzi di vendita dei lotti sono invece appetibili. Almeno stando alle cifre fissate dalla Giunta ed in procinto di venire deliberate nel Consiglio convocato per martedì prossimo: i lotti del secondo e terzo stralcio verranno assegnati a 53,50 euro il metro quadrato che scenderanno a 42,80 per le superfici fondiarie con vincolo di edificabilità. «Il Comune», osserva l'assessore Longhi, «punta semplicemente a coprire i costi senza alcuna finalità di lucro per agevolare i nuovi insediamenti che equivalgono ad opportunità di lavoro per i nostri cittadini. Ecco perchè possiamo offrire uno dei prezzi più bassi dell'intera provincia».