sabato 26 marzo 2011

COME MEDIARE LE CAUSE CIVILI SE NE DISCUTE IN UN CONVEGNO

Da L'Arena Sabato 26 Marzo 2011, pagina 44

Sarà la mediaconcilazione, il nuovo procedimento stragiudiziale appena introdotto per tutta una serie di controversie civili, il filo conduttore dell'importante convegno ospitato questa mattina alle 10 al «Piccolo Salieri» di via Don Minzoni. L'iniziativa promossa dall'«Accademia degli avvocati» - il sodalizio a sostegno della professione forense rifondato un mese fa a Legnago ed arrivato a contare già 70 iscritti di tutta la provincia - è rivolta sia ad avvocati che a commercialisti e ad altri potenziali mediatori, che avranno l'opportunità di conoscere gli elementi pratici per l'applicazione dell'istituto, che è diventato obbligatorio, e quindi condizione di procedibilità della causa, il 20 marzo per diverse materie: divisione, successioni ereditarie, locazione, contratti assicurativi ed altro ancora.
A trattare l'argomento nella tavola rotonda moderata dall'avvocato-assessore Paolo Longhi, che si chiuderà con un buffet preparato dal gruppo alpini, saranno gli avvocati Claudio Carcereri de Prati ed Andrea Casali, rispettivamente presidente e consigliere dell'«Accademia», affiancati da due giuristi del foro di Roma, gli avvocati Alfonso Alegiani e Giovanni Giangreco Marotta. Per l'occasione, verrà presentato il corso di 50 ore che partirà a breve all'hotel «Pergola» di San Pietro per la formazione di mediatori: figure alle quali spetta trovare un accordo tra le parti prima che la lite approdi nelle aule di giustizia. S.N.

martedì 22 marzo 2011

Vangadizza. Si inaugura il primo parco giochi della frazione


Da L'Arena, Sabato 19 Marzo 2011 , pagina 44

Vangadizza avrà il suo primo parco giochi per la gioia non solo dei bambini che lo attendevano ormai da tre anni. Ma anche di tutti gli altri abitanti della frazione arrivata a contare quasi 2mila residenti. Domani, alle 11.30, dopo le alterne vicende che avevano rallentato i lavori del Piruea «Corte Perez», sbloccati poi nel 2009 da una variante e da una proroga dei termini approvate dall'attuale amministrazione, verranno inaugurati i giardini realizzati di fronte alla chiesa dall'«Immobiliare Vangadizza srl» nell'ambito del Programma integrato di riqualificazione urbanistica che sta attuando nel quartiere. Il taglio del nastro del parco, ricavato tra i nuovi lotti edificabili e la vecchia corte agricola, è stato organizzato dal consigliere Lucio Martinelli e dal direttivo del circolo Noi in concomitanza con le celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia: tema che, non a caso, farà anche da filo conduttore alla mostra allestita nei locali del circolo con i disegni degli alunni di materna ed elementari. Alla cerimonia, benedetta dal parroco don Romeo Cecchetto, interverrà l'assessore ai Lavori pubblici Paolo Longhi, che annuncerà l'imminente acquisto da parte del Comune di panchine e cestini. Per poi formalizzare una proposta, che incontra già parecchi sostenitori: quella di intitolare il parco a Giovan Battista Cavalcaselle, rivoluzionario-patriota e critico d'arte nato a Vangadizza nel 1819. S.N

mercoledì 16 marzo 2011

MANIFESTAZIONE ALPINA PER I 150 ANNI DELL'UNITA' D'ITALIA

L'unico evento in programma domani a Legnago per i 150 anni dell'unità
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Da L'Arena, Mercoledì 16 Marzo 2011, pagina 34

L'unico evento in programma domani a Legnago per i 150 anni dell'unità d'Italia sarà «Uniti sotto il tricolore»: una manifestazione promossa dal gruppo alpini guidato da Maurizio Mazzocco. L'appuntamento organizzato dalle 270 penne nere del capoluogo è fissato per le 10 nella baita di via Don Minzoni dove saranno presenti le varie associazioni combattentistiche e d'arma con il loro coordinatore Mario Crocco mentre l'amministrazione sarà rappresentata dall'assessore Paolo Longhi (Pdl). Dopo l'alzabandiera ed il suono dell'inno nazionale, si succederanno una serie di interventi, che culmineranno nel lancio in aria di un tricolore sollevato da palloncini verdi, bianchi e rossi. La cerimonia si concluderà con una bicchierata offerta a tutti i cittadini. S.N

domenica 13 marzo 2011

SAN PIETRO. TANTE CASE PER UN CAMPO DI CALCIO


Campo di calcio di San Pietro. Si del Consiglio all’accordo urbanistico coi privati proprietari dei terreni da espropriare per la realizzazione del terreno di gioco.


Nuovo semaforo verde per il campo di calcio di San Pietro, già incluso nel piano opere 2010.
Palazzo De Stefani ha detto si – e all’unanimità – anche all’accordo preliminare di pianificazione che consentirà, una volta adottato il Pat, la trasformazione di un’area verde e agricola, adiacente all’opera, per complessivi 32.800 mq in zona residenziale di espansione; area appartenente a quei privati che hanno acconsentito a rinunciare all’indennità di esproprio per favorire la realizzazione del nuovo impianto sportivo.
Il Comune l’assessore Paolo Longhi evita di sborsare sull’unghia 329.500 € per gli espropri; il privato si prenota una lucrosa trasformazione edilizia (la differenza tra valore indotto e quello attuale è di 835.000 €) che si concreterà col provvedimento di adozione dello strumento di pianificazione.
Ma per realizzare il campo non bisognerà attendere l’approvazione del nuovo strumento urbanistico: in forza dell’accordo, ratificato ieri in consiglio comunale, i privati hanno acconsentito a concedere nell’immediato la disponibilità dell’area interessata dai lavori per il nuovo terreno di gioco.
Il progetto è completamente diverso da quello previsto dalla passata amministrazione e da me fortemente avversato pur nel riconoscimento della bontà dell’intento di implementare l’offerta sportiva. L’investimento rimane lo stesso: 510mila euro, pagati in parti circa uguali dal Comune - che l’anno scorso ha acceso un mutuo - e dalla Regione Veneto. Ma ciò che risparmiamo per gli espropri lo reinvestiamo sull’opera sportiva. Il campo che sorgerà da questo voto sarà infatti, a differenza di quanto previsto nel progetto datato 2008, immediatamente omologabile perché collegato con spogliatoi, che saranno pure ristrutturati, avrà un impianto di illuminazione e ci saranno spazi per piazzali e parcheggi.
La necessità di collegamento con gli spogliatoi è garantita grazie all’interruzione di Via Piemonte e alla realizzazione di una nuova strada che collegherà l’attuale ed il vecchio insediamento abitativo con Via Verona.
Incredibile ma vero è arrivato anche il plauso del capogruppo di minoranza Damiano Ambrosini che ha riconosciuto:“È senz’altro un progetto migliore del nostro”

Quando gli smutandati erano loro

RICEVO E VOLENTIERI PUBBLICO QUESTO CONTRIBUTO SULLA QUESTIONE MORALE LEGNAGHESE












Lettera aperta all’amico Paolo Longhi.





Caro Paolo,
da sempre, come sai, ti sono vicino nella tua avventura politica.
Ho apprezzato di te la capacità amministrativa che si è declinata nel tempo in un atteggiamento diverso: da fumantino consigliere di minoranza a pompiere bonario di Palazzo; apprezzato talvolta più dai moderati dell’opposizione che dai falchi padani.
Ovviamente ti apprezzo anche per la scelta di non inserire il tuo parentado in enti, sodalizi e collegi vari legnaghesi.
Altri tuoi colleghi di Lega e PDL si sono comportati diversamente.
E pronta è arrivata la stilettata del centrosinistra, coi suoi consiglieri a gridare allo scandalo.
Premessa: non c’è niente di illegittimo nel designare componenti della propria famiglia in enti pubblici, specialmente se essi hanno le caratteristiche tecniche per ricoprire il posto.
Però a me non piace vedere che se c’è un revisore dei conti, un membro di un cda da nominare, si facciano avanti sempre le stesse persone; le stesse che nascondono dietro a questioni amministrative - apparentemente indigeribili da parte dei loro fiduciari in consiglio comunale – l’unica finalità di ottenere le “careghe”.
Non c’è niente di illegittimo, ripeto, ma ragioni di opportunità sconsiglierebbero di tenere questo atteggiamento.
Di certo, però, gli ultimi a poter parlare di questione morale sono gli esponenti del centrosinistra legnaghese legati ai trascorsi dell’amministrazione Gandini.

Leggo su L’Arena che questi avrebbero indossato delle magliette di protesta per “sbeffeggiare, ancora una volta, «le altre nomine formato-famiglia dall'amministrazione Lega-Pdl, che ha garantito, senza alcun pudore e con criteri tipici dei regimi del terzo mondo, incarichi pubblici ai figli del presidente Maurizio Raganà e dell'assessore Maurizio De Lorenzi oltre che ai coniugi della delegata alla Cultura Ester Bonfante e del leader dei Popolari liberali Agostino Rossini»”
Pudore. Già. Il Pudore. Che pudore hanno avuto i signori del centrosinistra quando hanno varato le modifiche allo statuto per poter inserire non i parenti ma loro stessi (sic!) nei consigli di amministrazione delle partecipate o degli enti controllati dal Palazzo?
Giuseppe Losi, Giuseppe Zampieri, Palmiro Zardin, tutti consiglieri comunali e nominati rispettivamente nel cda della Casa di Riposo, nel cda di Si.Ve, alla Presidenza di So.Les.
Lì il controllore non era parente del controllato…Era la stessa persona!
Con la modifica all’articolo 40 bis dello statuto da te promossa nell’ottobre 2009, questa commistione non è più consentita, essendo rimasta circoscritta la portata del 40bis “al settore socio-culturale dove un amministratore comunale può garantire un punto di riferimento stabile con cui confrontarsi in linea con la programmazione e gli indirizzi impartiti dal Comune»”.
Chi non ricorda, poi, che anche nell’ultimo mandato del centrosinistra le tregue armate tra margherita e diesse si sottoscrivevano in funzione delle careghe?
Il pluriconfermato incarico in Le.Se per l’ex Sindaco Giorgio Soffiati – pure inviso a Gandini, Ambrosini & co.- ne è buona prova.
Lo stesso Soffiati che, lui consigliere Le.Se, vantava un fratello eccellente che ricopriva l’incarico di assessore allo Sport.
Chi ha la memoria più lunga potrà poi ritornare all’ormai lontano 2002.
La maggioranza di centrosinistra si spacca: Pietro Zanetti, assessore all’Ecologia, si dimette. “Ho lasciato perché no si rispettavano più le componenti politiche” dichiarava a Primo Giornale evidenziando poi “deterioramento dei rapporti personali all’interno della Giunta, (…) non condivisione delle scelte amministrative, (…) delusione per la mancata attuazione del programma” (sembra di ascoltare qualche nostra sventurata conoscenza, n.d.r.).
Lo stesso Zanetti continuava criticando la “variante San Salvaro”: “successivamente nella discussione nell’ambito del gruppo è emerso il problema del conflitto di interesse tra consiglieri comunali e progettisti
L’ex sindaco Soffiati affermava invece, sempre su Primo Giornale, che “il consiglio comunale sarebbe divenuto lo strumento più o meno consapevole di interessi privati”. Riferendosi sempre alla questione San Salvaro (progettisti Massaron e Algarvia, quest’ultimo eletto tra i diesse come indipendente) affermava: “due consiglieri uno di maggioranza, uno di minoranza, abbiano presentato una variante al PRG che trasforma un’area di 95mila mq da verde pubblico attrezzato, con indice di edificabilità elevato, facendo aumentare il prezzo da poche centinaia di milioni ad una decina di miliardi, con un beneficio teorico per il pubblico di un miliardo e 700 milioni abbastanza modesto: non è consociativismo questo?”.
Tutta questa bagarre sul caso San Salvaro è stata scatenata dai diesse guarda caso dopo il ritiro di una delibera di giunta che avrebbe affidato ad Interattiva, società di progetti multimediali di cui erano titolari Flavio Zonmzin, lo stesso Soffiati e l’architetto Luciano Mirandola ex sindaco PCI di Nogara, l’informatizzazione del Comune.
Il compenso finale era previsto in 680milioni.
E se Primo Giornale si lagna oggi di un inattivismo della nuova maggioranza di centrodestra (sbagliando anche nell’indicare il numero degli anni di governo, tanto per Primo l’importante è incensare la sinistra e aggredire la destra) lo stesso faceva all’epoca il buon Soffiati su L’Arena: “due anni e mezzo di assoluto torpore”, conditi dall’affarismo: “un gruppo di affaristi che domina l’opposizione ha fin qui tratto vantaggio dalle scelte amministrative fatte”
Concludeva nell’intervista fatta a L’Arena: “Quello che più mi preoccupa, da cittadino e da protagonista, insieme ad altri, del progetto politico della Rosa, è che sia stato completamente disatteso uno dei punti principali del suo programma. L’alleanza che ha portato Gandini a fare il sindaco era nata anche con l’impegno preciso di MORALIZZAE LA VITA PUBBLICA LEGNAGHESE: non mi pare che ci sia riuscita. Anzi”.
La moralizzazione deve essere avvenuta con l’ingresso di Claudio Marconi in giunta e con l’ingresso di Soffiati in Lese… anche se le varianti sono continuate… e spesso recavano la firma di geometri, architetti ed ingegneri che erano anche consiglieri comunali di sinistra.
Da ultimo si guardi l’articolo su L’Arena del 1 aprile 2009…(...)azzi pigliatutto!
Concludo dicendo che la politica si deve dare una regolata. Non voglio fare il moralista… ma non lo facciano nemmeno i politici di sinistra, smutandati senza pudore sino a ieri, puritani oggi.
G.Z.

sabato 12 marzo 2011

Tricolore in regalo alle scuole































Da L'Arena, Sabato 12 Marzo 2011, pagina 47

Sarà l'omaggio del tricolore a tutte le scuole dell'obbligo cittadine ad inaugurare il calendario di eventi promossi dal Comune per celebrare il 150° anniversario dell'unità d'Italia. Lunedì, alle 10, il sindaco Roberto Rettondini e l'assessore all'Istruzione Loris Bisighin riceveranno in sala consiliare i dirigenti dei vari plessi scolastici per consegnare loro 132 bandiere - realizzate su un cartoncino pastificato di 50 centimetri per 35 con impressi i vessilli del Veneto e dell'Europea - da affiggere in altrettante aule dislocate tra il capoluogo e le frazioni: 79 emblemi dell'unità nazionale sono destinati alle classi di quattro scuole elementari, mentre i restanti 53 verranno apposti alle medie. L'iniziativa, che apre un programma scandito da mostre, conferenze e rievocazioni, è il frutto dell'ordine del giorno presentato il 22 dicembre in Consiglio dal Pdl ed approvato all'unanimità. S.N

mercoledì 9 marzo 2011

Cantieri attorno alla stazione

LEGNAGO. Partiranno a fine marzo i lavori di riqualificazione dell'area circostante lo scalo e lungo via Vicentini


La viabilità sarà resa più sicura


Stefano Nicoli

Nuovi parcheggi e marciapiedi sono in arrivo lungo via Cadorna Sarà ampliata con un'altra corsia l'intersezione con viale dei Tigli


Da L'Arena, Mercoledì 09 Marzo 2011, pagina 32

Nuovi tratti pedonali, altri parcheggi ed incroci resi più ampi e sicuri per agevolare un traffico sempre più sostenuto. A nove mesi dall'inaugurazione di via Giovanni Vicentini - la bretella di 700 metri che dallo scorso giugno mette in collegamento diretto il piazzale della stazione con l'Edificio 13, il centro commerciale «Galassia» e via Mantova - verrà riqualificata anche tutta la zona circostante lo scalo ferroviario, comprese via Cadorna e la strada che immette nel centro storico. Con un doppio vantaggio per il Comune: quello di migliorare la viabilità, il decoro e la sicurezza stradale senza dover attingere dalle rinsecchite casse del municipio.
La Giunta ha approvato infatti una perizia di variante al progetto dell'arteria dedicata al grande giornalista di Porto scomparso nel 1980, che consentirà per l'appunto di aprire entro marzo un cantiere da 121mila euro volto a completare una riorganizzazione viaria rivelatasi un toccasana per la città. «Si è ritenuto infatti opportuno», spiega Paolo Longhi, assessore ai Lavori pubblici, «investire l'importo garantito dal ribasso d'asta e parte delle somme a disposizione dell'amministrazione per apportare delle migliorie funzionali all'area attigua a via Vicentini, percorsa ogni giorno da centinaia di veicoli». A questo riguardo, la Giunta ha affidato le opere aggiuntive alla società «Segnalstrade Veneta» di San Pietro Viminario (Padova), che avrà due mesi di tempo per completare l'intervento.
Il pacchetto di lavori ai nastri di partenza prevede, innanzitutto, l'allargamento e la sistemazione dell'incrocio tra via XX Settembre e viale dei Tigli dove verrà creata, mediante l'abbattimento di alcune piante e lo spostamento del semaforo, una terza corsia di incanalamento per i veicoli diretti in stazione e alla nuova arteria. Con lo scopo di favorire il deflusso del traffico, che ha subìto un incremento esponenziale. Di pari passo, verrà prolungato il percorso pedonale, con ridefinizione degli spazi a parcheggio, all'altezza della stazione per una maggior sicurezza dei pedoni e degli utenti delle ferrovie.
Il terzo blocco di opere interesserà invece la vicina via Cadorna dove verrà stabilizzato, verso via Lungo Bussé, il senso unico introdotto la scorsa estate con la creazione di tratti di marciapiedi e nuovi posti auto. Il tutto lasciando invariato il divieto in vigore, che non smette però di suscitare le proteste degli automobilisti multati finora dai vigili per aver ignorato il relativo segnale: la strada resterà chiusa al traffico dalle 21 alle 6 del mattino seguente.
«Faremo comunque in modo», annuncia Longhi, «di rendere ancora più visibile la segnaletica per venire incontro ai guidatori. I benefici riscontrati durante la sperimentazione non consigliano infatti di riaprire la strada nelle ore notturne sia per tutelare i residenti che per contrastare la piaga della prostituzione che interessa l'area limitrofa al parco».

venerdì 4 marzo 2011

Nuove regole per i plateatici. Varato il «lodo salvamovida»

LEGNAGO. Il Consiglio ha approvato il regolamento per l'arredo e l'utilizzo degli spazi esterni ai 142 locali della città

Stefano Nicoli

Sono state uniformate le pratiche delle concessioni che saranno rilasciate entro 30 giorni dalla richiesta Si punta a rilanciare gli esercizi e ad attirare clienti

Venerdì 04 Marzo 2011, pagina 32

Regole certe ed omogenee con pratiche uniformi e semplificate per piazzare pedane, ombrelloni, fioriere, tende ed altri elementi di arredo all'esterno dei 142 bar e ristoranti della città. Sono quelle contenute nel nuovo «Regolamento per la realizzazione e l'utilizzo dei plateatici a servizio dei pubblici esercizi» approvato all'unanimità nell'ultimo Consiglio comunale per mettere ordine, con procedure omogenee e al riparo da interpretazioni discordanti da parte degli stessi uffici comunali, in un settore dove finora regnava una gran confusione. Al punto che qualche esercente, pur avendo ottenuto il parere positivo dell'ufficio tecnico sull'installazione di una struttura all'esterno del proprio locale, si è ritrovato poi tra capo e collo una denuncia dei vigili urbani per abuso edilizio, con tanto di obbligo di demolizione, che potrà ora sanare.
Tuttavia, lo scopo racchiuso in quello che l'assessore ai Lavori pubblici Paolo Longhi - autore del provvedimento a quattro mani con il delegato alle Attività economiche Nicola Negri - ha ribattezzato «lodo salvamovida», non è rivolto solo a normare le distanze, le tipologie dei manufatti e le modalità delle concessioni. Con l'intento «di tutelare il decoro delle aree pubbliche e di perseguire allestimenti uniformi, perfettamente integrati nel contesto urbano, oltre a condizioni di piena sicurezza per la sosta ed il transito di pedoni e veicoli». «Ma anche», hanno evidenziato i due assessori, «ad incentivare gli investimenti per attirare gente in città. Con la duplice opportunità di rilanciare un comparto importante dell'economia locale e di movimentare Legnago evitando che diventi un dormitorio senza attrattive».
Entrando nel dettaglio, potranno essere adibiti a plateatico «i marciapiedi, le piazze, le gallerie, le zone pedonali, le aree verdi ed in genere gli spazi pubblici distribuiti sull'intero territorio». Compresa la sede stradale qualora non sia possibile occupare il marciapiede. In ogni caso «dovranno risultare conformi alla normativa sulle barriere architettoniche per l'accesso dei disabili». Per quanto concerne invece le caratteristiche degli arredi, il nuovo regolamento ammette «pedane in legno amovibili, coperture mediante tende ed ombrelloni, tavoli e sedie preferibilmente non di plastica». Non sarà comunque possibile «utilizzare tipologie differenti dello stesso elemento, tessuti con tonalità sgargianti ed ombrelloni con pubblicità diverse da quelle del relativo esercizio». Altre forme di arredo, come eventuali chiusure laterali trasparenti, saranno soggette a parere tecnico.
La concessione si potrà richiedere presentando una domanda in bollo al protocollo generale del Comune, corredata di planimetria dell'area interessata e del tipo di manufatto prescelto. Ad esaminarla sarà una commissione tecnica presieduta e convocata dal comandante dei vigili e composta dai tre capi servizio dell'ufficio tecnico. La quale, per dimensioni particolari o ambiti di pregio, potrà avvalersi di un parere consultivo alla commissione edilizia. Grazie ad un emendamento proposto dall'assessore Longhi per velocizzare l'iter, la risposta verrà data entro 30 giorni anzichè nei tre mesi originariamente previsti. Sempre 30 giorni saranno sufficienti per inoltrare la domanda di rinnovo del permesso, che vale di norma un anno, ha carattere personale e non è trasferibile a terzi.

giovedì 3 marzo 2011

Il club delle toghe si rinnova e riparte con un convegno

LEGNAGO. Debutta l'Accademia degli avvocati
Il sodalizio punta all'apertura di un organismo di conciliazione

Da l'Arena, Giovedì 03 Marzo 2011, pagina 39

L'«Accademia degli avvocati», fondata una decina di anni fa a Verona, si rinnova e riparte da Legnago rilanciando la sua attività a favore dell'avvocatura e del ruolo della professione forense. A tenere a battesimo l'associazione rinata all'ombra del Torrione sarà il convegno sul tema «Il codice deontologico, riflessioni sul passato e proposte riformatrici per il futuro», che si terrà domani, a partire dalle 16, nella sala orientale del museo Fioroni con l'intervento degli avvocati Ivone Cacciavillani, Claudio Carcereri de Prati ed Andrea Casali. L'iniziativa, patrocinata dal Consiglio dell'ordine degli avvocati di Verona e valida per l'ottenimento di tre crediti formativi, sarà l'occasione per presentare ai legali veronesi il sodalizio, che si è appena insediato e che è pronto a promuovere tutta una serie di iniziative grazie anche all'adesione di un gruppo di giovani avvocati.
Il direttivo de «L'Accademia» è composto da Claudio Carcereri de Prati (Presidente), Paolo Longhi (segretario), Davide Rossi, Emanuele Luppi ed Andrea Casali. «Tra gli obiettivi che ci proponiamo», annuncia Longhi, «vi è quello di valorizzare la zona del legnaghese attraverso un ciclo di eventi formativi come quello di domani al quale hanno già aderito una settantina di professionisti». «Inoltre», prosegue l'avvocato-assessore, «cercheremo di propiziare l'apertura in città di un apposito organismo dove poter esperire il tentativo obbligatorio di conciliazione, in procinto di entrare in vigore, facendo in modo che lo stesso si avvalga di mediatori della zona formati nel corso ministeriale che si terrà prossimamente a Legnago». Tra le finalità dell'associazione figura anche «il mantenimento ed il rafforzamento della sezione penale della sede staccata del tribunale cittadino di cui un anno fa è stato scongiurato il trasferimento con l'accentramento delle cause a Verona». S.N.

mercoledì 2 marzo 2011

L'UNIVERSITA' BATTE IL RECORD E INVITA OSPITI DI PRESTIGIO



da L'Arena, Mercoledì 23 Febbraio 2011, pagina 32

Segna un record il secondo ciclo di incontri dell'università del tempo libero. L'ultra collaudata istituzione, nata 21 anni fa, ha contato il più alto numero di iscritti dell'ultimo decennio ed ha ampliato gli appuntamenti, arricchendoli di eventi esterni. Le lezioni continueranno fino a maggio, «con appassionanti dibattiti, svaghi e incontri culturali», spiegano la delegata alla Cultura Ester Bonfante ed il rettore Utlep Luigi Manfrin. Oltre che su letteratura, arte, storia, cinema, musica e medicina, il secondo ciclo si focalizzerà sul Risorgimento, sotto tutti gli aspetti. In collaborazione con il Cif, organizzate poi 2 conferenze con relatori esterni: l'1 marzo arriverà il vaticanista de «Il Giornale» Andrea Tornielli, che parlerà del discusso rapporto tra Pio XII e gli ebrei, mentre il 16 marzo saranno ospiti Elisa Pozza Tasca, presidente dell'associazione Penelope, e Gilda Milani, mamma di Milena Bianchi, la studentessa di Bassano morta nel 1995 in Tunisia, uccisa (pare) da un spasimante respinto. Pomeriggio speciale, poi, il 21 marzo, dedicato a Laura Agnora, la ragazzina che nel 2001 rimase vittima dell'incendio alle medie Cavalcaselle. A ricordarla, a 10 anni dall'evento, sarà il giornalista Paolo La Bua, autore di «Eroi per caso». Arriverà inoltre, per la lirica, il maestro Fabio Fapanni, direttore musicale del palcoscenico della fondazione Arena, ad introdurre «Il Barbiere di Siviglia» ed il «Nabucco».E.P.

Nella foto il rettore dell' Utlep, l'amico Gigi Manfrin, con un amico nel percorso golenale gestito da la Verbena dell'Adige

PEEP VIGO. Modificata la tipologia abitativa

Da L'Arena, Mercoledì 02 Marzo 2011, pagina 32

Villette al posto di case a schiera. Gli acquirenti degli ultimi quattro lotti ancora disponibili nel Peep di Vigo potranno edificare abitazioni singole anzichè complessi formati da più unità abitative come prevedevano le norme tecniche attuative del quartiere partito nel 2008 ed in fase di completamento nella frazione di destra Adige. La modifica è stata licenziata nell'ultimo Consiglio comunale che, contrariamente a quanto si è verificato per l'ampliamento del Piano di edilizia economica popolare di Porto osteggiato dall'opposizione, ha approvato all'unanimità la variante adottata lo scorso novembre dalla Giunta. «In questo modo», ha sottolineato paolo Longhi, assessore ai Lavori pubblici, «sarà facilitata la cessione dei lotti residui del secondo stralcio in fase di realizzazione lungo via Rovigo. Mettendoci così nelle condizioni di soddisfare le richieste pervenuteci dal territorio, che prediligono la nuova tipologia abitativa, senza andare ad alterare le dimensioni originarie del piano». S.N.

LEGNAGO. Il Consiglio ha approvato la variante che consentirà di estendere il quartiere Peep per 13mila metri quadrati Edilizia popolare a Porto cura

di Stefano Nicoli

Sarà possibile costruire abitazioni singole sul fronte nord dell'area La priorità verrà data però all'intervento previsto a Vangadizza


Da L'Arena, Mercoledì 02 Marzo 2011, pagina 32

Cura ingrassante in arrivo, con 14 nuovi lotti distribuiti su una superficie di 13mila metri quadrati, per il Peep di Porto. A spianare la strada all'ampliamento del Piano per l'edilizia economica popolare di sinistra Adige, approvato nel 1991 ed ormai in buona parte completato, sarà la variante adottata nell'ultimo Consiglio con il voto favorevole della maggioranza e dell'ex leghista Lucio Martinelli. L'astensione di «Nuova città» e l'alzata di scudi del centrosinistra, contrario all'aumento del quartiere «per ragioni ambientali e di programmazione», non sono infatti bastate a frenare l'estensione del Peep su un'area ubicata a nord di quella già urbanizzata per un volume di 7.700 metri cubi destinato alla costruzione di case singole.
Così come a riunire le posizioni sull'intervento, che richiederà un investimento di un milione di euro, non sono servite le puntualizzazioni arrivate dai banchi della maggioranza. «Si tratta», ha spiegato Paolo Longhi, assessore ai Lavori pubblici, «di una variante meramente urbanistica, che non andrà a scavalcare la realizzazione degli altri Peep, a cominciare da quello previsto a Vangadizza». «Inoltre», ha aggiunto, «le dimensioni originarie del Piano non verranno incrementate nonostante l'allargamento del perimetro. La nuova volumetria sarà infatti traslata dai lotti 51, 52 e 54 in quanto la ditta assegnataria ha rinunciato ad usufruire di tutta la capacità edificatoria di cui aveva diritto». Tutte considerazioni, che «al di là dei rischi per l'ambiente e la qualità di vita derivanti da un'eccesiva cementificazione» palesati da Donatella Ramorino di «Liberinsieme», sono state giudicate ineccepibili sotto il profilo tecnico-formale anche dalla minoranza. La quale ha deciso però di accendere il semaforo rosso. Malgrado all'ufficio tecnico siano già state depositate 11 domande di potenziali acquirenti, come ha evidenziato il consigliere-architetto della Lega Fabio Donella mettendo in chiaro «di non avere alcun interesse personale in quello di Porto così come negli altri Peep contrariamente a quanto sottinteso da qualcuno in Commissione e durante il Consiglio».
Precisazioni indirizzate dall'esponente del Carroccio, convinto sostenitore del Peep di Porto «in grado di soddisfare una precisa esigenza dei cittadini», al capogruppo del centrosinistra Damiano Ambrosini. Il quale - con un emendamento rispinto dall'astensione di Lega e Pdl - ha sponsorizzato a spada tratta il Peep della «sua» Vangadizza. Tanto da reclamare un impegno formale da parte di Longhi «a subordinare l'attuazione del Piano di Porto alla realizzazione di quello della frazione».
«Ho già dato la mia parola al riguardo e non vedo il motivo», ha risposto l'assessore, «di mettere in discussione la promessa fatta in sede di bilancio». «Anche perchè», ha concluso, «oggi possiamo permetterci solo il Peep di Vangadizza, finanziato in buona parte con la vendita dei lotti del Peep di Vigo».