mercoledì 31 agosto 2011

Arrivato il bagno per il parco giochi dei bambini

TERRANEGRA. Installata una toilette chimica nello spazio come chiedevano le mamme



da L'Arena, Mercoledì 31 Agosto 2011, pagina 28

Anche il centralissimo parco giochi del quartiere di Terranegra è stato finalmente completato con la posa di una toilette chimica. L'opera, prevista nel dicembre 2010 e finanziata con lo stralcio di 41mila euro dal progetto di manutenzione straordinaria del parco centrale, è destinata a risolvere una volta per tutte i problemi delle tante mamme, con rispettivi bambini, che ogni giorno si ritrovano negli ampi giardini affacciati su via Bernini e via Sant'Eurosia. A concretizzare l'atteso completamento del parco, sollecitato dai genitori della zona, sono stati tutti gli amministratori residenti nella popolosa frazione di destra Adige, in particolare l'assessore ai Servizi Sociali Erika Ferraresi e quello ai Lavori Pubblici Paolo Longhi che proprio in quei giardini rivela di «aver passato tanto tempo a giocare».
«Alla nuova toilette», spiega Longhi, «manca solo l'allacciamento Enel, ma sarà questione di pochi giorni. Poi le mamme di Terranegra non dovranno più sudare sette camicie per accompagnare i propri piccoli a casa o nei bar vicini in caso di necessità». Il servizio igienico prefabbricato, che dovrebbe essere utilizzabile già dalla prossima settimana, ha reso quindi finalmente completo di servizi - al pari di tutti gli altri giardini comunali - anche il bel parco giochi di Terranegra. «Come avviene in ciascuno degli spazi verdi dedicati ai bambini», precisa l'assessore Ferraresi, «anche qui attiveremo presto un servizio di pulizia dei bagni e del parco attraverso una borsa lavoro».E.P.

venerdì 5 agosto 2011

POLLICINO. C'E' LA PROROGA FINO A DICEMBRE

LEGNAGO. Rinnovato il contratto di servizio tra Comune e Atv per mantenere le due linee urbane in funzione dal 1998


Il Pollicino non va al capolinea


C'è la proroga fino a dicembre

Stefano Nicoli

Per sopperire ai tagli regionali la Giunta sta studiando un piano che prevede un rincaro tariffario sponsor privati e meno passaggi


Da L'Arena, Venerdì 05 Agosto 2011, pagina 28

Il «Pollicino» dell'Atv non si fermerà al capolinea ma proseguirà le sue corse in città sino a fine anno. Seppur con tutta una serie di aggiustamenti, che il Comune sta mettendo a punto per minimizzare gli effetti negativi dovuti ai pesanti tagli dei finanziamenti per il trasporto pubblico locale operati dalla Regione e già finiti al centro di un gran polverone. Tagli, che si sono tradotti in una minore entrata di 4,5 milioni di euro per l'Azienda trasporti Verona guidata dal leghista Massimo Bettarello. E che, nel caso della capitale della Bassa, costringeranno la Giunta Rettondini ad intervenire ora sui costi e a studiare forme alternative di finanziamento per recuperare i 25mila euro necessari a compensare, da aprile a dicembre, le minori risorse regionali. «Con l'obiettivo», sottolinea Paolo Longhi, assessore ai Trasporti, «di non privare Legnago di un importante servizio istituito nel 1988 per collegare il centro con le frazioni di cui lo scorso anno hanno usufruito oltre 80mila persone, in particolare studenti, anziani e pazienti dell'ospedale».
In attesa di mettere nero su bianco il piano di salvataggio, che permetta a Palazzo de' Stefani di fronteggiare una spesa annua di circa 100mila euro su un costo complessivo di quasi 330mila al netto dell'Iva, l'amministrazione ha ufficializzato intanto il mantenimento delle due linee distribuite su una rete urbana di 16 chilometri. Lo scorso 19 luglio è stato infatti sottoscritto in municipio il contratto di servizio tra Comune e Atv per la proroga dei collegamenti fino al 31 dicembre. Un passaggio che, oltre a mettere il cuore in pace a migliaia di passeggeri, ha assicurato all'Azienda trasporti scaligera il pagamento delle corse effettuate dal «Pollicino» nel prime trimestre di quest'anno: 82.363 euro, di cui 58.477 finanziati dalla Regione ed il rimanente coperto dal Comune. Per l'occasione, l'assessore Longhi ed il presidente di Atv hanno abbozzato le azioni da concretizzare a partire da settembre per sopperire alla contestata cura dimagrante di risorse fissata da Venezia. «Diminuendo i contributi», osserva Bettarello, «è chiaro che vanno razionalizzati i costi per contenere l'aumento delle tariffe e non penalizzare il servizio. Tuttavia, confidiamo che l'emergenza rientri al più presto e a questo riguardo Atv, al pari delle maggiori Aziende di trasporto pubblico venete e del Comune di Verona, ha già impugnato al Tar la delibera della Regione che decurta i finanziamenti ritenendola illeggittima».
Il primo fronte su cui si pensa di agire sarà il costo del biglietto che oggi, con i suoi 80 centesimi, è tra i più bassi del Veneto. «Malgrado le linee guida espresse dal tavolo di concertazione regionale chiedono che gli aumenti tariffari per il 2011 portino la corsa semplice ad un valore standard di 1,30 euro», assicura Longhi, «faremo il possibile per contenere detta maggiorazione nell'ambito di un euro recuperando così circa 5mila euro su base annua». L'altro ingrediente della ricetta «salva Pollicino» è consiste invece in una riduzione dei chilometri e quindi delle corse. «Puntiamo», anticipa l'assessore, «ad eliminare le corse meno frequentate, sia sulla linea A che su quella B, in base all'analisi del traffico elaborata da Atv. In questo modo otteremo, tra settembre e dicembre, un risparmio chilometrico di circa 12 chilometri equivalenti ad un recupero di 8mila euro».
Infine, la terapia d'urto in fase di studio prevede l'acquisizione di nuovi clienti mediante anche la collaborazione di privati. «A questo proposito», informa Longhi, «sono già in corso contatti con alcune realtà della grande distribuzione affinchè sponsorizzino il servizio beneficiando dei vantaggi derivanti da un maggior utilizzo dei bus che fermano a pochi metri dai loro esercizi».

giovedì 4 agosto 2011

Crolli e degrado a Corte Severi

LEGNAGO. I residenti della frazione protestano per le condizioni critiche in cui versa il complesso di proprietà dell'Ater


Insorgono gli abitanti di Vigo


Stefano Nicoli

L'azienda ha già ottenuto dallo Stato 1,7 milioni per il primo stralcio ma la Regione non può erogarli per il blocco imposto dal governo


Da L'Arena, Mercoledì 03 Agosto 2011, pagina 30

A quest'ora Corte Severi, a Vigo, avrebbe già dovuto essere sistemata per accogliere gli inquilini dei primi 12 alloggi popolari previsti dal progetto di riconversione messo a punto dall'Ater. Invece, l'antico complesso racchiuso tra via Rovigo, il parco giochi e piazza Giovanni Paolo II, è ancora il ritratto del degrado e dell'incuria che costringe i residenti a fare i conti ogni giorno con topi, bisce, insetti, crolli, vegetazione incolta e problemi igienico-sanitari.
Tant'è che, di fronte ad una situazione che fa a pugni con il decoro e che malgrado alcuni recenti lavori di manutenzione sollecitati dal Comune continua a peggiorare, i residenti sono ritornati ad alzare gli scudi «affinchè venga accelerata l'apertura dei cantieri». O, quantomeno, «l'Ater provveda a demolire e a mettere in sicurezza i quattro blocchi che formano il fatiscente fabbricato, acquistato nel 2003 per 465mila euro». «Ormai, dopo un'attesa che si trascina da otto anni», sbotta Claudio Segantini, presidente di Vivere la piazza, l'associazione nata nel 2009 per animare il quartiere, «gli abitanti di Vigo sono arrivati al limite della sopportazione dovendo misurarsi con una sfilza di inconvenienti, che non si limitano al disordine e alla sporcizia ma che mettono a repentaglio l'incolumità di chi si avvicina alla corte». «Come non bastassero l'erba alta ed una nutrita colonia di animali selvatici che invadono la piazza attigua», aggiunge Segantini, «assistiamo infatti in continuazione a cedimenti strutturali con tanto di caduta di calcinacci e mattoni. Quindi è necessario correre ai ripari al più presto prima che qualcuno si faccia male visto che la recinzione è stata già divelta diverse volte».
Le annose proteste degli abitanti, condivise anche dalle otto famiglie appena insediatesi nella lottizzazione sorta nella confinante via Marcati, non sono destinate però a sortire l'effetto sperato. Almeno non nell'immediato. E questo malgrado i soldi per far partire il primo stralcio della riqualificazione ci siano: l'Ater risulta infatti già destinataria, attraverso la Regione, di un contributo di 1,7 milioni, stanziato ancora nel 2010 dallo Stato con la ripartizione dei fondi inseriti nel Piano nazionale casa. «Purtroppo», spiega Niko Cordioli, presidente dell'Azienda scaligera, «pur disponendo delle risorse non possiamo usarle in quanto il blocco imposto dal Governo per il patto di stabilità impedisce alla Regione di erogarci il finanziamento».
«Il progetto esecutivo», aggiunge Cordioli, «è comunque già pronto e confidiamo di riuscire a partire con i lavori al più presto in modo da garantire opportunità di lavoro alle imprese e soddisfare un'emergenza abitativa sempre più sentita anche a Legnago». In attesa di sbrogliare la matassa burocratica, l'assessore ai Lavori pubblici Paolo Longhi è riuscito intanto a far intervenire l'Ater per una prima bonifica della corte con lo sfalcio dell'erba e la chiusura della rete di protezione.

martedì 2 agosto 2011

Si può fare beneficienza anche in silenzio.

La via della carità si persegue in silenzio? Macché! Da quando la sinistra è in minoranza non perde occasione per regalare ai giornali perle di populismo.
Su L’Arena di oggi (2 agosto 2011) l’articolo intitolato “Ramorino rende l’omaggio” racconta del “beau geste” della pasionaria della sinistra alternativa, dove la restituzione riguarda una tessera gold per entrare gratis in piscina, omaggio dei nuovi gestori per promuovere l'impianto, «per dire no ai privilegi della casta tanto più in un periodo di crisi in cui tanti legnaghesi faticano ad arrivare a fine mese». Oltre che, «per non trovarmi nella scomoda posizione di sentirmi obbligata con i gestori ed avere un atteggiamento riconoscente e per nulla oggettivo nei loro confronti nel caso la questione piscina dovesse ritornare all'esame del Consiglio».
Vorrei scendesse un velo pietoso su questa dichiarazione di Donatella Ramorino. Mi sembra quantomeno inopportuno richiamare importanti principi morali quando si contribuisce a far saltare il numero legale dell’aula consiliare moltiplicando le spese dell’Ente, quando, imperante la sinistra, si tace sulla centrale a biomasse per poi scatenarsi contro il progetto una volta insediatasi l’amministrazione di centrodestra.
Sono ormai più di sette anni che frequento Palazzo De Stefani, prima in qualità di consigliere di minoranza, ora di assessore. E di omaggi ne ho ricevuti parecchi, come tutti gli altri amministratori.
Mi han dato biglietti gratis per il teatro, alle sagre mi vogliono far mangiare senza che paghi.
Io, come altri, cerco sempre di declinare. Insomma non voglio approfittarne. L’ho sempre fatto in silenzio. Se è carità, perché vantarsi sui giornali?

LEGNAGO. TEST ANTIDROGA PER I POLITICI. PRIME ADESIONI

Da L'Arena, Martedì 02 Agosto 2011, pagina 28

La proposta di test antidroga per tutti gli amministratori legnaghesi, lanciata un anno fa dal consigliere di minoranza Lucio Martinelli e condivisa a metà gennaio dal sindaco Roberto Rettondini e dalla Giunta, non resterà ferma sulla carta. L'iniziativa, mirata «a dare il buon esempio ai giovani e a rendere trasparente sino in fondo il comportamento di chi amministra e ricopre cariche di responsabilità in enti ed istituzioni su mandato del sindaco o su nomina consiliare», ha infatti già raccolto le prime adesioni ufficiali. E così, entro settembre, potranno partire i prelievi di cui sarà reso poi pubblico il risultato. Oltre al doge «leghista», che ha ottenuto «la disponibilità di un laboratorio di Cerea ad effettuare gratuitamente le prove in modo da evitare agli interessati una spesa di circa 100 euro», hanno prestato il loro consenso per iscritto lo stesso Martinelli e l'assessore ai Lavori pubblici Paolo Longhi. Nessuna riserva, infine, anche da parte del segretario del Pd Claudio Marconi, in