giovedì 22 marzo 2012

ILLUMINANTE INTERVENTO DI NALIN IN CONSIGLIO COMUNALE. CHIAMATE L'AMBULANZA

In NERETTO le mie considerazioni


ASSESSORE NALIN MORENO: grazie Presidente. Buonasera a tutti. Cari cittadini, quanto ora leggo verrà rilasciato alla stampa per completezza d’informazione. Disponendo di soli cinque minuti sarò sintetico, rimanendo comunque a disposizione dei media per ulteriori chiarimenti.

Tanto fu il coraggio e la disponibilità dell'uomo che non rilasciò, su indicazione del suo mentore, Ago Rossini, il comunicato al giornalista Federico Zuliani di Primo Giornale. Inoltre il foglio contenente tali esternazioni pubbliche venne consegnato ai giornalisti con l'avvertimento scritto di non poterlo consegnare a terzi!

Non ho rilasciato dichiarazioni sino ad oggi per poter portare la politica nel suo legittimo luogo di dibattito, il Consiglio Comunale, non di certo per nascondere i fatti.

 In consiglio comunale Nalin può dibattere pur non avendo ricevuto alcun voto, solo grazie ad un miserevole ribaltone politico. Per lo stesso motivo, io che fui il più votato della coalizione risultata vincitrice alle elezioni, in Consiglio non posso più dibattere


Nel 2007 il costruttore dell’immobile mi incarica come progettista di operare la ristrutturazione edilizia del fabbricato in questione. Dal gennaio 2007 al gennaio 2011 vengono rilasciati sei permessi di costruire, pienamente efficaci, che acconsentono e legittimano l’attività edificatoria. In data 19 settembre 2011 ricevo con decreto del Sindaco l’incarico di Assessore e, nella medesima data, consegno la mie dimissioni da progettista e direttore ai lavori alla proprietà dell’edificio, ottemperando alla normativa che regola gli Enti Locali sul principio di incompatibilità. Pertanto, in tale data, l’edificio risultata già compiuto, autorizzato da permessi rilasciati dal Comune di Legnago, cosa nota a tutti. A seguito delle segnalazioni dei privati rivolte già prima della sentenza anche al precedente Assessore per verificare l’effettiva consistenza del principio di ristrutturazione edilizia, giunge nel dicembre 2011 la risposta del Consiglio di Stato che annullava il concetto di ristrutturazione edilizia e pertanto, per applicazione di forma, riconduceva la definizione tecnica di abuso edilizio.

 Le segnalazioni dei privati le avevo prontamente girate all'Ufficio Tecnico.la possibilità ed il dover di sindacare sulla regolarità dei lavori non spetta agli assessori ma ai funzionari. Inoltre la rappresentanza legale dell'Ente è affidata al Sindaco. Nalin si rende conto che sta mettendo sotto accusa il suo ufficio e il suo Sindaco?

Visto l’esito dalla sentenza inappellabile che vede imputato il Comune di Legnago, mi chiedo se si poteva auspicare dal mio predecessore, per le sue conoscenze legali, un invito di costituire in giudizio il Comune per la difesa della pubblica amministrazione, cosa questa che non è avvenuta su una questione per la quale era stato precedentemente interessato e i ricorrenti.

Imputato? Imputato de che? Il Comune aveva semplicemente il ruolo di controparte nell'ambito di un giudizio straordinario avanti al Capo dello Stato.

Perché l’ex Assessore al ricevimento della denuncia, informato dei fatti, non intervenne suggerendo in via cautelativa la sospensione dei lavori in corso d’opera in attesa della sentenza?

Semplice perché non mi devo occupare io di queste questioni. Ma, stando a quanto si legge nelle premesse del parere del Consiglio di Stato, i funzionari i lavori glieli avevano già sospesi (!) "evidenziando di aver accertato opere eseguite in difformità del permesso di costruire 2009/0558 del 2 marzo 2010". Il problema è stata la perseveranza: in data 21 aprile 2010 infatti, Nalin presentò domanda di permesso di costruire IN SANATORIA ex art. 36 del DPR 380/01

Perché non procedette ad istituire una commissione tecnica interna atta ad accertare la fondatezza della denuncia privata verso il Comune ai fini di tutelarlo, considerando che la sentenza è inappellabile?

Non spetta certo ad una commissione politica il compito di vigilare sulla correttezza dei lavori privati. In Italia non abbiamo ancora la polizia politica. A far questo tipo di controlli ci pensano i vigili e l'Ufficio Tecnico e, se investita,la Commissione edilizia (di cui Nalin faceva parte). Inoltre mi chiedo invece perché la ditta controinteressata abbia fatto la scelta di non richiedre la trasposizione del ricorso straordinario in sede giurisdizionale, ottenendo maggiori garanzie anche in ordine all'impugnabilità del provvedimento finale. Da notare, ancora, che il Comune non è stato inerte ma, in data 25 agosto 2010 presentò una memoria di replica al ricorso.


Riterrei fondato un attacco politico nei miei confronti qualora lavorassi al fine di apportare modifiche ai regolamenti edilizi, ad usi privatistici, per fini personali oppure se interferissi con l’attività di gestione tecnica in relazione alle mie precedenti pratiche professionali. Non mi sarei mai aspettato di venire diffamato per aver progettato opere realizzate in base a permessi di costruire efficaci, successivamente annullati. Fattispecie di casi analoghi si registrano in questo comune come in altri comuni. Per quanto mi riguarda, quindi, non siamo nel caso del tipico abuso edilizio in cui prima si costruisce senza titoli e poi, se scoperti, si denuncia l’abuso come si è voluto far credere in modo demagogico alla cittadinanza. L’incompatibilità del mio assessorato con la mia professione non esiste perché l’organo comunale che deciderà il da farsi relativo all’ottemperamento della sentenza sarà il Dirigente del Settore Tecnico che applicherà quanto a norma di legge oggi vige, quindi totalmente staccato dalle mie competenze.

Dunque, leggete bene quest'ultimo periodo: si desume che l'assessore precedente poteva e doveva decidere sulla sospensione dei lavori; quello attuale invece non avrebbe questi poteri perché spetterebbero al Dirigente dell'Ufficio Tecnico!!!!!!

In merito poi alle notizie del reato di abuso edilizio, tanto svolazzato in piazza per diffamare me e la mia professione, già in data 17 novembre 2010 il GIP ha ritenuto infondato accogliere la richiesta di archiviazione, quindi la mia immagine risulta pulita e decorosa.

Certo, ciò in quanto il Comune - sempre stando alla ricostruzione contenuta nel parere del Consiglio di Stato - avrebbe provveduto ad accettare la richiesta di sanatoria. In ogni caso potrebbe bastare un esposto in Procura, corredato dal parere del CdS e dal Decreto del Capo dello Stato, a riaprire le indagini sul reato di abuso edilizio.


Infine al mio rammarico alla visione di una denigratoria e diffamante campagna politico mediatica verso la mia persona, forse perché in politica chi opera con buonsenso e concretezza disturba sempre. Un attacco personale, a dir poco vile e diffamante e degno della politica più infima, una politica incapace di occuparsi di tradurre in proposte i veri contenuti che oggi interessano la nostra società.


Ma come? Uno che arriva a fare l'assessore grazie ad un miserabile accordo sottobanco, uno che alle elezioni del 2004 aveva preso poche decine di preferenze, si permette di dare giudizi politici?

Trovino vergogna coloro che in modo codardo operano in seconda fila manipolando chi si presta, anzi correttamente si prostra, a denigrare l’immagine politica di chi oggi amministra, nonché l’immagine professionale. Nessuno che io sappia ha denigrato la sua immagine personale e professionale. Se la prenda con i giornali che hanno scritto gli articoli. Se si riferisce a me sappia che non manipolo nessuno, tanto meno i giornalisti. Ritengo che il confronto del pensiero politico può e deve godere di ampi spazi in cui il dibattito può accendersi, alterarsi, scontrarsi, ma senza mai uscire dai confini dettati dal rispetto tra le parti e dell’educazione. Non avrò tolleranza per coloro che nel confronto politico, senza indugio, entrano nella vita privata e professionale allo scopo di denigrare, diffamare, offendere ed aggredire anche fisicamente il proprio avversario politico, uomini degni della più miserabile maleducazione ed inciviltà e pertanto privi del senso civico per poter amministrare.

 Non so con chi ce l'abbia. Comunque faccia anche a meno di tollerare. A questo illogico, iroso e sconclusionato ragionamento sono seguiti gli applausi di un altro assessore, come il primo senza meriti politici e senza voti, Graziano Lorenzetti. Lunga vita a questi due magici maestri del compasso; che vivano abbastanza a lungo da poter assistere anche ai fischi del pubblico.

mercoledì 21 marzo 2012

La Rosa 2 vs Claudio Marciano

Finalmente “LaRosa2lavendetta” è sbocciata. Dopo mesi di attesa gli amici Damiano, Tommaso, Diego, Matteo, con Mauro Saldi dell’UDC, hanno dato vita a “Uniti per Legnago”. Hanno rotto col PD. Anche Casari, che era diventato consigliere comunale estromettendo l’eletta Scapin proprio per il regolamento interno dei democratici. Gandini non si capisce bene cosa voglia fare. Sta con la nuova creatura ma anche nel PD. Un po’ ci mancava il “maanchismo” veltroniano. Claudio Marconi è ormai entrato nella parte di Marciano, pugile, grande incassatore. “È un passaggio che fa ulteriore chiarezza nell’ambito del centrosinistra legnaghese” ha detto.