Legnago. In attesa delle nuove nomine in casa di riposo beccatevi questa chicca di Agostino Rossini, portavoce del Pdl (avrebbe dovuto esserne espulso ma tant'è, così si proclama), apparsa sul quotidiano L'Arena (martedì 23 ottobre 2012, pagina 36): «Faremo sì che i nuovi nominati non abbiano alcun genere di parentela con gli amministratori. Inoltre, auspico che tra i futuri consiglieri vi sia almeno una donna».
Detto da uno che ha la moglie nel collegio dei revisori contabili del Comune di Legnago e dell'ulss21 la cosa suona un po' come una presa per i fondelli.
AMEN
mercoledì 24 ottobre 2012
lunedì 8 ottobre 2012
Legnago. Giudice di Pace salvo al costo di un caffé per abitante.
Ma Amministrazione lumaca e scarso
dialogo tra enti allontanano la possibilità di salvare l'ultimo
presidio di giustizia nella Bassa.
Il Decreto Legislativo 156 del 7
settembre 2012 ha approvato la riduzione degli Uffici del Giudice di
Pace. Nella mannaia dei Tagli è finita anche Legnago, che pure dovrà
rinunciare alla propria Sezione Distaccata di Tribunale.
Ma se la soppressione del Tribunale è
un verdetto inappellabile, l'art. 3 del Decreto summenzionato
lascerebbe, invece, uno spiraglio per il mantenimento dell'Ufficio
del Giudice di Pace.
Le amministrazioni comunali interessate
– anche in consorzio tra loro - hanno infatti sessanta giorni di
tempo, a decorrere dal 12 settembre scorso, per comunicare al
Ministero della Giustizia se intendono farsi carico delle spese
necessarie per il mantenimento della sede.
Tra queste spese le più pesanti sono
soprattutto quelle per il personale; l'Ufficio del GdP Legnaghese
costa annualmente – tra una voce e l'altra – circa 140mila €.
Va evidenziato che il carico di lavoro
del nostro Ufficio supera nettamente la produttività media
individuata dal Governo. E a decretarne la – ormai quasi certa –
soppressione è stato il bacino di utenza.
Il Governo ha inteso salvare dai tagli
gli Uffici con un circondario composto da almeno 100mila abitanti
mentre l'Ufficio dell'ex conciliatore legnaghese ha 90.068 abitanti.
Fatti due conti, per salvare l'ultimo
presidio di giustizia nella Bassa basterebbero circa 1,50 € ad
abitante. Il costo di un caffè.
Care amministrazioni comunali, volete
offrirlo questo caffè all'aroma di giustizia ai vostri cittadini?
Il tempo stringe.
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