mercoledì 26 settembre 2012

Il colmo di Raganà? Fare il garante anti parenti

Vi ricordate i colmi?
Qual è il  colmo per un asino? Avere una febbre da cavallo.
Qual è il colmo per un cuoco? Finire sempre nei pasticci.
I colmi non mi hanno mai fatto molto ridere. Ma oggi su Primo mi sono ricreduto.
Del resto va in scena il colmo dei colmi: Leggere di Raganà che si propone di fare il "garante anti-parenti". 
Direi che la misura.... è colma!

sabato 22 settembre 2012

PARENTOPOLI LEGNAGHESE: RAGANA' BATTE TUTTI


Fatti adottare da un politico - diventa suo parente, ti metterà in qualche ente.
Lo slogan che campeggiava nel manifesto giallo di Facciamo per Legnago, esposto in Piazza Garibaldi, ha richiamato l'attenzione di molti cittadini ai quali è stato chiesto di barrare con una croce la casella corrispondente al politico col quale avrebbero voluto imparentarsi per così poter accedere ad una carica pubblica.
Infatti, com'è noto, a Legnago in molti casi sono stati indicati parenti o affini dei politici per ricoprire incarichi in enti pubblici.
Queste le opzioni:

Maurizio De Lorenzi: che aveva (fino a irei sera) il figlio nel Cda della Casa di Riposo;

Agostino Rossini: che ha la moglie nel collegio dei revisori contabili di aulss21 e Comune di Legnago;

Maurizio Raganà: che ha il figlio Luca nel Cda della Casa di Riposo e ha indicato per il Cda di DRV la fidanzata del figlio stesso  (probabilmente, per il clangore verificatosi in questi giorni la ragazza rifiuterà il posto. Ma che senso ha chiudere la stalla quandoi buoi sono scappati?).

Riccardo Bariani: ultimo degli eletti tra le fila del PDL nella tornata elettorale del 2009 ha preteso la nomina di suo fratello Alessio - che alle elezioni manco aveva partecipato - dapprima come assessore e poi come Vicesindaco.

Graziano Lorenzetti: che ha indicato la compagna Francesca in commissione edilizia.

Ha vinto, anzi ha trionfato il grande, l'immenso Raganà ,con 47 voti.
Ben dietro, con 19 preferenze, il regista dei rimpasti legnaghesi, Agostino Rossini.
Sul podio anche Bariani, con 13 voti.
Poca roba invece per De Lorenzi e Lorenzetti, ultimi a pari (de)merito con quattro misere crocette.

Voti e commenti eccellenti:

Diego Porfido e Tommaso Casari hanno scelto Bariani.
Ambrosini e Limoni hanno optato per Raganà.
Singolare la scelta di big Luciano Giarola che si è inserito nella speciale e aggiunta lista degli "orfani"

Anche Rossini si è fermato al banchetto, ammonendoci bonariamente di non farlo passare davanti a Raganà (che già alla bun'ora  era in pole position). Nessun barbatrucco. Ma il mio voto lo ha avuto il dentista.

martedì 18 settembre 2012

SENSAZIONALE: PAOLO LONGHI NON E' DIVENTATO DI SINISTRA



Vi do tre notizie importanti. Sono rimasto profondamente di destra, non intendo iscrivermi al PD, non ho fatto alcun accordo con il centrosinistra.
A sentire certe voci messe abilmente in giro dai maestri dell'equivoco, dopo una cena fatta presso il ristorante Bellinazzo di Villa Bartolomea avrei avuto una folgorazione sulla via di Damasco.
Insomma, pur di pigliare una poltrona, come ha scritto un mio livoroso avversario ceretano su facebook, Paolo Longhi si converte al vangelo dei democratici.
Non è così.
Dal 2004, anno del mio ingresso in Consiglio Comunale, ho maturato la convinzione che per essere avversari nell'aula di Palazzo De Stefani non occorra anche essere nemici nella vita.
Pertanto, nel quinquennio 2004 – 2009, lo stesso quotidiano locale riportava senza troppa enfasi di tavole imbandite con i protagonisti degli opposti schieramenti.
Da qualche parte tengo ancora le foto.
Ma dal 2009 questa buona abitudine si è persa.
Lo scontro politico s'è fatto sempre più pesante. Un po' per il livore di chi per dieci anni ha amministrato e non era abituato a perdere ma soprattutto – bisogna ammetterlo – per alcune scelte disarmanti fatte da questa amministrazione: dalle indennità ritoccate a parentopoli passando per le centrali “a sorpresa” per finire con i vergognosi rimpasti.
Tuttavia io ho avuto il privilegio di mantenere con quasi tutti i miei avversari un feeling fuori dal “ring”. Quand'ero assessore ai lavori pubblici, i consiglieri di minoranza non si sono mai fatti problemi a domandarmi un chiarimento.
Sono uscito con alcuni di loro spesso e volentieri. Non tanto per preparare un ribaltone ma, piuttosto, perché c'era e c'è - penso – reciproca stima.
Credo che rinforzare il dialogo tra persone chiamate a svolgere un ruolo politico diverso sia un bene: la legittimazione reciproca è un dato molto importante in politica.
Ad ogni modo, per completare il “bestiario” degli incontri e convivi più o meno noti al pubblico vi faccio ora un breve sunto di quelli tenutisi dalla mia defenestrazione ad oggi:

  • Novembre 2011: cena col Sindaco Roberto Andrea Rettondini presso la Palesella grande in Cerea.
  • Febbraio 2012: incontro presso lo studio Limoni con: Damiano Ambrosini, Matteo Limoni, Diego Porfido, Tommaso Casari per discutere su questioni urbanistiche.
  • Marzo 2012: cena – tra gli altri – con Matteo Limoni.
  • Settembre 2012: cena con Luciano Giarola.
  • Settembre 2012: cena con Clara Scapin, Claudio Marconi, Giorgio Soffiati.

Insomma. Se vogliono mettermi in croce facciano pure ma sappiano che l'ultima cena non è certo stata la prima...


NELLA FOTO CENA BIPARTISAN NELL'ERA GANDINI: da sx Raganà, Saldi, Bortoletti, Bisighin, Giuseppe Losi