giovedì 29 agosto 2013

modulistica per richiedere i danni del temporale ferragostano

automobili del privato o altri beni mobili registrati
Case
Maltempo ferragostano (13 – 14 agosto scorsi), la Regione ha provveduto a dichiarare lo Stato di crisi per “fronteggiare l’emergenza”  http://www.regione.veneto.it/web/guest/comunicati-stampa/dettaglio-comunicati?_spp_detailId=2555517

La procedura in parola è prevista dalla LR 11/01 – artt. 105 e 106 co. 1 lett. A – per attivare opere di pronto intervento secondo le modalità della LR 58/84 e ss.mm., anche per eccezionali avversità atmosferiche, tra le quali possiamo senz'altro inserire il fortunale in parola, che ha colpito diversi comuni veneti tra i quali la nostra Legnago.

Ciò potrebbe essere il primo passo per ottenere la declaratoria regionale di stato di calamità.

Per promuovere detta procedura è necessario che il cittadino residente o che esercita attività produttiva sul territorio comunale, qualora abbia subito un danno per il verificarsi degli eccezionali eventi atmosferici del 13 – 14 agosto 2013, chieda alla Regione, attraverso il Comune, il riconoscimento dello stato di calamità naturale della zona colpita e un contributo per i danni subiti.

Il Comune - che ha il compito di istruire le pratiche - inoltrerà la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale alla Giunta regionale - Direzione Regionale Difesa del Suolo e Protezione Civile.
La Giunta regionale, verificate le richieste, potrà dichiarare lo stato di calamità naturale e successivamente emanare un decreto con il quale stanziare fondi e stabilire le modalità, le priorità e le percentuali di risarcimento.
I danni risarcibili riguardano solitamente i seguenti beni immobili e mobili:
  • edificio destinato ad abitazione, escluse le spese sostenute per la riparazione di elettrodomestici, vestiario, recinzioni e, in genere, i danni non strutturali;
  • edificio destinato all'attività produttiva, compresi gli impianti, attrezzature o arredi strettamente necessari ad essa;
  • beni mobili registrati (autovetture, motocicli, natanti, ecc.) distrutti danneggiati in modo tale da non poter più essere utilizzati

Una volta stanziati i fondi, il Comune, previa verifica di quanto dichiarato dai cittadini e dalle ditt, provvederà ai risarcimenti.
aziende 2 p.te

aziende 1 p.te




 Ecco dunque alcuni modelli che potrete presentare all'Ufficio Protocollo del Municipio di Legnago per avviare la vostra pratica risarcitoria.
Potreste anche inviare il tutto alla E mail generale del protocollo: info@comune.legnago.vr.it  legnago.vr@cert.ip-veneto.net 
Io considero ancora preferibile il deposito cartaceo (fate una fotocopia della vostra istanza così ve la timbrano certificando l'intervenuto deposito)

mercoledì 21 agosto 2013

Ottimismo edilizio a Vangadizza


Cari amministratori, andate a fare un giro a Vangadizza.
Di case ce ne sono in abbondanza. Nuove e in gran parte invendute (Corte Perez), potenziali (la zona Peep, che malgrado la pubblicità fatta in paese nessuno ha preso in considerazione), e sei – praticamente nuove – oggetto di esproprio.

Questa disponibilità (e invendibilità) scoraggrerebbe qualsiasi imprenditore edile. Ma evidentemente – vista la ancor più devastante crisi dell'agricoltura – non frena chi vuol disfarsi di terreni agricoli.

Nel disastro economico della nostra Città, dove le risorse comunali sono inversamente proporzionali alle richieste di sussidi sociali, qualsiasi amministratore è ben lieto di stendere un tappeto rosso all'intraprendente imprenditore che vuol costruire. Anche quando – com'è l'impressione comune oggigiorno - ci sono più case che abitanti.

Nel caso della lottizzazione "Villa Pompei" si è voluto esagerare con l'ottimismo: verranno ad abitarci 765 persone; così da necessitare la trasformazione in destinazioni urbanistiche edificabili di 174mila mq di terreni agricoli (peraltro in un'area a forte vocazione paesaggistica).

Ai miei tempi tale trasformazione urbanistica (simile, eccezion fatta per la contropartita che doveva essere l'embrione di una nuova Casa di Riposo) non convinceva molto il sottoscritto (ma piaceva a tutti quanti gli altri), nè i tecnici comunali nè quelli regionali.

Ma si sa. La politica fa miracoli. Soprattutto all'incontrario.

mercoledì 14 agosto 2013

Come (provare a) richiedere i danni per il nubifragio di Ferragosto

"Sembra di stare a Venezia, mancano solo le gondole". Così qualche legnaghese ha commentato su facebook, con amara ironia, lo scenario lasciato dal nubifragio che questa questa mattina si è abbattuto – con precipitazioni di altissima intensità – sul veronese ed in particolare, a quanto pare, sulla Bassa.
Del resto le foto con l'acqua piovana che raggiunge l'apice del basamento della fontana di Giò Pomodoro in Piazza Garibaldi lasciano davvero sbalorditi.
Ora, con un piovasco di questo tipo, pigliarsela con la scarsa pulizia dei tombini (il che, comunque va sempre bene) ha poco senso.
E del resto le pompe che funzionano con l'elettricità stanno a zero se salta la corrente.
Piazza Garibaldi allagata nella mattina del 14.08.2013
Quindi, nei casi – e sono i più – nei quali non esista un'assicurazione che copra l'allagamento ci si deve armare di carta e penna e scrivere al Comune ed alla Regione (Giunta regionale, direzione regionale della Difesa del suolo e protezione civile) e segnalare i danni e il loro ammontare (anche sommariamente) entro trenta giorni dal verificarsi degli stessi.
Il Dlgs 112/98 ha infatti coinvolto, in materia, tutte le istituzioni: dalle regioni alle provincie, ai comuni.
In Veneto a regolare il tutto c'è la L.R. 11/01.
Trovate qui di seguito della modulistica che (la dovete aggiornare voi, nel titolo) potrebbe tornarvi utile.
Un abbraccio a tutti e buon Ferragosto.


lunedì 5 agosto 2013

ROSSINI FANTASMA DELL'OPERA. AL SALIERI IMPONE LA CACCIATA DI ENNIO FRATTINI


IN FONDAZIONE SALIERI SALTA L'AVVOCATO ENNIO FRATTINI. "BRAVO MA NON ROSSINIANO". QUESTA LA SUA COLPA.
A mister quaranta preferenze non bastavano gli incarichi da revisore dei conti per la moglie, l'assessorato ai lavori pubblici per il suo delfino, i cda per qualche suo famelico seguace.
No. Ora Agostino Rossini ha deciso di occuparsi anche di cultura.
Beh, a dire il vero tutti sanno che gli uomini di cultura nella nostra Città hanno poca influenza e un rutto di Rossini può distruggere la Critica della ragion pura.
Infatti il nostro, più correttamente, si è occupato delle poltrone della cultura.
Il rinnovo del consiglio di indirizzo della Fondazione culturale Antonio Salieri ha infatti riservato una sopresa: ci ha rimesso il posto l'apprezzatissimo e appassionato Avvocato Ennio Frattini.
La sua colpa: non era della corrente di Rossini. E quest'ultimo ne ha preteso la sostituzione con persona legata al suo clan.
Dicono che il Sindaco Rettondini (che ratifica i ricatti di Rossini ormai con una certa abitudine), incrociando il dimesso di turno abbia sfoderato il suo classico "so stà costretto".
Non è ipocrisia: è il pedaggio che il vizio paga alla virtù.