giovedì 29 maggio 2014

Lettera aperta all'amico Simone Tebon




Caro Simone,
con grande dispiacere apprendo dai social network e dai giornalisti la tua decisione di dimetterti da vicepresidente della nostra associazione Facciamo per Legnago che, insieme a pochi altri, tre anni fa abbiamo contribuito a far nascere e vivere.
Leggo che questa, per te, sarebbe stata una scelta amara, presa sulla scorta di “divergenze nel proseguo del programma politico da intraprendere in vista dei ballottaggi”.
Forse la delusione cocente – che ci accomuna – per la sconfitta al fotofinish, ha il torto di aver appannato la nostra capacità di comprendere le cose ed i ragionamenti, la nostra abitudine ad ascoltarci e a decidere tutti insieme.
Tuttavia il torto più grande che puoi fare al nostro (ho la speranza di un tuo ripensamento) gruppo è quella di attribuirgli colpe che non ha.
Visto che hai deciso di lavare i panni sporchi in pubblico, è buona cosa che la gente sappia come sono andate realmente le cose.
Convocato ieri sera il gruppo nella sede del comitato elettorale ho esposto la mia analisi del voto ed ho ringraziato tutti i candidati consiglieri, da quelli con più preferenze, come te e Roberto Danieli (dei veri campioni), a quelli che hanno portato anche solo pochi voti ma hanno combattuto col cuore questa dura campagna elettorale.
Come sempre chi ha voluto ha potuto dare il proprio contributo.
Tu hai cercato di dare il tuo.
  1. Solitamente apprezzato, ieri sera hai incendiato gli animi non tanto per i contenuti ma per le modalità da àut àut del tuo ragionamento: “o si fa così o me ne vado”.A quel punto a pochi è interessato quanto avessi da dire; tutto si è concentrato sui modi.
Non era all'ordine del giorno alcuna decisione sui ballottaggi (e peraltro pare sia notizia di domani quella relativa all'assenza di apparentamenti).
  1. Anche la tua idea di suggerire dimissioni in blocco di tutti i candidati consiglieri della Lista Civica per Legnago per favorire l'elezione di un consigliere più preparato (o con più preferenze o esperienza) di una diversa lista ha fatto imbufalire più di qualcuno ed anche il sottoscritto perché – pur essendo un suggerimento in assoluta buona fede – il momento non era assolutamente dei più opportuni.
  2. Parli di coerenza ma non c'entra. Perché la coerenza è di chi cerca di tenere unito un gruppo, non di chi non ascolta le ragioni degli altri, sbatte la porta e se ne va. Un nostro candidato ti ha preso a male parole, io stesso mi sono scaldato. Ma un conto è l'estemporanea arrabbiatura, un conto è buttare nel cestino tanti anni e tanto impegno per una litigata.
Ad ogni modo, apprezzando da sempre il tuo impegno, la tua persona, il tuo cuore ed anche il tuo approccio alla politica, credo che se vorrai ripensarci troverai sempre delle braccia pronte a stringerti in segno di vera amicizia e fratellanza.
A presto, 
Paolo 


Paolo 

mercoledì 28 maggio 2014

Cronaca di un'epica sconfitta (di Paolo Cecco)




Se tre anni fa qualche chiromante mi avesse predetto che Facciamo per Legnago (allora c'era solo quella lista) avrebbe perso il treno per la finalissima ai ballottaggi, calcisticamente parlando, all’ultimo minuto dell’ultima partita non le avrei mai creduto. La delusione e lo sconforto, visti appiccicati sui volti dei miei amici mi ha portato, da buon cuore granata abituato ad epiloghi da cardiopalma, a gettare due righe su un foglio A4 e comporre questa lettera. Dovere di un buon cronista è indicare minuziosamente i numeri e i dati che scaturiscono da una competizione elettorale; più difficile è scorgere l'entusiasmo, la passione, la forza di volontà e l'impegno messo in campo da chi si è trasformato in sentinella attiva per la propria comunità ed i suoi compaesani. A seggi chiusi, le amministrative legnaghesi confermano un ballottaggio tra le maggiori forze politiche del Paese: l'8 Giugno il Pd di Clara Scapin dovrà vedersela con la coalizioneLega Nord e Forza Italia guidata dall' Ingegnere Loris Bisighin. Questo il sunto politico; in mezzo c'è un indescrivibile oceano di emozione, un vortice di sentimenti che hanno travolto una sessantina di legnaghesi capaci di un'impresa civica eccezionale, quasi irripetibile. C'è stata un'epica nella sconfitta di Lunedì sera, resa memorabile almeno quanto una spumeggiante vittoria. Tutti si sono soffermati su quel maledetto 34 (la manciata di voti che hanno segnato il destino di Longhi dal forzista Bisighin 2984 a 2928) ma doveroso è richiamare l'attenzione sulla squadra che ha messo il fiato sul collo all'Amministrazione uscente e sulle liste che si sono posizionate dopo i gruppi in appoggio a Longhi. Il vero risultato morale ed il più autentico insegnamento sociale alla comunità è che quattro liste civiche, per la maggior parte formate da neofiti della cosa pubblica, Facciamo per LegnagoLonghi SindacoComitato Porto, Canove, S. VitoInsieme Centrodestra Legnago hanno venduto carissima la pelle e severamente impegnato sul ring dei numeri due partiti nazionali, da decenni radicati sul territorio come Lega Forza Itala. Altresì, si è avuta la meglio su un altro partito politico -Nuovo Centro Destra- e su un certo Movimento 5 Stelle ( lo scorso anno protagonista di un autentico tsunamidi preferenzevisto che fu considerato, non a torto, il vero trionfatore morale nelle politiche). Infine, elemento ancor più primeggiante, ci si è lasciati alle spalle, sempre facendo riferimento al calcio, l'Aranycsapat, la Grande Ungheria della politica nostrana, la coalizione delle meraviglie che proponeva nomi del calibro di Tommaso Casari, Mauro Saldi, Diego Porfido, Matteo Limoni, Damiano Ambrosini solo per citarne i più illustri. Questi esempi dovrebbero bastare per tributare un lungo e meritato applauso a chi ha creduto ad un sogno ed offrendo agli amanti della politica un finale (quasi) hollywoodiano. Nessuna lacrima, cari amici, nessun viso tirato, ora si esce a testa altissima e si riparte da quell'immenso e pulsante cuore che ci ha trascinati quasi fino in finale. Da questo infinito duello politico, usciamo con le gambe rotte ma con una certezza eterna: se cadiamo è solo per rialzarci. Ritengo che il vero regalo a Longhi è che finalmente si incominci a parlare di un vero e proprio Ensemble maturo, ambizioso, con progettualità da portare avanti conscio delle proprie risorse e con un'inesauribile voglia di fare. Un commosso grazie a tutti voi: Roberto, Daniela, Anna, Cristina Maria, Manuel, Sandra, Werther, Vito, Elena, Stefano, Riccardo, Barbara, Luca, Cinzia, Luca, Andrea, Maria, Enrico, Paolo, Lisa, Marco, Stefano, Valentina, Renzo, Thomas, Christian, Camilla, Danilo, Daniela, Simone, Sergio, Paolo, Sandro, Helga, Matteo, Gianluca, Lucio, Andrea, Francesca, Elena, Caterina, Davide, Luigi, Erika, Milena, Matteo, Nico, Roberto, Sebastiano, Paolo, Massimo, Michele, Emilio, Maria Luisa, Federica, Christian, Domenico, Laura, Roland

venerdì 23 maggio 2014

Un pensiero per Marco

Non mi vergogno a scrivere che mi sono commosso al funerale di Marco Zerbinati.
Le parole di Ennio - in un ricordo molto intimo, tra lo scherzo e l'amarezza – sembravano ritagliate su misura per rammentare a ciascuno di noi quanto sia importante lasciare un buon segno della nostra avventura terrena.
E Marco a Legnago ha dato tantissimo senza chiedere mai nulla in cambio.
il Tode premiato da Marco e Luca quale miglior attore non protagonista
Al termine delle esequie mi son fermato a parlare proprio con Ennio; non credo che vada dimenticato anche quanto Marco sia stato aspramente e acidamente criticato da tanti colleghi commercianti.
Molti l'avevano preso come capro espiatorio della crisi economica. E questo perché chi si dà da fare oggigiorno, magari a gratis, sa che sarà lui a dover pagare almeno il prezzo dell'impopolarità.
Marco era generoso, disponibile e riservato.
Ammetto di averlo scoperto tardi. Ma per fortuna in tempo per poterlo apprezzare.
Ogni tanto facevo capolino nel suo negozio, forse il più piccolo di Via Roma. Tuttavia se entravi e parlavi con Marco, ti accorgevi che in quei pochi metri calpestabili era custodito il motore di tante belle iniziative che hanno ravvivato la Città.
Era sempre molto aggiornato sui temi degli esercenti e si divertiva ad assecondare le iniziative di noi giovanotti un po' matti che cercavamo di indagare il futuro della famosa “Vasca” legnaghese.
Un'ultima cosa: non mi ha mai rivelato di essere malato.
Una mattina, l'anno scorso, con grande discrezione, mi disse che avremmo dovuto rinviare un appuntamento in quanto doveva fare delle visite per qualche problemino di respirazione.
Era un grande Marco: anche in quella occasione era prevalso in lui il desiderio di non dare carico ad altri delle proprie sofferenze.
Ciao Marco!

martedì 13 maggio 2014

PERICOLO TASI. APPELLO AI CONSIGLIERI COMUNALI

in caso di mancato inoltro al Dipartimento delle Finanze della deliberazione consiliare sulla Tasi entro il 23 maggio, i proprietari degli immobili diversi dalle abitazioni principali pagheranno, già al 16 giugno, l'acconto sulla Tasi di base, che è dell'uno per mille


Cari Legnaghesi, la giunta Rettondini Bisighin non vi ha fatto pagare la Mini Imu? Beh, vi ha fatto già pagare quella Maxi sui capannoni (Basti pensare che questa gabella, col passaggio dall'Ici all'Imu – e quindi dal 2011 al 2012 - è stata praticamente raddoppiata : dal 4,5 per mille al 8,9 per mille sul valore catastale dell'immobile).
Ma non finisce qui.
Come regalo di fine mandato – in particolare per i nostri imprenditori, ecco affacciarsi – zitta zitta (non poteva essere diversamente, nomen omen ) – la Tasi (nuova tassa di contributo per spese come arredo urbano, manutenzione strade, fognature e tubature
acqua e illuminazione pubblica, una delle tre componenti della Iuc, imposta comunale unica, che racchiude l’Imu sulla casa e i fabbricati, la Tari, che è la componente sui rifiuti e appunto la Tasi).
Infatti, la norma di conversione del decreto legge 16/2014 prevede che, in caso di mancato inoltro al Dipartimento delle Finanze della deliberazione consiliare sulla Tasi entro il 23 maggio, i proprietari degli immobili diversi dalle abitazioni principali pagheranno, già al 16 giugno, l'acconto sulla Tasi di base, che è dell'uno per mille: entro quella data dovrà perciò essere versato lo 0,5 per mille. Il saldo, poi, andrà effettuato entro il 16 dicembre.
Entro questa data, invece, potrà essere richiesta in pagamento – in un'unica soluzione – la Tasi sulla prima casa.

Il nostro consigliere comunale Stefano Zamperlin ha depositato al protocollo comunale, ieri pomeriggio, una richiesta di convocazione urgente della seduta consiliare dedicata al tema Tasi, affinché se ne definiscano – prima che sia troppo tardi - gli eventuali criteri applicativi nella modalità che sia di maggior vantaggio per i proprietari di una sola casa di abitazione, per gli occupanti dell'immobile (comodatari, inquilini) e per i proprietari dei beni produttivi.

Ai sensi dell'art 26 del regolamento consiliare l'iniziativa della convocazione dovrebbe essere presa dal Sindaco, ovvero da un quinto dei consiglieri comunali.


Quindi il solo Zamperlin non basta. Servono altri quattro consiglieri comunali per tentare di impedire questo ulteriore salasso che andrà a colpire le categorie produttive ed anche i meno abbienti.

lunedì 12 maggio 2014

Anche a Legnago (almeno) un'area cani

Grande successo per l'iniziativa “Amici a quattro zampe”, promossa dalla coalizione a sostegno della mia candidatura alla carica di sindaco di Legnago.
Ieri pomeriggio decine di animalisti hanno sfidato il tempo incerto e – soprattutto – i “pelumini” per trovarsi al parco comunale con i propri cagnolini.
Paolo Longhi con la veterinaria Silvia Gaio
L'obiettivo è quello di ottenere – com'è stato in altre realtà anche a noi vicine – un'area cani di cui all'art. 3 dell'ordinanza del Ministero della Salute del 6 agosto 2013.
“Le nuove regole imposte dal Ministero (con vigenza “sperimentale” sino a settembre 2014) impongono guinzaglio corto e museruola a portata di mano per chiunque voglia passeggiare in pubblico col proprio “pelosetto”, “fatte salve – appunto – le aree cani”.
Il Comune di Legnago ha dimostrato da tempo la propria sensibilità per la tutela degli animali d'affezione, tant'è che il Consiglio comunale di Legnago, su proposta mia e dell'allora consigliere Roberto Andrea Rettondini, aveva adottato un regolamento volto per disciplinare il trattamento dei nostri amici animali.
Le aree cani sono degli spazi recintati dove i nostri amici potrebbero muoversi, correre liberamente, socializzare tra loro.
Nel Comune di Verona le “aree cani” sono state ricavate all'interno dei parchi cittadini ed hanno tutte una porzione ombreggiata ed una fontanella per consentire ai nostri amici di dissetarsi.
A Legnago è sorto un dibattito tra sodalizi in merito al luogo dove poter realizzare l'area.
In ogni caso è importante che si faccia, coinvolgendo nelle scelte tutte le associazioni interessate ad interfacciarsi con l'amministrazione.
Fondamentale è pure regolamentare l'accesso a quest'area e promuovere incontri periodici con esperti educatori cinofili.

Il tutto – ed anche il realizzo – deve trovare sostegno nel volontariato, con spese minime per il Comune.