sabato 27 settembre 2014

LEGHISTI DI LEGNAGO VS GRAMMATICA ITALIANA (e logica politica)


i loro volantini, cocktail perfetti di stupidità politica, falsità e ignoranza assoluta della sintassi

Che fossero dei “luminari” della politica l'avevano capito un po' tutti.

Basti pensare che i leghisti di Legnago – si, sempre loro – dopo aver destituito da vicesindaco il povero Loris Bisighin l'hanno acclamato come loro candidato Sindaco.

Non solo.
Com'è noto, i padani locali, dopo aver gettato tonnellate di letame su di me e la mia coalizione, si sono molto sorpresi (sic!) del nostro mancato appoggio al ballottaggio.
Secondo la loro autorevole opinione, dopo essere stati umiliati e schifati per tre anni, io e la mia gente avremmo dovuto riabbracciare d'emblée una causa comune.

Ora vorrebbero gettare le basi per costruire una forte coalizione di centrodestra.
Di ciò è ragionevole discutere, anche per capire se c'è qualche spiraglio per quel rinnovamento di uomini e mentalità che da tempo (troppo) noi andiamo, invano, auspicando.

Ma qualcuno tra i luminari padani deve tuttavia aver immaginato che la pace si fa a suon di ceffoni.

Ecco dunque che il Gran Visir del Carroccio corteggia spudoratamente i nostri uomini, nel tentativo di azzerare la nostra rappresentanza politica.
E, non contento – o forse consapevole di averci fatto un gran favore nel liberarci di certo pattume politico - torna a vergare contro di noi volantini al vetriolo.

Prendete l'ultimo volantino dei padani e provate a non ridere.
Offro un caffè a chi ci riesce.

Unire miopia politica, falsità e ignoranza grammaticale non è da tutti.
Loro ci sono riusciti!

Chapeau!



Falsità:
1) Uno dei revisori Le.Se. è sempre stato scelto dal Sindaco sulla scorta di quelli indicati dalla minoranza; Vogliamo, invece, ricordarci le porcherie che fecero i nostri detrattori, imperante la Lega, per prorogare la carica dei revisori comunali in previsione della riforma di legge che avrebbe portato all'estrazione a sorte degli stessi? 
2) Due componenti della commissione edilizia in quota mia? Ma se nostri consiglieri hanno votato l'architetto Mattia Taietta che si era già fatto la tessera della Lega!!! La maggioranza ha scelto - tra gli altri -  l'avvocato Antonio Zaffora semplicemente perché voleva una Commissione multidisciplinare ed era l'unico avvocato ad aver presentato il curriculum.

Quanto alla sintassi giudicate voi. Se non trovate errori avete due opzioni: o vi iscrivete alle scuole dell'obbligo - cominciando dalla prima elementare - o vi fate anche voi la tessera della Lega, 

Infine. Vero è che al ballottaggio ho preferito la Scapin a Giarola. E credo che - visto come siamo trattati dai padani - continuerò a rivendicare come giusta questa scelta.








lunedì 22 settembre 2014

Addio a Luciano Rossi, cantore di Vangadizza



Se n'è andato venerdì, sorseggiando un caffè, il poeta Luciano Rossi.
Tra i riconosciuti personaggi di Vangadizza, insieme a Lucio Martinelli e al vecchio parroco, Don Romeo, formava un trio senza pari in Città.
E del trio, lui, Luciano, era ovviamente l'artista.
Amante della buona lettura e del teatro, da giovane aveva fatto comparsa in un film d'autore (il regista pare fosse Ermanno Olmi).
Solare ma al contempo taciturno, col microfono tra le mani Luciano Rossi diventava un mattatore, cantore di leggende e perle di saggezza popolari, la più gettonata quella che vedeva la nota e "imbrecanata" Locanda "Dalla Beppa" trasformarsi nella selva oscura dantesca; tuttavia era un aedo con una dizione perfetta. Alla Vittorio Gassman.
Luciano aveva seguito con un certo interesse la nascita di Facciamo per Legnago ed era intervenuto ad alcune nostre iniziative recitando poesie dialettali in rima alternata.
La mia preferita resta “Spread” del 27 novembre 2011, declamata al Circolo Noi di Vangadizza, nel gennaio 2012


Fulmine a ciel seren, in television
oncó s'ha sentìo na parola strania,
de matina bonora, a colazion,
dita con devozion e tanta smania.
A l'improviso , senza traduzion ,
" spread ", che ho pensà ch'el fusse un novo spritz .
Me son turbà, messo in agitazion.
Un spread - g'ho dito al bar - col limonitz ".
Conoscendo tante lingue el barista
el m‟ha portà proprio un spritz col limon .
G‟ho dito giusto alora , son un artista“ ,
g'ho pensà mi guardando i altri aventori
che i se disea : “ Spread l'è 'na spremuta;
al bar i capisce quel che i vol lori".




Ciao Luciano!

lunedì 8 settembre 2014

Voglio essere maître à penser



Vorrei anch'io essere maître à penser a Legnago.
Godrei del favore del quotidiano più letto (l'unico) pur avendo meno idee che voti.
Influenzerei con punzecchiature, senz'altro sagaci, la politica in Città.
Potrei addirittura assistere alle colazioni del corsivista del quotidiano più letto, così come i Principi del Sangue presenziavano alla defecazione del Re Sole.

Dei miei nemici rimarrebbero solo brandelli; e dove non arrivasse il mio blog per addetti ai livori, ci penserebbe la stampa amica.

Ecco dunque che – benanco fondatore del più noto compromesso storico – potrei ergermi a vestale dell'intransigenza rossa e condannare i presunti accordi altrui.