mercoledì 6 febbraio 2019

Legnago. Spunti per i candidati



In un periodo in cui se ne sentono di tutti i colori sui vari candidati a sindaco di Legnago (che in ogni caso bisognerebbe, invece, ringraziare per il coraggio e la disponibilità) mi permetto, sommessamente, di sottolineare alcune (ovviamente ce ne sono altre e anche più importanti) sfide talvolta passate sotto traccia ma che mi sembrano importanti per il prossimo futuro:


a)      Dare nuovo impulso al PATI (piano di assetto provinciale intercomunale) con i comuni contermini alla frazione di Torretta. Solo col completamento delle opere di servizio il porto fluviale potrà finalmente acquistare una piena funzionalità e sgravare di traffico le strade.





b)     Palazzo di Giustizia. Grazie alla Fondazione Cariverona (ed in particolare al nostro amico Stefano Gomiero) per aver acquistato la sede della vecchia Pretura. Ora però servirebbero proposte interessanti per far rivivere un brano di città che rischia – per dirla col Poeta – di restare per sempre un “monumento alla depressione”.

c)     Ex Caserma dei Carabinieri di Via Verdi. Difficile trovare un acquirente per un’area come questa, che si sospetta inquinata. Ma urge un intervento pubblico per non darla vinta ai topi e alle rampicanti;







d)     Mutuo Soccorso. In attesa dell’esito del contenzioso occorre intervenire per rendere agibile il centro diurno per i nostri anziani. Non c’è più tempo da perdere.






e)      



Farmacia di Terranegra. Occorre rivedere la delibera che ricomprende nell’area del quartiere anche quella prospiciente il centro commerciale. Così non si agevolano gli abitanti della frazione ma si penalizza ancora una volta l'acquisto di vicinato in favore della grande distribuzione.





f)       Cascina del Parco. Perché è ancora chiusa? Procedere spediti con un nuovo bando facendo tesoro degli sbagli commessi nel passato;