giovedì 1 agosto 2019

Sul cosiddetto Daspo Urbano



Ieri sera in Consiglio comunale sono state approvate alcune modifiche del regolamento di polizia urbana.
È stato introdotto, con i nuovi articoli 14 bis e ter, il c.d. Daspo Urbano (rectius “Applicazione dell’ordine di allontanamento e del divieto di accesso in specifiche aree urbane”).
In buona sostanza, nel nostro Comune, i molestatori potranno essere allontanati, per due giorni, di 500 metri da: luoghi di culto, scuole di ogni ordine e grado, musei e siti archeologici, parchi a verde pubblico, presidi sanitari, luoghi destinati a mercati e fiere, luoghi destinati ai pubblici spettacoli temporanei e/o permanenti, stazione ferroviaria e relativo Piazzale, Autostazioni ed accessi di pertinenza, Piazze pubbliche quali complessi monumentali e luoghi della cultura cittadina. 
Oltre all’allontanamento scatta anche la sanzione amministrativa pecuniaria (benché valga la famosa domanda retorica “pagheli la multa? I Scapa!”).
Nel caso di reiterazione della condotta, combinata con la valutazione di pericolosità per la sicurezza, il Questore potrà ordinare il divieto di accesso nelle aree interessate.
I luoghi dove esercitare la tutela interdittiva li ha indicati il legislatore nazionale, quindi non pigliatevela con i consiglieri se qualche luogo sensibile, come il piazzale di qualche supermercato, non è stato annoverato.
La proposta di delibera è stata approvata all’unanimità.
Insomma, l’ha votata a favore chi ci crede veramente e anche chi è scettico ma non vuole passare per il buonista di turno.
Con una certa dose di pragmatismo ritengo che l’implemento del profluvio regolamentare in materia di sicurezza possa servire a rendere la nostra cittadina meno appetibile ai fautori del degrado.
Tutto qui. Ma è sempre meglio di niente.
Grazie al gruppo di Fratelli d’Italia – Legnago Domani per aver proposto il Daspo urbano nel programma della coalizione; grazie all’assessore Luca Falamischia per aver promosso la delibera, alla coalizione di Graziano Lorenzetti per averla sostenuta; grazie infine a tutti i consiglieri per averla approvata.