Verbale seduta del 28.11.2019 allegato alla deliberazione consiliare n.54
PUNTO N. 1 ALL’ ORDINE DEL GIORNO:
COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO.
PRESIDENTE
Le mie comunicazioni non possono che riguardare (e io mi alzo in piedi)
l'addio ad un grande protagonista di quest'Aula e di questa nostra Città.
Dedicare alla memoria di Claudio Marconi, vicesindaco, Assessore e
Consigliere comunale - ma soprattutto per me un avversario e al contempo
un amico - un momento di serena e non scontata riflessione in quest'Aula
non è facile.
Esiste, infatti, una retorica dell'addio; con i racconti degli aspetti
pubblici e delle virtù private di un gigante che si spegne. Il compito,
per chi l'ha conosciuto tra questi banchi, non sarebbe nemmeno troppo
arduo, perché per Claudio la politica significava tanto e tanto,
tantissimo, vi si è dedicato. Dalle sue azioni - che spesso e volentieri
ho orgogliosamente avversato per la diversità dei nostri ideali - si può
agilmente tinteggiare il ritratto di un uomo realmente appassionato alla
vita politica.
In questi giorni ho letto e riletto i messaggi privati che ci
scambiavano: declinazioni simpatiche e sincere della consapevolezza dei
nostri limiti; sguardi obiettivi - ma persino divertiti - sulla
complessità dei rapporti politici, che spesso e volentieri si tingono di
umana vanità.
Ovviamente, se le confidenze vanno custodite con gelosia, è giusto invece
dire dei sentimenti di profondo rispetto che nutriva per taluni
avversari, dell'amicizia leale che ha offerto al suo Sindaco Clara
Scapin, della fiducia per il futuro amministrativo che riponeva, in
particolare, in Diego e Silvia.
Nemmeno va taciuto il suo grande dispiacere per certi artati distacchi da
chi considerava il suo maestro e da quelli che desiderava suoi discepoli.
In una delle ultime occasioni in cui andai a scambiare quattro parole con
lui nella sua comunità, spiegandogli quali intendimenti avrei voluto
perseguire nell'azione amministrativa, illustrandogli dubbi e
possibilità, mi disse, citando la saga di Guerre Stellari con quel
sorriso buono che gli illuminava il viso quando stava per spararla
grossa: “Fidati della forza Luke!” e mi lasciò poi, scritte su Messenger,
alcune sue considerazioni che ho avuto l'onore di leggere nella seduta di
insediamento.
Se c'è un insegnamento tra i tanti che Claudio lascia a tutti noi,
indipendentemente dal nostro credere, è quello della consapevolezza del
ruolo e dell'importanza dell’idealità nel confronto.
Io ho preparato poi, con l'ausilio dell'amico Leonardo Frattini, un breve
ricordo video a cui vi prego di voler assistere in silenzio grazie. Grazie.
(Proiezione video)
Applausi
PRESIDENTE
Grazie a tutti.
Sulle comunicazioni del Presidente, che raccolgono il senso e la volontà
di tutta la maggioranza ma spero non solo, in questo caso, è chiaro che
si possa prendere la parola per fare dichiarazioni. Quindi lascio ai
Consiglieri la possibilità d'intervento.
Si è prenotato il consigliere Fabio Crivellente.
CONS. CRIVELLENTE
Grazie, Presidente.
Permettete anche a me di spendere due parole su questo importante
personaggio, che, purtroppo, si è spento pochi giorni fa. Una persona
nata, tra l'altro, nel mio stesso anno, nel 1957 e quindi eravamo
coetanei. L'ho conosciuto durante il mio lungo mandato di presidente del
nostro aeroporto di Legnago, poiché in più occasioni mi sono confrontato
con lui per problemi inerenti al nostro sodalizio.
Mi ricordo di lui quale persona seria che non prometteva facilmente allo
scopo di farti andare via contento dall'incontro; una persona, quindi,
non prendeva in giro e che per quello che nel nostro ambiente riusciva a
fare ha sempre mantenuto, ha sempre mantenuto la parola. Quindi cos'altro
dire? Una persona corretta per quanto mi riguarda sotto ogni aspetto.
Quello che comunque di lui mi ha maggiormente colpito è stato il suo
notevole impegno nel sociale. Una persona molto impegnata in comunità di
sostegno, alle persone soprattutto più deboli e soprattutto in comunità
in aiuto a giovani caduti in difficoltà che avevano bisogno di essere
inseriti nel mondo del lavoro.
Detto questo permettetemi, nessuno me ne abbia a male se vado un po’ un
profondo, di esprimere questo mio personale concetto: non so se l'amico
Claudio fosse una persona credente e praticante nell'ambito religioso,
non lo so e non lo voglio sapere e nemmeno mi interessa. Sostengo solo
che di bene ne ha fatto tanto, bene gratuito, non per fini personali, ma
sempre in favore degli altri e soprattutto dei più bisognosi.
Io credo da persona di fede, quale indegnamente sostengo di essere,
l'amico Claudio da lassù ora ci guarda e protegge tutti noi, anche se
politicamente abbiamo avuto idee diverse e magari a volte contrapposte.
Sono certo - senza dubbi - che ora Claudio da lassù stia meglio di noi,
poiché, ripeto, come diceva Padre Pio, la vita quaggiù è una continua
sofferenza anche se ci possono essere momenti sereni di gioia, ma
comunque la vita è un calvario, ma conviene salire allegramente poiché le
croci sono i monili per l'aldilà.
Concludo dicendo: grazie ancora a Claudio per tutto il bene gratuito che
hai fatto e sempre donato.
PRESIDENTE
Grazie, consigliere Crivellente.
Vedo la prenotazione della consigliera Silvia Baraldi, che ha facoltà di
parola.
CONS. BARALDI
Grazie mille, buonasera a tutti quanti.
Cercare di raccontare Claudio in un breve discorso è davvero difficile e
probabilmente riduttivo, si rischia di mettere in luce solo qualche
aspetto della sua personalità, un carattere, un carisma troppo grande per
essere classificato, Claudio era semplicemente un fuoriclasse, dal punto
di vista professionale, politico e umano, Claudio ha sempre fatto la
differenza.
Ho avuto la fortuna di stargli accanto e umilmente di imparare da lui
come vicesindaco, carica che ingiustamente gli è stata sottratta da
alcuni suoi compagni, e poi come Assessore. Penso di interpretare il
pensiero di tutti dicendo che quello che spiccava era, oltre ad una
incredibile rapidità nel gestire tutte le questioni amministrative e
politiche, una lungimiranza, una pacatezza, un equilibrio ma soprattutto
una umanità straordinaria; quella sensibilità che lo portava
empaticamente a capire l'altro e a vederne un lato positivo sempre e
comunque. Mi piaceva e sono certa piacesse davvero a molti parlargli, ma
soprattutto starlo ad ascoltare. È stato per molti un mentore e un
maestro, per me lo era di certo perché ogni volta la sua parola era
quella giusta.
Ha guidato e sostenuto il percorso di giovani che volevano impegnarsi per
la città, in ogni settore politico e amministrativo però con la P
maiuscola. Ma anche culturale, perché Claudio era una persona colta e
credeva nel ruolo della cultura per far crescere anche democraticamente
il Paese. Ricordiamo la biblioteca di Porto, quante corse per seguirla; e
l'attenzione alla voce del Comitato, la difesa del teatro Fioroni,
l'entusiasmo senza se e senza ma per tutte le iniziative che mettevano al
centro i bambini, l'arte e la cultura.
E poi la sua grande passione: il sociale; tutto in lui scattava quando
c'era un problema umano, familiare, personale, era sempre disponibile ad
ascoltare, a capire, ma soprattutto a risolvere i problemi mettendo in
moto il mondo intero.
E poi era un gran lavoratore, sempre pronto, sempre di corsa capace di
dividersi tra famiglia - che ce lo ha donato tanto - il Comune, il
partito e il lavoro. Non possiamo dimenticare le sofferenze che ha
sopportato per le ingiustizie politiche, ma lui diceva sempre “lavoriamo
per il bene della comunità. Questo è il nostro compito, mettiamoci sulle
spalle le ingiustizie personali”.
Sappiamo tutti che la città ha perso una persona immensa che avrebbe
potuto fare ancora tantissimo per Legnago. La Sinistra di Legnago ha
perso un grande uomo di Sinistra, lui era fiero di esserlo, che sapeva
però dialogare con l'avversario politico trovando spesso un punto
d'incontro per il bene della sua amata Legnago. Ma soprattutto per lui
non sono mai esistiti cittadini di serie A e quelli di serie B, ognuno
aveva pari diritti e per questi diritti, per la dignità, si è sempre
battuto anche contro tutti. Davanti alla sua porta di Assessore
orgogliosamente e con il sorriso, quel bel sorriso che manca così tanto a
noi adesso, accoglieva tutti.
Claudio ha aiutato tutti noi ad essere persone migliori e siamo certi che
lui vivrà in ogni azione che percorreremo dove l'interesse personale sarà
messo da parte per il bene comune; laddove daremo spazio ai giovani lui
ci sarà; laddove daremo supporto agli ultimi lui ci sarà.
Proprio per quanto ha lasciato in pochissimi giorni (in cinque giorni) i
cittadini… scusatemi, i cittadini di Legnago hanno raccolto più di 500
firme affinché venga intitolato il nuovo palazzetto dello sport a
Claudio.
Queste sono le firme che sono state raccolte in questi giorni, mi faccio
promotrice delle firme ma come Silvia Baraldi non come Consigliere,
perché i cittadini e la famiglia vorrebbero che questo fosse un atto,
appunto, che parte dalla Città e non dalla politica, né dalla minoranza e
né dalla maggioranza. Quindi, è la Città che richiede a noi, tutti
insieme, questo impegno.
Per cui, se le fa piacere, Presidente, le consegno l’oggetto del
documento e le firme. Grazie
PRESIDENTE
Grazie consigliera.
Il primo prenotato all’intervento è il consigliere Shahine: ne ha
facoltà.
CONS. SHAHINE TOUFIK
Grazie. Buonasera a tutti.
Io parlo come persona che probabilmente non ha avuto la vostra
possibilità di conoscere il dottor Marconi, però mi sento di dire due
parole per il poco che ho potuto conoscerlo.
L'ho conosciuto soltanto in occasione dell'ultima campagna elettorale,
abbiamo scambiato qualche parola e già in quell'occasione avevo capito di
avere di fronte una persona di spessore, una persona di profonda
conoscenza e anche lungimiranza e rispetto soprattutto per tutti. Mi
ricordo che, qualche settimana dopo il nostro primo incontro, mi
telefonò; io rimasi stupito di questa telefonata perché non me
l'aspettavo, ma era soltanto una telefonata volta a farmi gli auguri e un
in bocca al lupo per l'esperienza di candidato Sindaco e devo essere
sincero: l'ho apprezzato tantissimo.
In queste ultime settimane ho letto tante cose sui social, per la
maggiore; ho sentito tante cose stasera da voi che avete avuto modo di
conoscerlo molto meglio di me e ora posso dire che mi è sinceramente
spiaciuto non aver avuto la possibilità di conoscerlo meglio.
PRESIDENTE
Grazie, consigliere Shahine.
Si è prenotato il consigliere Diego Porfido. Prego Consigliere.
CONS. PORFIDO
Buonasera a tutti.
Allora, io ho passato bene o meno male undici anni con Claudio Marconi,
era seduto in quei posti dietro, con me, all’inizio in minoranza e, poi,
cinque anni in maggioranza. Vorrei portarvi alcuni ricordi a me cari: per
esempio, la prima volta che sono capitato in sala civica, ai tempi della
partenza della campagna del candidato sindaco Ambrosini. Mi è arrivato
vicino Claudio e mi ha detto: “Cosa ci fai qua?”, perché si ricordava di
me alto, o meglio, piccolino così, che giocavo nello stradello sotto
casa. Poi da lì questi undici anni insieme, momenti belli, momenti
brutti, battaglie vinte, battaglie perse e, soprattutto, spesso abbiamo
avuto visioni differenti.
Ricordo con piacere proprio, grazie a queste visioni differenti, anche i
tanti, tanti, tanti confronti, qualche volta accesi, qualche volta meno
accesi, però sempre guardandosi negli occhi. E questo lo ha reso un
compagno, qualche volta un avversario, che merita il massimo rispetto.
In politica io voglio ricordare qualche situazione, perché si fanno
grandi passi avanti anche se qualche volta si fa un passo indietro;
Claudio Marconi in politica è stato capace anche di fare passi indietro
personali a favore di una logica di gruppo, di una logica di squadra e di
una logica di percorso, di un disegno. È stato capace di costruire
relazioni nella politica, forti, cioè relazioni umane prima che
amministrative. È riuscito, come diceva prima il Presidente Paolo, a
creare delle amicizie proprio nel rispetto della persona, anche essendo
spesso, comunque, un gran Consigliere di minoranza, me lo ricordo, era
uno che batteva veramente forte.
Ed era capace di farsi scivolare attacchi politici e personali, questi
ultimi non senza sofferenza; però era riuscito a capire che (a volte)
qualche attacco politico non riguarda la sfera personale.
Come onorare Claudio? Ricordando sicuramente i suoi aspetti più umani.
Uno degli aspetti che volevo raccontare era quando ha fatto la
presentazione di “Legnago futura”; ora possiamo dirlo: non tantissimi
pensavano che “Legnago futura” potesse avere un ottimo risultato, avere
quattro rappresentanti in Consiglio comunale. Lui ci credeva; quel giorno
era voluto venire, nonostante non fosse per niente un bel periodo proprio
per la sua malattia, lui ha voluto esserci ed è venuto. Quel giorno lì ha
voluto scrivere un testo, che era questo: “Una nuova speranza è nata ieri
a Legnago, un gruppo di giovani ha deciso di occuparsi in prima persona
del proprio futuro. George Lucas ha impegnato cinque anni a scrivere la
sceneggiatura del primo episodio di Star Wars, intitolato, appunto, “Una
nuova speranza”. Anche qua c'è voluto del tempo a costruire le relazioni
di fiducia con questi giovani che ora entrano in campo. Ora per loro
inizia l'avventura di occuparsi del bene comune, un'esperienza difficile
ma bellissima che ho avuto la fortuna di fare. Questa volta, però, non
sarò tra i candidati. Come Obi-Wan Kenobi in Star Wars bisogna capire
quando è il momento di sacrificarsi per lasciare spazio al nuovo. In
bocca al lupo e che la forza sia con voi”.
Un altro insegnamento, un'altra cosa che ho imparato soprattutto
nell'ultimo anno di Claudio, è la grandissima dignità di Claudio nella
sua malattia e la forza della sua famiglia. Ho visto qualcosa di forte,
di veramente forte, di vero e l'ha trasmessa. È inutile aggiungere molto
altro, voglio dire, è stato un esempio. Io non so quanti affronterebbero
una malattia di quel tipo di lì con quella dignità con cui l’ha
affrontata Claudio Marconi.
L’ultimo - scusate il gioco di parole - concetto è proprio sugli ultimi,
perché lui ce la ribadiva questa priorità: sempre “gli ultimi, gli
ultimi, gli ultimi”. E se ne fregava anche del consenso elettorale; in
quest'epoca misera chi pensa agli ultimi di solito a livello elettorale
non raccoglie grandi consensi. Lui se ne fregava, se ne è sempre
sbattuto, ha messo questo ideale davanti e l'ha portato fino in fondo a
testa alta.
Io lo ringrazio per quello che ci siamo detti nel privato nelle pause
pranzo (e questi sono aspetti privati rimarranno tali), però credo che
come uomo, e ve lo può dire uno che c’ha anche discusso molte volte, gli
vada detto un grande grazie, cioè ha impegnato tanto tempo per questa
Città, tanto, e ha dato forse molto di più di quello che, dopo, la città
gli ha restituito.
Ecco, basta, non ho nient'altro da dire. Grazie.
PRESIDENTE
Grazie, Consigliere Porfido.
Non vedo altre prenotazioni e quindi è terminata la fase delle… Prego,
Consigliere Negri.
CONS. NEGRI
Buonasera a tutti.
Mi permetto di dire due parole, soprattutto a nome del Gruppo Lega che
rappresento. Sono parole di saluto e di profondo rispetto per il
compianto Marconi Claudio.
Mi sono scritto due parole, guardate, perché io sono stato al funerale e
tutti noi abbiamo visto veramente tanta gente. Quando vedi tanta gente
così vuol devo dire che, insomma, la persona ha lasciato, ha lasciato
qualcosa, ha lasciato qualcosa alla Città e quindi le più sentite e
profonde condoglianze alla famiglia a nome di tutto il Gruppo che
rappresento e di tutta, credo, la maggioranza, a nome di tutti,
praticamente.
Ho sentito tante parole: dignità, rispetto, eleganza, impegno,
semplicità, insomma, la persona l'abbiamo conosciuta, io l'ho conosciuta
personalmente nel mandato precedente a quello del Sindaco Scapin, quando
ero Assessore con Andrea Rettondini. Quindi, insomma, la persona è una
persona che ti lascia tanto, una persona che ti insegna anche tanto.
Era un avversario politico, quindi io dico una cosa: una cosa è la
politica e lì non eravamo assolutamente d'accordo; una cosa è la persona.
Quindi profondo, profondo rispetto e un sentito saluto “ciao Claudio,
riposa in pace”. Grazie.
PRESIDENTE
Grazie, Consigliere Negri.
Mi ha chiesto il Sindaco di intervenire, ne ha facoltà.
SINDACO
Beh, intanto volevo ringraziarti, Paolo, a nome di tutta
l'Amministrazione hai fatto una presentazione di Claudio.
In questi giorni ho avuto modo di parlare di Claudio e mi associo
naturalmente a tutti gli interventi che sono stati fatti questa sera.
Portate pazienza, per me è una serata un po’ particolare, anzi, chiedo
scusa in anticipo se poi magari vi lascio anche prima.
Volevo anch'io, in questa occasione, anche se ho avuto già modo di
parlare pubblicamente di Claudio, portare il mio saluto anche in questo
Consiglio comunale: è giusto che ci sia anche la parola del Sindaco
Grazie Claudio, per il lavoro che hai fatto. Grazie davvero, Claudio.
PRESIDENTE
Grazie, Sindaco.
Allora, non essendovi altre prenotazioni a prendere la parola, possiamo,
con un abbraccio a Luigina, Elisa e Leda, dichiarare chiuso il primo punto
relativo alle comunicazioni del Presidente e passare oltre. Grazie a
tutti.