Vi do tre notizie importanti. Sono
rimasto profondamente di destra, non intendo iscrivermi al PD, non ho
fatto alcun accordo con il centrosinistra.
A sentire certe voci messe abilmente in
giro dai maestri dell'equivoco, dopo una cena fatta presso il
ristorante Bellinazzo di Villa Bartolomea avrei avuto una
folgorazione sulla via di Damasco.
Insomma, pur di pigliare una poltrona,
come ha scritto un mio livoroso avversario ceretano su facebook,
Paolo Longhi si converte al vangelo dei democratici.
Non è così.
Dal 2004, anno del mio ingresso in
Consiglio Comunale, ho maturato la convinzione che per essere
avversari nell'aula di Palazzo De Stefani non occorra anche essere
nemici nella vita.
Pertanto, nel quinquennio 2004 –
2009, lo stesso quotidiano locale riportava senza troppa enfasi di
tavole imbandite con i protagonisti degli opposti schieramenti.
Da qualche parte tengo ancora le foto.
Ma dal 2009 questa buona abitudine si è
persa.
Lo scontro politico s'è fatto sempre
più pesante. Un po' per il livore di chi per dieci anni ha
amministrato e non era abituato a perdere ma soprattutto – bisogna
ammetterlo – per alcune scelte disarmanti fatte da questa
amministrazione: dalle indennità ritoccate a parentopoli passando
per le centrali “a sorpresa” per finire con i vergognosi
rimpasti.
Tuttavia io ho avuto il privilegio di
mantenere con quasi tutti i miei avversari un feeling fuori dal
“ring”. Quand'ero assessore ai lavori pubblici, i consiglieri di
minoranza non si sono mai fatti problemi a domandarmi un chiarimento.
Sono uscito con alcuni di loro spesso e
volentieri. Non tanto per preparare un ribaltone ma, piuttosto,
perché c'era e c'è - penso – reciproca stima.
Credo che rinforzare il dialogo tra
persone chiamate a svolgere un ruolo politico diverso sia un bene: la
legittimazione reciproca è un dato molto importante in politica.
Ad ogni modo, per completare il
“bestiario” degli incontri e convivi più o meno noti al pubblico
vi faccio ora un breve sunto di quelli tenutisi dalla mia
defenestrazione ad oggi:
- Novembre 2011: cena col Sindaco Roberto Andrea Rettondini presso la Palesella grande in Cerea.
- Febbraio 2012: incontro presso lo studio Limoni con: Damiano Ambrosini, Matteo Limoni, Diego Porfido, Tommaso Casari per discutere su questioni urbanistiche.
- Marzo 2012: cena – tra gli altri – con Matteo Limoni.
- Settembre 2012: cena con Luciano Giarola.
- Settembre 2012: cena con Clara Scapin, Claudio Marconi, Giorgio Soffiati.
Insomma. Se vogliono mettermi in croce
facciano pure ma sappiano che l'ultima cena non è certo stata la
prima...
NELLA FOTO CENA BIPARTISAN NELL'ERA GANDINI: da sx Raganà, Saldi, Bortoletti, Bisighin, Giuseppe Losi
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