I dati della cancelleria
civile del Tribunale di Legnago parlano chiaro: nella pianura
veronese dai 43 procedimenti per sfratto dagli immobili commerciali
nel 2007 - l'anno precedente alla crisi - si è passati a quota 75
nel 2012. E i dati sono provvisori, contemplando le procedure sino al
30 di settembre. I numeri, quindi, sono senz'altro destinati ad
aumentare.
É l'aspetto che più
colpisce di una crisi percepibile anche ad occhio nudo da chi
attraversa le vie del centro di Legnago.
La vendita al dettaglio
nella capitale della Bassa – come è emerso anche dal confronto con
gli esercenti organizzato dal movimento di impegno civico “Facciamo
per Legnago” - è in forte crisi.
Marco Zerbinati,
presidente di ViviLegnago, ha sottolineato come la Confcommercio
rilevi un calo generalizzato delle vendite pari a circa il 15 % nel
veronese. E tale diminuzione, se si pensa al risicato margine dei
dettaglianti, evidenzia da sé come il ricavo sia
praticamente scomparso.
Oltre alla crisi, dettata
dalle politiche recessive di questi ultimi anni, contribuiscono
all'impoverimento del commercio al dettaglio nel legnaghese altri
fattori.
Locandina dell'evento organizzato da "Facciamo per Legnago" |
Col decreto Salva Italia,
che di salvifico non ha che il nome (è stato anche “scomunicato”
dalla Chiesa, tant'è che il nostro Vescovo Giuseppe ha firmato per
primo la petizione contraria alle liberalizzazioni) Legnago ha perso
la sua forza attrattiva dettata dal fatto che, come città murata, i
negozi del centro potessero tenere aperto anche talune domeniche.
Ora infatti tale facoltà
è stata generalizzata con la liberalizzazione degli orari di
apertura.
Malgrado Legnago continui
ad avere una tra le migliori programmazioni di eventi dell'intero
panorama veronese, il peso della concorrenza si fa sentire.
“Purtroppo – hanno
sottolineato taluni degli esercenti intervistati intervistati a
campione dagli attivisti di Facciamo per Legnago – con la
moltiplicazione dell'offerta di grande distribuzione e di vendita al
dettaglio nei centri viciniori, Legnago non ha più il bacino di
utenza di un tempo. Eppure gli affitti sono rimasti comunque molto
alti”.
“Qualche anno fa – ha
ricordato Zerbinati – ViviLegnago cercò di organizzare un tavolo
con i proprietari immobiliari e l'Amministrazione comunale per
calmierare i costi delle locazioni ma senza successo. Ora che il tema
degli sfratti è assurto a problema di prima importanza è il caso
che se ne torni a discutere”.
relatori, amici ed esercenti intervenuti alla serata |
Pochi ed anche
scarsamente noti agli esercenti sono gli strumenti messi a
disposizione dalla Regione per sostenere la piccola impresa. In
particolare potrebbero rivelarsi di particolare importanza gli aiuti
messi in campo da Veneto Sviluppo e consistenti in finanziamenti
agevolati per i piccoli imprenditori anche commerciali, per le unioni
volontarie ed i gruppi di acquisto.
Nei prossimi mesi
Facciamo per Legnago si prodigherà per far conoscere queste
opportunità ai nostri commercianti.
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