Torno a parlare ai miei venticinque lettori del consiglio
comunale di Legnago.
In particolare qui rifulge la stella di Luigi Santi,
consigliere PD noto alle cronache per aver richiesto la nomina dei propri figli
tra gli scrutatori nonché per le infelici battute che non fanno ridere nemmeno
gli inglesi.
Ebbene, il Santi, accorto
si che il Presidente del Consiglio Comunale, il giovane Giovanni Mascolo, non era più in linea con l’amministrazione, ha invocato la sua revoca, subito sostenuto dall’altro savio di Palazzo de Stefani, il grillino Castelletto.
si che il Presidente del Consiglio Comunale, il giovane Giovanni Mascolo, non era più in linea con l’amministrazione, ha invocato la sua revoca, subito sostenuto dall’altro savio di Palazzo de Stefani, il grillino Castelletto.
In una girandola di sentenze di Tar e di Consiglio di Stato
sparate alla maniera della super cazzola, il consigliere del PD non si è
accorto di essere completamente fuori strada.
Infatti, come dovrebbero sapere tutti coloro che calcano le
pedane dell’ultimo dei consigli comunali (basterebbe leggere l’art. 39 Tuel), l'atto
di revoca del Presidente del Consiglio Comunale è legittimamente assunto qualora
- oltre che da motivazioni strettamente politiche - sia assistito dal
comprovato cattivo esercizio delle funzioni del medesimo, in punto di
neutralità e correttezza della condotta istituzionale.
Insomma, qualora Paschi venisse revocato dalla nuova strana
maggioranza PD + “scilipotiani”, egli potrebbe con ottime prospettive ricorrere
al TAR Veneto per essere reintegrato, con vittoria di spese.
Infatti, andando oltre agli aspetti meramente politici che
si esauriscono nell’ambito della contrapposizione politica, il Tribunale
dovrebbe valutare la legittimità formale del provvedimento di revoca.
In altre parole, la revoca sarebbe legittima solo se
supportata da dimostrate circostanze relative all’inidoneità di Mascolo a
ricoprire la carica, alla sua scorrettezza e parzialità nel presiedere l’assemblea.
Il regolamento consiliare legnaghese non disciplina la
revoca del Presidente del Consiglio comunale per cui è lecito ritenere che la
mozione di revoca possa essere presentata anche solo dal consigliere Santi (o
magari dall’accoppiata Santi – Castelletto).
Auguri.
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