La Giunta PD è salva. Per ora. Ma il Sindaco Scapin sta come
d'autunno sugli alberi le foglie.
In consiglio comunale è andato in scena il classico teatrino
(io ho potuto soffermarmi solo per una ventina di minuti, avendo le prove di
teatro; cultura da parrocchia, certo, m
a meglio sempre il teatro del teatrino
politico).il messaggio whatsapp di Gardinale pro dimissioni |
la dichiarazione di Gardinale contro le dimissioni |
I Consiglieri Raganà, Gardinale e Castelletto rinverdiscono
i fasti dei “responsabili” alla Scilipoti.
E quel che è accaduto è a dir poco degno di House of Cards.
Erano – e lo sono ancora (c’è tempo fino a giovedì mattina
per sottoscrivere e protocollare in Comune ex art. 141 e 38 co. 8 Tuel) –
pronte le dimissioni da sottoscrivere da parte della metà più uno dei
consiglieri per mandare a casa l’amministrazione.
Erano tutti d’accordo.
Addirittura Gardinale voleva affrettare i tempi come si
evince dal suo messaggio whatsapp. Se questa è coerenza io sono Padre Pio!
Cosa poi sia successo non è dato di capirlo ai comuni
mortali, alle persone semplici – come me - che ancora credono che l’opposizione
non debba fare la stampella della maggioranza.
L’intervento del pentastellato Castelletto ricalca in pieno
lo scritto che aveva letto poco prima il Sindaco Clara Scapin, se non fosse per
qualche sprazzo grullino che lo rende a tratti aporistico.
In pratica il grillino, dopo aver passato in rassegna tutte
le opere ancora da realizzare (e sulle quali era stato in precedenza fortemente
critico), afferma che le dimissioni ultra dimidium – modalità prevista dalla
legge per lo scioglimento del consiglio comunale – sono un rimedio da Prima
Repubblica, da “affaristi della politica”: lui vuole rimanere in minoranza pur
appoggiando il governo della maggioranza.
Peccato sia lo stesso sistema utilizzato in altri mille casi
- in primis a Roma per mandare a casa Marino - dagli stessi pentastellati che
ora governano la Città eterna. Ma forse a Castelletto non interessa provare a
vincere. Boh!
Il suo discorso sconclusionato e senza logica viene
applaudito dalla sinistra; addirittura l’ineffabile consigliere piddino Luigi
Santi invita il pentastellato a sedersi tra le fila della maggioranza, tra le
risate a crepapelle del pubblico.
Sia chiaro. Il tema della scuola Media Barbieri non c’entrava
più un fico secco.
La delibera era già stata approvata.
Ma i “responsabili”, con l’uscita dall’aula di Raganà e
Gardinale e il voto favorevole di Castelletto, ha approvato persino il
rendiconto del bilancio (in minoranza, prima, avevano tutti espresso voto
contrario al bilancio di previsione che ne era l’atto presupposto).
Ciò affinché il PD non cada. Perché anche la mancata
approvazione del rendiconto poteva portare, con tempi più lunghi, al
Commissario.
Quanto al centrodestra va ammesso – a malincuore - che è
frantumato in mille pezzi.
Non so quanto potrà ancora durare la liaison tra il M5S, gli
scilipotiani e il PD.
Credo comunque che, a meno di un coinvolgimento in incarichi
di governo - con necessario spostamento dei “responsabili” tra i banchi della
maggioranza - PD & Co. faranno davvero fatica a programmare le iniziative
amministrative da qui alla scadenza elettorale.
Ma si sa, la programmazione non è mai stata il piatto forte
dell’attuale maggioranza.
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