È davvero stucchevole la disputa sulla questione della
scuola media di Casette.
NEMMENO UN CENTESIMO PER LA SCUOLA DI CASETTE NEL PIANO DELLE OPERE PUBBLICHE |
Gli amministratori di Legnago si presume lo abbiano invece appreso
da una perizia con data precedente all’approvazione del piano triennale opere
pubbliche.
Ora, sapere quanti denari avessero deciso di stanziare per
questa scuola è assai facile.
Al netto di tanti ragionamenti filosofici che si leggono su
facebook - e che puzzano di campagna
elettorale lontano un miglio - nel piano delle opere pubbliche la sinistra per
la Barbieri non ha stanziato un solo centesimo.
Il tutto si risolve nell’atavico scontro tra marconiani e
dissidenti (rectius, dissenzienti) già andato in scena per il recupero della
scuola di Vigo; prima additata come scelta scellerata poi votata una volta
ottenuti rimpasti politici e cadreghe.
A fare le spese di questa incapacità di programmazione nonché
di questi dissidi interni alla sinistra, saranno, questa volta, i cittadini di
Casette: non un solo progetto concreto è stato proposto in alternativa alla scuola di Piazza Togliatti.
Sappiano, gli amici del popoloso quartiere, l’unico rimedio concreto
che sarà proposto con ogni probabilità: la modifica del piano annuale opere
pubbliche con l’inserimento della voce di spesa di € 100mila, provvista sufficiente
solo per il progetto.
Per rifare la scuola, infatti, servono tre milioni di euro.
Se veramente i dissidenti hanno a cuore il futuro di Legnago
e ritengono incapace la “loro” maggioranza di governare (per una volta sarei d’accordo
con loro) presentino le dimissioni. Sono certo che troveranno terreno fertile
tra le file della minoranza.
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