La procedura per il trasferimento del vecchio palazzo deve iniziare da Venezia e non da Roma
Il vecchio insediamento del Reggimento Pontieri è
oggi un edificio ridotto piuttosto male. Ma è sito in centro che
più in centro non si può. A due passi dal Municipio.
Nel 1955 il Comune di Legnago per farsene
riconoscere la proprietà iniziò una causa che poi perse contro il
Ministero della Difesa. La Caserma Rebora non è del Comune di
Legnago ma appartiene al Ministero della Difesa.
Ogni tanto i funzionari e rappresentanti
ministeriali giungono a Legnago per cercare un accordo con le
amministrazioni che si susseguono alla guida di palazzo De Stefani ma
senza mai riuscirci.
Ministero della Difesa e del Tesoro – come ho
avuto modo di appurare in un incontro tenutosi in una calda mattinata
d'agosto, quand'ero ancora assessore – chiedono un bel gruzzoletto
al Comune di Legnago per l'improprio utilizzo dell'immobile a far
data dal secondo dopoguerra.
Anni addietro l'Amministrazione Gandini (la prima,
addirittura, 1999 – 2004) aveva proposto questa soluzione: cessione
al Ministero della Difesa di sei alloggi per ufficiali da realizzarsi
presso l'area PEEP di Porto.
Peccato che i funzionari incaricati da vagliare tale
proposta transattiva abbiano avvallato la stessa quando ormai non
solo non c'era più Gandini al governo di Legnago, ma – soprattutto
– non c'erano più né i lotti né le risorse per realizzare i sei
alloggi in zona PEEP a Porto.
Nell'incontro tenutosi nella torrida estate del
2010, feci una proposta giudicata interessante dai funzionari
ministeriali: Comune e Ministero avrebbero promosso un bando per la
vendita del vecchio immobile. Tale bando avrebbe previsto l'obbligo
per il vincitore di realizzare sei alloggi per ufficiali
dell'esercito. L'ulteriore ricavato sarebbe entrato nelle casse
comunali.
Si tentava già allora di capire come relazionare
tale situazione con le statuizioni del federalismo demaniale.
Come può notarsi anche oggi con un semplice click
sul link
http://benidellostato.agenziademanio.it/BeniPatrimoniali/index.php/patrimoniostato/ricerca
l'ex Caserma Rebora non è stata inserita nell'ambito dei beni
statali dismissibili.
L'assessore Bariani andò a parlare col Dirigente
del Ministero della Difesa convinto di portare a casa un risultato, sospinto dal suo mentore Rossini.
Tutti i giornali diedero eco a questo importante
incontro.
Sembra tuttavia – ma dai media forse non lo
sapremo mai – che nemmeno questo incontro sia stato fruttuoso e che
si debba ripartire da Venezia.
É la vecchia Caserma Rebora ma pare il gioco
dell'oca.
1 commento:
Caro Paolo,
trovo interessante e condivisibile la proposta che avevi lanciato nel 2010 quando eri Assessore. Peccato che per il momento non se ne sia fatto nulla ma ritengo che sia un'idea da prendere in seria considerazione anche in futuro.
Marco Caregaro
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