mercoledì 24 giugno 2020

De vulgari eloquentia



Perché le giustificazioni degli insulti del sindacalista hanno sdoganato le allusioni di Tebon

Si sono scomodati persino i giornali nazionali per deprecare l’espressione del consigliere comunale Simone Tebon, quel “diversamente etero” indirizzato al più conosciuto alfiere dei diritti degli omosessuali a Legnago; il caso ha tenuto banco per quasi due settimane in Città, con i consiglieri di centrosinistra che, in Aula, hanno dispensato agli avversari politici una lezioncina di bon ton istituzionale.
Massimo Castellani
Accade che poi, giusto il tempo di addentrarci nell’estate, il segretario provinciale della CISL, Massimo Castellani, se ne esca, sullo stesso social network usato dall’improvvido Tebon, con la seguente inappellabile fatwā nei confronti dell’Amministrazione Lorenzetti: “Non serviva essere un genio per capire che questi non sarebbero stati in grado di amministrare nemmeno un condominio di tre appartamenti. Altro che Legnago riparte. Per carità”.
Comprensibilmente Sindaco e assessori si sono risentiti, anche in forza del ruolo di assoluto rilievo che il sig. Castellani ricopre.
E se pensate che dai consiglieri del centrosinistra sia giunta qualche presa di distanza da queste sconvenienti parole vi sbagliate di grosso.
Simone Tebon
Il maître à penser della sinistra di Palazzo de Stefani, Damiano Ambrosini, di professione professore, ha – nella compiacenza dei suoi accoliti – non solo giustificato il sindacalista ma addirittura rimbrottato il centrodestra per essersi lamentato!
Sia chiaro, lunga vita al diritto di critica, declinazione del principio della libertà di manifestazione del pensiero: i politici devono accettare opinioni, giudizi e valutazioni - anche non benevole - da parte di chiunque.
Però ci sono dei limiti, travalicati i quali il diritto non è più tale; a segnare il confine sono la verità e la continenza espressiva.
Lo scritto del sindacalista si caratterizza palesemente, invece, per ostilità e gratuità nelle offese.
Giustificarlo significa sdoganare le allusioni di Tebon.


A meno che non si dica che le regole di bon ton e la correttezza istituzionale valgano solo per la sinistra ai danni della destra.
Mi sembrerebbe però una ricostruzione un pochino razzista.