martedì 30 novembre 2010

ADDETTI AI LIVORI ATTO SECONDO


Grande show dei cattocomunisti ieri sera a Palazzo De Stefani. A tener banco una loro sgangherata mozione sulla commissione edilizia.
Sgangherata tanto nella forma - per la presenza di errori grammaticali malgrado alcuni estensori insegnino l’italiano ai nostri figliuoli - quanto nei contenuti.
In sostanza hanno provato a interpretare la missiva chiarificatrice da me inviata alla commissione come un atto di indebita intromissione sulle competenze dell’organismo de quo.
Ai sinistri ciò che premeva era dare una lezioncina politica al sottoscritto; non certo tutelare la commissione. Basti pensare che, stante l’approvazione dell’emendamento Zamperlin – Menini - volto a mondare la proposta della minoranza dalle storpiature lessicali e dalle strumentalizzazioni politiche - la minoranza ha votato contro una mozione che, in fin dei conti, conservava la finalità di dare sostegno all’organismo di valutazione del terzo settore.
Questo uno stralcio del mio intervento in aula consiliare:
Cari colleghi. Com’è noto io non sono un tecnico edilizio. Noto invece che i compagni della minoranza sono molto addentro all’argomento… Dei veri addetti ai livori.
In verità ritengo che i nostri elettori non pretendano che in quest’aula i politici diano sfoggio di conoscenze forensi o architettoniche. Si aspettano che conosciamo le regole degli organi politici.
Peccato allora che queste regole la sinistra non le conosca proprio. Se le conoscesse non parlerebbe di un assessore che si toglie dai piedi la commissione edilizia o che la esautora da suoi poteri.
Ciò semplicemente perché tali facoltà sono eventualmente rimesse all’organo consiliare che, su mia proposta, ha invece conservato – malgrado non ne fosse obbligato – la commissione.
Io rivendico il diritto di comunicare con i commissari edilizi, di suggerire accorgimenti e di riceverne al fine di un miglior funzionamento del loro consesso.
E giustamente Ambrosini & co. rivendicano di parlare di “ombra”. Infatti volevano darcela a bere, d’altra parte la loro mozione è stata un fiasco. Alla salute!

martedì 23 novembre 2010

Aung San Suu Kyi libera: un trionfo dei diritti umani



Da Prismanews.net

La notizia della liberazione di Aung San Suu Kyi ha fatto il giro del mondo: una vittoria della libertà, della democrazia, del libero pensiero. Figura politica birmana da sempre attiva nella difesa dei diritti umani del suo Paese, oppresso - da anni - da una pesantissima dittatura militare, San Suu Kyi è Leader del movimento non-violento.

Fonda la “Lega Nazionale per la Democrazia” che la porta a vincere le elezioni nel 1990 ed a ricevere, l’anno successivo, il Premio Nobel per la Pace. A un passo dal divenire Primo Ministro birmano, i militari si impongono con la forza prendendo il potere e annullando la volontà popolare. Da allora San Suu Kyi viene forzatamente tenuta tra uno stato di semilibertà e arresti domiciliari, impossibilitata a lasciare il suo Paese e con il divieto assoluto di visita da parte di chiunque, persino dei suoi stessi familiari. L’Italia, come il resto del mondo, si è fortemente mobilitata per la battaglia di Aung San Suu Kyi, ma uno dei Comuni che maggiormente si è distinto nell’impegno di questa giusta crociata è stato il Comune di Legnago, che ha votato all’unanimità una mozione in suo favore e di condanna verso il regime militare che la teneva prigioniera.

Prismanews ha intervistato l’avvocato Paolo Longhi, Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Legnago, che all’epoca si occupò della mozione a favore della liberazione della dissidente birmana.

Avvocato Longhi si ricorda come ebbe inizio l’idea di una mozione a favore di San Suu Kyi? “Certamente: l’idea della mozione era venuta ai ragazzi della Giovane Italia. Il documento, da me redatto, è stato poi proposto all’assemblea dal presidente del consiglio comunale ed esprimeva solidarietà nei confronti del Premio Nobel birmano, ma anche durissime critiche al regime di Myanmar. L’Ordine del giorno venne approvato e votato da tutti, una mozione super partes in piena regola insomma!”.

E da cosa è scaturito il vostro interesse, peraltro lodevolissimo, verso una causa così lontana anche geograficamente? “La mancanza di libertà verso i diritti umani non ha confini geografici: ci siamo mobilitati fondamentalmente per esprimere il nostro biasimo verso l’atteggiamento della giunta militare birmana che negava a San Suu Kyi, con il prolungamento degli arresti domiciliari, ogni forma di libertà: sia fisica che di pensiero”.

E come avete accolto la notizia della sua liberazione? “Non possiamo che esprimere parole di soddisfazione e la nostra gioia per questa vittoria: San Suu Kyi è una grande donna, può fare ancora tante e grandi cose. Anche se, inutile illudersi del contrario, sicuramente è ancora controllata a vista. Siamo però soddisfatti di questo piccolo passo verso la libertà di pensiero soprattutto”.

Avete ora in programma qualche evento per festeggiare la sua liberazione? “Stiamo pensandoci e lo proporrò al prossimo consiglio comunale. E comunque il nostro impegno non si esaurisce certamente qui, perché il processo di libertà in Birmania non è affatto completato”.

Avete mai pensato di scriverle? “Lo avremmo fatto in passato se non avessimo avuto, purtroppo, la certezza che una nostra comunicazione non le sarebbe mai pervenuta. Ora, dopo la sua liberazione, la situazione è diversa e sicuramente le scriveremo per congratularci con lei e augurarle il meglio per lei e il suo popolo”.

Avvocato, la vostra è stata indubbiamente un’azione che fa onore al Comune di Legnago: chapeau! “E noi non possiamo che esserne soddisfatti; per quanto contiamo poco nel panorama mondiale che si è mobilitato per San Suu Kyi, il fatto stesso che Prismanews ci abbia “scovati “ ed interpellati, sta a significare che anche se siamo una piccola goccia nel mare, abbiamo, nel nostro piccolo, contribuito alla vittoria di una giusta causa”.

venerdì 19 novembre 2010

LEGNAGO MANIFESTA SODDISFAZIONE PER LA LIBERAZIONE DI AUNG SAN SUU KYI

La recente liberazione di Aung San Suu Kyi
non può che essere accolta con grande soddisfazione dall’ Amministrazione comunale di Legnago e dall’intera assise consiliare che
all’unanimità, l’anno scorso, aveva votato una mozione volta a
biasimare il prolungamento degli arresti domiciliari inflittole dalla
giunta militare birmana.
L’idea di questa mozione era venuta ai ragazzi della Giovane Italia.
Il documento, da me redatto, è stato poi proposto
all’assemblea dal presidente del consiglio comunale ed esprimeva
solidarietà nei confronti del Premio Nobel birmano ma anche durissime
critiche al regime di Myanmar.

Questa nostra mozione è citata anche da wikipedia tra le mobilitazioni internazionali.
http://it.wikipedia.org/wiki/Aung_San_Suu_Kyi

giovedì 18 novembre 2010

Bacchettate ai commissari edilizi? No, bacchetta magica di Primo Giornale






















Questa mattina, nel leggere il periodico Primo Giornale - numero 19 del 16 novembre 2010 - sono trasalito.
Mi ritrovo inconsapevolmente bacchettatore di commissari edilizi leghisti e volenteroso di esautorare la commissione edilizia dei suoi poteri.
Queste in particolare le espressioni usate: “E l’assessore Longhi bacchetta i leghisti in Commissione Edilizia”; ("Longhi n.d.r.)che subito dopo ha scritto una lettera di fuoco alla stessa commissione, esautorandola di ogni potere";

A detrimento di ciò espongo ai miei lettori il contenuto della mia nota inviata alla commissione.

Oggetto: sedute commissione edilizia

Com’è noto la commissione edilizia non può comporsi di figure politiche.
Su ciò ha fatto definitivamente chiarezza la circolare 27 aprile 2005 n. 1 del Ministero dell’Interno.
Questa nota interviene dunque precedentemente all’inizio dei lavori e vorrebbe avere una funzione chiarificatrice.
Le ultime modifiche normative hanno determinato un nuovo bilanciamento tra la competenza tecnica del Vostro Collegio consultivo e il controllo edilizio dell’organo politico.
Ora sono il dirigente o il responsabile del servizio a detenere la competenza al rilascio delle autorizzazioni o delle concessioni il cui rilascio pure presuppone accertamenti e valutazioni anche di natura discrezionale, nel rispetto di criteri predeterminati dalla legge, da regolamenti, da atti generali di indirizzo (art. 107 T.U.E.L.).
Questa Amministrazione ha comunque ritenuto di confermare la presenza tra gli enti necessari del Comune della Commissione, pur avendo essa perso il Suo carattere di Organo necessario.
A tal riguardo è opportuno che, raccogliendo le esperienze maturate in questa sede e quindi i suggerimenti che ne derivano, il Comune specifichi nel regolamento edilizio gli interventi da continuare a sottoporre al preventivo parere consultivo della Commissione.
Quanto al funzionamento del Consesso, faccio presente che le indicazioni date dal Segretario Generale dell’Ente vanno nel senso di intendere come favorevoli i pareri assunti con il voto positivo della maggioranza dei votanti.
Ai fini della redazione del verbale di seduta, pare opportuno che ciascun commissario possa esprimere le proprie personali motivazioni che suggerisco siano immediatamente raccolte per iscritto con firma autografa e data.
Nell’augurare a ciascuno un proficuo e buon lavoro l’occasione mi è gradita per formulare
Cordiali saluti
L’assessore ai LL.PP., Urbanistica, Edilizia Privata, Viabilità,Trasporti, Riforme Regolamentari e Statutarie
Avv. Paolo Longhi



ho quindi pensato di richiedere la seguente rettifica:
Caro Direttore,
non ho bacchettato i commissari edilizi, come titola il tuo periodico al numero 19 del 16 novembre 2010. Nemmeno li ho esautorati dai loro poteri. Peraltro non potrei farlo.
Ti ringrazio per aver riportato per intero (quasi per intero, in realtà) la mia nota. E penso che ciò possa contribuire a far capire a tutti il vero intento sotteso alla stessa, volta a dissipare alcuni dubbi sorti in seno all’organismo consultivo.
Che la commissione edilizia non possa più comporsi di figure politiche e non sia più un organismo necessario lo ha ribadito un’interpretazione autentica del Ministero dell’Interno datata 2005, poi seguita con univocità dalla magistratura amministrativa. (ma i Consigli comunali possono scegliere se conservare o meno la Commissione. E la nostra maggioranza l'ha conservata)
Ovviamente né il Ministero, né il mio predecessore – che da quella data non ha più potuto partecipare alle riunioni della commissione – sono stati accusati di avercela coi componenti (fossero leghisti, pidiellini o democratici). La stessa cosa dovrebbe valere per me.
Per cogliere astio e bacchette dalla mia nota ci vuole dunque un grande sforzo. Mi devo impegnare meno, paradossalmente, per immaginare che la mancata partecipazione di figure politiche nella commissione comunale “barbieri e parrucchiere”, poi tolta dall’allora assessore di riferimento, Damiano Ambrosini, fosse una sorta di rivincita dei calvi.
Ti saluto cordialmente


Al di là delle battute, resta fermo che ciascuno possa e debba interpretare come meglio crede i dati. Vorrei però evidenziare ai miei lettori che, a seguito della "missiva di fuoco", ho incontrato i commissari che hanno ritenuto (tutti, anche quelli nominati dalla minoranza) validi e opportuni i chiarimenti ed i suggerimenti.
Che dire?
Serviva proprio una bacchetta magica per trasformare in polemica questa innocua nota.

mercoledì 17 novembre 2010

INTERNET GRATIS IN CENTRO STORICO

LEGNAGO. La Giunta ha dato in concessione il servizio per due anni alla Sct, la società di Alassio che gestisce i parcheggi

A dicembre nasce la rete wi-fi

Inizialmente, la navigazione senza fili sarà disponibile nel quartiere racchiuso tra via Roma, via Marsala, via Bezzecca e via XX Settembre

da L'Arena, Mercoledì 17 Novembre 2010

Collegamenti internet gratuiti in centro a Legnago Navigazione internet gratuita grazie alla pubblicità e senza alcun costo a carico del Comune. Tempo di perfezionare l'iter burocratico ed anche Legnago potrà contare, al pari di Verona, San Giovanni Lupatoto ed altri centri della provincia, sulla copertura wi-fi. Ossia sul sistema wireless che consente ai residenti, così come ai negozianti e a chi è di passaggio in città, di connettersi alla rete senza fili e, quel che più conta, senza pagare alcun canone. Con l'unico «sacrificio» di dover sorbirsi ad ogni accesso la réclame degli inserzionisti che sponsorizzeranno il progetto ai nastri di partenza.
A fornire il servizio, che i legnaghesi si troveranno quest'anno sotto l'albero di Natale senza muovere un dito e spendere un euro, sarà infatti la Sistemi controllo traffico (Sct): la società di Alassio, che nel 2007 ha vinto l'appalto quinquennale per la gestione dei parcheggi a pagamento e la videosorveglianza. E che, a partire da dicembre, fornirà internet gratis alla zona del capoluogo racchiusa tra via Roma, via Marsala, via Bezzecca e via XX Settembre: il quartiere dove inizierà la sperimentazione messa a punto dall'amministrazione «per rilanciare l'immagine dei negozi del centro ed agevolare la comunicazione, in particolare tra gli studenti, i professionisti ed i commercianti».
Il via libera all'operazione, inserita nei primi punti dell'agenda elettorale 2009 di Lega e Pdl, è arrivato lunedì dalla Giunta, che ha affidato in concessione per due anni il servizio alla Sct. La quale potrà ora far decollare il sistema di interconnettività wi-fi con un semplice adeguamento della dorsale wireless hiperlan ad alta prestazione già presente all'imbocco di via Roma. L'uovo di colombo, che permetterà di offrire un prezioso servizio al termine di una campagna divulgativa dove verrà distribuito il codice d'accesso, sta tutto nella pubblicità. Quella che la società ligure riuscirà a vendere agli inserzionisti attirati da una vetrina promozionale sicuramente allettante. «La vera novità di questo progetto pilota arrivato in porto d'intesa con i 70 commercianti di ViviLegnago», spiega l'assessore ai Lavori pubblici Paolo Longhi, promotore dell'intervento con il delegato alle Attività economiche Nicola Negri, «sta proprio nell'approccio all'espansione tecnologica. L'affidamento del servizio non costerà infatti nulla al Comune né agli internauti in quanto ambisce a mantenersi attraverso gli spot sul portale d'ingresso».
Il successo dell'iniziativa è affidato quindi, oltre all'interesse della gente, alla propaganda. «Più pubblicità la Sct raccoglierà», puntualizza Longhi, «e maggiore sarà la possibilità di migliorare l'offerta e la qualità della navigazione. Con l'opportunità di estendere il sistema wi-fi anche ad altre aree del territorio sia per una scelta non vincolante della concessionaria che attraverso l'acquisto da parte di esercenti o residenti interessati dei ripetitori atti a ricevere il segnale».
Sarà pertanto il mercato a dire se questo tipo di tecnologia avrà o meno un futuro anche Legnago e potrà calcare le fortunate orme di «Luna»: il progetto analogo realizzato a Trento ed arrivato a contare 80 accessi al quale la Giunta si è ispirata per garantire internet gratis nella «vasca» dello shopping cittadino senza trarre profitto dai canoni di abbonamento.

domenica 14 novembre 2010

EMERGENZA ALLUVIONE IL PDL IN PIAZZA

Ieri mattina in Piazza Garibaldi, il PdL di Legnago ha promosso la raccolta di fondi per aiutare i nostri fratelli veneti alluvionati.
Un grazie a tutti coloro che hanno preso parte all'iniziativa che si ripeterà

Il Pdl in crisi cerca la riscossa Verona invia il commissario


Il dirigente del partito incontrerà nei prossimi giorni i consiglieri gli assessori e i reggenti uscenti per fare il punto della situazione


Da L'Arena, Domenica 14 Novembre 2010,pagina 40

La crisi, che negli ultimi mesi ha flagellato il Pdl legnaghese a suon di clamorosi divorzi, destituzioni e guerre intestine, è arrivata ad una svolta. Il tavolo provinciale ha infatti nominato un commissario che, fino al congresso da cui spunterà il nome del futuro coordinatore, sostituirà nella gestione del movimento e nelle trattative con gli alleati leghisti la «triade» di reggenti formata dall'ex presidente di An Roberto Groppello, dall'ex segretario di Forza Italia Claudio Persona e da Agostino Rossini dei Popolari liberali. Per il partito si aprirà ora - almeno così si augurano amministratori e militanti - una nuova stagione politica, al riparo da quelle beghe che, in appena 17 mesi di governo della città, sono sfociate nella duplice sfiducia della segreteria e nel cambio di ben quattro capigruppo consiliari.
Il compito di stemperare una tensione salita ormai alle stelle è stato affidato dai vertici scaligeri, nella riunione convocata venerdì nella sede di via del Perlar, a Stefano Bertacco, braccio destro del coordinatore provinciale Aldo Brancher ed assessore ai Servizi sociali di Verona. Al neo commissario si prospetta un compito delicato che potrebbe rivelarsi più ostico del previsto. E non solo per quanto riguarda l'agenda amministrativa dove sono segnate decisioni cruciali, a partire dalla cessione di quote della Lese (società che gestisce la discarica di Torretta ndr) all'Amia, caldeggiata dal Carroccio ed invisa invece al Popolo della libertà come ha già dichiarato il portavoce consiliare Stefano Zamperlin. Ma anche sul fronte degli appetiti delle varie correnti, che ambiscono sia ad un rimpasto in Giunta che ad un valzer di incarichi nelle partecipate. Tuttavia, da politico navigato qual è, il clima avvelenato che si respira nel Pdl locale non spaventa affatto Bertacco (ex An), pronto a rimboccarsi le maniche già dalla prossima settimana. «Il primo passo», anticipa, «sarà quello di confrontarmi con i consiglieri, gli assessori e i tre referenti uscenti per avere un quadro chiaro e soprattutto imparziale della situazione prima di decidere il da farsi. Il mio ruolo, stando alle indicazioni del tavolo provinciale, sarà infatti quello di ricucire in primo luogo gli strappi e di riportare il partito all'unitarietà».
Per il momento il vice coordinatore provinciale ritiene invece «assolutamente prematuro rimettere in discussione gli accordi siglati a suo tempo col Carroccio». E stoppa subito chi vorrebbe imporgli la scaletta da seguire: «Non sono abituato a farmi tirare per la giacca e le scelte che prenderò saranno unicamente per il bene del partito che ha un'impellente necessità di voltare pagina senza condizionamenti e dispute per le poltrone».
La nomina di Bertacco è stata accolta a braccia aperte non solo dal gruppo consiliare da tempo ai ferri corti con la segreteria ma anche dal «triumvirato» azzerato dai maggiorenti provinciali. «Finalmente», sbotta Groppello, «ci liberiamo di una patata bollente, che ci impediva di governare il partito affossato da personalismi e scelte pretestuose che hanno nauseato gli elettori».

mercoledì 10 novembre 2010

IL SINDACO MINACCIATO DI "SOLIDARIETA'"


Domenica scorsa ho raggiunto il Sindaco ad una cerimonia tenutasi a Vangadizza.
Andrea era un po’ teso. Ha mostrato a me, a Loris e a Nicola la mail che gli era stata recapitata. Una minaccia di morte. La seconda in un anno.
Questa mattina, durante i ricevimenti del Primo Cittadino, un tizio, che ha sul groppone un procedimento di sfratto da parte di Ater per il cattivo comportamento tenuto, ha dato di matto; sono dovuti intervenire i carabinieri.
Caro Sindaco, amico mio, è gratificante ricevere la solidarietà anche delle minoranze e dei rappresentanti delle opposizioni politiche, con quest’ultimo termine ricomprendendo anche i ribelli eletti con la maggioranza che a volte ci fanno tribulare.
Sarebbe bello che alle parole di conforto seguitassero i fatti. Ebbene eccoli: nella prossima seduta le sinistre presenteranno interpellanze per chiederti conto, polemicamente, delle misure di protezione che ti sono state assegnate dalla Prefettura. Gli amici ribelli seguiteranno a disertare incontri di maggioranza salvo poi lagnarsi della mancanza di comunicazione tra consiglieri e Giunta.
Per dirla con Manzoni, "Se volete aver molti in aiuto, cercate di non averne bisogno".

mercoledì 3 novembre 2010

Ascensori, quasi al capolinea

LEGNAGO. Partirà nei prossimi giorni la manutenzione straordinaria sulle due cabine ai lati di ponte Principe Umberto

Stefano Nicoli
La revisione ai nastri di partenza metterà fine ai problemi tecnici costati al Comune 90mila euro in cinque anni di funzionamento

Da L'Arena, Mercoledì 03 Novembre 2010,pagina 32


I guasti che sin dall'inaugurazione hanno mandato continuamente in tilt gli ascensori di ponte Principe Umberto hanno ormai i giorni contati. E, a meno di sorprese, il Comune non dovrà più fare i conti in futuro con la sfilza di inconvenienti tecnici che si sono tradotti finora in un autentico salasso per Palazzo de' Stefani. Per ovviare al malfunzionamento dell'impianto, che cinque anni fa aveva abbattutto la più grande barriera architettonica della città, l'amministrazione ha infatti messo a punto un intervento di manutenzione straordinaria in grado non solo di eliminare tutta una serie di problemi operativi sfociati in ripetuti disagi per l'utenza. Ma anche di ridurre all'osso costi di gestione davvero proibitivi: basti pensare che, dal 2005 ad oggi, dalle casse comunali sono usciti quasi 90mila euro per finanziare le riparazioni e le pulizie nei due elevatori.
Ad archiviare, entro la fine dell'anno, le avarie ed i blocchi forzati al centro in passato di accesi scontri consiliari spetterà - così si augurano gli amministratori e le centinaia di persone che ogni giorno utilizzano le due cabine agganciate alla passerella cioclopedonale sull'Adige per spostarsi dal capoluogo a Porto, e viceversa - al progetto appena approvato dalla Giunta, che ha previsto un investimento di 60mila. «Abbiamo ritenuto», sottolinea Paolo Longhi, assessore ai Lavori pubblici, «che non si potesse più rinviare la revisione radicale di entrambi gli apparecchi, fonti sin dall'apertura di continui grattacapi e disservizi per la loro conformaziome ibrida, non particolarmente adatta per l'esterno, aggravata da ruggine, infiltrazioni e vandalismi. Quindi, è stata data la priorità a quest'opera che, tempo permettendo, verrà completata velocemente senza privare a lungo la popolazione di un collegamento diventato una comodità irrinunciabile specie per anziani e disabili».
Il restyling ai nastri di partenza - affidato dal Comune alla ditta «Riam Ascensori» di Verona e alla «Metal Working» di Pergine Valsugana (Trento) - prevede sia la sistemazione meccanica che l'impermeabilizzazione delle due cabine in acciaio e cristallo oggetto a metà giugno dell'ultima verifica tecnica. Gli interventi riguarderanno infatti, da un lato, la sostituzione ed il potenziamento di alcune parti oleodinamiche con relativi scambiatori di calore per tarare le cabine all'effettivo carico di lavoro e scongiurare problemi di surriscaldamento. Dall'altro, la seconda delle due imprese incaricate dall'ente provvederà invece a ripristinare la copertura esterna ai montacarichi e a sigillare le rampe d'accesso e le vetrate dei vani ascensori per renderle completamente impermeabili.
«Con questi interventi», conclude l'assessore Longhi, «ci auguriamo di risolvere una volta per tutte gli inconvenienti registrati sin dal taglio del nastro e di assicurare perciò il perfetto funzionamento dei due apparecchi, che erano stati progettati ed eseguiti per un traffico giornaliero di gran lunga inferiore a quello attuale». Nel frattempo verrà intensificata anche la sorveglianza per evitare danneggiamenti e vandalismi all'impianto monitorato da una telecamera collegata con la centrale operativa della polizia locale.