venerdì 3 luglio 2020

Autocritica



Ho letto sui social le critiche di parte della minoranza sulla mancanza del numero legale, a notte fonda, nell’ultima seduta consiliare.
Gli amici di Legnago Futura scrivono di “giochi a tavolino”, di “grave mancanza di rispetto”, perché gran parte dei consiglieri di maggioranza avrebbe abbandonato l’aula al momento della discussione degli atti di indirizzo (mozioni e interpellanze) proposti da loro.

Desumono da tale atteggiamento che la maggioranza non avrebbe alcun interesse per i temi proposti dalla minoranza e tantomeno per il ruolo dell’opposizione.
Non è così ma li capisco.
Avrebbero dovuto e potuto prendersela con me, in quanto, riportando quanto avevo inteso nella conferenza dei capigruppo in preparazione della sessione d’aula, avevo comunicato ai consiglieri della maggioranza che, allo scoccare di mezzanotte e mezza, al massimo l’una, avrei sospeso la seduta e aggiornato i lavori.
E così, non essendo riuscito a convincere l’Assemblea che durante la prima seduta avremmo potuto proseguire nella trattazione di alcuni punti che non avrebbero comportato un particolare dispendio di tempo, la seconda seduta si è protratta, per gli argomenti proposti dagli assessori, ben oltre l’orario indicato.
Per dirla con Borges, “ogni volta che leggo qualcosa contro di me, non solo condivido i sentimenti di chi l’ha scritto, ma sono certo che io potrei farlo molto meglio”.
Mi assumo pertanto tutta la responsabilità dell’accaduto e mi scuso con tutti i consiglieri.