venerdì 5 dicembre 2008

Liceo Cotta, vince la linea bolscevica anti Gelmini. E i ragazzi si ribellano: in gita andiamo da soli!


Avevamo lasciato il Liceo Cotta alle prese con l’apologia dello spinello.
Ora, la scuola che aspetta il ritorno del Preside / Sindaco Silvi Gandini - da sempre trampolino di lancio per i politici della sinistra come Damiano Ambrosini, delfino dell’attuale primo cittadino - riscopre i sapori del Sessantotto.
Ha fatto notizia il comunicato della RSU d’istituto datata sette novembre: in toni criptico sovietici venivano condannati: “Lo sfascio della scuola pubblica”, “la favola del voto in condotta come soluzione al bullismo” “la presunta colpevolezza di tutti i dipendenti pubblici ritenuti a priori fannulloni”, “l’attacco generalizzato a tutto il sistema della formazione”, “i tagli che colpiscono i lavoratori”.
Tutta colpa del Governo Berlusconi. “la scure di Tremonti” è additata d’aver dato il via ad un futuro in cui i nostri figli saranno “privati di quella progettazione di Istituto che rende la scuola più attenta ai bisogni formativi di bambini e adolescenti”.
Il fatto è che, come pure ha avuto ad ammettere la RSU del Cotta, “la scuola superiore” da questa scure, “non è ancora stata colpita”.
E allora, se la scure di Tremonti non c’è, arriva la mannaia dei professorini dalla penna rossa: stop alle gite, e stop alle attività extracurriculari; blocco degli sportelli help per il sostegno didattico agli studenti meno bravi.
Accade che i rappresentanti di Istituto, pur amareggiati dal non poter godere più di uno dei momenti più belli, ovvero i viaggi di istruzione, ritengano “indispensabile” che il collegio docenti ripristini “al più presto tutte le attività scolastiche momentaneamente sospese”.
I discenti, con gentilezza, maturità e determinazione, hanno chiesto ai loro prof. di convocare nuovamente il collegio docenti, considerando “particolarmente grave la sospensione degli sportelli help che costringe gli studenti in difficoltà a ricorrere a risorse esterne per il recupero delle loro lacune”.
D’altra parte, malgrado assemblee di Istituto contro la “riforma Gelmini”, i ragazzi hanno capito che i loro diritti non possono essere calpestati nel nome della battaglia politica.
Si riunisce dunque il collegio docenti in data quattro dicembre.
Da una parte la linea più morbida: Contro la Gelmini certo, ma almeno ripristiniamo gli sportelli help che rientrano nell’offerta formativa del Cotta. I “menscevichi” arruolano tra le proprie fila anche il candidato sindaco del centrosinistra Damiano Ambrosini.
Ma i bolscevichi non mollano; la buttano ancora in politica: al massimo gli sportelli help, li istituiamo solo per gli studenti più indigenti; gli altri si paghino le ripetizioni. E hanno la meglio.
Fabula docet ut: così come a Veltroni è sfuggito di mano l’”alleato” di Pietro, così ai dossettiani legnaghesi è scivolato il dominio del Cotta. E gli studenti? Beh.. Hanno capito con chi hanno a che fare… Fallita la via delle maniere dolci, i più grandicelli stanno organizzandosi per andare in gita, senza professori!

14 commenti:

Anonimo ha detto...

ARDA VEITO CHE CALCHE OLTA TE METI LE FOTOGRAFIE GIUSTE? BANDIERA ROSSA LA TRIONFARA!

Anonimo ha detto...

"politici della sinistra come Damiano Ambrosini"

"sinistra"

"Damiano Ambrosini"


Aspetta, che non mi ci raccapezzo mica tanto...ma il Pd è di sinistra? E Ambrosini in quanto democristiano è di sinistra? Boh, non capisco...allora le cose stanno così:

SINISTRA
Pci-Pds-Ds-Pd

DESTRA
Rsi-Msi-An-Pdl

Dico bene? Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra?

vispa54 ha detto...

oggi, anzi ieri, su YT la gelmini invitava, poco disinvoltamente, "mandatemi idee", qualcuno vuole informarla della sua carica istituzionale? persino berlusconi l'ha corretta in conferenza stampa. ognuno ha il ministro che si merita ma non cerchiamo di beatificarla altrimenti in paradiso prendono sul serio cani e porci. 2008: dobbiamo parlare ancora di bolscevichi per identificare delle PERSONE che, nel bene o nel male (non voglio giudicare solo perchè non sono in grado di farlo mancandomi le basi), cercano di tutelare il loro lavoro? gli studenti di oggi sanno cos'è un bolscevico? una volta c'era la "rivoluzione d'ottobre" (e gentile era già nato) i nostri rivoluzionari, maggiorenni, invece vanno in gita da soli........segno dei tempi che cambiano.

Anonimo ha detto...

le rivoluzioni non si fanno mica solo impugnando i fucili (e spiegatelo anche a bossi...), ma proprio come hai detto te (oggi nel 2008..) ci si può permettere di farle in altri modi, ottenendo lo stesso risultato..

Luca G

Anonimo ha detto...

Ciao Paolo qualche intelligente ha usato il mio nome per firmarsi, il commento soprariportato non è del Luca G originale che ormai conoscete tutti.
Qualcuno fa il furbetto.

Luca G.

Anonimo ha detto...

Regìstrati a blogspot e vedrai che codesti problemi di identità spariranno come per magia.

Luca G.

____ ha detto...

Ehila .. Abbiamo due LUCA G!

Anonimo ha detto...

ok,
grazie paolo.

Luca G.

____ ha detto...

Guarda che non sono io l'altro LUCA G.

Anonimo ha detto...

Quel coglione di Luca G.2 non capisco dove vuole arrivare e cosa fare.
Comunque è proprio vero, la mamma dei deficenti ne fa uno tutti i giorni, e oggi cari amici del blog è nato quel deficente di Luca G.2

Luca G.

Anonimo ha detto...

Mi complimento con la sua mamma perchè è riuscita a farlo veramente bene

Anonimo ha detto...

intendo Luca G.1

Luca G.

Anonimo ha detto...

Egr. Ministro - Mariastella Gelmini
Ministro dell'Istruzione Università e Ricerca
Camera dei deputati – Roma
gelmini_m@camera.it

e.p.c. Egr. Ministro - Brunetta Renato
Ministro senza portafoglio per la Pubblica Amministrazione e L’innovazione
Camera dei deputati – Roma
info@renatobrunetta.it
brunetta_r@camera.it
Oggetto: riforma della scuola

Egregio Ministro,
Le scrivo per complimentarmi con Lei per le iniziative che sta intraprendendo per la riforma della scuola che, a mio avviso, sono ancora insufficienti.
Tra queste riforme non trovo nessun riscontro nella stampa e nei messaggi televisivi ad un rinnovamento anche delle regole che facilitino allo studio.
In particolare Le chiedo:

• per quale motivo quando alcuni professori dell’università entrano in classe impongono di spegnere i registratori che gli allievi universitari portano con loro?
• per quale motivo, sempre questi insegnanti, quando non sono preparati a spiegare delle lezioni spengono il microfono degli altoparlanti o furbescamente fanno lezione allontanandosi volutamente dalla cattedra nel timore di qualche registratore nascosto in funzione?

Le chiedo di intervenire fin da subito per risolvere queste lacune che non permettono agli studenti di prendere appunti esaurienti.
Constatato che agli insegnanti non importa nulla di questo stato di cose, obblighi immediatamente tutti i docenti a registrare le loro lezioni su – DVD – in modo che l’università possa metterli in rete sul suo sito per dare la possibilità a tutti di studiare rimanendo a casa senza perdere lezioni e senza spreco di denaro per le famiglie, tante volte meno abbienti (ma che dichiarano il loro reddito reale) di quelle che usufruiscono di esenzione - tasse e borse di studio per vitto e alloggio dei loro figli nelle città sedi di Università. E le garantisco che se si indagasse su questo punto lo Stato risparmierebbe un vero tesoretto; considerato anche che la maggior parte delle facoltà non impone la frequenza.
Lo stipendio dei docenti sia commisurato anche al numero di ore di lezione che tali insegnanti mettono in rete. Quanto detto sopra vale anche per le scuole superiori.
Se effettivamente ci sono insegnanti che hanno delle capacità sarà semplice per il CED (centro elaborazione dati) delle singole facoltà verificare il numero degli accessi dei visitatori alle singole lezioni con il numero di matricola e la password. Le nostre università hanno bisogno di trasparenza, competenza e funzionalità.
Per le lezioni degli insegnanti che non avranno un numero prestabilito di accessi alle loro lezioni si potrà dedurre il loro scarso grado di preparazione e le loro capacità di far apprendere le loro materie.
Se questa proposta suscitasse indignazione, coloro che si ritenessero all’altezza delle loro funzioni dovrebbero da subito prodigarsi a mettere in rete le loro lezioni.
Prosegua tranquillamente nella riforma, Signor Ministro, che non sia fatta solo di tagli alle spese, ma anche di regole che facilitino lo studio a chi si impegni seriamente. La scuola non sarà più uno stipendificio, né un rifugio di privilegiati e di baronie. Sono troppi coloro che si danno al sindacalismo per non impegnarsi nella loro vera professione, cioè l'insegnamento. Alla prossima riforma, si rimuovano anche i bidelli che non servono. Un numero di oltre 150.000, con una media di un bidello ogni 10 alunni, mi sembra eccessivo per le mansioni che hanno!
La scuola è un Pubblico servizio e gli insegnanti non ne sono i proprietari. Devono ricordare di essere dei dipendenti al servizio della comunità.
La scuola è di tutti e deve crescere grazie alle capacità e i meriti di ciascuno. Mi auguro che Lei, Signor Ministro, non si faccia intimidire e non faccia marcia indietro.
Distinti saluti e buona riforma.
Legnago lì 15/12/08
Lucio

Anonimo ha detto...

Bolscevichi? Menscievichi? Comunisti? Babbo Natale? Santa Lucia? i Puffi?...

Longhi, è ora di crescere...

o forse il tuo arrivismo ti fa dire cose che nemmeno tu pensi realmente!!!



La Befana