sabato 25 luglio 2009

NUOVI CONDIZIONATORI PER IL PALAZZO DI GIUSTIZIA LEGNAGHESE

LEGNAGO. Una relazione di un ispettore del ministero ha evidenziato le pecche del palazzo di giustizia cittadino

È il tribunale dei disagi
tra afa e guano di piccioni
Stefano Nicoli

Alla fine di un lungo carteggio il Comune ha provveduto a installare i condizionatori Resta il problema delle condizioni igieniche
Sabato 25 Luglio 2009 l'ARENA



Il caldo tropicale che sta facendo boccheggiare la Bassa non ha risparmiato nemmeno gli uffici del tribunale di Legnago. È bastato, infatti, che la colonnina di mercurio superasse i 30 gradi perchè nella sezione distaccata di piazza San Martino, climatizzata solo parzialmente, si ripresentassero i disagi già sperimentati le scorse estati da pubblico e personale. Disagi, che solo ieri mattina - a seguito di un incontro avvenuto nei giorni scorsi tra il neo assessore ai Lavori pubblici Paolo Longhi e il presidente del tribunale scaligero Gianfranco Gilardi proprio per trovare una soluzione ad un calore insopportabile e ad altre carenze strutturali - sono stati tamponati con l’installazione da parte del Comune, proprietario dello stabile, di alcuni climatizzatori portatili in attesa di risolvere l’emergenza con un impianto fisso.
Ma l’afa opprimente - che è stata sconfitta nei locali del primo piano occupati dai cancellieri ma che continua a far sudare nelle sale d’attesa ed in altri punti dell’ottocentesco complesso, in particolare nell’ala situata a destra dell’ingresso - non è l’unico inconveniente che affligge il Palazzo di giustizia cittadino. A suscitare parecchie lamentele è infatti anche una convivenza forzata, che potrebbe causare alla lunga problemi di natura igienico-sanitaria: quella con le decine di piccioni, che hanno eletto a loro rifiugio preferito i cornicioni, i davanzali ed il cavedio vetrato situato all’interno al fabbricato ormai ricoperto di guano ovunque, dalle finestre al pavimento alle grondaie. Con l’effetto non solo di deturpare e corrodere le strutture ma anche di rendere l’aria irrespirabile, specie d’estate.
Che gli escrementi della colonia di colombi con la passione per il diritto siano una delle carenze con le quali deve fare i conti il tribunale legnaghese l’aveva del resto messo nero su bianco un ispettore del ministero della Giustizia al termine di un sopralluogo effettuato lo scorso febbraio. Anche se non è l’unica in quanto dal verbale, trasmesso in municipio e seguito da un fitto carteggio, emerge «l’inadeguatezza dell’impianto di condizionamento, l’assenza di sorveglianza mediante metal-detector e l’impiego di personale idoneo, il mancato funzionamento del maniglione anti-panico della porta d’ingresso con dispersione di calore in inverno». Oltre «alla mancata segnalazione, con appositi cartelli, dell’esistenza di una via di fuga in caso di incendio».
Una sfilza di pecche, insomma, alle quali vanno a sommarsi poi le condizioni critiche del tetto che reclama una sistemazione radicale e l’insufficenza di parcheggi per magistrati e personale. «La situazione non è delle più rosee e come ho assicurato al presidente Gilardi e alal coordinatrice dei giudici togati», confida Paolo Longhi, assessore ai Lavori pubblici, «faremo il possibile per soddisfare le richieste d’intervento. Anche perchè quest’istituzione concorre al prestigio della nostra città e ci teniamo ad instaurare un proficuo rapporto di collaborazione». Il primo passo della neo amministrazione ha riguardato per l’appunto la consegna dei condizionatori. «Il prossimo», annuncia Longhi, «sarà una convenzione per la gestione dei posti auto in attesa di dar corso ai lavori sulla copertura e alla bonifica del guano».

7 commenti:

Anonimo ha detto...

a 100 m. dal palazzo di giustizia si trova il parcheggio dell'argine utilizzato pure dal nuovo assessore ai lavori pubblici allora perchè bisogna riservare posti auto ai dipendenti di tale palazzo? se si deve parlare di "giustizia" dov'è il diritto?

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo!
Parcheggiare in centro è una condanna! Nessun privilegio... Posti macchina x tutti allora!

Anonimo ha detto...

Un avvocato che da assessore promette posti macchina e tutele x i dipendenti del tribunale e magari il giorno dopo va in udienza....
Mah...

Anonimo ha detto...

Esclusi luglio e agosto per ovvi motivi avete mai provato a parcheggiare sull'argine dopo le 9.30?
Maurizio

____ ha detto...

Caro ultimo anonimo, se ha anche solo un dubbio sulla mia integrità mi denunci immediatamente o scriva al mio Sindaco affinché mi tolga la delega o, ancora, invii un esposto al Consiglio dell'Ordine.
Oviamente dovrà firmarsi, cosa che, da coniglio quale lei è, le costerà parecchio.
Di par mio - ne stia certo - andrò a verificare il suo IP per risalire alla sua identità.
Non certo per denunciarla, ma per capire dove si annidino tanta astuzia, coerenza e capacità politica.
In tutti gli uffici pubblici, dal Comune all'Agenzia delle Entrate ci sono posti auto riservati ai dipendenti.
I posti per gli addetti alla cancelleria e per i magistrati teoricamente ci sarebbero già; proprio davanti al Palazzo di Giustizia.
Purtroppo la relativa ordinanza è illegittima. E chi lo sa, anche se non è dipendente, in quei posti ci parcheggia. Con buona pace dei dipendenti che si fanno anche 100 Km la mattina per prendere servizio alle 9 e non trovano parcheggio.
Dunque si tratta solo di procedere ad una regolarizzazione dei posti auto riservati già esistenti.
Insomma, quando era il centrosinistra che - peraltro irregolarmente - riservava posti auto ai dipendenti del Tribunale, tutto ok. Ora che si accinge a farlo - in piena regola - la giunta Rettondini, lei si lamenta - Complimenti vivissimi.

Anonimo ha detto...

Il mio intervento era sarcastico e non volevo essere offensivo.
Mi sembra però che l'ubicazione del Tribunale di Legnago sia tale che difficilmente si possano trovare o promettere parcheggi riservati senza scontentare i redisenti del centro.

____ ha detto...

A me sembra proprio di si. Invece. Complimenti per il suo sarcasmo.
Fa davvero ridere sentirsi accusati di essere disonesti dietro la copertura dell'anonimato.