mercoledì 3 marzo 2010

LO STATO HA SBLOCCATO I FONDI. VIA AL RECUPERO DI CORTE SEVERI

LEGNAGO. L’Ater ha ricevuto un contributo di 1,7 milioni di euro per la riqualificazione dell’antico complesso di Vigo


Stefano Nicoli

Entro l’estate apriranno i cantieri per realizzare i primi 11 alloggi Nel frattempo sono quasi finite le 27 nuove case popolari di Porto

Martedì 02 Marzo 2010L'Arena

È scattato il conto alla rovescia per il recupero e la riconversione di Corte Severi, a Vigo. Il nodo economico, che finora aveva impedito all’Ater di aprire i cantieri nell’antico complesso in avanzato stato di degrado, è giunto infatti al pettine. E così, potendo disporre di un assegno da 1,7 milioni di euro staccato dallo Stato attraverso la Regione, l’Azienda territoriale potrà dar corso ad una ristrutturazione attesa da sette anni e rimasta finora imbrigliata in una sfilza di pastoie burocratiche.
Con la possibilità, da un lato, di ricavare i primi 11 alloggi di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata da affittare a canone agevolato ai cittadini meno abbienti. E, dall’altro, di dare sfogo ad un’emergenza abitativa esplosa anche nel capoluogo della Bassa: basti pensare che all’ultimo bando per usufruire di una casa popolare hanno partecipato 176 famiglie a basso reddito contro le 146 di quello precedente. «La difficile partita per la riconversione dello stabile», annuncia Niko Cordioli, presidente dell’Ater, «si è chiusa con lo sblocco dei fondi statali già inseriti a suo tempo nel Piano nazionale casa. Mettendoci finalmente nelle condizioni, sulla scorta del decreto ministeriale emanato lo scorso novembre e del conseguente via libera della Regione, di realizzare il primo stralcio dell’intervento». «Contiamo ora», aggiunge Cordioli, «di completare l’iter tecnico nel giro di un paio di mesi per indire poi la gara d’appalto e riuscire a partire con i lavori entro l’estate». Per far decollare l’operazione, messa a punto ancora dall’amministrazione Gandini contestualmente all’attiguo Piru di Corte Severi, l’Ater contribuirà con altri 297.700 euro: importo, che va ad aggiungersi ai 465mila investiti nel 2003 dall’Azienda scaligera per l’acquisto della Corte e che servirà per costruire un piano interrato da adibire a garage per l’intero fabbricato.
Per il momento le risorse a disposizione consentiranno all’Ater di riqualificare solo due dei quattro blocchi che compongono il fatiscente fabbricato. E, per la precisione, gli operai entreranno in azione nella porzione più interna mentre quella affacciata su via Rovigo sarà recuperata più avanti. Degli 11 appartamenti previsti tre sono destinati, in base alla metratura, a famiglie numerose, cinque a nuclei con al massimo due figli e gli altri tre a coppie o persone sole. «Si tratta comunque», sottolinea Paolo Longhi, assessore ai Lavori pubblici, «di un importante risultato al quale abbiamo puntato sin dal nostro insediamento insistendo con l’Ater sull’importanza di un recupero messo a rischio dai tagli al Piano nazionale casa resisi necessari dopo il terremoto in Abruzzo. A stretto giro il Comune rilascerà il permesso di costruire confidando che nel frattempo vengano reperiti i fondi per il secondo stralcio».
Se per assegnare i nuovi alloggi di Corte Severi il Comune dovrà aspettare ancora diversi mesi, per quelli in costruzione in via Volta a Porto l’attesa è invece agli sgoccioli. «I 27 appartamenti realizzati nel quartiere di sinistra Adige», conferma Cordioli, «sono a buon punto e se non ci saranno intoppi saranno pronti nei primi mesi del 2011».

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