mercoledì 2 marzo 2011

LEGNAGO. Il Consiglio ha approvato la variante che consentirà di estendere il quartiere Peep per 13mila metri quadrati Edilizia popolare a Porto cura

di Stefano Nicoli

Sarà possibile costruire abitazioni singole sul fronte nord dell'area La priorità verrà data però all'intervento previsto a Vangadizza


Da L'Arena, Mercoledì 02 Marzo 2011, pagina 32

Cura ingrassante in arrivo, con 14 nuovi lotti distribuiti su una superficie di 13mila metri quadrati, per il Peep di Porto. A spianare la strada all'ampliamento del Piano per l'edilizia economica popolare di sinistra Adige, approvato nel 1991 ed ormai in buona parte completato, sarà la variante adottata nell'ultimo Consiglio con il voto favorevole della maggioranza e dell'ex leghista Lucio Martinelli. L'astensione di «Nuova città» e l'alzata di scudi del centrosinistra, contrario all'aumento del quartiere «per ragioni ambientali e di programmazione», non sono infatti bastate a frenare l'estensione del Peep su un'area ubicata a nord di quella già urbanizzata per un volume di 7.700 metri cubi destinato alla costruzione di case singole.
Così come a riunire le posizioni sull'intervento, che richiederà un investimento di un milione di euro, non sono servite le puntualizzazioni arrivate dai banchi della maggioranza. «Si tratta», ha spiegato Paolo Longhi, assessore ai Lavori pubblici, «di una variante meramente urbanistica, che non andrà a scavalcare la realizzazione degli altri Peep, a cominciare da quello previsto a Vangadizza». «Inoltre», ha aggiunto, «le dimensioni originarie del Piano non verranno incrementate nonostante l'allargamento del perimetro. La nuova volumetria sarà infatti traslata dai lotti 51, 52 e 54 in quanto la ditta assegnataria ha rinunciato ad usufruire di tutta la capacità edificatoria di cui aveva diritto». Tutte considerazioni, che «al di là dei rischi per l'ambiente e la qualità di vita derivanti da un'eccesiva cementificazione» palesati da Donatella Ramorino di «Liberinsieme», sono state giudicate ineccepibili sotto il profilo tecnico-formale anche dalla minoranza. La quale ha deciso però di accendere il semaforo rosso. Malgrado all'ufficio tecnico siano già state depositate 11 domande di potenziali acquirenti, come ha evidenziato il consigliere-architetto della Lega Fabio Donella mettendo in chiaro «di non avere alcun interesse personale in quello di Porto così come negli altri Peep contrariamente a quanto sottinteso da qualcuno in Commissione e durante il Consiglio».
Precisazioni indirizzate dall'esponente del Carroccio, convinto sostenitore del Peep di Porto «in grado di soddisfare una precisa esigenza dei cittadini», al capogruppo del centrosinistra Damiano Ambrosini. Il quale - con un emendamento rispinto dall'astensione di Lega e Pdl - ha sponsorizzato a spada tratta il Peep della «sua» Vangadizza. Tanto da reclamare un impegno formale da parte di Longhi «a subordinare l'attuazione del Piano di Porto alla realizzazione di quello della frazione».
«Ho già dato la mia parola al riguardo e non vedo il motivo», ha risposto l'assessore, «di mettere in discussione la promessa fatta in sede di bilancio». «Anche perchè», ha concluso, «oggi possiamo permetterci solo il Peep di Vangadizza, finanziato in buona parte con la vendita dei lotti del Peep di Vigo».

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