A Legnago se non fai parte del giro di qualche politico – di maggioranza o almeno di minoranza – non conti
nulla.
Anche se il legislatore vara norme per la scelta degli incarichi
per estrazione a sorte – com’è nel caso del D.L. 138/11 (conv. In L. 148/11) in
ordine alla nomina dei revisori contabili - si trova sempre il cavillo per
accontentare parenti e amici.
La norma stabiliva che a decorrere dal primo rinnovo dell’organo
di revisione i membri dello stesso avrebbero dovuto essere scelti mediante
estrazione da un elenco.
Sfruttando un cavillo reperito in una circolare ministeriale il
Comune di Legnago ha scelto di operare diversamente: i revisori Luciano Giarola
e Carla Grigoli (moglie di Agostino Rossini) si sono dimessi facendo decadere l’organo
di revisione.
Con ciò la moglie di Rossini, insieme a Simone Menghini –
espressione del centrosinistra - ha potuto ripresentare il proprio
curriculum e sottoporsi al voto del consiglio comunale senza rischiare brutti
scherzi dall’estrazione a sorte.
In molti scommettono che a sostituire Lucianone Giarola (neo revisore Ente Fiera) a Legnago sarà una
sua collaboratrice di studio nonché sua parente.
Questi signori, dunque, si faranno altri tre anni in Comune,
ben remunerati, in barba alla volontà del legislatore di farla finita con
queste nomine che puzzano di nepotismo lontano un chilometro e che invece dovrebbero designare un collegio terzo e imparziale che controlla i conti dell'ente di riferimento.
Ma anche dove di soldi non ce ne sono la politica ci ficca la
coda.
Anche la Commissione Pari Opportunità comunale si appresta al
rinnovo.
Tra i curricula inviati per questo incarico gratuito c’è anche
quello di una componente uscente, la Dott.ssa Daniela De Grandis, Presidentessa
di Facciamo per Legnago, la quale ha il torto di essere mia amica.
Morale della favola: l’unica consigliera della Commissione
uscente stralciata dall’elenco è stata proprio Daniela, su iniziativa del
Presidente del Consiglio Maurizio Raganà e con il placet di tutti i
rappresentanti consiliari, di maggioranza e di minoranza.
C’erano 13 posti e 14 nomi (taluni raccattati all’ultimo minuto)
e Daniela non aveva uno sponsor.
Poco importa alla Casta legnaghese del suo impegno. Ciò che
conta, a destra e a sinistra, sono solo le careghe!