mercoledì 11 dicembre 2013

“Crack Fioroni” tra malasorte, scelte politiche sbagliate ed un futuro low cost

Ma la politica se ne frega e in Commissione manca il numero legale


Tanto ci tenevano i politici legnaghesi alla questione Fioroni che ieri, in Commissione consiliare, non è stato raggiunto il numero legale per defezioni targate Lega, Pdl e Upl.

Malgrado ciò, in via informale, si è proceduto egualmente all'audizione della Presidentessa e del Direttore della Fondazione.

Dal confronto è emerso un quadro di difficile situazione economica, con una crisi che ha radici profonde e origini lontane nel tempo.

La difficoltà attuale è figlia di di spese che non hanno trovato più copertura e di disavanzi ormai importanti che hanno portato alla drammatica decisione di licenziare due ottimi dipendenti, l'archivista e la bibliotecaria, con il Comune impegnato a reperire 30mila euro per ripianare i debiti e a cercare una soluzione per mantenere in vita il servizio bibliotecario pomeridiano.

Ma andiamo con ordine e proviamo a ripercorrere insieme gli ultimi dieci anni di governo dell'organismo voluto da Maria Fioroni.

2004: assunzione a tempo indeterminato di una bibliotecaria. Da lì a pochi mesi la Regione Veneto cessa di erogare l'annuale e costante contributo di 40mila €;

2007: assunzione a tempo indeterminato di archivista. Viene radicata, contro la Fondazione, la causa denominata “legato Bertolini”: entra in gioco un consistente pezzo di patrimonio della Fondazione. Si devono sostenere spese di risanamento del capitale edilizio per le quali si rende necessario vendere altri immobili della Fondazione.
Sempre secondo quanto riferito dalla Prof.ssa Baratella, la Giunta Gandini viene invitata a prendere atto della già pesante difficoltà finanziaria dell'Ente.

2009: nell'anno in cui la maggioranza di centrosinistra - nessuno escluso, nemmeno Ambrosini - riconferma piena fiducia a Luciana Baratella alla guida della Fondazione Fioroni, l'Ente in parola, per ripianare i debiti accumulati nelle tre annualità precedenti, vende altri immobili. La Fondazione si aggiudica inoltre l'orribile bando – sempre elaborato dall'amministrazione di centrosinistra - per la gestione del Centro Ambientale Archeologico.
Il bando è orribile per la Fondazione, perché essa – che intanto assume altri tre dipendenti - quale ente aggiudicatario, incassa dal Comune annualmente 90mila euro per la gestione dell'antico ospedale “alla prova” ma ne spende 115mila, intaccando così i 40mila euro di incassi lordi annui fatturati dai due Musei (sic!).

2012 – 2013: la Fondazione vende un altro immobile per coprire i buchi di bilancio, con la tirata d'orecchi della Regione Veneto che manifesta contrarietà a siffatti tentativi di galleggiamento.

2013: per coprire i buchi di bilancio vengono licenziati l'archivista e la bibliotecaria.

Maggio 2013: scadenza del bando per la gestione del Centro Ambientale Archeologico. Altri tre dipendenti rischiano il posto.

Dinnanzi a tale situazione va da sé che il futuro non può essere roseo per uno dei centri culturali più importanti non solo di Legnago, ma di tutta la Provincia.
La soluzione, proposta dal consigliere di UPL Casari, di commissariare l'attuale Cda della Fondazione per radicarvene uno composto da “tecnici” bipartisan con un mandato di sei mesi, al fine di cercare risorse alternative ed evitare i due licenziamenti, non convince le altre forze politiche e nemmeno il Direttore della Fondazione stessa: consumare i 30mila euro comunali per il pagamento degli stipendi dei due licenziati per un semestre significherebbe procrastinare l'agonia dell'incertezza dei lavoratori e del bilancio della Fondazione.

Purtroppo risulta più corretto pensare ad un futuro low cost, con la costituzione di una società cooperativa in cui far entrate tutte quelle figure di alta preparazione culturale che, diversamente, la Città di Legnago rischia di perdere. É in esame anche la più semplice ipotesi di collaborazioni individuali, insomma, contratti con partita iva. Un'ipotesi che – tuttavia .- incontra numerosi ostacoli di ordine giuridico non facili da superare.

5 commenti:

marco ha detto...

Vero. La politica se ne frega. Purtroppo, aggiungo io. Infatti, qualche mese fa anche la Biblioteca di Porto si trovava in una fase di emergenza particolarmente grave sul piano del personale e, di conseguenza, del servizio offerto dalla biblioteca. Ricordo che nel momento in cui il Comitato di Gestione aveva elaborato proposte concrete per risolvere la situazione e le aveva presentate all'Amministrazione Comunale, tali proposte non sono state sostenute da nessuna delle forze politiche e civiche rappresentate in Consiglio Comunale; nemmeno da UPL, che ora non può pretendere di fare la voce grossa sulla vicenda della Biblioteca Fioroni tanto più se non si presenta ai lavori della Commissione consiliare che si occupa della questione.

Marco Caregaro

Anonimo ha detto...

Mi sembra che la soluzione proposta da Paolo Longhi e Facciamo per Legnago sia solo di tipo tecnico, a mio parere denota la mancanza di una visione strategica a medio lungo raggio sulla cultura e sui musei legnaghesi. Quello che emerge dalla ricostruzione degli eventi e' che da metà' 2009 ad oggi l'attuale amministrazione non ha fatto nulla o pochissimo per modificare il corso delle cose ! D'altronde la mancanza di un assessore o delegato alla cultura dice tutto, non servono parole.... Al sig che parla della biblioteca di Porto vorrei ricordare che i canali per evidenziare queste cose ci sono e possono essere i giornali o scrivere direttamente ai consiglieri comunali ! Non mi stupisce che il partito che ha contribuito alla sua elezione alla fine l'abbia lasciato solo ! Spero che non ne faccia parte! D'altronde è' quello che emerge da quanto racconta ! Ricordo che anche a Legnago esistono le dimissioni !

____ ha detto...

Io non avrò una visione strategica, gentile anonimo. Ma forse lei non ha capito la questione

Anonimo ha detto...

dai leghisti che insultano Cecile Kyenge, che pensano ai diamanti di Belsito, alle lauree albanesi, cosa volevate aspettarvi?

per i leghisti legnaghesi,Fioroni, sono solo dei grossi fiori.........

____ ha detto...

E gli altri politici che hanno fatto saltare il numero legale? Di loro cosa dovremmo dire?