venerdì 22 maggio 2015

OK IL PREZZO E’ GIUSTO – TRUCCHETTI ANNI SETTANTA NEL MERCATO DELLA POLITICA LEGNAGHESE


La giunta Scapin non cadrà.
A meno di clamorosi colpi di scena, i registi della crisi troveranno la quadratura del cerchio.
E intanto fervono le trattative sul prezzo della pace.
Al mercato delle vacche c’è chi offre e c’è chi compra: chi vuole tanto pagando poco, chi intende cedere poco incassando tanto.
Ed ecco tornare in auge delazioni e trucchetti; taluni particolarmente datati; di questo non c'è da stupirsi: a Legnago, son sempre quelli, perlopiù, che comandano.
Immaginiamo per un momento che i “samurai” raccontino in giro che giammai scenderanno a compromessi. Ergo, il prezzo della pace si alza.
Quale migliore strategia di risposta, allora, del disinteresse?
Basterebbe avanzare l’ipotesi di una stampella politica da parte della minoranza per ricondurre le trattative a un punto di caduta accettabile.

In un modo o nell’altro, a prescindere dalla scuola di Vigo, dal campo di Casette, dalle giostre – per dire - in Piazza Garibaldi, qualcuno, ad un tratto, sospinto dal bonario ricordo della trasmissione di Iva Zanicchi certificherà: Ok il prezzo è giusto!

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