giovedì 29 novembre 2018

Manuale di sopravvivenza contro l’ordinanza comunale “auto inquinanti”


Ovvero come utilizzare a vostro vantaggio le esenzioni previste, dal car pooling al richiamo del gabinetto

Avete una vecchia auto a gasolio o a benzina? Sappiate che fino allo spirare di marzo i vigili di Legnago vi potranno fare la multa, anzi un bel multone da 164 a 664 euro. Se perseverate vi sospenderanno la patente; le sanzioni stanno già fioccando.

Anche se non era obbligata, l’amministrazione del Pd (con la ritrovata fiducia per il sostegno delle solite stampelle), il primo ottobre scorso, ha varato l’ordinanza n. 274 che blocca la circolazione di mezzi a benzina Euro 1 e a gasolio Euro 3 (è prevista anche una ripartizione per livelli di inquinamento, definita per “semafori”, che sfido finanche Einstein a capire).

Colpa del troppo inquinamento, dirà qualche anima candida. Vero. Ma la maggior parte di questo inquinamento proviene – è scientificamente provato - dal riscaldamento domestico (senza contare l’orografia della nostra pianura padana). E hai voglia a scrivere ordinanze contro i caminetti a legna… Chi si prende la briga di bussare a casa della gente, magari la sera, quando i vigili non fanno più nemmeno servizio?

Il grottesco di questa ordinanza sta intanto nelle esenzioni, che potete sfruttare a vostro vantaggio senza troppi rimorsi di coscienza, dal momento che il settore pubblico che fa queste ordinanze è lo stesso che poi esenta dal rispettarle sé stesso, ovvero i mezzi per i trasporti pubblici più disparati (persino quelli della polizia locale che dovrebbe multarvi).
A ciò si aggiungano poi le eccezioni fatte per tutte le strade (Via Giudici, Via Corradina, Via Vicentini, Via XX Settembre, Viale dei Tigli) che portano dal centro e dalle frazioni al centro commerciale, con buona pace dei negozi di vicinato.
Veniamo dunque a noi, ovvero agli stratagemmi da confezionare se non avete compiuto settant’anni (sareste esentati) e se non avete un ISEE sotto i 16.700 € da esibire ai vigili:

1)      Innanzitutto se siete lavoratori dipendenti e non potete prendere mezzi pubblici per recarvi al lavoro a causa degli orari o del luogo, fatevi fare una dichiarazione dal vostro datore con l’indicazione dei turni. Basta e avanza.
2)      Se vi fermano e siete in tre in macchina sostenete che state facendo “car pooling”. Se siete da soli, dite che state andando a recuperare gli altri due. Nessuno vi potrà contestare il contrario ed è prevista questa specifica deroga.
3)      Tenete con voi un’autocertificazione in cui attestate di soffrire sovente di “contrazione del muscolo sfintere esterno” (non temete, è il bisogno che hanno tutti di fare la popò) ed in presenza di stimoli non potete rimandare per possibile dischezia. L’ordinanza prevedrebbe la successiva ostensione di certificato medico di pronto soccorso ma è palesemente illegittima perché non tutte le urgenze sanitarie (e anche quelle corporali lo sono) comportano di essere curate al nosocomio. Al più fate una bella foto del vostro “manufatto” e giocatevi la carta dello stato di necessità (art. 4 della l. 689/1981).

Preciso, a scanso di equivoci, che non ho nessuna intenzione di istigarvi a disobbedire a questa ordinanza (che continuo a ritenere insensata e inutile) ma intendo evidenziarne le falle abnormi, salvando da sanzioni ingiuste chi non ha i soldi per comprarsi una macchina nuova.

1 commento:

Anonimo ha detto...

per i caminetti, i vigili non possono entrare in casa di privati se non con l'autorizzazione del magistrato ( che per queste c...te mai la rilascerà) altrimenti violazione di domicilio......chiedere a Luigi.......