lunedì 1 luglio 2019

La rottamazione delle cartelle esattoriali come l'amore di Platone

All'unanimità nell'ultima seduta consiliare è stato approvato il regolamento per la definizione agevolata delle entrate tributarie e patrimoniali non riscosse a seguito di provvedimenti di ingiunzione fiscale, ai sensi dell'art. 15 del D.L. 34/19.
Tutti d'accordo in Consiglio ma fuori, tra gli extra - consiliari del PD, qualche "malpancista".
Peccato che la prima rottamazione dei ruoli di Equitalia partì con un decreto del governo Renzi nell'autunno del 2016.
Poi, altri interventi.
Passavano i governi, venivano rottamati i rottamatori e con loro anche le cartelle di Equitalia; il tutto al grido di "pecunia non olet".
Tu chiamala, se vuoi, "pace fiscale".
Ma poiché non c'è pace senza equità, non ci può essere equità se si possono rottamare solo le cartelle di Equitalia e non quelle di altri concessionari per la riscossione.

Noi, a Legnago, ci avvaliamo di Abaco, non di Equitalia.

Grazie a questa delibera anche i debitori legnaghesi potranno godere (quasi) dello stesso trattamento dei cittadini di comuni viciniori.
Quanto alle polemiche, pare corretto ricorrere al Simposio di Platone, e all'insegnamento della sacerdotessa Diotima di Mantinea: Amore non è bello né brutto, né buono né cattivo, né immortale né mortale, ma è intermedio tra questi opposti. Egli è nato da Povertà ed Espediente.
Un po' come le rottamazioni delle cartelle.

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