mercoledì 13 giugno 2007

ALPINI SOTTO ASSEDIO

Gli alpini tornano in trincea.
E il nemico è di quelli tosti: l’amministrazione comunale.
Da una parte la Giunta procede coi lavori di restauro del Piccolo Salieri, il salone usato dagli alpini per cenoni e pranzi sociali, senza coinvolgere le penne nere.
Dall’altra, durante i lavori per la realizzazione della rotonda presso l’ex fabbrica Riello a Porto, è andato distrutto l’ormai storico monumento alpino, inaugurato nel 1972 in occasione del centenario della fondazione del corpo: il basamento in pietra è stato utilizzato per coprire alcune falle del terreno mentre gli elementi decorativi, compresa la grande penna d’acciao, giacciono a terra.
E nessuna telefonata di scuse è giunta al capitano Vittorio Giusti.
“La distruzione del monumento alpino è evocativa dell’arroganza con cui l’amministrazione Gandini si relaziona con l’associazione delle penne nere.
Basti pensare che dopo le promesse di realizzare nel Piccolo Salieri una sala polifunzionale ha deciso di ripiegare nella costituzione dell’ennesimo centro conferenze.
Con buona pace dell’associazionismo che vedeva nel salone dell’ex macello l’unico punto di riferimento per ritrovarsi in modo conviviale, mettendo un boccone nello stomaco e brindando alla propria fortuna”.
Dello stesso avviso è pure il capitano Vittorio Giusti, che ha titolato l’ultimo “pistolotto” del suo periodico “DURI” con un inequivocabile “Ci hanno fregati!”.
“Non capisco – continua Giusti – come mai si sia deciso di togliere anche la pavimentazione del cortile in preziosa trachite per sostituirla con una pietra moderna. È un vero spreco di denaro”.

Nessun commento: