domenica 10 giugno 2007

ECCO L'ORDINE DEL GIORNO BOCCIATO DALLA SINISTRA LEGNAGHESE

Il consigliere comunale


Al Presidente del Consiglio Comunale

Ai sensi dell’art. 60 reg. cons. si chiede di poter presentare e discutere l’ordine del giorno che segue.
A tal fine si precisa che sussistono i requisiti tutti di cui all’art. 60, essendo il documento in calce relativo a questioni e fatti di interesse locale che investono problemi politici, economici e sociali di particolare gravità ed urgenza.
Si consegna copia dell’ordine del giorno al Presidente e si chiede di poterne dare lettura.
ORDINE DEL GIORNO D’URGENZA
Premesso che
La città di Legnago è afflitta da taluni importanti problemi che afferiscono anche alla sicurezza dei suoi cittadini.
Basta qualche ora per rendersene conto. E un po’ di buona volontà.
Autorizzato dal comandante della polizia locale ho potuto accompagnare un agente durante gli accertamenti per la verifica della residenza degli extracomunitari.
Ho potuto così constatare coi miei occhi che vi sono situazioni che paiono del tutto fuori controllo.
Dall’abusivismo edilizio alla precarietà di talune strutture, passando per allarmanti condizioni igieniche e finendo con una parola semplice: degrado.
Richiamato dalle lamentele di una nostra concittadina mi sono recato in visita di quella che mi dicono essere una casa di proprietà comunale sita in Torretta.
Pareva di essere nella giungla tanta era alta l’erba e fitte le ramaglie che ricoprivano interamente l’edificio i cui interni possono trovare descrizione solo con la visione degli specifici fotogrammi.
Spinto dalla curiosità di vedere da vicino le problematiche più eclatanti della nostra città, eclatanti e così esplicite da sembrare invisibili ho voluto documentare anche il ritorno della prostituzione in zona industriale, l’abbandono sistematico dei rifiuti, anche nelle forme più singolari, e segnalare che lungo la riva sinistra del fiume Adige mi dicono vi siano insediamenti di senza tetto.
Ho chiuso la mia carrellata con problematiche che ineriscono il nostro centro: il bar della stazione e la sua “trincea” e le porte di due locali svaligiati venerdì scorso.
Tutto ciò premesso
IL CONSIGLIO COMUNALE
Stante l’importanza di trovare una rapida soluzione a tutte le diverse problematiche esposte,
invita il Sindaco a adottare rapidamente i provvedimenti più efficaci.
DISTINTI SALUTI
Seguono le firme del proponente Paolo Longhi e dei confirmatari consiglieri de La Casa delle Libertà

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Annunciato dopo le segnalazioni di PAOLO LONGHI

Gandini dal prefetto:
«Un piano sicurezza»

«Nei quartieri e nelle frazioni ci hanno chiesto d’intervenire»


Legnago. Le frazioni e i quartieri chiedono più sicurezza e l’amministrazione prepara un piano per il territorio. Il sindaco Silvio Gandini sarà, infatti, oggi stesso dal prefetto per confrontarsi sul malessere espresso dai cittadini negli incontri promossi dall’amministrazione nel comune. Un incontro che è necessario, a quanto dice il primo cittadino, al completamento di un progetto studiato con il comando della polizia locale e che sarà presentato entro pochi giorni.
Del piano Gandini ha accennato a margine del consiglio comunale dell’altra sera occupato, per la maggior parte del tempo, proprio a discutere di sicurezza del territorio. È stato il consigliere PAOLO LONGHI ad aprire gli interventi mostrando alcune foto sul degrado, di luoghi e situazioni, presenti a Legnago. Tra prostitute in zona industriale ed alcune abitazioni diroccate, le immagini che hanno fatto emergere con più forza il problema sicurezza sono state quelle di alcuni locali presi recentemente di mira dai malviventi. «Al bar il Chiosco - ha detto LONGHI - i proprietari dormono nel loro locale per il timore delle visite dei ladri». Il consigliere di An ha poi mostrato il risultato di alcuni sopralluoghi in case di extracomunitari compiuti al seguito della polizia municipale. LONGHI, che ha sottolineato l’urgenza dei problemi illustrati all’assemblea e chiesto che fosse inserita nell’ordine del giorno, si è visto opporre un secco no dalla maggioranza. «In 80 chilomentri quadrati di territorio e 250 di strade è fisiologico che vi siano casi di degrado - ha spiega il sindaco - e comunque, per rispondere alla gente su questo aspetto, stiamo predisponendo un piano per la sicurezza. Nei limiti delle nostre risorse». LONGHI è andato oltre, definendo gli inviti agli incontri nelle frazioni «campagna pubblicitaria illegittima con denaro pubblico». Roberto Rettondini, della Lega, ha definito i contenuti delle lettere «trionfalistici e poco corretti». «Negli incontri sono emerse anche critiche, ma tutto è utile per venire incontro alle richieste della gente», ha replicato Gandini.
Durante il consiglio è stata sospesa una delibera per l’alienazione di un’area di proprietà comunale in via Brodolini a Porto. Loris Bisighin, Forza Italia, ha sottolineato che quel terreno, se occupato, chiuderebbe il passaggio ad alcune abitazioni del posto. La maggioranza ha raccolto l’osservazione e sospesa la discussione sull’alienazione.
Infine, il colpo di scena: alla richiesta della minoranza di aggiornare il dibattito perché si era fatto troppo tardi, la maggioranza ha risposto picche. I consiglieri d’opposizione si sono così alzati tutti dai banchi bloccando forzatamente la discussione di interpellanze in assenza dei firmatari che le esponessero. Il consiglio si dovrà probabilmente riunire di nuovo nei prossimi 20 giorni. (a.c.)

____ ha detto...

Legnago invisibile


A leggere la lettera spot inviata ai legnaghesi dal Sindaco Gandini, chiaramente utilizzando denaro pubblico, Legnago potrebbe essere scambiata per l’ Eldorado.
Sarà per questo che l’amministrazione non ha inteso accogliere l’emendamento del centrodestra al bilancio previsionale, una modifica volta ad accordare i centomila euro di tesoretto comunale ai vigili urbani.
D’altra parte, se va tutto bene, perché mai sprecare soldi nella sicurezza quando si può investire per comunicare quanto idilliaco è vivere in Legnago grazie all’operato della sinistra?
Purtroppo le cose non stanno così.
Al consigliere Paolo Longhi sono bastati pochi scatti per fotografare le problematiche che affliggono la città. Certo, non tutte. Ma quelle più evidenti. Quelle che i politici della sinistra sembrano non vedere, insomma, la Legnago invisibile.
Talmente invisibile che, malgrado nell’ultima seduta consiliare Longhi abbia provveduto a proiettare in sala consiliare le drammatiche foto raccolte, il centrosinistra si è trincerato dietro traballanti bizantinismi verbali pur di non discutere dell’argomento.
Le immagini raccolte da Longhi raccontano situazioni e problematiche assai diverse: dal ritorno della prostituzione in zona industriale alle numerose discariche abusive (compresa una macchina carica di rifiuti presente in Casette presso le case popolari); dalle condizioni disastrate di taluni immobili abitati da extracomunitari (che non potrebbero essere abitabili nemmeno dagli insetti ma in cui è stata fissata residenza) alla giungla che caratterizza la casa di proprietà comunale presente in Torretta innanzi alla chiesa, utilizzata evidentemente come rifugio da qualche senza tetto.
Le foto raccontano pure dei furti avvenuti pochi giorni fa in alcuni bar legnaghesi.
Le “porte” aggiustate alla meno peggio del Bar Tipsy e del bar Chiosco (i gestori vi trascorrono la notte temendo nuove intrusioni) sono in questo senso assai più eloquenti di tante parole.
“Ne basta una: degrado” sbotta Paolo Longhi che insiste: “È il minimo comune denominatore che caratterizza Legnago. Purtroppo la gente ha scelto una maggioranza di sinistra che mette al primo posto nella propria agenda politica altre priorità, come ad esempio sistemare gli amici degli amici in società partecipate che ricordano i carrozzoni della prima Repubblica”.