giovedì 20 settembre 2007

SI AL NUCLEARE!

Il petrolio costa sempre di più; così il gas ed il carbone. L'Italia ne ha bisogno per avere energia. E paga. Paga profumatamente.
Di più: tali fonti energetiche inquinano; forse pochi sanno che il riscaldamento delle case italiane provoca più inquinamento dei tubi di scarico delle auto.
Prima che a qualcuno salti in testa di passare dalle domeniche a piedi ai sabato al freddo, sarebbe cosa buona e giusta attuare un piano attendibile per lo sviluppo di fonti energetiche alternative ai combustibili fossili.
Tradotto: nucleare.
E qui ci sarebbe l'inghippo perché a suo tempo un referendum sciagurato (come la gente che l'ha votato; Non vi è mai capitato di vedere quegli stupidi cartelli memoria di una battaglia asina combattuta dalla sinistra e anche da gran parte del Movimento sociale: Comune denuclearizzato?) rifiutò la costruzione di centrali nucleari.
Il condizionale è d'obbligo: la tecnologia è cambiata e la gente potrebbe convincersi che sarebbe utile cominciare a ripenasre al nucleare. Inoltre la politica ha dimostrato in questi anni di non tenere in gran conto i risultati referendari (ciò, però, in materia di riforma elettorale... Più difficile che qualcuno abbia le palle di ripensare al nucleare alla faccia di verdi, comunisti e comitati di quartiere).
Nel frattempo, con l'Italia alla canna del gas, si avverte la gentile clientela prodiana che il governo ha istituito un patto con la natura volto ad includere pannelli fotovoltaici negli edifici di nuova costruzione...Annunciati lavori per impianti fotovoltaici destinati ad una potenza complessiva di 200 megawatt, quattro volte le installazioni degli ultimi 30 anni.
L'opposizione di centrodestra legnaghese ha da tempo evidenziato come il risparmio energetico dovesse essere obiettivo insito già nei progetti di costruzione dei nuovi quartier. Peccato che sia stata tacciata di demagogia.
Intanto la Germania, già 2 anni fa, superava quota 1.500 Mw...tanto per indicare l'entità del ritardo in cui siamo.

Nessun commento: