venerdì 19 ottobre 2007

BUONISMO, NON BONTA'! GIUDICI E SINISTRA IMPEDISCONO L'ALLONTANAMENTO DAI GENITORI DEI NEONATI USATI PER CHIEDERE LA CARITA'

Ieri i vigili urbani di Legnago (bravi tutti, bravo il comandante Gianni Paganin) hanno fermato - su mia segnalazione - alcune nomadi che chiedevano la carità tenendo seco neonati in fasce.
Cosa può fare lo Stato per punire queste mamme sciagurate e, ancora, per dare un futuro migliore a questi bimbi?
NULLA NULLA NULLA!
Una interpretazione eccessivamente garantista dell'art. 671 c.p., unitamente alle norme che insistono perché i minori, anche quelli nelle condizioni più misere, restino affidati alla famiglia naturale e non siano adottabili (non possiamo poi aspettarci che i servizi sociali, ridotti all'osso e senza soldi riescano a fare i miracoli!!!), tolgono ogni speranza di una vita migliore alle vere vittime di questo reato: i bambini.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Ieri, i meravigliosi vigili di Legnago, guidati dal Comandante Paganin, hanno provveduto, su mia segnalazione, al fermo di alcune zingare che chiedevano la carità davanti all’ospedale di Legnago tenendo con sé neonati in fasce e ciò nella speranza di muovere a compassione i passanti per spillar loro qualche quattrino in più.
Portate in stazione, le zingare hanno cominciato a dimenarsi, a sputare ed offendere gli agenti, nella speranza di guadagnare al più presto l’uscita impunite.
Del resto la stazione legnaghese della Polizia Municipale non è assolutamente adeguata a garantire la buona riuscita di fermi ed identificazioni (bocciata mia proposta per gabinetto di polizia scientifica).
Venendo ora ad una doverosa analisi delle conseguenze penali che potrebbero ricadere sulle nomadi, non posso non considerare che, nel 2004, io e il collega Rettondini chiedemmo che il Comune si facesse promotore presso il Parlamento della reintroduzione del reato di cui all’art. 670 c.p. ( così come dal ’99 ad oggi hanno fatto molte altre amministrazioni). La nostra proposta fu bollata come razzista e cattiva da parte del capogruppo della maggioranza Roberto Maggioni. Mai appellativi furono più sbagliati.
Oggi, l’art. 671 c.p. – rimasto in vigore – punisce chi si avvalga di minori di anni 14 o di incapaci di intendere e volere per mendicare.
Di più: la norma stabilisce che se il fatto è commesso da un genitore o dal tutore gli sia tolta la potestà genitoriale o la tutela.
Una misura, quest’ultima, che potrebbe salvare, tra gli altri, tanti bimbi rom da una vita d’inferno.
Ma il condizionale è d’obbligo.
Purtroppo, una giurisprudenza eccessivamente garantista e buonista ritiene integrato il reato solo quando il minore sia già in età di recepire gli stimoli negativi dell'attività in cui egli viene comunque coinvolto.
Ragion per cui le nomadi che affollano il parcheggio dell’ospedale di Legnago con bimbi in fasce per muovere a compassione i passanti andrebbero esenti da responsabilità.
Il risultato più grave che si ricava da questa interpretazione è che non è nemmeno possibile offrire una speranza di vita migliore a questi neonati considerato, atteso, peraltro che la L'art. 1 della legge 4 maggio 1983, n. 184 (nel testo novellato dalla legge 28 marzo 2001, n. 149) perseguendo il fine – nobile solo sulla carta – di attribuire al minore il diritto prioritario di crescere nell'ambito della propria famiglia, ha dato all’istituto dell’adozione il carattere di estremo rimedio.

Anonimo ha detto...

Caro prossimo sindaco,

credo sia una attività importante quella di reprimere con la massima decisione ogni forma di illegalità commessa da nomadi e clandestini che protetti da perbenismo e solidarietà politiche e varie, possono portare danni a persone ed estendere la concezione che in italia varie fascie di reati non sono ne perseguiti ne tantomeno puniti .

Tuttavia caro prossimo sindaco, credo che sia il caso di fermarsi e capire perchè sempre e sopratutto sia nel nostro paese che imperano queste " migrazioni" di persone che sembrano depositarie di tutto ciò che è contro le nostre leggi e regole della convivenza civile.
E allora mi permetto di dire che :

1) siamo un popolo che per primo non rispetta regole e chi ci guarda sia da fuori, che arrivando nella nostra società, percepisce subito che in Italia la libertà sta diventando anarchia: ognuno si dimentica che esistono gli altri che anche gli altri hanno dei diritti

2) è ora di semtterla di voler pretendere di governare con sindaci manager e amministratori professionisti e scaricare le responsabilità delle scelte effettuate sulle autorità centrali
e sugli organi di polizia dello stato, sempre piu oberrati di compiti e perciò sempre meno in grado di risolvere i problemi " locali"

3) ogni amministrazione che legifera e dispone specie in materie che toccano l'ordine pubblico (licenze di locali e aspetti che modificano o intervengono sulla qualità della vita dei cittadini),deve verificarne le conseguenze: controlli e vigilanza spettano alla poliza locale e non con orari da impiegati ma con orari "estesi" alla vita della città.

4)circolano molti troppi bravi ragazzi "italiani" per strade e per locali, che calpestano le più elementari regole di convivenza rompendo, urlando, sporcando, disturbando persone che vivono e lavorno e che invece hanno "DIRITTO" ad avere una città "protetta" non solo di giorno da quattro mendicanti ,quando tutto è banale, ma soprattutto in orari nei quali il decoro e il rispetto di regole e leggi richiede la "determinazione di volerlo" e farlo, NON CHIACCHERE.

Credo che per quasto bisogna avere il "senso civico" e spesso invece chi amministra si comporta come se la comunità che lo ha eletto sia non composta da "uomini" dietro ai quali c'è una vita carica di pensieri, emozioni, gioie, problemi , malattie, ma sia invece una entità di PLASTICA" , ASETTICA PRIVA DI ANIMA .
Solo questo spiega come sia possibile che una amministrazione deliberi di dare "licenza" ad esercizi pubblici immersi nel centro cittadino, di somministrare ai loro clienti ogni genere di "confort" : alcol , musica da discoteca , Karaoke, balli, film.
Peccato che l'amministrazione non consideri che chi invece abita nell'immediato,subisce tutte le conseguenze di cio che significa rumore, caos, anarchia, da parte di "persone" ( ?) che invece di essere dentro il locale ,lo estendono alla strada,alla piazza fino a far tutto proprio.

Tanto li intorno fino alle tre di notte gli altri non ci sono, o sono di plastica.

Mi chiedo dove sia la differenza tra chi amministra e chi trascende le regole.

Ecco signor prossimo futuro sindaco,credo che l'amministrazione debba tenere il vivere della città come si tiene una casa , la propria, dove la qualità della vita si misura dal rispetto che si ha per quella di tutti non per quelli che aprono un Bar e i loro clienti.

Poche regole, decisamente fatte rispettare :prima dagli italiani per dare l'esempio che ci sono le regole e poi da chi viene in casa nostra.
Ci meritiamo esattamente quallo che abbiamo.
Senza aggiungere la gravità che quasta tolleranza ha portato in regioni del sud, nelle quali bande di ragazzi si permettono di minacciare le forze di polizia che intervengono a tutelare l'ordine.
E' ora di smetterla di accusare il mondo ,quando siamo primi a tenere in questo degrado "Casa Nostra",Legnago compresa.

E' per ultimo se posso un consiglio:quando sarà Sindaco elimini qualche assessorato e lo compatti in uno " ASSESSORATO ALLA VIVIBILITA ".

Potrebbe essere utile a tutti, italiani e stranieri , per dare un segno che nel "locale" esiste l'impegno a dare un senso alla parola "convivenza civile".

enzo

Anonimo ha detto...

Caro Enzo,

innanzitutto grazie della Tua attenzione, dei complimenti e dei consigli.
Lapalissiano è che l'illegalità in Italia possa proliferare meglio che in altri Paesi.
Ciò che maggiormente preoccupa è che limpunità' dovuta a sistemi processuali troppo garantisti e buonisti nonché ad un sistema carcerario inadeguato.

Quanto alle Tue considerazioni:

1) Concordo.

2) Non concordo: Gli amministratori locali, se onesti ed impegnati sono oramai degli eroi.
Ma lo sai che un sindaco di un paesino percepisce 1000 euro al mese e devededicare tutta la propria giornata alla cosa pubblica?
E un assessore in un paese come Legnago prende dagli 800 ai 1.200 euro mensili?
Ora il Governo vorrebbe tagliare i costi della politica. Peccato che non si renda conto che ad innalzare i costi è la pletora dei consulenti e sottosegretari, non certo gli amministratori degli enti locali.
Così sembra che - a Legnago - dovremmo ridurre il numero degli assessori a 4 unità.
Ora, dimmi Tu chi mai, professionista affermato, andrebbe ad occupare una poltrona così impegnativa e colma di deleghe per così pochi spicci???
Allora: più soldi agli enti locali e più competenze ai Comuni! Questa è sussidiarietà.
Invece, in qjuesta Italia all'incontrario, si chiede che i sindaci risolvano tutti i problemi senza alcuno strumento, tanto economico (i trasferimenti erariali sono stati slegati dall'addizionale irpef) quanto normativo.


3) Sono d'accordo.
I vigili di Legnago sono bravissimi. Ma lavorano anche loro in condizioni atroci. Senza una sede adeguata, senza un gabinetto di polizia scientifica e dovendosi addossare anche funzioni burocratiche amministrativve che nulla hanno a che fare con la loro attività.
4)Hai perfettamente ragione.

Anonimo ha detto...

Stimato consigliere della nostra amministrazione,( per adesso)

permettimi ora di completare:
poichè su 4 punti, ritieni di condividerne almeno 3, ti chiedo cortesemente anzichè di essere solo d'accordo, di porre lo stesso deciso impegno per far cambiare l'ordine delle cose qui a casa nostra ,ora adesso , subito.
Lascia stare Roma e pensa a Segunto.
Forse solo così si diventa politici di primo livello in parlamento: impararando a come mettere ordine a uno Stato da quando chi è amministratore locale comincia a mettere ordine(non nuovo ..) e a posto prima "casa sua".
Sono sicuro che non stai a guardare e saprai cosi conquistare i consensi di gente della "mia" generazione che ancora crede nel rispetto e nel buon vivere, anche se molti sono stanchi e demotivati a lottare.
E probabilmente anche di giovani che possono scoprire valori e modi di vivere apparentemente più rigidi ma che esprimono invece il miglior significato della parola libertà: sapere che il confine è rispetto degli altri.
E per quel poco che serve anche il mio sostegno personale.
un saluto
enzo

Anonimo ha detto...

secondo me state dicendo solo baggianate....ma vi rendete conto delle fesserie che state dicendo???e dove volete che se li mettano i figli in fasce...nel c***???certo che invece di farvi seghe mentali con questi argomenti inutili dovreste pensare alla politica,ma a quella vera!!!!

Anonimo ha detto...

Caro Enzo, non dubitare, tengo in forte considerazione il Tuo parere.
Quanto poi al "simpatico" anonimo mi compiaccio dei suoi bei modi: degni dell'ignoranza ed insensibilità dei comunisti, capaci di giustificare tutti e tutto...Alla faccia della vera Giustizia