mercoledì 21 novembre 2007

LA ROSA SI COCCOLA FIDEL CASTRO

Incredibile ma vero.
La rosa - o meglio il partito democratico legnaghese - coccola il lider maximo di Cuba Fidel Castro. E ammica pure a Chavez.
A palazzo de Stefani la mozione di Paolo Longhi volta a non concedere più gratuitamente sale comunali a chi apprezza sanguinarie dittature e disprezza la libertà e la democrazia viene bocciata dalla sinistra.
Longhi, facendo riferimento alla concessione gratuita della sala civica all'arci per l'ospitata di Alberto Granado, compagno di viaggio di Che Guevara che non ha lesinato complimenti alla fervente rivoluzione dell'Isola, ha sciorinato gli impressionanti dati della repressione castrista: "Dal ’59 al 2000 a Cuba si sono registrati 15mila morti per esecuzione/massacri; la media annua degli internati nei campi è di 20mila e di questi 7000 muoiono di stenti ogni anno.
Sono morte 51mila persone nel tentativo di lasciare il paese".
La replica della maggioranza, affidata a Maggioni non s'è fatta aspettare: secondo la Rosa si tratterebbe di dati errati e politicizzati. Insomma, a Cuba si sta benone.
Peccato che non sia così e che quei dati provengano dall'Onu!!!!!
Peccato ancora che Legnago, dichiarata città perla pace sposi oggi il manifesto rivoluzionario del Che: "L’odio come fattore di lotta, l’odio intransigente al nemico, che spinge oltre i limiti naturali dell’essere umano e lo trasforma in un’effettiva, selettiva e freda macchina per uccidere. Così devono essere i nostri soldati. Un popolo senza odio non può trionfare su un nemico brutale”.
"A breve a Legnago terrò una conferenza stampa con gli amici - giovani amministratori del trerritorio chiedendo loro di accollarsi l'impegno a non patrocinare alcuna manifestazione di apologia di sanguinarie dittature come quella castrista"

2 commenti:

Anonimo ha detto...

A due anni da una delle più feroci ondate di repressione del regime di L'Avana, il governo cubano continua, secondo un rapporto di Amnesty International pubblicato venerdì, a sopprimere la libertà di espressione del popolo. Secondo le stime di un ricercatore di Amnesty, Gerardo Ducos, Fidel Castro ha tuttora nelle sue prigioni almeno 71 persone in condizioni pressoché inumane. «Per finire in galera - afferma Ducos - basta esprimere disaccordo con le autorità. Di questi 71 prigionieri Amnesty International non è in grado di definire l'esatta posizione giudiziaria. Sono ormai 17 anni che al personale dell'associazione per i diritti umani non viene concesso l'accesso a Cuba».

"Tratto da uno scorcio di un'articolo che parla proprio che a Cuba si sta bene." Ora magari Paolo qualcuno metterà in discussione anche Amnesty internetional dopo l' Onu"
A quando la conferenza?
Ciao da Mirchetto

Anonimo ha detto...

Ho contattato il mio amico esule cubano ancora una volta questa mattina.
Mi ha detto di risentirci lunedì 26.
Spero che sia di parola