venerdì 21 dicembre 2007

Ripulito re Vittorio ma la statua resta lì.

Da L'Arena 20.12.2007
POLEMICHE. Niente trasloco in piazza Libertà



La statua di Vittorio Emanuele II non ritornerà in piazza della Libertà, a Legnago, ma resterà in mezzo al parco comunale dove si trova ormai da quasi mezzo secolo. In compenso sarà ripulita dal guano dei piccioni, dalle scritte vandaliche e dai rifiuti d’ogni sorta che hanno trasformato l’effigie dedicata nel 1880 da Innocenzo Fraccaroli al re di Sardegna in un monumento al degrado e all’abbandono. Nonostante Bruno Scarmagnan - l’ex industriale di Minerbe, scomparso lo scorso novembre all’età di 89 anni senza aver avuto la soddisfazione di assistere al trasloco della scultura nella postazione iniziale per il quale era disposto a donare al Comune 10 mila euro - e i 300 legnaghesi che due anni fa avevano sottoscritto la petizione di «Legnago città amica» abbiano perso la loro battaglia, un risultato l’hanno comunque ottenuto: quello di veder restituito l’originario splendore al monumento eretto grazie alle 5.599 lire raccolte nel 1878 da un comitato civico.
La giunta ha infatti autorizzato il restauro conservativo della scultura, che comporterà una spesa di oltre 9 mila euro. Ed ha già incaricato la ditta «Lino Balzarin» di Altavilla - scelta con una gara fra tre imprese specializzate del settore - di rifare il trucco alla statua ammalorata del re. Un intervento che era nell’aria da qualche mese e che, per una curiosa coincidenza, ha subìto un’accelerata decisiva dopo la pubblicazione sull’Arena di una lettera di Alberto Ferrigato, un legnaghese emigrato nel 1973 in provincia di Bolzano. Che, in occasione di una sua recente visita alla città natìa, ha trovato «una Legnago bellissima completamente trasformata ma con una nota stonata: la statua di Vittorio Emanuele II trascurata e tutta sporca di escrementi di uccelli». Cade, perciò, definitivamente l’ipotesi di un ritorno della statua alle spalle del Torrione: «Il trasferimento sarebbe stato sia difficoltoso sotto l’aspetto tecnico che troppo oneroso», spiega il sindaco. S.N.


P.S.

L'Arena volutamente dimentica che a raccogliere quelle 300 firme è stato un comitato organizzato dal sottoscritto Paolo Longhi.

1 commento:

Federico Zuliani ha detto...

Posso confermare che la battaglia per ridare alla statua la dignità che merita, è sempre stato un cavallo di battaglia di Pavel, che x altro condivido alla grande. Fosse per me, prenderebbe il posto dell'obbrobrio "pomodoriano" di fronte al "Paglia"...