lunedì 7 aprile 2008



VENERDÌ 11
DALLE ORE 18:30
IN PIAZZA GARIBALDI
BAR PAGLIA


BOLLICINE DELLA LIBERTA'


UNA BICCHIERATA IN COMPAGNIA ASPETTANDO LE ELEZIONI







16 commenti:

Anonimo ha detto...

in alto i cuori e che le nostre bandiere sventolino fiere ed orgogliose...
Grande Paolo
From Mirchetto

____ ha detto...

Evvai Mirchetto, guarda che ti aspetto... per un venerdì tradisci il tuo bar di fiducia...

Federico Zuliani ha detto...

"per un venerdì tradisci il tuo bar di fiducia..."

Tanto paga Pavel... :)

Anonimo ha detto...

AHIMè HA RAGIONE IL VECCHIO MARX,LA DEMOCRAZIA è UNA PURA FORMA.SERVE A LEGITTIMARE IL SISTEMA.E LA CREDENZA CHE LA DEMOCRAZIA SIA LA FINE DELLA STORIA,RITENERLA DEFINITIVA è CIò CHE POI DETERMINA L'ELEMENTO TOTALITARIO.WINSTON CHURCHILL DICEVA CHE LA DEMOCRAZIA è IL PEGGIORE DEI SISTEMI POLITICI ECCETTUATI TUTTI GLI ALTRI,EBBENE NO,LA DEMOCRAZIA NELLA SUA PARODIA,QUESTA SORTE DI TOTALITARISMO OCCIDENTALE è IL PEGGIORE DI TUTTI I SISTEMI POLITICI.....SIMONE

____ ha detto...

Caro vecchio Simone, spero che non sia stata la bicchierata a indurti a tale pessimismo.
L'argomento è complesso. Non so quanto sia sostenibile una discussione dedicata in questo blog.
Però se vuoi prosegui specificando meglio cosa intendi e vediamo cosa ne pensano gli altri amici.
In alto i cuori... e su il morale!

Anonimo ha detto...

Caro paolo non credo ci sia molto da specificare.Agli albori del pensiero occidentale si situa una rottura,dopo parmenide infatti l'occcidente ha rinunciato ad interrogarsi sulla vera essenza dell'essere per dedicarsi esclusivamente al divenire e questa è la causa di tutto.Ma di questo è meglio parlare a voce.C'è ancora voglia di mettersi in discussione oppure dobbiamo rassegnarci?.IN ALTO I CUORI

____ ha detto...

La necessità di mettersi in discussione c'è sempre!
Deve esserci.
In questo momento politico soprattutto.
Quanto alla discussione in ordine agli interrogativi sull'essere e sul divenire, beh... per Parmenide il mondo sensibile (il divenire, Cfr Eraclito) è opinione, mentre la verità è soltanto l'essere, del quale la realtà è una determinazione, ovvero un modo in cui l'essere si manifesta.
Per Parmenide occorre affidarsi solo alla ragione per capire la realtà o, meglio, la verità.
Peccato che noi umani non siamo in grado di conoscere se non attraverso i sensi.
Sinceramente, da cattolico, quando mi pongo l'interrogativo sulla verità mi sovviene il vangelo di Giovanni.
Alla domanda di Ponzio Pilato, "quid est veritas?", Si racconta che Gesù abbia risposto alla domanda con una frase che è un suo anagramma: est vir qui adest (è l'uomo qui davanti a te)

Anonimo ha detto...

Caro paolo di eraclito mi commuove il fatto che il suo rifiuto della democrazia non fosse tra le altre cose privo di alterigia:come buon rimedio al disastro politico,consiglio infatti a tutti i suoi concittadini di impiccarsi.Sotto questo aspetto Eraclitoera del tutto coerente quando preferiva giocare a dadi coi bambini nel tempio di artemide piuttosto che impegnarsi politicamente nello stato democratico.Alla fine per sfuggire alla noia che provava nei confronti del genere umano preferì ritirarsi sulle montagne lontano da tutti.Io provengo dalla notte dell'ignoranza e quello che posso fare è seguire il difficile percorso che porta alla verità,cercando di superare le difficoltà della porta chiusa.Io non sono cattolico paolo,e la veritàper me viene da sè,appare nella propria luce e il compito degli uomini è solo quello di incamminarsi verso di essa,pronti ad accoglierla nella vista e nell'ascolto

____ ha detto...

Si ma lo sai com'è finito il buon Eraclito?
Morì di idropisia a 70 anni dopo aver cercato di curarsi senza l’aiuto dei medici che, secondo lui, “tagliavano e bruciavano pretendendo poi di essere pagati”. Si narra che decise di coprirsi di letame e di esporsi al sole per far evaporare l’acqua - origine dei suoi gonfiori – e che, in queste condizioni, non sia stato riconosciuto dai suoi cani che lo sbranarono.
Comunque era un grande radical-chic

Anonimo ha detto...

Caro paolo,eraclito finì proprio così,una gran brutta fine.Comunque continuo a preferire parmenide,sarà che non avrò pace in vita finchè non avrò sviscerato l'essenza dell'essere,magari morirò su un libro di heideggher,o su un romanzo di junger che oramai ho consumato,oppure su quell'autentico quasi capolavoro di oswald spengler,no non proprio il tramonto dell'occidente quanto semmai anni decisivi oppure agli albori della storia mondiale.Si trovano per i tipi delle edizioni di AR,si quelle del diavolo in persona:FRANCO GIORGIO FREDA.IN ALTO I CUORI CARO PAOLO E VOGLIO ASSOCIARMI AL COMMENTO DI MIRCHETTO:ALZIAMOLE SEMPRE LE NOSTRE BANDIERE E MAGARI ASSIEME PROVIAMO A SONDARE L'INSONDABILE

____ ha detto...

E allora sondiamo.. ma attenti ai cani e al letame!

Anonimo ha detto...

Caro paolo con i cani non ho alcun problema anzi,quando vedo un cane o un gatto ma non solo mi riempio di gioia.Il caro e complesso Schopenhauer diceva che senza i canilui non avrebbe potuto vivere e Beethowen agli umani preferiva addirittura le piante..Buona bicchierata

____ ha detto...

E' vero che Schopenhauer amava gli animali. Ma odiava i rumori delle carrozze. Ne dà contezza un libercolo uscito pochi anni fa. Contiene una serie di interventi del filosofo e gli è stato dato un titolo piuttosto evocativo "l'arte di offendere2.
In politica non è un'arma da sottovalutare quando sei alla sbarra.
L'ho regalato tre anni fa a Flavio Tosi dopo un consiglio comunale aperto e dopo una cena frugale ma meravigliosamente imbandita per pochi intimi alle ore 2 di notte!

Anonimo ha detto...

Perchè non facciamo un giornalino magari di poche pagine dove ogni volta parliamo di argomenti diversi,poche pagine ma veramente anti conformiste.Credi che ci sarebbe qualcuno disposto a finanziarlo con delle sponsorizzazioni?..saluti simone

____ ha detto...

Mah.. non è un'idea nuova.
Già se n'era parlato.
Il fatto è che a farlo - non dico bene ma dignitosamente - un giornalino ti costa un patrimonio.. Più che altro c'è il costo di distribuzione che è altissimo.
Si potrebbe pensare ad un A3 piegato non come giornalino registrato ma come volantino distribuito dai militanti.
anni fa la federazione provinciale di azione giovani lo faceva: si chiamava Controvento e lo dirigevo io.
Costava un patrimonio per noi; e per fortuna che c'era un amico che per pochi spicci me lo impaginava e mi faceva le copie.
Se c'è la volontà politica di farlo e l'impegno almeno da parte di 3, 4 persone lo si fa. ma io, caro Simo, non ce la faccio a gestirlo.
Se vuoi do una mano sicuramente. Parlane con Celi. adesso sono entrti due giovani molto in gamba a cui penso faccia piacere darsi da fare anche in questo senso.

Anonimo ha detto...

Sarebbe interessante anche da nu punto di vista"comunicativo",ovvero come tentativo di rimettere in circolazione pensieri ed idee capaci in qualche maniera di "sfondare".Non mi dimentico che il prossimo anno ci sono le elezioni comunali e sarebbe importante arrivarci senza nessun timore reverenziale nei confronti della sinistra,soprattutto da un punto di vista"culturale".Ne parlerò col celi,possibile che a legnago non ci sia nessuno disposto a tirar fuori un po' di soldi?.....ciao simone