martedì 20 maggio 2008

UNA MOSCHEA A LEGNAGO?

“Pronto, guarda che a Legnago i vol far ‘na moschea!”
Ci metto qualche secondo a riprendermi dal tono della telefonata e soprattutto dalla “notizia bomba”.
Faccio dunque le solite domande: chi? Come? Dove?
Capisco che si tratta dell’affitto di un capannone in località Casette, nei pressi di Via Lombardi.
In realtà sono passato più volte da quelle parti e non ho mai visto turbanti, veli o tuniche.
Dunque il contratto – penso – deve ancora essere siglato.
In ogni caso ho fatto interpellanza che verrà discussa nel prossimo consiglio comunale (27 e 29 maggio.

15 commenti:

Unknown ha detto...

Sconcertato...credo basti un termine per esprimere il mio pensiero a riguardo...tienici informati paolo!

Anonimo ha detto...

Eccoci qua,prima o dopo la questione moschea sarebbe emersa anche a Legnago.Era solo questione di tempo.Cosa posso dire al riguardo?..poco o niente.Sono solo un Italiano ed un Europeo disilluso e stanco.Lo spazio regola la vita dei popoli non meno di quella degli individui.Si parla sempre di amore per il prossimo,per l'appunto riferendosi a chi è prossimo,vicino,per abitudine,localizzazione tradizionale,cultura,inserimento in un contesto di organica comunanza di vita quotidiana confermata dallo scorrere del tempo,dalle generazioni,dalle esperienze storicamente acquisite stando insieme.Il Cristo spronava ad amare il prossimo come se stessi:con questo spero intendesse dire che prima di tutto bisogna amare se stessi.Se io non mi voglio bene,è ben difficile che voglia bene ad altri.Oggigiorno in Italia ma non solo si tende a considerare come prossimo,il lontano che si avvicina.E questo anche grazie ad una certa cultura solidaristica(?!?!?)cattolica.Attenzione non il lontano che si avvicina individualmente,ma attraverso infiltrazioni di massa;invasione è la parola più adatta.Le conseguenze a medio e lungo termine saranno devastanti:conseguenze psicologiche,culturali,comportamentali,oltre che sociali ed economiche,che,debitamente ignorate con l'aggressività e l'ignoranza tipiche di chi propaganda gli universalismi utopici,sconvolgono l'eredità biologica,territoriale,spirituale eculturale di quanti"subiscono" la violenza di un imposizione presentata invece come destino ineludibile.Ci stanno istigando in modo intimidatorio ad assumere comportamenti falso umanitari,che si risolvono in una sorta di auto lesionismo dalle conseguenze incalcolabili per il futuro.La mia reazione di fronte a questa notizia è biologica.Quando un estraneo(E gli islamici lo sono)buono o cattivo che sia si avvicina,la mia naturale propensione è quella all'auto difesa,alla conservazione.Millenni di esperienze hanno confermato questa legge di natura,strettamente connessa alla protezione della vita:che è il primo diritto umano.Che oggi nel 2008 un pugno di sconsiderati demagoghi voglia sovvertire questa legge vitale concreta in nome di fantasie cosmopolitiche,nel frattempo dichiarate fallite da tutti gli esperimenti sotto i nostri occhi,è il segno che questa non è più un'epoca di decadenza,ma è l'inizio della fine.Un popolo sano difende il suo spazio.Un popolo sanoha il dovere di difendere il suo spazio.E non si tratta solo di suolo,ma anche di memoria,di identità culturale.Quete cose avranno sempre valore.Un padre di famiglia che di notte lascia la porta di casa aperta,non è uno spirito illuminato,ma un criminale che espone la sua famiglia ad un pericolo certo,solo magari per soddisfare qualche sua mania solidaristica.Non dimentichiamolo mai:esiste un manipolo di avventurieri che agisce al servizio dell'utopia e del concreto interesse che si nasconde dietro l'abbattimento delle identità nazionali.Questa indegna oligarchia lavora giorno e notte contro il popolo,si impegna per minarne le basi esistenziali...E intanto l'impero,l'Europa in cui viviamo da più di 2500 anni,affonda nel fango degli astratti diritti universali....Per quel che mi riguarda:nessuna moschea a LEGNAGO...anche se forse oramai è troppo tardi...SIMONE

Federico Zuliani ha detto...

Nessuno ha un maialino da prestarci?!?

____ ha detto...

Oggi sento la fattoria didattica di Eddy per sentire se mi presta una scrofa pisciona....

Anonimo ha detto...

Ehm, ma la tradizione liberale non è quella che, appunto, garantisce il rispetto della libertà personale? Un liberale conservatore... non è un liberale. Liberale-conservatore è un ossimoro, una contraddizione in termini. Diciamo, piuttosto, che, dal momento che il mercato, se lo Stato si astiene dall'intervento, tende a favorire la concentrazione oligopolistica, i cosiddetti "liberali" sono in realtà reazionari della peggior specie e del tutto contrari alla libertà, in qualsiasi senso. Ma magari mi sbaglio, eh... quello che voglio dire, in ogni caso, è che mi fa specie che ci si dichiari fautori della libertà personale, mentre dall'altro lato quella libertà si vorrebbe comprimere. Ci vedo una mancanza di coerenza, ingenuamente, forse, chissà.

Anonimo ha detto...

Paolo, non ti sembra che l'affermazione dell'utente MSU Ferrara sia un tantino estremista?

____ ha detto...

A malincuore ho eliminato il post del mio Amico MSU Ferrara. Non si tratta di censurare idee estremiste ma di prevenire una vera e propria istigazione a delinquere...cazzarola butei!

Anonimo ha detto...

La mia condanna in blocco,in chiave sia antropologica che razziale,di altri popoli,può ben coniugarsi con la celebrazione del mio popolo come rappresentante privilegiato o unico della causa della libertà,può ben essere compatibile,cioè,con una professione di fede liberale.A causa della sua rapidità e del suo carattere massiccio,l'immigrazione di"popolamento",così come la conosciamo oggi in Europa,costituisce un fenomeno non solo negativo,ma devastante.L'immigrazione non è auspicabile ne per gli immigrati,che devono abbandonare il loro paese per un altro in cui sono accolti solo come suppletivi di bisogni economici,ne per le popolazioni costrette a subirne l'invasione,senza averlo scelto,e sottoposte a trasformazioni radicali del loro ambiente urbano ed umano...Il mio parere come ho già ho avuto modo di scrivere è che per frenare l'arrivo di immigrati occorra intanto introdurre il reato di immigrazione clandestina,aumentare i CPT,aumentare i tempi di detenzione in modo da stabilire la provenienza dell'immigrato in vista del suo sucessivo rimpatrio.E per bloccare la"fame" di manodopera straniera lavorativa,occorre aumentare non l'occupazione,ma la produttività.Forse è troppo tardi,ma abbiamo il dovere di provare a fermare l'invasione...SIMONE

Anonimo ha detto...

Perché gli africani, i sudamericani e gli abitanti dell'Asia meridionale vengono in Europa? Perché non stanno bene nel loro paese? E perché mai nel loro paese si trovano così male da partire e vivere in un'altra nazione da deraciné? Io penso che l'Occidente abbia tanta parte nella miseria del cosiddetto Terzo Mondo. Penso anche che il reato di immigrazione clandestina sia una follia, che va contro ogni concezione di umana solidarietà. Parrebbe quasi inevitabile che la ripulsa verso gli immigrati sia connessa a qualche gerarchia tra gli esseri umani. Voli pindarici miei?

Giobbe, di fronte all'accanirsi divino su di lui, commentò "Dio ha dato, Dio ha tolto". Con il reato di immigrazione clandestina, un senegalese, un marocchino, un peruviano che si trovasse nella nefasta condizione di questa nuova, stravagante extralegalità potrebbe esclamare "Dio (=l'Occidente) ha tolto, Dio ha tolto". Giustizia a senso unico.

Comunque ok, per te non c'è conflitto fra liberalismo (che, normalmente, dovrebbe avere un addentellato con il cosmopolitismo) e il conservatorismo "nazionalista". Ma perché? Potresti entrare più nel dettaglio?

____ ha detto...

Premesso che non sono un filosofo, se gli extracomunitari islamici stanno male nel loro paese perché mai vogliono venir qui ad imporre a noi tutti le regole di vita che tanta miseria e ignoranza hanno loro cagionato?
Sono profeti dell'antico adagio "mal comune mezzo gaudio"?.
Nell'attesa di vedere 'sto dubbio risolto, gli extracomunitari irregolari sappiano che l'Italia non è più il Bengodi. E se c'è bisogno di nuove carceri le si costruisca. Altro che indulti, amnistie e decreti penali di condanna!

Anonimo ha detto...

Nemmeno io sono un filosofo,anzi,ho alle spalle studi irregolari,per cui non so nemmeno se quello che dico sia da tenere in considerazione.Detto questo,quello che scrivo è frutto di impressioni,di momenti di vita vissuta,di osservazioni sulla realtà che mi circonda.Vediamo allora di essre più chiari;però perdonami la confusione,come ho detto,non sono affatto un esperto.Il mio non è uno stile di vita all'insegna della pace o dell'anestesia.E'lo stile di vita di chi non si mette le mani davanti agli occhi per non vedere la luce,perchè fa paura.Non è nemmeno(anzi)lo stile di vita dei poveri o dei bisognosi:della mutua o dell'inps.Ma è lo stile di vita della potenza e della ricchezza;ovvero della ricchezza per la potenza.Se sono scettico sull'imperialismo Americano,è perchè non è vero imperialismo.E su Berlusconi mi permetto di dire che tanta ricchezza dovrebbe essere impiegata meglio.Perchè infatti esaltare la debolezza la povertà?.Mi considero antiretorico,e per questo meravigliosamente libero.Pongo il mio essere contro i finti alternativi,quelli che frequentano i salotti buoni per sentirsi apposto con la coscienza.Quelli di sinistra,senza aver mai visto una fabbrica,quelli del pubblico impiego,staviziati,eccessivamente pagati.Concepisco il mondo come una lotta incessante tra uomo e struttura;dove per struttura intendo lo stato delle eccessive regole;questo istituto di garanzia,che tutela da sempre milioni di individui che altrimenti non saprebbero nemmeno rifarsi il letto.Sono contro le brutte parole:solidarietà,socialità,tolleranza.Non ho bisogno di capi,ma di amici fraterni.Non mi importa nulla dell'uguaglianza,perciò guardo a De Gobineau.Il mio stile di vita è nei suoi esiti estremi,con lancinante coerenza,non democratico....SIMONE

____ ha detto...

Simone ti voglio bene ma faccio fatica a seguirti. Io sono una testa semplice

Anonimo ha detto...

Caro Paolo,a chi lo dici per vie di testa semplice....simone

Anonimo ha detto...

Nemmeno io sono un filosofo. I miei studi sono tremendamente irregolari e la mia conoscenza disperatamente lacunosa. Solo mi interesso, senza averne le capacità ma avendo passione, di "massimi sistemi".

La mia era curiosità intellettuale, che il tuo commento ha soddisfatto pienamente. Ovvio: non condivido nulla della tua weltanschauung, ma la rispetto e la considero in sé coerente.

Anonimo ha detto...

A volte a me viene meno anche la passione..tanto sono irregolare in tutto..penso che la mia"visione del mondo",sia semplicemente quella secondo natura....simone