lunedì 23 giugno 2008

Il bilancio 07 approda al consuntivo. La via crucis della sinistra tra conti e mezze verità

Si chiude l’epopea del bilancio 2007. La sala consiliare di Palazzo De Stefani ospita infatti, questa sera, la discussione in ordine al conto consuntivo.
Sbaglia chi intravede nella delibera solo un complesso gioco aritmetico che ha consentito al Comune del Torrione il rispetto del patto di stabilità.
Il conto consuntivo è il traguardo di una previsione di bilancio costellata da variazioni e verifiche.
E a Legnago questo iter è stato piuttosto travagliato.
Tutto cominciò con la bocciatura, da parte della sinistra, di un emendamento al previsionale 2007 proposto dal centrodestra: “visto che di Ici incasseremo quantomeno 200mila euro in più – come prudenzialmente stimato dai dirigenti comunali e dall’organo di revisione – destiniamo questi soldi a politiche sulla sicurezza”. Niente da fare.
Questo consuntivo dimostra che lo spazio per questa manovra c’era. I magrebini che cercano di violentare le nostre donne in pieno centro (siamo a due in pochi mesi) ringrazino la sinistra se possono agire così indisturbati.
Un'altra tappa interessante. Si scopre che la sinistra dei soloni e degli illuminati ha sottostimato la spese per luce acqua e gas. E non di poco: di circa 100mila euro! Insomma i nostri avversari ci regalano lezioni politiche ma si dimenticano di pagare le bollette…
Il top lo si raggiunge quando viene ad essere considerata quale maggiore entrata straordinaria per evasione/elusione fiscale la somma di euro 300mila.
I Legnaghesi sono tutti evasori?
Manco per sogno. Si scopre che, in parte, quel denaro rappresenterebbe ICI ordinaria mai iscritta a bilancio negli anni pregressi.
Ancora. L’operazione aggiungi un posto a tavola… ovvero la “zonta” come direbbero i serenissimi di un assessore in giunta per ripianare dissidi interni ci costa 8mila euro in più l’anno…Ma il Sindaco aveva garantito che sarebbe avvenuta a costo zero.
Qui si chiude la via crucis del bilancio di questa amministrazione. Con una chiosa: se Roma, coi suoi 2.700.000 abitanti e tutte le risorse di cui è dotata piange per un debito pro capite stimato in 2.400,00 euro, Legnago non può certo ridere per un debito comunale che corrisponde a 1300,00 euro caricati sul groppone di ciascun legnaghese.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

...........1300,00 euro a testa?
madonna in casa mia siamo 5 persone vuol dire 6500,00 euro come faccio ? Ah vado in banca e chiedo un mutuo....... anzi...... forse è meglio andare in comune all'ufficio assistenza o da Maggioni. Chissà, sgancerà i soldoni?.......bè se li danno ai zingaloni.......

____ ha detto...

La rima è di quelle belle baciate.. Complimenti al poeta!